Per chi suona il campanello parte 2
Quella sera, il piccolo Mattia, dormì, in camera, con Giulio
e Lucia, e Rudi & Alice, ne approfittarono, per chiarire, la loro
situazione.
Rudi: è tutto così strano da stamattina, ma ho solo una
certezza! Che ti amo, e niente e nessuno, potrà cancellare in me, tutto questo!
Devi stare tranquilla e serena su questo,
io ti amo!
Alice: è dura per me! Non tanto la presenza di Mattia! Ma l’idea
di doverti dividere con un’altra donna! Anche se tu, non provi nulla per lei!
Ma ti amo anche io, e per questo, ho deciso e capito, che ti voglio stare
accanto!
Dopo tutto questo! Decisero, anche trasgredendo ai patti,
con i loro genitori, di passare la notte insieme, e chiusisi, nella camera di
Alice, fecero l’amore, e rimasero abbracciati, fino al giorno dopo,
consapevoli, che nell’altra camera, Giulio e Lucia, si accorsero,
inevitabilmente, della cosa, i quali, fecero finta di nulla, sapendo che visto
cosa era successo, una simile cosa, era positiva.
Passarono dei giorni, e quel bambino, in casa, sembrava aver
portato, un po’ più di serenità, tutti si stavano affezionando; la cosa fu così
travolgente, che sia Giulio che Lucia, acconsentirono alla voglia di Rudi, di
stare di più con suo figlio, che si trasferì, nell’attico, per poter stare con
lui, anche di notte, e quando Alice, volle unirsi a loro, per poter aiutare, il
suo fidanzato, ad accudire Mattia, non fecero obiezione.
Così Rudi, Alice e Mattia, si trovarono nel lettone, e la
cosa, cominciò a trasformarsi, in un idillio, tanto che Alice, pensò, che se
quel bambino, fosse rimasto con loro, non avrebbe più creato preoccupazioni per
lei, ma era entrata, in un contesto di famiglia, dove lei Rudi e Mattia,
potevano formare una bella famiglia, rimuovendo, l’idea di Lisa, che però, da
li a poco, avrebbe rivendicato, il suo diritto di madre.
Ed infatti, dopo che erano trascorsi, dieci giorni, dall’arrivo
di Mattia, in casa Cesaroni, Lisa, si fece sentire sul cellulare di Rudi, ed
annunciava, il suo arrivo, per il giorno dopo.
Ormai l’affetto che legava quel bambino, ai componenti di
quella famiglia, era grande, persino Cesare, aveva fatto un bel regalo a
Mattia, dopo tutto, era l’erede, che avrebbe portato avanti, il cognome dei
Cesaroni!
Anche se Rudi, ancora non aveva fatto alcun riconoscimento! Ma
l’arrivo di Lisa, portava dei dubbi, e delle tensioni! Tutti sapevano, che dall’esito
del colloquio di lavoro a Milano, dipendeva, se Mattia, magari, rimaneva a Roma
o no!
Rudi si confidò con Giulio, sulla possibilità di chiedere ad
un avvocato, se poteva avere l’affido, dopo tutto, far passare Lisa, dopo il
suo passato, come madre non adatta, ci voleva poco. Ma su consiglio di Giulio,
non fece nulla.
Giulio: aspettiamo! Vediamo cosa succede! Togliere un
figlio, alla propria madre, non è mai bello! Capisco, la tua situazione, in
pochi giorni, ci siamo tutti affezionati, persino Alice! Ma prima viene il bene
di Mattia!
Il giorno successivo, tutti erano in attesa di Lisa, tranne
Lucia, che fu chiamata, al cellulare, e dovette uscire.
Lisa, arrivò in tarda mattinata; dentro casa Cesaroni,
praticamente, ci fu una riunione di famiglia, tant’è che Lisa, quando entrò,,
vedendo tale schieramento di forze, disse: una contro tutti!
Lisa, salutò Rudi, diede uno sguardo ad Alice, che stava
vicino a lui, anche se non sapeva, che stavano insieme, e si lanciò, a prendere
Mattia in braccio, che si trovava, tra le braccia di Rudi.
Poi da un angolo della stanza, sbucò Diego, con uno sguardo,
poco amichevole.
Diego: come vedo, sempre la stessa! Rimani incinta, e non so
che ho un nipote, porti tuo figlio qui, e non mi avvisi, decidi di tornare a
Milano, e neanche una telefonata!
Lisa: scusa, ma ho tante cose per la testa!
Giulio, fece accomodare Lisa sul divano, e cominciò il suo
discorso, per capire un po’ di cose! Se era uscita, dal vizio della droga; se
era andato bene, il colloquio di lavoro; e che intenzioni aveva per il futuro!
La prima risposta fu sì, la seconda era sempre sì, si
sarebbe trasferita in pochi giorni, e ovviamente, avrebbe portato Mattia con
lei.
Rudi: è mio figlio! Ho dei diritti anch’io! Lo voglio
riconoscere, e per il suo bene, dovrebbe crescere a Roma!
Giulio, vedendo il figlio nervoso, cercò di portare un po’ di
calma!
Lisa: non voglio e pretendo niente da te!
Rudi: potevi pensarci prima di abbandonarlo qui, davanti al
portone. E poi, pensi che posso far finta di nulla! Ho un figlio a Milano, lui
non saprà nulla di me, lo dimentico, e tutto come prima!
La tensione si alzava, ma fu stemperata dal rumore delle
chiavi, che aprivano il portone, e Lucia entrò in casa, silenziosamente,
trasferendo questo silenzio, alla stanza del salotto, dove tutti, erano
riuniti! Entrò, e tranquillamente, posò la borsa e il cappotto, su di una
sedia, poi, sempre con molta tranquillità, si rivolse a Lisa, e la salutò,
dando una carezza al piccolo Mattia!
Aveva un sorriso sarcastico, e per un attimo, a molti frullò
in testa, l’idea che le avrebbe mollato un ceffone! Ma non fu così, si avvicinò
a Rudi, che era a pochi passi, e tirò fuori, dalla tasca dei suoi jeans, una
busta, con dentro un foglio, lo sventolò un attimo davanti a Lisa, e annunciò a
Rudi, allungandogli la lettera, per fargliela leggere, che il bambino, non era
il suo.
Nella stanza, ci fu un ohh! Di sconcerto.
Lucia: mi ha chiamato stamattina, l’infermiera del reparto
pediatrico, dove abbiamo portato Mattia, per il controllo, dalle analisi fatte,
risulta che non siete compatibili. Forse la signorina qui, ci deve spiegare
tante cose!
Diego: sei la solita! Non sei cambiata!
Rudi, non sapeva più che pensare, l’idea della paternità,
ormai lo aveva preso completamente, ma viveva, anche l’idea, che con alice le
cose, potevano andare meglio. Alice dal canto suo, tirò un sospiro di sollievo,
ma capendo cosa provava Rudi, si caricò di rabbia verso Lisa!
Lisa: sì, vi devo delle spiegazioni! Ti chiedo scusa Rudi,
ma non avevo altra scelta! Non sapevo a chi lasciare il mio bambino! Quando
sono arrivata in comunità, è stata dura, l’astinenza, la solitudine, ed ho
fatto conoscenza di un ragazzo, che come me, stava lì da poco. Siamo stati
insieme, più per necessità, che per sentimento!
E quando ho scoperto di essere incinta, lui ormai, non c’era
più, è scappato dalla comunità, perché non ha resistito! Non so dove sia, e
anche se lo sapessi, non lo cercherei, non potrei dare un padre come lui, al
mio Mattia!
Invece, tu Rudi! Così disponibile, con i piedi per terra!
Con una famiglia, come la tua, a darti sostegno! Guardate, oggi siete tutti
qui, per questo bambino, e per sostenere Rudi! Io questo, avrei voluto per mio
figlio! E quando dovevo pensare a chi lasciare Mattia, ho pensato a voi, così
disponibili con tutti! E Mattia, sarebbe stato al sicuro!
Questa ammissione di colpa, lasciò tutti esterrefatti,
Stefania, Ezio e Diego, la invitarono a stare con loro, fino alla partenza, ma
dopo che Stefania, prese in braccio Mattia, Alice, ebbe uno scatto di rabbia, e
colpì Lisa, con un bel ceffone in faccia, e con le lacrime agli occhi, le disse:
tu! Mi stavi, ci stavi, per rovinare la vita, ma come ti sei permessa! E si
abbracciò a Rudi, dandogli un bacio. Lisa capì, che tra loro due, c’era
qualcosa, si scusò, e disse ad Alice, è un bravo ragazzo! Tienitelo stretto! E
scusa ancora!