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Autore: Giu_Dema    19/08/2013    2 recensioni
Mia madre mi chiese: “A te piacerebbe fare questo sport?”
Ancora non sapevo che quella domanda mi avrebbe cambiato la vita..
Genere: Generale, Slice of life, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Gara



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Se vinci senza sbagliare mai sei un fenomeno,

ma se vinci dopo aver fatto l'errore della tua vita

sei molto di più:

un uomo che non si è arreso

quando tutti gli avevano detto che era finita.”

 

 

La domenica tanto attesa era arrivata.

Per mia fortuna quella settimana ero stata molto impegnata e non avevo avuto abbastanza tempo per preoccuparmi e farmi viaggi mentali.

Dovevamo arrivare un'ora e mezza prima dell'inizio della gara per riscaldarci.

Il riscaldamento andò bene e io ero pronta ad affrontare gli esercizi.

Iniziavo a trave però ero l'ultima della rotazione e il fatto di dover aspettare che passassero tutte mi rendeva nervosa.

Arrivò il mio turno.

Salì sulla trave, feci il mio esercizio e salutai il giudice.

Era andato bene. Tirai un sospiro di sollievo e proseguì.

Seconda rotazione: Trampolino.

Tutto bene anche qui.

I problemi iniziarono dopo perché la terza rotazione era al volteggio. Quanto odiavo quel esercizio nessuno lo poteva capire. Alla fine feci un salto decente ma non ero soddisfatta e cercai di concentrarmi sul corpo libero.

Mentre ero seduta per terra a riscaldare le gambe notai che dalla parte della ritmica c'era una mia compagnia di classe e andai nel panico. Non avevo detto a nessuno che ero lì. Non volevo dirlo a nessuno.

Il mio errore fu andare nel pallone, pensarci troppo e così al mio turno feci un altro esercizio decente, si, ma non ero di nuovo soddisfatta.

Arrivò il momento della premiazione, a quel punto ero sicura di non aver vinto niente.

Invece con mia grande sorpresa arriva seconda nel concorso generale e prima a trave.

Questo mi rallegrò un po' ma comunque continuavo a pensare a cosa dire il giorno dopo alla mia compagnia che non era una di quelle con cui avevo più confidenza.

Per fortuna non mi chiese niente e io, più o meno, dimenticai la faccenda.

Tornai in palestra gli allenamenti continuavano.

Imparavamo cose nuove, ci divertivamo finché non arrivò maggio e ci diedero la data dell'ultima lezione e del saggio.

Io non partecipai al saggio per vari problemi che avevo avuto in quei giorni ma comunque finì il mio primo anno di ginnastica artistica con il sorriso.

Ormai sapevo cosa si provava ad avere una passione e non vedevo l'ora di ricominciare le lezioni l'anno dopo.

 

 

My Personal Corner.

 

Vorrei ringraziare chi ha letto e seguito la mia storia.

Spero sia piaciuta e che magari abbia aiutato qualcuno.

Vorrei solo aggiungere che quest'esperienza mi ha insegnato molto e non sono una che parla della sua vita a caso. Ho iniziato a scrivere perché dovevo allenarmi per i temi e invece ho scoperto che mi piace parecchio scrivere e che la propria storia può essere d'aiuto ad altre persone.

Grazie ancora, alla prossima.

  
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