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Autore: TRondinelli    22/08/2013    2 recensioni
La storia di Rudi & Alice, nella 6 serie, come la vedo io. Visto Marco & Eva, non ci si può fidare degli sceneggiatori.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Per chi suona il campanello parte 2

Per chi suona il campanello parte 2

Quella sera, il piccolo Mattia, dormì, in camera, con Giulio e Lucia, e Rudi & Alice, ne approfittarono, per chiarire, la loro situazione.

Rudi: è tutto così strano da stamattina, ma ho solo una certezza! Che ti amo, e niente e nessuno, potrà cancellare in me, tutto questo! Devi stare tranquilla e serena su questo,  io ti amo!

Alice: è dura per me! Non tanto la presenza di Mattia! Ma l’idea di doverti dividere con un’altra donna! Anche se tu, non provi nulla per lei! Ma ti amo anche io, e per questo, ho deciso e capito, che ti voglio stare accanto!

Dopo tutto questo! Decisero, anche trasgredendo ai patti, con i loro genitori, di passare la notte insieme, e chiusisi, nella camera di Alice, fecero l’amore, e rimasero abbracciati, fino al giorno dopo, consapevoli, che nell’altra camera, Giulio e Lucia, si accorsero, inevitabilmente, della cosa, i quali, fecero finta di nulla, sapendo che visto cosa era successo, una simile cosa, era positiva.

Passarono dei giorni, e quel bambino, in casa, sembrava aver portato, un po’ più di serenità, tutti si stavano affezionando; la cosa fu così travolgente, che sia Giulio che Lucia, acconsentirono alla voglia di Rudi, di stare di più con suo figlio, che si trasferì, nell’attico, per poter stare con lui, anche di notte, e quando Alice, volle unirsi a loro, per poter aiutare, il suo fidanzato, ad accudire Mattia, non fecero obiezione.

Così Rudi, Alice e Mattia, si trovarono nel lettone, e la cosa, cominciò a trasformarsi, in un idillio, tanto che Alice, pensò, che se quel bambino, fosse rimasto con loro, non avrebbe più creato preoccupazioni per lei, ma era entrata, in un contesto di famiglia, dove lei Rudi e Mattia, potevano formare una bella famiglia, rimuovendo, l’idea di Lisa, che però, da li a poco, avrebbe rivendicato, il suo diritto di madre.

Ed infatti, dopo che erano trascorsi, dieci giorni, dall’arrivo di Mattia, in casa Cesaroni, Lisa, si fece sentire sul cellulare di Rudi, ed annunciava, il suo arrivo, per il giorno dopo.

Ormai l’affetto che legava quel bambino, ai componenti di quella famiglia, era grande, persino Cesare, aveva fatto un bel regalo a Mattia, dopo tutto, era l’erede, che avrebbe portato avanti, il cognome dei Cesaroni!

Anche se Rudi, ancora non aveva fatto alcun riconoscimento! Ma l’arrivo di Lisa, portava dei dubbi, e delle tensioni! Tutti sapevano, che dall’esito del colloquio di lavoro a Milano, dipendeva, se Mattia, magari, rimaneva a Roma o no!

Rudi si confidò con Giulio, sulla possibilità di chiedere ad un avvocato, se poteva avere l’affido, dopo tutto, far passare Lisa, dopo il suo passato, come madre non adatta, ci voleva poco. Ma su consiglio di Giulio, non fece nulla.

Giulio: aspettiamo! Vediamo cosa succede! Togliere un figlio, alla propria madre, non è mai bello! Capisco, la tua situazione, in pochi giorni, ci siamo tutti affezionati, persino Alice! Ma prima viene il bene di Mattia!

Il giorno successivo, tutti erano in attesa di Lisa, tranne Lucia, che fu chiamata, al cellulare, e dovette uscire.

Lisa, arrivò in tarda mattinata; dentro casa Cesaroni, praticamente, ci fu una riunione di famiglia, tant’è che Lisa, quando entrò,, vedendo tale schieramento di forze, disse: una contro tutti!

Lisa, salutò Rudi, diede uno sguardo ad Alice, che stava vicino a lui, anche se non sapeva, che stavano insieme, e si lanciò, a prendere Mattia in braccio, che si trovava, tra le braccia di Rudi.

Poi da un angolo della stanza, sbucò Diego, con uno sguardo, poco amichevole.

Diego: come vedo, sempre la stessa! Rimani incinta, e non so che ho un nipote, porti tuo figlio qui, e non mi avvisi, decidi di tornare a Milano, e neanche una telefonata!

Lisa: scusa, ma ho tante cose per la testa!

Giulio, fece accomodare Lisa sul divano, e cominciò il suo discorso, per capire un po’ di cose! Se era uscita, dal vizio della droga; se era andato bene, il colloquio di lavoro; e che intenzioni aveva per il futuro!

La prima risposta fu sì, la seconda era sempre sì, si sarebbe trasferita in pochi giorni, e ovviamente, avrebbe portato Mattia con lei.

Rudi: è mio figlio! Ho dei diritti anch’io! Lo voglio riconoscere, e per il suo bene, dovrebbe crescere a Roma!

Giulio, vedendo il figlio nervoso, cercò di portare un po’ di calma!

Lisa: non voglio e pretendo niente da te!

Rudi: potevi pensarci prima di abbandonarlo qui, davanti al portone. E poi, pensi che posso far finta di nulla! Ho un figlio a Milano, lui non saprà nulla di me, lo dimentico, e tutto come prima!

La tensione si alzava, ma fu stemperata dal rumore delle chiavi, che aprivano il portone, e Lucia entrò in casa, silenziosamente, trasferendo questo silenzio, alla stanza del salotto, dove tutti, erano riuniti! Entrò, e tranquillamente, posò la borsa e il cappotto, su di una sedia, poi, sempre con molta tranquillità, si rivolse a Lisa, e la salutò, dando una carezza al piccolo Mattia!

Aveva un sorriso sarcastico, e per un attimo, a molti frullò in testa, l’idea che le avrebbe mollato un ceffone! Ma non fu così, si avvicinò a Rudi, che era a pochi passi, e tirò fuori, dalla tasca dei suoi jeans, una busta, con dentro un foglio, lo sventolò un attimo davanti a Lisa, e annunciò a Rudi, allungandogli la lettera, per fargliela leggere, che il bambino, non era il suo.

Nella stanza, ci fu un ohh! Di sconcerto.

Lucia: mi ha chiamato stamattina, l’infermiera del reparto pediatrico, dove abbiamo portato Mattia, per il controllo, dalle analisi fatte, risulta che non siete compatibili. Forse la signorina qui, ci deve spiegare tante cose!

Diego: sei la solita! Non sei cambiata!

Rudi, non sapeva più che pensare, l’idea della paternità, ormai lo aveva preso completamente, ma viveva, anche l’idea, che con alice le cose, potevano andare meglio. Alice dal canto suo, tirò un sospiro di sollievo, ma capendo cosa provava Rudi, si caricò di rabbia verso Lisa!

Lisa: sì, vi devo delle spiegazioni! Ti chiedo scusa Rudi, ma non avevo altra scelta! Non sapevo a chi lasciare il mio bambino! Quando sono arrivata in comunità, è stata dura, l’astinenza, la solitudine, ed ho fatto conoscenza di un ragazzo, che come me, stava lì da poco. Siamo stati insieme, più per necessità, che per sentimento!

E quando ho scoperto di essere incinta, lui ormai, non c’era più, è scappato dalla comunità, perché non ha resistito! Non so dove sia, e anche se lo sapessi, non lo cercherei, non potrei dare un padre come lui, al mio Mattia!

Invece, tu Rudi! Così disponibile, con i piedi per terra! Con una famiglia, come la tua, a darti sostegno! Guardate, oggi siete tutti qui, per questo bambino, e per sostenere Rudi! Io questo, avrei voluto per mio figlio! E quando dovevo pensare a chi lasciare Mattia, ho pensato a voi, così disponibili con tutti! E Mattia, sarebbe stato al sicuro!

Questa ammissione di colpa, lasciò tutti esterrefatti, Stefania, Ezio e Diego, la invitarono a stare con loro, fino alla partenza, ma dopo che Stefania, prese in braccio Mattia, Alice, ebbe uno scatto di rabbia, e colpì Lisa, con un bel ceffone in faccia, e con le lacrime agli occhi, le disse: tu! Mi stavi, ci stavi, per rovinare la vita, ma come ti sei permessa! E si abbracciò a Rudi, dandogli un bacio. Lisa capì, che tra loro due, c’era qualcosa, si scusò, e disse ad Alice, è un bravo ragazzo! Tienitelo stretto! E scusa ancora!

  
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