Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: Bibbina    27/02/2008    0 recensioni
Una qualunque ragazzina scopre l'amore nella persona che ha sempre ammirato e ascoltato ma in futuro questo amore viene messo alla prova molto duramente... Riusciranno i due innamorati ad affontare tali difficoltà???
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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QUARTA PARTE: Seppur un po’ delusa i miei occhi luccicavano. Il mio sguardo scorreva velocemente da sinistra a destra: “Ti prego, lasiare a me stare, io non ptere dire a te chi essere io. Se tu volere pero lasia tuo numero di telefono dove avere trovato questa lettera. Scusa per mio brutto italiano. Ciao” Cosè? Una caccia al tesoro?!? Letto ciò sorrisi, sembrava scritto da un marocchino, cosa che di certo non era possibile vista la pallidità del suo viso. La lessi e la rilessi, ero un po’ triste perché io avrei voluto incontrarlo ma una speranza dimorava in me! Svelta frugai nelle tasche della giacca, poi nella borsa ma, niente penna!!! Allora mi misi a fermare qualche passante ma nessuno aveva una benedettissima penna!!! E ora che faccio??? Frugai di nuovo nella borsa, aprii il borsellino dove di solito mettevo i trucchi e: UN ROSSETTO. . .! Meglio di niente!!! Strappo un pezzo bianco della lettera e, appoggiandolo sulle mie gambe, iniziai a scrivere “340******5”. Sventolai il foglietto e ci soffiai sopra; ma si dai, ormai si sarà asciugato!!! Delicatamente inserii il pezzo di carta nella busta , “riciclando” lo scoth di carta, lo riattaccai dove l’avevo trovato. Dopodichè mi allontanai e, svoltato un angolo rimasi li, ferma a sbirciare chi sarebbe andato a prendere il mio foglietto. Uff, ancora lui!!! L’uomo che aveva attaccato la lettera del misterioso ragazzo era venuto pure a ritirarla. Infilai, come di mio consueto, le cuffie nelle orecchie e mi diressi verso la fermata dell’autobus. Tornata a casa trovai mia madre tutta eccitata davanti alla porta che mi aspettava: “Allora? Allora? Com’è andata? Vi siete messi insieme? Com’è? Come si chiama?”. Inondata da tutte quelle domande le risposi: “ Cos’è? Il terzo grado? Maddai, ti ho detto che sono uscita con le mie amiche!”. Mia madre, un po’ delusa dalle mie risposte, andò a buttarsi sul divano e borbottò: “Bhè, prima o poi verrò a sapere tutto!” con un ghigno soddisfatto. Io sbuffai e mi misi il pigiama; presi il biglietto nella borsa ed andai a letto. Accesa la abajour passai una mezzoretta a leggere quel biglietto tanto da imparare a memoria anche quest’ultimo. Tutto questo “paradiso” fu rovinato da: “GIULIAAAAAAA, SPEGNI LA LUCE!!! Non riesco a dormire!” mia sorella. Che palle; riposi il biglietto nel cassetto insieme all’altro e spensi la luce. La settimana successiva la passai col cellulare in mano in attesa di una chiamata o un messaggio. Fu terribile, ad ogni sms sobbalzavo ma, nulla. Poi, esattamente una settimana dopo, quando ormai quasi tutte le mie speranze stavano andando perdute “BI- BIP. . . BI- BIP” un messaggio. Annoiata presi il cellulare e lessi *1 nuovo messaggio* lo aprii e: ERA UN NUMERO SCONOSCIUTO!!! I miei occhi si sbarrarono, aprii l’sms e lessi: “ Tu andare domani a castel Vecchio alle 20.00!”. E che palle, questa storia sinceramente inizia a stufarmi. Schiacciai sul tasto * Rispondi* e scrissi: “ok. Però, tiprego, dimmi chi sei!”- * Invia* Attesi. . . Attesi. . . Attesi e, ATTESI! Ma nulla, non ricevetti alcuna risposta. Ormai senza più entusiasmo e anche un po’ arrabbiata scaraventai il cellulare sulla scrivania. *** Il giorno successivo alle 20.00, un po’ imbronciata, mi diressi verso castel Vecchio e quando arrivai. . . TROVAI UNA BUSTA, anch’essa attaccata con lo scoth! Incazzata nera l’afferrai e, senza nemmeno leggere cosa vi era scritto dentro, la stracciai e la lasciai cadere a terra. Dopo di che mi misi a urlare: “SE I SENTI, SONO STUFA!!! NON HO Più INTENZIONE DI CONOSCERTI!!!” tutti i presenti si girarono sconvolti guardandomi con aria confusa. Mi accasciai a terra piangendo e sapendo chiaramente che mi sarei pentita di quello che avevo detto e fatto. . . Guardai il biglietto che avevo stracciato accanto a me con la curiosità di sapere cosa vi era scritto ma. . . LO LASCIAI LI!!! To be continued. . . By **Bibbina**
  
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