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Autore: Sheloveslife    22/08/2013    5 recensioni
Selena è un'orfana, attraente e indipendente studentessa.
La notte si trasforma in una sexy e atletica Robin Hood per conto della Tribù, associazione finanziata dal ricchissimo Luke con lo scopo di rubare ai ricchi, soprattutto a quelli legati all'organizzazione criminale dei M.A.N., per dare ai bisognosi.
E Sel è l'arma migliore della Tribù; nessun legame e tutta efficienza, è stata addestrata fin da piccola: armi, combattimento corpo a corpo, una buona dose di sarcasmo e determinazione.
Nikolai è un brillante e affascinante studente con interessanti attività extra curricolari: la notte si trasforma in un efficiente agente dei M.A.N., l'organizzazione che ha ucciso i genitori e rapito Elyse, la sua piccola sorellina.
La sua invincibilità nei combattimenti viene messa a dura prova quando la sua strada si scontra con quella di Selena, durante quello che sembrava un insignificante incarico.
Lei combatte per i buoni perchè crede nella giustizia, lui per i cattivi per salvare Elyse.
Entrambi vicini ad ottenere quello che vogliono, combattono sul campo, tra le lenzuola e anche nei loro cuori, perchè niente è come sembra e tra colpi di scena, rivelazioni, dolore, ironia e passione faranno la scoperta più grande: l'amore non ha schieramenti.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“Calma Sel, devi smetterla di scalpitare. Sento la tua tensione, non riesci a stare ferma e così manderai all’aria tutto il mio lavoro”. Il tono divertito di Kory mi riporta alla situazione attuale.

Dopo qualche imprecazione riesco a formulare una frase coerente .

- Porca miseria. Sono dieci giorni che sono calma. DIECI. FOTTUTI. GIORNI. Non ce la faccio Kory, devi firmare quel pezzo di carta, dichiararmi idonea. Non ce la faccio a stare qui con le mani in mano, lo sai.-

 Le parole mi escono spezzate tra i denti, sia per la rabbia sia per il dolore. Perché in effetti la schiena fa ancora male, probabilmente una botta interna. Non mi piace esternare il dolore, non sono il tipo. Preferisco “Soffri in silenzio”.

-Non posso fare quello che mi chiedi Sel, devi riprenderti. E anche se potessi, l’ordine di tenerti ferma è arrivato direttamente dalla alto- sussurra mentre applica un unguento appiccicoso sui tagli.

-Dall’alto? Vuoi dire da Luke. Ok, senti. So come mi sento, sono a posto. Sul serio, posso tornare in servizio anche ades.. Ah!-

In questo momento il mio medico di fiducia mi osserva con superiorità, come a dimostrare di avere ragione. Detesto quando lo fa, detesto avere torto. Aumenta leggermente la pressione sul taglio, una tecnica che conosco anche io piuttosto bene. Il dolore aumenta ma neanche un sibilo esce dalla mia bocca, mi mordo la lingua: non sono abituata a cedere.

-Dicevi Sel?!- mi chiede ironicamente levandosi i guanti in lattice.

-Lo sai che ho ragione. Non potete tenermi in gabbia. Ho bisogno di lavorare, di sfogarmi..-

Sto quasi piagnucolando ma mi accorgo di aver sbagliato parola quando incontro il suo sguardo. Gli occhi verdi si stanno scurendo, sulla sua bocca compare un ghigno e si avvicina a me velocemente, trascinandomi nello salottino di fianco allo studio.

-Vuoi sfogarti? Sfogati Selena- sussurra ad un centimetro dalla mia bocca appena prima di assalire le mie labbra.

-Sicuro, dottore, che il sesso non farà peggiorare le mie ferite?- chiedo innocentemente, negandomi.

-Non si preoccupi, signorina. C’è un medico preparato qui, pronto ad alleviare il dolore- ghigna lui, ritornando all’assalto. Certo, ho davvero bisogno di sfogarmi e quale maniera migliore
di questa? D’altronde, il dottore dice che non posso combattere! Rispondo al bacio con la stessa passione e ci troviamo subito senza vestiti e senza pensieri.
 

Un’ora dopo mi sto infilando i vestiti, pronta ad uscire. D’altronde devo anche pensare agli studi..

-Usciamo stasera?- mi giro per trovarmi un bel ragazzo soddisfatto, stravaccato nudo sulla poltrona. Il ricciolo nero gli ricade sulla fronte e se al mio posto ci fosse stata un’altra ragazza, si sarebbe avvicinata per levarglielo dolcemente. Peccato per lui che si tratti solo di me. Gli occhi verdi mi osservano, esaminano ogni mio movimento in modo clinico e sicuro ma in fondo sa già cosa gli risponderò.

-Non ricominciare, Kory-  dico con voce stanca. Sempre la stessa storia.

-Andiamo Sel, ogni tanto possiamo anche uscire, fare qualcosa di alternativo oltre al sesso! Non fraintendermi, io adoro fare sesso con te!- il solito luccichio orgoglioso negli occhi – ma a volte sarebbe carino comportarsi come una vera coppia- insiste.

-Basta Kory, non vuoi iniziare un’altra volta questo discorso. L’hai detto tu: è sesso quello che facciamo. Sesso e basta. Niente coinvolgimenti sentimentali, ricordi? Avevamo concordato così: amici.-

Sembra di avere a che fare con un bambino.

-Tu hai concordato così, non vuoi rischiare di iniziare una relazione vera e propria! Ci fidiamo l’uno dell’altro, tu ferisci chi si mette contro di te e io guarisco. Siamo come due facce della stessa medaglia. Stiamo bene insieme, pensaci. E non parlo solo della nostra intesa tra le lenzuola.. Hai paura di soffrire e io lo capisco..-

-TU NON CAPISCI NIENTE!- urlo, perdendo il controllo

-Tu non capisci niente- ripeto con voce più bassa e controllata.

-Non dirmi che sai cosa provo, cosa voglio, perché non è così. Non devi psicanalizzarmi, devi solo curare questo corpo.  Amici, siamo amici che ogni tanto vanno a letto insieme per sfogarsi e per trarre piacere dall’altro. L’ “intesa tra le lenzuola” è fantastica? Si, ma questo non cambia cosa provo o cosa voglio. O questo o niente, Kory. Fine del discorso-

Me ne vado, sbattendo la porta, appena prima di sentire un pugno abbattersi sul muro.

Sono cambiate un po’ di cose da quando l’avevo conosciuto..
 

-Selena, vieni su- mi ordina Luke.

Senza rispondere, chiudo la chiamata e salgo le scale velocemente, pensando a quale possa essere la prossima missione. Sono a quota nove, la prossima dovrebbe essere il test, quello per vedere se sono in grado di continuare ad alti livelli o se “sono più adatta a stare dietro una scrivania”. Assolutamente no! Io voglio azione nella mia vita, voglio aiutare. Entro nell’ufficio di Luke senza bussare, come al solito e rimango ferma, dritta sulla porta.

-..Perchè è un settore necessario all’interno della nostra organizzazione e voglio solo i migliori, come te-

Quando il capo si accorge della mia presenza, senza girarsi fa le presentazioni – Kory questa è Serena, la ragazza di cui ti ho parlato. Selena, questo è Kory, il nuovo medico della Tribù.
Ti ho chiamato per accompagnarlo nella sua area appena ristrutturata, così che possa mettersi subito al lavoro e dare un’occhiata alla tua caviglia-


-Certo Luke, a dopo. Se vuoi seguirmi- dico al dottore senza guardarlo. Mi incammino verso l’ascensore emi fermo dentro, dopo aver schiacciato il tasto del primo piano. Il medico, Kory, è sorridente proprio li di fianco a me, sembra ansioso di parlare, come un bambino.

Uno, due tre. Calma Sel, ci siamo quasi.
Per non pensare all’effetto di stare in una cabina chiusa, che seppur enorme mi metteva oppressione, osservo il medico. Niente da dire, è davvero attraente. Alto, occhi verdi allegri e riccioli castani, l’eterno ragazzino. E sicuramente assiduo frequentatore della palestra, visti i muscoli che sembravano essere trattenuti a stento dalla camicia. Non aveva nessuna esperienza sul campo, quei grandi bicipiti erano il risultato di ore di ripetizioni alla sbarra, sicuramente.

-Ti piace quello che vedi, Selena?- la sua voce divertita ha una nota graffiata, probabilmente quella che convinceva una donna a saltargli addosso se avesse avuto inspiegabilmente qualche dubbio dopo averlo visto. Lui non mi conosceva, non sapeva che a me le sfide erano sempre piaciute. E ora era peggio per lui, avevo proprio bisogno di un “amico” così.

-Direi che non è male, dottore- ribatto io tranquillamente mentre mi avvicino a lui e in punta di piedi schiaccio il mio corpo contro il suo e attacco la mia bocca alla sua. Non è un bacio dolce, non voglio dolcezza. Voglio solo sentire l’adrenalina, la passione, riuscire a scaricare la tensione. E questo è l’unico modo che conosco.

Lui in ogni caso sembra gradire, quindi mi stacco e torno in posizione di attesa, composta e con un atteggiamento freddo, a due passi da lui che sembra disorientato.
 

E da li, è nata una profonda amicizia. So di potermi fidare di Kory, gli voglio bene, è come un fratello. Ok, no. Luke è come un fratello, una via di mezzo tra un fratello ed uno zio e da che mi ha trovato sulla strada, a cinque anni, raccogliendomi e portandomi via, è stato l’unico a cui appoggiarmi. Mi ha dato tutto. Una vita, la possibilità di studiare, un obbiettivo da raggiungere, uno scopo nella vita. Ora ho anche Kory: un amico con cui a volte condivido il letto. Non riuscirei a vederlo in maniera diversa.

Anzi, ci stavo pensando, fino a dieci giorni fa. Ora, ho capito che non è lui ciò che voglio. Tutto quello a cui ho pensato negli ultimi dieci giorni sono due grandi occhi azzurri ghiaccio, per alimentare la rabbia che sento, per evitare che si spenga.

Con questo pensiero in testa esco sorridendo dalla vecchia villa, sede segreta della Tribù, domandandomi quando potrò fare due chiacchiere con il mio Mr Muscolo.

Perché, volenti o nolenti il mio dottore e il mio mentore, ora avevo davvero bisogno di fare a pugni con qualcuno e si da il caso che quel qualcuno fosse casualmente la causa del mio riposo forzato e della mia irritazione.

Non era perché ero stata sbattuta con il sedere per terra. Non era per l’orgoglio ferito.

No, affatto. O forse si.

In ogni caso, una vendetta, se violenta ancora meglio, era quello che faceva al caso mio in quel momento.



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Ciao!
Premetto che questo è un capitolo di stallo, l'ho usato per spiegare un pò chi è questo personaggio e che ruolo ha nella vita della nostra Selena, che sembra fare molta fatica a fidarsi di qualcuno e non riesce assolutamente a farlo con tutta sè stessa per motivi relativi a traumi infantili.
Nel prossimo capitolo ne succederanno delle belle, Selena dovrà fare i conti con qualcosa - e qualcuno- di fronte a cui si sente indifesa..
Mi farebbe molto piacere se lasciaste una recensione!
Un bacio
  
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