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Autore: Salice_    17/08/2013    6 recensioni
SEQUEL di "Il mio cuore è gelido come l'inverno."
Sono passati sei mesi dalla battaglia finale contro Deep Blue e, da quel giorno, Zakuro non ha mai più visto Kisshu, l'alieno del quale è perdutamente innamorata.
Ma il destino, burattinaio maldestro, li farà rincontrare, divertendosi a spezzare e riallacciare le vite dei due amanti.
Con un nuovo e potente nemico da fronteggiare, la storia d'amore tra la Mew Lupo e l'alieno dagli occhi dorati prosegue.
Kisshu sbatté violentemente la ragazza contro il muro, i suoi occhi dai tratti felini illuminati dalla rabbia e dal rancore.
- Come puoi far finta di nulla, Zakuro?! – urlò esasperato. – Sono sei mesi, sei fottutissimi mesi che non ci vediamo, sei sparita dalla mia vita, mi hai fatto star male come un cane e hai ancora il coraggio di guardarmi negli occhi dicendomi una cosa del genere?! Tu mi fai schifo! –
Zakuro, per tutta risposta, si sollevò dalla parete contro la quale era stata spinta, e assestò uno schiaffo secco sulla guancia dell’alieno; questo si portò una mano alla parte lesa, guardando Zakuro stupefatto.
- Sei solo un idiota, Kisshu. -
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kisshu Ikisatashi/Ghish, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Maschere e pioggia.'
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Oblio.

- Grazie al cielo sei viva, Zakuro! –
L’urlo della piccola Purin raggiunse le orecchie di Zakuro e Kisshu, tirandoli fuori a forza dal momento magico che stavano vivendo. La Mew Scimmia si lanciò letteralmente addosso a Zakuro, stringendola forte mentre calde lacrime le rigavano le guance; Kisshu rimase per un secondo interdetto, dopodiché avvolse entrambe le Mew Mew in un abbraccio stritolante.
Anche Ichigo, Retasu, Minto e Taruto si unirono ai festeggiamenti, correndo a completare quell’abbraccio collettivo, mentre Pie si asciugava il sudore dalla fronte e si lasciava andare forse al primo, vero sorriso della propria vita.
Mew Zakuro, nonostante fosse ancora spossata dagli eventi degli ultimi minuti, accettò di buon grado le attenzioni delle sue compagne e degli alieni, inspirando profondamente ogni boccata d’aria fresca con una consapevolezza diversa.
Era viva.
Ce l’aveva fatta.
Mentre il cielo tornava lentamente ad essere azzurro e limpido, il gruppo non prestò attenzione a Cordelia, agonizzante ad alcuni metri di distanza.

L’aliena continuava a rantolare e sputare sangue, ma sembrava quasi che la vita non volesse abbandonare quelle membra.
Distesa a pancia in giù sull’asfalto, Cordelia piegò la testa di lato puntando i suoi occhi azzurri e velati sul gruppetto festante; alcune ciocche di lunghi capelli neri, che erano sfuggiti alla sua coda, le accarezzarono il volto dai lineamenti delicati deturpato dalle ferite.
Il suo sguardo color del ghiaccio si soffermò su Mew Zakuro, al centro della calca, che si rialzava in piedi aiutata da Kisshu.
E subito qualcosa balenò nella mente di Cordelia; l’ultimo pensiero malvagio della sovrana di Edren parve improvvisamente lecito, così come lo è una giusta vendetta.
- Non… E’ ancora… Finita… - rantolò Cordelia tendendo un braccio in direzione delle Mew Mew e degli alieni.
Dal palmo della mano aperta scaturì un lampo di luce nera, che investì in pieno Zakuro; la Mew Lupo venne come imprigionata da una sorta di bolla opaca e le Mew Mew e gli alieni sbalzati via dalla forza dell’incantesimo.
- NO! –
Mentre il resto della squadra gridava, terrorizzato da quell’attacco improvviso, Kisshu si lanciava disperatamente contro la prigione di Zakuro, tentando invano di scalfirla. Sembrava che la ragazza, all’interno della bolla, stesse soffrendo.
Cordelia proruppe in una risata folle prima di pronunciare le sue ultime parole.
- Perdonatemi, ma non potrei mai accettare di morire per mano di una sudicia umana senza che su questa venga lanciata una maledizione! –

Kisshu si voltò verso di lei, e nel suo sguardo dorato era possibile leggere tutto l’odio che provava per quella donna.
- Che cosa le stai facendo?! –
- Ho deciso di imporle un destino di gran lunga peggiore della morte. – rispose Cordelia, mentre un rivolo di sangue le colava per il mento – L’oblio. –
Kisshu urlò; Zakuro continuava a contorcersi all’interno della bolla.
- Le conferirò un aspetto e un’identità del tutto nuovi, così come i suoi ricordi. – continuò Cordelia, implacabile – La manderò da qualche parte su questo pianeta. Sarà impossibile per voi riconoscerla e lei non conserverà alcun vostro ricordo. Sarà come se Zakuro Fujiwara non fosse mai esistita. –
Cordelia pronunciò questa frase con voce sempre più debole, anche se la nota di esaltazione fu ben udibile. Abbassò la mano e si lasciò andare alla sua ultima risata folle, prima che la morte riuscisse, finalmente, a portarla via con sé.
Cordelia morì, il braccio che aveva scagliato la maledizione disteso a terra di fronte a lei, gli occhi azzurri e vitrei spalancati e lo spettro dell’ultima risata impresso sul volto.


Contemporaneamente alla morte di Cordelia, la bolla opaca si dissolse e con essa Zakuro.
Kisshu cadde in avanti, urlando tutta la sua rabbia e disperazione. Le sue braccia che, fino a pochi minuti prima, stringevano Zakuro, ora abbracciavano il nulla. Lasciò che il suo viso toccasse l’asfalto sul quale aveva camminato la sua amata, gridando la sua sofferenza al resto della squadra che in quel momento era scosso dai singhiozzi, a Tokyo, alla Terra.
Erano arrivati così vicini alla fine, talmente vicini che aveva pensato che Cordelia fosse morta e che la guerra fosse finita per sempre. Ora, invece, una nuova guerra era appena scoppiata all’interno del suo cuore trucidato.
Era tornato da lei, promettendo di non lasciarla andare mai più. Anche questa volta, non era stato in grado di mantenere la propria promessa.

Kisshu si lasciò andare a lacrime di frustrazione, non desiderando altro in quel momento se non poter dire addio alla vita e congedarsi da questo mondo. Senza Zakuro al suo fianco, nessun respiro e nessun battito del suo cuore aveva più senso.
Dopo un tempo che parve interminabile, una mano fredda si posò sulla spalla di Kisshu, inducendolo al alzare il capo: era Pie, e aveva impressa sul volto diafano un’aria addolorata che non gli aveva mai visto prima.
Senza una parola Kisshu fece per alzarsi facendo forza sulle braccia, quando avvertì sotto le dita affusolate qualcosa di freddo e metallico. Abbassando lo sguardo, si accorse di aver appoggiato le mani sopra a due piccoli oggetti.
Li raccolse delicatamente, e fissandoli una nuova pugnalata lo colpì al cuore.
Di Zakuro erano rimasti solamente il medaglione da Mew Mew e la collana con il ciondolo a forma di mezzaluna che le aveva regalato Kisshu.

 

 
Angolo Autrice:
So che mi odierete, non c’è bisogno di dirlo.
Diciamo che questa è stata la dimostrazione di come, in poco meno di mille parole, si possa sconvolgere gli eventi.
Vi avevo fatto credere che Cordelia fosse morta, ma così non è stato: il suo ultimo, folle gesto è stato lanciare su Zakuro una maledizione che le conferisse un’altra origine, un’altra identità e dei nuovi ricordi. La sua memoria è stata cancellata e modificata in modo che per i suoi compagni, e per Kisshu soprattutto, sia impossibile ritrovarla e farle ricordare chi è veramente.
Non posso credere che questa storia sia finita, mi ci ero affezionata tantissimo, ho messo tutta me stessa qui dentro.
Grazie a tutti coloro che hanno letto e/o recensito, e a quelli che l’hanno inserita fra le ricordate/seguite/preferite.

 

 

 

 

Non me ne sono ancora andata: volevo concludere questo ultimo Angolo Autrice di questa storia dicendovi una cosa.

Preparatevi a leggere il Sequel!

 
Credevate veramente che vi avrei lasciati così?
Ora vi svelo un segreto: questa serie è nata dal principio con l’idea di comprendere 3 long fictions, ovvero “Il mio cuore è gelido come l’inverno”, “Il lato oscuro della luna” e la terza ed ultima parte; però non ve l’ho detto perché mi sono divertita a farvi credere ogni volta che l’ultimo capitolo segnasse definitivamente la fine di questa KisshuXZakuro!

 

Per ringraziarvi dell’affetto con cui mi avete sempre seguita durante i capitoli, vi lascio con qualche anticipazione del Sequel.
Il titolo sarà “Possiamo imparare ad amarci di nuovo.” e il rating arancione, a meno che io non cambi idea nel corso della storia. Nella parte iniziale potrebbe essere definita quasi come una AU, in quanto tratterà dei tentativi di Kisshu di ritrovare Zakuro in giro per il mondo.

 

Il modo in cui sto facendo comportare Zakuro e Kisshu in questa serie è del tutto voluto: i due sono sfuggenti l’uno nei confronti dell’altro, e la sparizione di Zakuro simboleggia l’imprevedibilità della vita e il modo in cui noi uomini siamo schiavi e vittime degli eventi. Un amore, per essere vero, deve affrontare mille difficoltà. In amore, bisogna saper andarsene, tornare e ricominciare. È questo che voglio esprimere con le mie storie.

 

Grazie a tutti, davvero! Non so quando pubblicherò il primo capitolo di “Possiamo imparare ad amarci di nuovo.”, ma di certo mi metterò al lavoro a breve. Grazie ancora a tutti, di tutto.
Un abbraccio forte,
Salice_

   
 
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