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Autore: Feel Good Inc    18/08/2013    5 recensioni
{ Dragon Trainer x Le 5 Leggende x Rapunzel x Ribelle }
#I. La ragazza dai lunghissimi capelli biondi si voltò a guardarlo e solo in quel momento il tempo tornò a scorrere, la realtà rivestì i panni dell’assurdità che era – un viaggio senza senso, la cima di una torre solitaria, un patto raffazzonato a cercare di dare un significato a questo nuovo mondo ancora tutto sconosciuto per entrambi.
«Mi farai volare?»

~
#IV. Il mattino seguente, il ghiaccio aveva formato una pozza ai piedi del letto, ma la mamma non aveva voluto credere alla sua storia e l’aveva sgridata perché non aveva voluto fare pipì prima di dormire.
~
#V. «Andiamo a vivere insieme, tu e io, un giorno. In un posto qualsiasi, ma insieme.»
~
#X. «Come sta?» le venne di nuovo in aiuto la voce di Jack, lontana.
Rapunzel li raggiunse. «C’è Sdentato con lui» disse soltanto, come se nient’altro contasse.

~
#XI. «Si può sapere che hai, Merida? Oggi non sei in te.»
«Oh, scusa, Punzie. Ho fatto uno strano sogno...»

{ Jack/Hiccup/Merida/Rapunzel }
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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~ a thousand {years} more.

 

 

 

 

 

 

 

# colore

 

 

 

La sagoma nera era comparsa all’orizzonte mentre Jack sorvolava le verdissime terre scozzesi in groppa al vento, favoleggiando di una nevicata fuori stagione – tanto nessuno lo avrebbe odiato, perché a nessuno sarebbe venuto in mente di incolparlo, purtroppo – giusto per scacciare la monotonia di un paesaggio così fastidiosamente perfetto.

Sul momento aveva pensato a un incubo. Era balzato rapido da una brezza all’altra, aveva trovato un vento più veloce e gli era volato incontro, pronto ad affrontare...

«Ma che...?»

La sorpresa era stata tale da fargli perdere la corrente; aveva impugnato il bastone ed era riuscito a fermarsi a mezz’aria, in cima a una solitaria colonna di ghiaccio che in un posto più popoloso avrebbe di certo sollevato qualche domanda, e lì era rimasto a fissarli a bocca aperta.

Una bestia alata, squamosa, incredibile, e un ragazzino che la cavalcava con la stessa naturalezza con cui lui sfruttava i venti.

Jack li aveva guardati per qualche istante sfrecciare in una linea così netta da tagliare le nuvole, poi senza pensarci due volte li aveva seguiti. Non aveva mai visto né un animale né tantomeno un essere umano come quelli – e adesso non aveva alcuna intenzione di perderli di vista.

Ora volavano quasi insieme, tutti e tre, e Jack scoprì che era come gareggiare con il vento stesso; dominarono colli e vallate, raggiunsero la cima di una cascata altissima, senza mai fermarsi. Si ritrovò a ridere forte, persino incurante della consapevolezza che quel piccolo cavaliere non avrebbe condiviso la sua risata.

Fu lassù che il ragazzino fermò la corsa, guidando dolcemente il compagno alato per mezzo di uno strano pedale collegato a un pezzo sintetico della sua coda. Jack toccò terra al loro fianco e soltanto in quel momento, mentre il ragazzo osservava la conca sottostante, si accorse che piangeva.

«Un drago! Tu hai un drago

Lo strillo improvviso fece sobbalzare entrambi. Una ragazza dai capelli rossi – ma da dove sbucava poi? – fissava la bestia come si potrebbe guardare a un miracolo, o a un cataclisma. Jack vide il piccolo cavaliere alzare la guardia, asciugarsi rabbiosamente le guance e porre una mano insieme rassicurante e protettiva sul dorso di quel suo – uh – drago, che si lasciò sfuggire un unico cauto ringhio; la ragazza però sembrava molto più eccitata che spaventata, e in un attimo fu chiaro anche a lui.

«Non...» Lo sguardo del ragazzino andava da lei alla creatura, dritto attraverso Jack. «Non ti fa paura?»

Lei si avvicinò come se un incontro di quel genere a un miglio d’altezza fosse la cosa più naturale del mondo, praticamente saltellando di gioia, gli occhi luminosi quanto quelli di lui sembravano spenti. «Paura? Scherzi? È un vero drago! È un sogno che si realizza! È la dimostrazione che tutte le antiche leggende sono vere – che ho fatto bene a crederci

Jack sbottò in una risata incredula. Si chiese se l’espressione del ragazzino fosse un degno riflesso della propria.

 

 

~

 

 

Hiccup e Merida hanno bisticciato fino a tardi per via di non si sa bene quale disegno che lui non ha voluto mostrarle. Alla fine sono crollati tutti e due, esausti, sullo stesso divano che ha sopportato impotente tante furiose gare di solletico. Jack li vede mentre torna dal bagno, si accorge dei capelli di Merida sparsi sul petto e sul viso di Hiccup e sorridendo va a liberargli il naso, perché non soffochi nel sonno.

Gli riesce molto difficile tornare nella sua stanza, dopo. Ha una mezza idea di accucciarsi ai loro piedi e di restare così finché ne avrà voglia, e al diavolo tutto.

Probabilmente non lo sapranno mai, ma, pure in pezzo a tanti acquerelli e a tanti ritratti custoditi da scrigni preziosi, sono stati loro i primi veri colori della sua vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Il primo incontro di Hiccup e Merida attraverso gli occhi di Jack: cronologicamente questo dovrebbe essere proprio il primissimo capitolo (parallelamente anche al Jack/Rapunzel), quello che dà il via a tutte le altre interazioni tra i protagonisti. Quanto a ciò che è successo a Hic per indurlo ad atterrare in lacrime a DunBroch – il dolore che si porta dentro fin nel modernverse, beh... sarà più chiaro nel prossimo. Sì, nel prossimo, è una promessa. Ci credete che mancano solo due aggiornamenti e poi finalmente tutto avrà senso? XD

Non so più come dirvelo, ma GRAZIE di essere ancora qui.

Aya ~

   
 
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