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Autore: Snix 95    18/08/2013    4 recensioni
-Dovresti scendere- Darren si portò alla bocca un altro boccone
-E poi? Cosa dovrei dirle?- sbottai guardandolo male
-La verità!- disse con fare ovvio il moro
-Ma non si ricorda di me!- riportai l'attenzione fuori dalla finestra della nostra camera d'albergo, si potevano distinguere chiaramente 3 ragazze tra cui una biondina con occhi color cielo. Heather, Heather Morris.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Darren Criss, Heather Morris, Naya Rivera
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buona lettura! Ci vediamo in fondo ;)






Heather
POV




Naya aveva lasciato la casa da un paio d'ore ormai, ed io mi sentivo estremamente strana in quel momento; provavo un miscuglio di rabbia e gioia nello stesso momento pensando a lei e a quello che era successo. Sapevo che le parole che mi aveva detto erano vere, l'avevo letto nei suoi occhi. Erano così profondi e così lucidi da potermici specchiare dentro. Ma ero stata ferita; e nonostante ora sapessi che non era sua intenzione farmi del male continuavo a provare rabbia, dolore nei suoi confronti.

Avevo bisogno di pensare e di stare un po' da sola così, senza pensarci due volte, mi diressi nel bosco, dove ci eravamo incontrate qualche giorno prima.
'Era parte della mia vita.. Ecco spiegate tutte quelle sensazioni strane' pensai appoggiandomi al tronco dal quale Naya era caduta giorni prima e sospirai guardando il bosco intorno. Avevo sempre attribuito quella familiarità che provavo quando ero con lei al fatto che l'avevo sempre seguita e adorata, ma ora era tutto più chiaro e il motivo era ben diverso.

Vidi chiaramente un piccolo scoiattolo intento a pulirsi la coda senza prestare attenzione a me. Aveva il pelo rossiccio mentre la pancia era di un bianco accecante rispetto al resto del boschetto; e due lunghi ciuffi di pelo che delineavano la punta delle due piccole orecchie; lo trovai particolarmente carino. Improvvisamente quest'ultimo alzò la testolina accorgendosi della mia presenza e scappò via tra gli alberi. Il mio cuore perse un battito: avevo già visto quella scena, l'avevo già vista!

Flashback

Lanciai l'ennesima arachide ai piedi dell'albero, sapevo che li sopra c'era uno scoiattolino, ma non avevo la più pallida idea di come farlo scendere.
Inoltre le animatrici del campeggio si sarebbero arrabbiate con me, perchè stavamo facendo un escursione in montagna ed io ero rimasta indietro per seguire quello scoiattolo che ora non voleva farsi vedere.

Tirai un'altra arachide verso l'albero, un po' imbronciata; non ero riuscita a vedere l'animaletto e avevo pure perso il gruppo. Sbuffai sonoramente incrociando le braccia, preparandomi alla ricerca delle mie compagne.

-Che stai facendo qui?- una bambina di circa 14 anni era appoggiata al tronco di un albero poco distante da me con le braccia conserte. La osservai meglio; non l'avevo mai vista prima. Portava una canotta rossa e dei semplici pantaloncini di jeans corti. Aveva la pelle scura, al contrario della mia, e aveva degli splendidi capelli corvini raccolti in una coda scompigliata... I suoi occhi erano molto molto scuri, e mi piacevano.
-Stavo cercando di far scendere dall'albero quello scoiattolino lassù- dissi indicando la creaturina intenta a pulirsi la coda.
-Perderai il gruppo così-.
-Lo so ma... Non ho mai visto uno scoiattolino così da vicino e volevo che mangiasse le mie arachidi- dissi con aria un po' triste, prima di tirare la mia ultima arachide vicino all'albero.
-Oh, ma non devi fare così se vuoi che scenda- disse la ragazza avvicinandosi all'albero per raccogliere le arachidi.
-E come devo fare?- chiesi confusa. La mora indietreggiò verso di me e iniziò a sfregare le arachidi tra loro, provocando un rumore che attirò l'attenzione dello scoiattolo.
-Così- rispose voltandosi verso di me sorridendo.
Dopodichè mi passò i due semi e mi invitò a fare lo stesso.
Dopo qualche tentativo l'animaletto scese dall'albero e superato qualche momento di esitazione si avvicinò alla mia mano e prese l'arachide prima di allontanarsi di qualche metro da noi per iniziare a sgranocchiarselo.
Mi voltai verso la ragazzina con un sorriso enorme in viso e notai che anche lei mi guardava sorridente.
-Grazie!- dissi abbracciandola.
-Di niente...- rispose lei un po' imbarazzata.
-Sei una ragazza del campeggio?- chiesi.
-Sì, è il mio primo anno- rispose ancora rossa in viso.
-Ecco perchè non ti avevo mai vista, comunque piacere, mi chiamo Heather Morris. Tu chi sei?- chiesi trillante.
-Sono... Sono Naya Rivera- la ragazzina sorrise di rimando.
-Piacere Naya!- trillai nuovamente allungando la mano per stringere la sua.
Non so bene cosa successe, ma in quel momento sentii come una piccola scossa attraversare tutto il mio corpo, che finì proprio nelle nostre mani ancora strette tra loro. Non sapevo cos'era quello che avevo appena sentito, ma ero consapevole che non ero stata la sola a provarlo. Il suo sguardo cadde sulle nostre dita ormai intrecciate tra loro, come fossero uno strano fenomeno della natura... Aveva le labbra semiaperte, in un adorabile espressione sorpresa e confusa allo stesso tempo. Alzò il suo sguardo su di me e mi venne naturale sorridere nuovamente, immergendomi ancora nel nero profondo dei suoi occhi.

Fine Flashback

Scivolai lentamente per terra, con la schiena contro il grosso albero dietro di me.
Avevo il fiato corto, e il cuore a mille; quello era un ricordo?
Perchè lì, in quel momento, in quel luogo?
Mi sembrava tutto così surreale, i miei pensieri si sovrapponevano tra loro. Era stato il mio istinto a dirmi di andare in quel boschetto, esattamente lo stesso dove anni prima avevo incontrato per la prima volta la latina a quanto pare; ed esattamente lì avevo avuto un flashback. Ora sapevo che era tutto vero, non era un sogno, conoscevo Naya, la stessa Naya Rivera che avevo sempre ammirato in TV che avevo attaccata sulla porta di camera mia e affianco al mio letto sottoforma di poster, era quello il motivo per il quale la seguivo così tanto? Forse nell'inconscio non l'avevo mai dimenticata? Mi portai una mano tra i capelli, ero sconvolta ora più che mai, non capivo e non sapevo che fare.

Mi alzai lentamente con la testa che non la smetteva di girare, e decisi che era meglio ritornare a casa. Ma la mia mente era ancora troppo affollata, non riuscivo a pensare ad altro che a lei.

A Naya.

Mi fermai più volte lungo la strada di casa, ogni volta colpita da nuovi ricordi, dalla durata di pochi istanti di momenti con lei, abbracci, sorrisi, lacrime, sensazioni... Tutto sembrò tornare al proprio posto, o almeno quasi tutto. Il fatto era che pur essendo ancora fortemente sconvolta, mi sentivo molto più piena, e più me stessa.. Ma con una strana sensazione di amaro in bocca che non sapevo spiegarmi.




***




Naya POV




Rigirai il mio bicchiere di birra tra le dita sbuffando. Darren mi aveva trascinata con la forza a quella festa, ed ero ancora parecchio scossa da quello che era successo nel primo pomeriggio. Non avevo mai avuto un attacco del genere, e mi spaventava. Ma quello di cui avevo più paura era di averla persa.
E Darren parve accorgersene. Portò al tavolo il boccale dopo aver bevuto e mi sfiorò la mano con la sua, accennando ad un sorriso.
-Cerca di tranquillizzarti, ok?- mi disse poi.
-Ci provo- il moro annuì mentre continuava a guardarsi attorno con impazienza.
-Vieni con me- sorrise poi.

Tutto sommato la festa non era poi tanto male, c'era la musica live di un gruppo a quanto pare abbastanza conosciuto in quella zona e molta gente che ballava, mangiava e praticava i giochi negli stand allestiti poco più in là.
Io e Darren ballammo molto. Dovevo ammettere che mi stavo divertendo, con lui non si poteva fare altrimenti.
Si era impossessato del centro della pista, creando un ampio cerchio solo per lui. In sottofondo c'era una specie di musica country e il moretto iniziò a ballare in un modo forse un po' troppo eccentrico, ma esattamente nel suo stile.
Sorrisi quando capii che lo stava facendo solo per farmi divertire, perchè ci stava riuscendo bene.

Tuttavia, non servì a scacciare i brutti pensieri dalla mia mente. Mi allontanai dalla pista per andare a prendere qualcos'altro da bere.





Darren POV



Naya si allontanò velocemente dalla pista, lasciandomi solo a ballare. La seguii con lo sguardo mentre si andava a sedere al bar. Sorrisi e mi diressi dalla persona che avevo avuto in mente tutta la sera.
-Ehm ehm- mi schiarii la voce per farmi notare.
Heather si voltò e rimase sorpresa nel vedermi.
-Darren?-.
-Possiamo parlare un attimo?- domandai cortesemente.
Heather mi guardò pensierosa prima di rivolgersi a quella che credo fosse sua sorella che continuava a guardarmi incredula.
-Mall, a casa ti racconto tutto, ok?- disse prima di alzarsi e farmi strada in un luogo più appartato.

-Speravo proprio di trovarti qui- ammisi.
-Che devi dirmi?- disse la bionda incrociando le braccia.
-Naya mi ha raccontato di oggi- dissi sapendo che avrebbe capito.
-Me lo aspettavo...-.
Alzai le sopracciglia in attesa di un continuo di quella frase, che non arrivò.
-L'ho portata qui, stasera- dissi poi.
Heather sbuffò.
-Cosa ti aspetti che faccia?- domandò irritata.
-Dovresti parlarle-.
-Non ci penso nemmeno, se vuole parlare verrà lei..- sbottò.
-E' fermamente convinta che tu la detesti e ha troppa paura di questo. Ma io e te sappiamo che non è così-.
Heather alzò un sopracciglio.
-Naya ha commesso un grave errore, lo sappiamo noi come lo sa lei. Ha sbagliato e lo sa-.
-Non doveva giocare con questa situazione. Non sa quanto fa male- sbottò nuovamente.
-Hai ragione in pieno, non meritavi tutto questo. Ma che vorresti fare? Lasciar perdere e smettere di vederla?- domandai.
Heather non rispose.
-Naya è una brava persona, e nemmeno lei merita questo- continuai.
La bionda restò in silenzio per qualche secondo, improvvisamente interessata alle sue scarpe. Poi alzò lo sguardo fissando il suo sguardo pieno di dolore dietro di me.
-E veramente questo che vuoi? Lasciarla andare?- chiesi.
Heather aveva lo sguardo perso da tanto tempo, e ciò mi costrinse a voltarmi nella sua stessa direzione: stava guardando Naya.
E quella fu come una conferma a quello che pensavo.
-Heather, secondo te perchè fa così male questa storia?- dissi più dolcemente cercando di comprendere il suo stato d'animo.
Le afferrai la mano e lei riportò lo sguardo su di me.
-Non è una semplice amica per te, vero?- continuai.
La bionda scosse la testa impercettibilmente.
-Allora dovresti andare a parlarle. Non voglio aggiungere nient'altro, ma se non andrai da lei, presto te ne pentirai. Anzi, ve ne pentirete- concluse il moro allontanandosi.



Naya POV


 
Passai parecchi minuti al bancone fissando la birra davanti a me, pensando a lei e a quello che avevo combinato. Non mi accorsi nemmeno di una presenza alle mie spalle.

-Hey- mi voltai di scatto, riconoscendo all'istante quella voce.
-Ciao- risposi.
-Posso sedermi?- disse indicando lo sgabello affianco al mio.
-Certo- la osservai accomodarsi mentre si tormentava le dita. Aveva un'espressione tesa e agitata.
-Non credevo ti avrei rivista tanto presto- le dissi.
-Avevo bisogno di vederti- rispose la bionda giocando con un bicchiere vuoto davanti a lei.
-Come mai sei qui da sola?- chiese poi.
-Darren sta ballando, e beh, non sono dell'umore giusto in questo momento- confessai.
Heather chiamò il barista, facendosi portare una birra alla spina.
-Mi dispiace per oggi...- dissi piano.
Heather mantenne lo sguardo sul bancone, sospirando.
-Non avevo il diritto di farlo. Sono stata stupida e sciocca- ammisi.
La bionda bevve un sorso della sua birra, pensierosa. In un'altra occasione quel comportamento mi avrebbe infastidita, perchè sembrava che mi stesse ignorando. Ma era lei, e non poteva darmi fastidio. Tanto meno in quel momento.
-Se potessi rimediare... Dimmi cosa posso fare, perchè io non riesco sopportare tutto questo- la mia voce uscì a malapena facendomi dubitare di averla detta realmente.
La ragazza parve pensarci su, poi prese fiato e si voltò verso di me.
-Vieni con me- propose.
A quelle parole alzai lo sguardo immediatamente sulla bionda, osservando la sua incredibile bellezza e rendendomi conto che quella era effettivamente la prima volta che la guardavo negli occhi quella sera.
-Okay- riuscii a dire dopo svariati secondi di silenzio.

La ragazza mi prese la mano e mi accompagnò nel bel mezzo della pista da ballo senza dire niente.
Ancora non capivo quello strano comportamento da parte sua, ma non mi dispiaceva.
-Questa è la mia canzone preferita- disse ascoltando le prime note farsi largo tra la folla.

Heart beats fast
colors and promises
how to be brave,how can I love when
I’m afraid to fall
but watching you stand alone


Io non capivo quello che stava succedendo, sentii solo le braccia di Heather allacciarsi attorno al mio collo. Senza nemmeno accorgermene appoggiai le mie mani sulla sua schiena.
-Io vorrei tanto ballare con te- ammise poi con uno strano tono.
Era come se mi stesse chiedendo di aiutarla, perchè non ballava da anni, era una sorta promessa che si era fatta per rispetto al suo amico; e per qualche motivo a me ignoto voleva romperla con me quella sera. 'Vorrei ballare con te'... Era una richiesta d'aiuto silenzionsa, nascosta dietro quella semplice frase; ma bastò per farmi capire.
Circondai la sua vita con le mie braccia e iniziai a muovermi lentamente seguendo la musica. Non fui subito imitata dalla bionda; ma poco dopo, piano piano, iniziò a muoversi delicatamente seguendo i miei passi.
Era bellissimo.
Sentire il suo corpo così a stretto contatto col mio mi fece girare la testa.
-Anche a me dispiace per oggi- esordì la bionda sulla mia spalla.
Mi ci volle un po' per riprendermi dalla trance in cui ero sprofondata, poi risposi.
-Tu non hai niente di cui dispiacerti.. E' stata tutta colpa mia- Heather mi accarezzò piano la schiena, provocandomi un brivido.
-Oggi mi è successa una cosa... Dopo che te ne sei andata intendo- disse dopo qualche secondo di silenzio.
-Che cosa?- domandai.

all of my doubt suddenly goes away somehow
one step closer


-Ho ricordato qualcosa di te- disse semplicemente. Il mio cuore si fermò per un istante.
-C-Che cosa?- chiesi ancora.
-Credo fosse il nostro primo incontro. Nel bosco- la sentii sorridere sulla mia spalla.
-E' stato... Bello. E mi ha fatto pensare...- la mia salivazione si azzerò completamente in quel momento; forse perchè mi resi conto veramente di quello che stava accadendo e rimpiansi la birra fresca e dissetante lasciata sul bancone.
-A cosa hai pensato?- dissi sentendomi la bocca impastata.
-Che non ne vale la pena- disse semplicemente.
-Non ne vale la pena di fare cosa?-.
-Di essere arrabbiata con te, sei troppo importante per me. Tutti sbagliano non voglio farti stare male ulteriormente punendoti in chissà che modo per un semplice sbaglio- si spiegò guardandomi.
-Ne sei sicura?-.
-Sicurissima-.
-Tu sei la persona più fantastica che io abbia mai conosciuto Heather Morris- le sorrise in imbarazzo.
-Scusa scusa scusa. Avevo paura che mi allontanassi- continuai stringendola in un abbraccio.
-Non l'avrei mai fatto- sussurrò al mio orecchio provocandomi un brivido.

I have died everyday waiting for you
Darling don’t be afraid I have loved you
for a thousand years, I’ll love you for a thousand more


Heather canticchiò il ritornello recitandolo a memoria facendomi sorridere. Sentivo che gran parte della tensione tra noi due era ormai andata. Lo leggevo nei suoi occhi lucidi che ora mi scrutavano il viso.

-Mi racconterai di noi?- chiese poi soprendendomi.
-Ma certo. Vieni, usciamo di qui- proposi.

Uscimmo dalla festa del campeggio e ci dirigemmo verso la spiaggia, distante pochi minuti di cammino.
-Quindi tra noi è tutto okay, ora?- chiesi esitante.
-Sì, non riuscirei a stare arrabbiata con te a lungo- arrossì.
Io sorrisi imbarazzata guardandomi le scarpe.
-Che è successo dopo quella volta nel bosco?- chiese.
-Semplicemente diventammo migliori amiche-.
Heather sorrise.
-Quindi ero la migliore amica di Naya Rivera. Hmm potrei vantarmene in giro- scherzò la bionda.
Scossi la testa divertita.
-Eri la prima con cui mi sentivo me stessa. Forse per la prima volta avevo trovato un'amica vera. E dal nostro primo incontro nel boschetto non volevo perderti di vista nemmeno un istante, per paura di perderti..- confessai arrossendo.
Heather sorrise e mi strinse la mano.
-Cos'è Heya?- chiese curiosa.
Io alzai le sopracciglia, sorpresa che si ricordasse di quel nome.
-Come ti ricordi di quel nome?-.
-E' da oggi pomeriggio che mi frulla per la testa- rispose alzando le spalle.
-Sono i nostri nomi assieme 'He' sta per Heather e 'Ya' per Naya.. Lo inventasti tu-.
-Che forza!- trillò la bionda facendomi ridere di gusto.


Riportando lo sguardo davanti a me mi accorsi che già eravamo a pochi metri dalla spiaggia e Heather, accorgendosi di ciò iniziò a correre, trascinandomi con lei.
Si avvicinò il più possibile alla riva e si sedette sulla sabbia, invitandomi a fare lo stesso.

Osservai il mare totalmente piatto; o almeno così sembrava, dato il buio totale di quella sera. Heather buttò la testa all'indietro, sorreggendosi con le braccia ben piantate nella sabbia mentre un sorriso si fece largo sul suo viso.
-Nay? Oggi a casa mia, mi hai detto delle cose bellissime- iniziò.
Piegai la testa non capendo di cosa stesse parlando.
-Le sensazioni che provi con me e tutto il resto- disse sedendosi di nuovo correttamente.
-Oh- abbozzai arrossendo.
-Le pensi davvero quelle cose?- chiese timidamente.
-Io... Sì- sussurrai.
Il mio cuore batteva all'impazzata, sembrava volesse uscirmi dal petto a tutti i costi.
Sentii Heather muoversi leggermente affianco a me, mentre io continuavo a mantenere lo sguardo fisso sul mare di fronte a me.
Ero come paralizzata.
Avevo paura di voltarmi verso la bionda.
L'altra mi sfiorò la mano con la sua ed io guizzai lo sguardo sulle nostre mani. Non era un gesto casuale come poteva essere successo in altre occasioni. La sua mano passò lenta sulla mia, sfiorando prima le dita, poi il dorso, prendendo a disegnare piccoli cerchi immaginari sulla mia pelle facendomi rabbrividire. Ingoiai duro.
-Di cos'hai paura?- domandò osservando la mia reazione.
Trattenni il respiro e lei mi prese il mento con delicatezza facendomi voltare verso di lei. La bellezza dei suoi occhi mi travolse come un treno in piena corsa e, pensai che se fossi stata in piedi in quel momento, probabilmente sarei caduta a terra. Era buio pesto quella sera, ma l'unica cosa che continuava a splendere nonostante l'oscurità era l'azzurro dei suoi occhi; quell'infinito limpido e cristallino che avevo a pochi centimetri da me.

Distolsi lo sguardo da quelle meraviglie per concentrarmi sulle sue piccole lentiggini attorno al naso, che la rendevano estremamente adorabile; per finire su quelle labbra sottili appena dischiuse che sembravano invocare con forza le mie.
-Di quello che provo- sussurrai avvicinandomi a lei.
Poggiai le dita sulla sua guancia, tracciando un percorso fino ai suoi capelli, sistemandole una ciocca dietro l'orecchio.
Heather chiuse gli occhi a quel gesto ed emise un piccolo sospiro.
-Puoi farlo se vuoi- sussurrò fissandomi le labbra.
Alle sue parole presi coraggio, e portai anche l'altra mano sul suo viso.
Le sorrisi un istante; un sorriso sincero, prima di poggiare le mie labbra sulle sue. Era un bacio casto all'inizio, ma sentito da entrambe. Le sue labbra erano soffici e sapevano di buono, come lei. Sentii la sua mano intrecciarsi tra i miei capelli per avvicinarmi ancor di più a lei. Avevo i brividi in tutto il corpo, mi sentivo come una ragazzina al suo primo bacio, ed era come se lo fosse davvero. Non avevo mai provato niente di così forte e bello per qualcuno.
Le sue labbra cercarono le mie con più foga, con più passione ed io sentii la necessità di approfondire quel bacio. Mi sporsi impercettibilmente in avanti e premetti la mia lingua contro la sua bocca, come chiedendo il permesso di entrare, che non tardò a darmi.
Le nostre lingue si trovarono ed iniziarono a danzare tra loro, cercandosi insistenti.
Sentii Heather sospirare poggiandomi una mano sul fianco. Non ricordavo di aver mai provato nulla di simile nella mia vita.

-Chi è là? Heather sei tu?- una voce lontana ci raggiunse facendoci allontanare all'istante.
-L-Lisa?- disse Heather a voce alta alzandosi e ripulendosi dalla sabbia.
-Sei qua! Non sai da quanto ti cerco- replicò avvicinandosi.
La ragazza, Lisa, portò il suo sguardo su di me illuminandomi con la luce del suo cellulare.
-Ciao Naya!-.
-C-Ciao- balbettai.
Ricordavo poco niente su di lei, era una ragazza di qualche anno più grande di noi  che frequentava il campo estivo assieme a me e Heather ma non l'avevo mai 'conosciuta' veramente.
-Heather ti cercano alla festa, è sparito il fotografo e sei l'unica in grado di tenere in mano una reflex senza combinare casini- spiegò la ragazza mora.
-Oh, va bene. Dammi un istante e arrivo-.
 Lisa annuì e si allontanò, uscendo dalla spiaggia.

Heather POV

Mi voltai verso Naya, sospirando. Avrei voluto continuare quello che avevamo iniziato.
Le porsi la mano per aiutarla ad alzarsi.
-Il dovere ti chiama- disse.
Sbuffai divertita.
-Purtroppo- risposi intrecciando le mie dita con le sue.
Ci incamminammo verso la strada per la festa quando alla latina squillò il cellulare.
-E' Darren- disse leggendo il messaggio.
-Dice che lui è a casa, e che non devo tornare a mani vuote... Ma che?- disse confusa.
Io risi divertita.
-Devi ringraziare Darren quando torni a casa, anche da parte mia- sentenziai.
-E perchè mai?- domandò ancor più confusa la mora.
-Credo che questo- dissi facendole notare le nostre mani intrecciate -Sia merito suo-.
Naya alzò un sopracciglio sorpresa, poi sorrise.
-Quel piccolo Hobbit mi sorprende ogni giorno di più- commentò facendomi ridere.

Scorgemmo in lontananza la figura di Lisa che si avvicinava a noi.
-Avanti Hemo!- la rimbeccò.
Mugugnai scocciata.
-Devi andare- mi disse Naya, sorridendo per la mia reazione.
Lisa mi raggiunse esclamando qualcosa che aveva a che fare con delle foto di gruppo, ma non la stavo ascoltando veramente. Ero presa dal contatto della mano di Naya con la mia così calda e sicura...
-Arrivo- dissi per far tacere la petulante animatrice. Poi mi voltai verso la mora, e le stampai un dolce bacio sulla guancia.
-Ci vediamo domani, buona notte-
-Buona notte- replicò sorridendo.

Detto questo mi voltai verso Lisa e mi incamminai verso la festa senza smettere nemmeno per un istante di pensare alle labbra della latina sulle mie e un sorriso si disegnò sul mio volto. Nulla tra noi sarebbe più stato come prima. Questo era sicuro.


Angolo autrice: Ed ecco a voi il capitolo! Mi scuso per il ritardo e a voi i commenti! :)
Recensite mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate! Accetto anche critiche e consigli ovviamente ;)
Al prossimo capito e ciao ciao!
-Snix 95
  
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