Fisso il soffitto con occhi sgranati senza vederlo realmente, la testa occupata da mille pensieri,tentando inutilmente di prendere sonno. Il che non è una novità.
 Ma questa notte sono così agitata che anche se fossi una persona normale non riuscirei a prendere sonno comunque. Ma io non sono normale. Non posso esserlo.
Le immagini degli avvenimenti di oggi mi scorrono davanti agli occhi in rapida successione. La lite con quell’idiota di Kiryu, la forza sconosciuta e soprattutto quella donna, Sara. Avrei voluto fermarla,chiederle tutto ciò che sapeva su di me, invece non ho fatto altro rimanere a guardarla mentre si allontanava con quel Takuma.
E adesso mi ritrovo così: stesa sul letto, incapace di fare qualsiasi cosa che non sia farmi domande su domande, senza possibilità di ricevere delle risposte.
Non so nemmeno come potrei fare per averne. I miei genitori sono morti, gli zii mi ignorano completamente e comunque sono troppo lontani perché possa mettermi in contatto con loro.
Qualcosa di strano sta accadendo dentro di me, lo sento e ne ho avuto persino le prove.
Mi alzo non riuscendo più a rimanere in quello stato, solo per sedermi sulla panca davanti alla finestra.
La luna piena fa da padrona in quel cielo terso e stellato. Mi osserva implacabile e anche io la guardo riflettendo su ciò che posso fare per uscire da questa situazione.
Perché finirò per impazzire, me lo sento, se non riuscirò a trovare almeno qualche risposta che mi soddisfi.
Ho l’impressione di scorgere luccichii vermigli tra le fronde degli alberi sotto la finestra e questo non fa altro che aumentare il mio sconforto.
Una cosa almeno è certa: devo assolutamente trovare il modo di parlare ancora con Sara. Facile a dirsi, ma come fare?
Non posso introdurmi nella Night Class. Infatti ho la vaga impressione che il compito di Kiryu sia appunto quello di tenere lontani gli studenti da quel posto o qualcosa del genere e credo che anche la ronda notturna perseguiti questo scopo.
Per non parlare poi del fatto che io stessa non ne avrei il coraggio. Mi inquieta troppo.
Potrei chiedere aiuto  Yori… no, non voglio che scopra quanto io sia strana in realtà. Potrebbe non rivolgermi più la paura se dovesse scoprire quello che mi succede, potrebbe avere paura. E io, anche se mi costa ammetterlo, non voglio spaventarla. Sembra averne già passate tante.
E allora come fare? Improvvisamente la soluzione mi salta agli occhi. Talmente ovvia da darmi della stupida per non averci pensato subito.
Fino ad ora ho assistito alla penosa sfilata degli studenti della Night Class soltanto quella volta in cui Yori mi ci ha portata. Poi non ci sono più tornata trovando la cosa troppo stupida. Inoltre sono stata anche male, perciò più stavo lontana da quel posto, meglio era. Ora che ci penso però, non ricordo di aver visto Sara. E’ anche vero che sono andata subito via a causa del malessere, perciò può essere che mi sia sfuggita.
E’ l’unica cosa alla quale posso aggrapparmi, per non rischiare di essere completamente sommersa dai dubbi.
Oggi al tramonto proverò a tornare davanti alla Night Class ad assistere alla sfilata per parlare con Sara.
Rincuorata da questa flebile speranza torno a fissare la luna, cercando inutilmente di prendere sonno.
 
 
 
 
E’ pomeriggio inoltrato e sto aspettando Yori nel giardino vicino al dormitorio femminile. Eravamo d'accordo di ritrovarci qui e ripassare un po’-o meglio farmi aiutare da lei, dato che sono un frana a scuola- per il compito in classe di domani, prima di raggiungere assieme la sfilata vista la bella giornata. Ma lei sembra essere in ritardo. E’ rimasta sorpresa quando le ho chiesto se mi poteva accompagnare, ma non ha fatto domande. Anche per questo motivo mi piace la sua compagnia. Ha imparato a conoscermi velocemente e a capire che non sopporto le troppe curiosità sul mio conto, perciò non diventa quasi mai invadente . Quando siamo insieme non parliamo molto, e mi va bene così. Neanche a lei poi, piace dare risposte troppo personali.
Un rumore improvviso mi costringe a voltarmi, sorridendo verso quella che penso sia Yori.
Ma non è lei.
Appena sbucato dal nulla, davanti a me c’è Kiryu che mi scruta con occhi gelidi ed impenetrabili. Osservandolo per un momento, mi sembra di percepire la malinconia che lo circonda di notte. Che scompare non appena, col suo solito tono irritante mi domanda:- Che cosa ci fai qui?-.
Dio quanto è insopportabile!
 – Che c’è, ora non posso nemmeno starmene per i fatti miei senza  che tu mi riprenda?- chiedo invece io infastidita dal suo tono petulante, dalla sua presenza.
-Se fossi in te non starei troppo in giro da sola- dice quasi minaccioso.
-Si, forse hai ragione. Rischio di incappare in individui come te- ribatto acida.
Lui storce il naso infastidito. Se credeva di rigirarmi con le sue sciocchezze devo averlo deluso. Che peccato.
-Come sempre, ti comporti da sciocca, parlando di cose che non conosci- mi dice ghignando, alludendo a qualcosa che non riesco ad afferrare.
Cos’è che mi ero riproposta? Stare lontano da Kiryu, già.
-         E quali sarebbero queste benedette cose? Sentiamo!-.
Lui fa per rispondere, ma proprio in quel momento arriva Yori e Kiryu finalmente se ne va a passo tranquillo, grazie al cielo.
-Eccomi!- urla Yori come se fosse lontana chilometri quando in vece è a pochi metri da me.
-Scusa il ritardo, ma il Presidente Kageyama mi ha fermata iniziando a delirare qualcosa riguardo ad una ragazza dai capelli lunghi di cui si ritiene innamorato*. E insisteva perché lo accompagnassi alla sua ricerca-. Si giustifica.
-Ci mancava solo quell’idiota di Kageyama innamorato!- sospiro roteando gli occhi e sedendomi sull’erba soffice seguita da Yori.
Lei si apre in un timido sorriso- Dai, non essere cattiva, è carino che gli piaccia qualcuna-.
-Come no! Se davvero si è innamorato ci torturerà a vita con le sue stupidaggini- ribatto cinica. E’ più forte di me. Non sopporto quelle cose tipo l’amore e tutto ciò che ne deriva. Forse perché a volte ne sento la mancanza. Ma non mi piace ammetterlo nemmeno a me stessa.
Yori decide di ignorarmi, come sempre quando comincio a dare i numeri.
-         Comunque, era Zero quello di prima?- domanda cambiando argomento.
-         Si - sospiro.
-Che cosa voleva?-
-Niente, infastidirmi, come al solito- sbuffo – Non lo sopporto-.
-Non capisco perché lo odi così tanto è…-
-Una brava persona si si- la interrompo facendo un gesto di stizza con la mano – Ma sinceramente io tutta questa bontà non la vedo, deve essere sepolta sotto un mare di stupidità-.
Yori si alza in piedi sospirando - Secondo me un po’ vi assomigliate invece-.
Io rimango scioccata dalla sua affermazione, e anche un po’ infastidita.
Decido di non ribattere, per non rovinare il rapporto con Yori. Ma sinceramente non vedo nessuna somiglianza tra me e lui. L’unica cosa che abbiamo in comune è un’antipatia reciproca.
E’ ormai il tramonto per cui ci incamminiamo in silenzio verso la Night Class.
Quando arriviamo, per poco non rischiamo di essere investite da un’orda di ragazzine urlanti che sciamano verso il cancello.
Ecco perché non sono venuta qui fino ad ora. Sono un pericolo pubblico quelle lì.
Kiryu si è materializzato dal nulla e cerca, come sempre, di mantenere un po’ di ordine, senza successo quando il cancello si apre rivelando gli studenti della Classe Notturna, assieme alla famigliare inquietudine che mi stringe lo stomaco in una morsa.
Avanzano lentamente con la loro solita eleganza tra gli studenti della Day Class che li osservano ammirati. In testa al gruppo, nobile e bellissima c’è Yuuki.
Un biondino dagli occhi azzurri si ferma, richiamato da una ragazza che grida –Aidoh, Aidoh!- probabilmente il suo nome. Lui le fa l’occhiolino e sorride ad una macchina fotografica. Davvero, non riesco a crederci.
Allungo il collo tra la massa di ragazzine che sembrano moltiplicate rispetto a quelle che scorgo di solito in giro per la scuola, ma di Sara Shirabuki non c’è traccia.
Infondo me lo aspettavo, ma rimango comunque delusa. Si vede che dovrò trovare un’altra maniera per ottenere risposte.
Noto però in disparte, poggiato al tronco di un albero Yagari. Tiene la solita sigaretta tra le labbra e mi osserva col suo unico occhio sano. Che cosa diavolo ha da guardare?
Ma non ho tempo per pensarci perché senza nemmeno essermene resa conto, mi sono-probabilmente trascinata dalla calca- pericolosamente avvicinata agli studenti della Night Class.
Mi ritrovo improvvisamente davanti a Yuuki, che mi osserva curiosa, scrutandomi coi suoi splendidi occhi nocciola.
-Ciao!- mi dice sorridendomi.
Ma io non riesco a risponderle perché sono di nuovo caduta in quello stato di trance come quando l’ho incontrata per la prima volta, e di nuovo flashback di quella notte spaventosa, la notte in cui sono morti i miei genitori,mi scorrono davanti agli occhi.




Fuoco, fuoco ovunque intorno a me e un calore insopportabile che mi penetra nelle ossa. Rivivo con terrore i momenti di quella notte. Le grida strazianti dei miei genitori mentre vengono bruciati vivi, la disperazione e il senso di soffocamento causato dal fumo tossico. Chissà come io però non sto bruciando. Perché non brucio? Eppure le fiamme mi avvolgono!
Poi scorgo una figura avvicinarsi a me tra il fuoco, senza ferirsi. Quando è abbastanza vicino da poterlo vedere bene in faccia, noto che assomiglia spaventosamente a Yuuki, nonostante i tratti siano un po’ più maturi e sia un ragazzo. Alto, ha un portamento Nobile.
Il profilo delicato del volto è sfigurato da una smorfia di dolore e risentimento, mentre i profondi occhi nocciola mi scrutano come  tentando di afferrare qualcosa dentro di me.
-Mi dispiace- dice con una voce calda, rotta dalla…paura?-Non sarebbe dovuta andare così, ma ti prometto che troverò il modo per liberarti- non sembra rivolgersi a me. Non direttamente almeno
Da qualche parte, sento qualcosa smuoversi tra le viscere. Qualcosa di troppo potente perché io lo possa controllare, che mi sovrasta e sembra prendere possesso del mio corpo. E sono sicura che non sono i miei, quegli occhi pieni di affetto che osservano il ragazzo. Lui sembra tranquillizzarsi.

Poi il suo volto si dissolve, assieme al resto e tutto ciò che riesco a percepire è un dolore acuto all’altezza del cuore che batte all’impazzata, prima che l’oscurità mi avvolga.
 
 
 
 
*Kageyama era innamorato di Ruka prima di perdere la memoria, dopo la sconfitta di Rido e l’unica cosa che si ricorda di lei erano i suoi capelli lunghi



Angolo autrice:
Saaalve!
Eccomi con un nuovo capitolo, mooolto prima di quando pensassi :D
Che dire, finalmente il passato di Misa comincia a venire a galla!
Avete capito chi è il ragazzo misterioso che incontra nei ricordi? :3
Il disegno di inizio capitolo l’ho fatto ispirandomi alla prima parte…spero vi piaccia :)
Fatemi sapere cosa ne pensate, ci terrei molto.
 
Ringrazio di cuore Manu_Nami per aver continuato a seguirmi e per le sue fantastiche recensioni. Grazie anche a chi ha messo la storia tra le preferite e le seguite, e anche a chi si è solo soffermato a leggerla.
 
Alla prossima!
Baci :*
 
Maria_A