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Autore: The Broken Warrior    21/08/2013    1 recensioni
Emily,una sedicenne dai capelli biondi e occhi verdi.
Un trasloco da affrontare e dei bulli da sopportare.
La ragazza combatte contro anoressia bullismo e autolesionismo.
-CONTIENE SCENE FORTI-
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Quella mattina scesi giù,ma questa volta non mangiai neanche un boccone.
 
E: “Mamma?”
J: “E’ via”
E: “Cazzo quella non c’è mai”
J: “Emily calmati”
E: “Scusa è che…”
J: “Tranquilla,se vuoi oggi ti porto io a scuola”
E: “Lasciami sola,ok?”
 
Mi alzai con una lacrima,non volevo che lui si intromettesse.
Presi lo zaino e me ne andai.
Non le avevo incontrate andando a scuola,quella mattina.
Ma a scuola,le avevo incontrate nel cortile.
Mi portarono dietro,ma io non avevo soldi.
 
K: “Cosa c’è grassona,non mangi più?”
H: “No Kat,lei è grassa”
E: “Brave,non mangio più,contente ora?”
H: “Oh povera trippona,beh sappi che non sarai mai abbastanza”
E: “C’entrate voi con…beh quell’attacco di gruppo di ieri in classe”
H,K: “Certo”
 
Dopo quelle parole alzai la testa,e mi lanciai addosso a Hayley,tirandole i capelli.
Kat mi diede un colpo alle costole,e mi atterrò con dei pugni alla pancia.
 
K: “Potrei fare pugilato con quella pancia”
H: “HAHAHAHAHAHAH,dovresti,così poi la massacreresti di più”
K: “Eh si,andiamocene,devo disinfettarmi dal DNA di quest’appestata”
 
Quel giorno,in classe,mi arrivarono decine di bigliettini con insulti.
Non volevo essere picchiata,ancora,ma mia madre non c’era mai per venirmi a prendere.
Quando tutti se ne andarono dalla classe,uscì anch’io.
Ma le due ragazze mi aspettavano in cortile,dietro la scuola.
Mi buttarono a terra.
Presero dei rami da terra e mi picchiarono,poi passarono ai calci e poi ancora ai pugni.
Presero una manciata di sassolini e me li lanciarono.
Poi se ne andarono dicendo:
 
“Devi morire,se non lo fai tu,lo faremo noi a forza di botte”
 
Quando se ne andarono urlai,mi rotolai a terra strappando erba.
Poi iniziai a piangere.
Mi alzai,e andai a casa.
Mi sentivo solo un’intrusa,un peso,una delusione.
Ma non sapevo perché.
Volevo solo raggiungere casa,e sentire quella lametta toccarmi la pelle.
Era lei che mi faceva stare bene.
Ad un certo punto mi arrivò una chiamata.
Sfilai il cellulare: era Lindsay.
Non esitai a rispondere,e presi un respiro profondo,e iniziai a parlare.
 
E: “Ehi ciao,senti mi spiace e…”
L: “Ah,no è ok”
E: “Davvero?”
L: “Forse”
E: “Senti…sto malissimo,ho bisogno di te non me ne frega se ce l’hai con me”
L: “Si ma…io non so come aiutarti,forse se ti picchiano è anche colpa tua”
E: “C-Colpa mia? E p-perché mai?”
L: “Non so,vedi…non lo so Emily”
E: “Sei ancora mia amica?”
 
Dopo quella domanda aspettai un paio di minuti,con le lacrime che mi scendevano.
E poi la risposta:
 
L: “Scusa Emily,ma non possiamo andare avanti così,e poi siamo distanti io non so che fare e…”
E: “Ti prego…mi sto autolesionando…ed è così difficile”
L: “Non voglio aver a che fare con emo scusami,addio Emily.”
E: “A-Addio”
 
Mi cadde lo zaino,e poi il telefono.
Mi sedetti su una panchina,e iniziai a piangere.
Ora,non ho davvero più nessuno.
 
E –sussurrando-: “faccio davvero così schifo? E’ davvero colpa mia?”
 
Mi alzai e camminai verso casa.
Arrivai e salì subito in camera mia.
Mio fratello aprì un po’ la porta,e vedeva che piangevo.
 
J: “Si può?”
E: “No!!”
 
E corsi verso la porta per chiuderla.
Presi la lametta dal cassetto,alzai una manica,e tagliai.
Poi,una volta finito,lavai il sangue.
 
J: “Emily io esco,non fare cazzate”
Urlò mio fratello da sotto.
E: “Okay,ciao”
Sottofondo: Breathe me-Sia
Alzando la testa mi guardai allo specchio,vedevo solo un errore umano,lividi e tagli.
Tanta ciccia,troppa,forse.
Secondo loro ero grassa.
E ora,anche secondo me.
Tornai in camera presi il computer e,anche se non avrei dovuto farlo,andai su Facebook.
 
L: “Mi dispiace Emily,è finita,addio. Credo di odiarti in questo momento.” (Lindsay)
H: “Oggi spero si suicidi,è davvero un’intrusa in questo mondo”(Hayley)
K: “HAHAHAHAHAHA,no ma dai avete visto le sue foto? Patetiche e orrende” (Kat)
 
Mi allontanai dal computer,e caddi a terra con la faccia bagnata di lacrime.
Ad un certo punto suonò il campanello.
Andai ad aprire.
Erano Kat e Hayley.
 
K: “Ehi forse hai fame”
H: “Tieni cretina”
 Mi lanciarono un panino e delle patatine addosso.
Chiusi la porta guardandole dalla finestra andandosene ridendo.
Andai a levarmi quello che rimaneva del panino.
Poi accesi la webcam e iniziai a fare un video.
 
“Ciao a tutti,sono Emily Brown,quella che voi chiamate grassa,appestata,eccetera. Da quando sono arrivata qui,tutto è sbagliato.
Perché ce l’avete tutti con me? Mi odiate così tanto,perché? Ora mi odio anch’io ed è così dura andare avanti con tagli,lividi e i bulli. E’ così difficile respirare,vivere. Beh,grazie per avermi fatta stare così. Addio,spero che ora sarete felici”
 
Chiusi il video,e presi tutte le pastiglie che avevo in casa.
Volevo morire,farla finita per sempre.
Le ingoiai tutte.
E mi tagliai,sperando che fosse l’ultima volta.
Poi,rimasi lì,girando per la stanza.
Non succedeva nulla.
Iniziai a buttare cose in giro,a spaccare oggetti,a strappare a graffiare.
Ad un certo punto,mi venne un terribile capo giro.
Vedevo tutto girare,tutto era confuso.
Mi venne una terribile nausea.
Caddi a terra.
Poi mi aggrappai al letto e mi rialzai.
Rimasi ancora un po’ gironzolando per la stanza.
E caddi a terra di nuovo,quasi senza fiato.
Con il sangue che scendeva da quei tagli.
Con il cuore che batteva sempre più lentamente.
Con nessuno a cui importasse.
Era forse la fine?
 
Continua
   
 
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