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Una partita rosso sangue
Sono rimasto
senza parole …
Io
che volevo metterti in imbarazzo sono
rimasto fregato …
Mai nessuna
mi aveva capito così, in pochi minuti …
Stavamo
parlando in cucina, era la prima volta che parlavamo così a
lungo.
Il mio scopo
era di farti innervosire e invece sei stata tu a spiazzarmi.
Quel
pomeriggio quando mi hai visto arrivare con Caroline ho notato subito
che non
te lo aspettavi, che una parte di te era rimasta male dal fatto di
vederci
insieme.
La sera
stessa ti sono piombato in casa, insieme a lei, ma da perfetta padrona
di casa
mi hai invitato a entrare e alla fine ci siamo trovati insieme a
sistemare i
piatti della cena nella lavastoviglie.
Il mio scopo
era quello di farti odiare Stefan, per quel motivo ho iniziato a
parlarti di
Katherine.
Ma invece di
farti odiare mio fratello per la storia con Katherine, hai capito che
anch’io
ero innamorato di lei e che ho sofferto …
Poi quelle
dannatissime
parole …
«Mi
dispiace
… Per Katherine … L’hai perduta anche
tu …»
Non ti ho
risposto, cosa potevo dirti.
Dopo
tantissimi anni qualcuno era dispiaciuto per me, per quello che avevo
passato.
Non so
nemmeno io cosa ho provato di preciso in quel momento stupore, rabbia,
confusione.
Si ero
confuso, ero tornato in città con l’unico scopo di
rendere infelice Stefan e
adesso iniziavo a provare delle emozioni strane.
Sei
così
diversa da Katherine, Elena.
Lei era
egoista pensava a sé, al suo bene, mentre tu si vede che ti
preoccupi delle
persone che hai intorno prima che di te stessa.
Sono entrato
nel tuo sogno e ho pilotato i tuoi pensieri verso di me, un attimo
prima
baciavi Stefan poi baciavi me.
Tutto faceva
parte del mio piano per la sera della partita.
Appena sei
rimasta da sola ti sono comparso alle spalle e avvalendomi del sogno
della
notte precedente e dell’attrazione che avevo notato da parte
tu nei miei
confronti ho cercato di baciarti, ma chissà
perché non sono riuscito ad
ipnotizzarti.
Sicuramente
c’era
lo zampino di Stefan in questa storia, invece di farti mia mi hai
risposto per
le rime e mi hai dato uno schiaffo-
Erano almeno
da più cent’anni che non né prendevo
uno, almeno non da quando ero diventato un
vampiro.
Tutto
è così
strano, volevo ucciderti per quello che mi avevi fatto, invece quando
sono
arrivato in camera tua e ti ho visto tranquilla nel tuo letto,
l’unica cosa che
sono riuscito a fare e stato quello di guardarti dormire e accarezzarti
il viso
…
Angolo
dell’autrice
Dopo una
lunga assenza sono tornata con un nuovo capitolo sperando che vi
piaccia, anche
se so che non è il massimo.
Damon vuole
dimostrare a Stefan di non provare nessun sentimento umano, ma
già da questo
capitolo si capisce che la vicinanza di Elena in qualche modo lo sta
cambiando.
Grazie a chi
sta leggendo la mia storia, sperando che continuiate a farlo
…
Alla
prossima Ely