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Autore: Jane_sfairytales    22/08/2013    4 recensioni
Niall è un ragazzo con un enorme problema: riuscirà Ginevra a guarirlo? O dovrà vedere l'uomo che ama allontanarsi e distruggersi a poco a poco?
From Chapter XXIV: « Non mi interessa ragazzo. Il tuo scopo nella vita non è farti ammazzare tentando di salvare persone che spesso si mettono da sole nei guai o che comunque la polizia potrebbe tranquillamente aiutare se tu gli dessi modo di fare il suo lavoro; smettila una buona volta di fare il paladino della giustizia e fai ciò che ogni uomo come si deve dovrebbe fare: amare la donna che il Signore gli ha concesso di avere accanto e rendere felice ogni giorno della sua vita; è un compito più che onorevole ed è tuo dovere farlo bene. Non fartela scappare ragazzo perché senza di lei la tua vita non vale nulla; non te lo dimenticare mai. »
P.S.
Il titolo della Long è dato dalla canzone "Just the way you are" di Billy Joel.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter I – An ocean in his eyes.
 
Trascinò le due valigie fino alla porta della villetta stile inglese e, dopo un respiro profondo, suonò al campanello di quella che sarebbe stata la sua dimora per il prossimo anno. Era ansiosa: Paese nuovo, lingua diversa, persone nuove; non sapeva cosa aspettarsi e di certo non avrebbe mai potuto immaginare l’avventura in cui stava per cacciarsi.
« Salve! Ben arrivata tesoro, io sono Maura Gallagher.» le aprì un’allegra signora bionda, la padrona di casa.
« S-salve, io sono Ginevra, ma può chiamarmi Ginny.» le sorrise porgendole la mano ed inclinando leggermente la testa, facendo pendere la sua enorme massa di onde azzurre da un lato.
« Vas happenin’ mum? » si sentì una voce allegra dalle scale alle spalle di Maura.
La ragazza alzò la testa e vide comparire un paio di Supra e dei jeans larghi a vita molto bassa che scendevano le scale, seguiti dal paio di boxer neri che facevano capolino; più su, un ventre piatto dagli addominali delineati; un torace spazioso e delle spalle ampie; un braccio ben pompato che portava una birra alle labbra. Il pomo d’Adamo di alzava ed abbassava lentamente; aveva il naso dritto un po’ all’insù e la fronte alta da cui partivano capelli biondi sparati in ogni direzione.
Wow…se dovrò condividere casa con questo tizio che se ne va in giro così, sarà un po’ difficile concentrarmi sullo studio, a meno che non mi dedichi ad anatomia…
«Nulla, è appena arrivata la ragazza della vacanza studio. Vieni che te la presento.»
Aveva appena sceso l’ultimo gradino e smise di bere aprendo gli occhi e fissandoli in quelli di lei. Le mancò il respiro.
No, ho sbagliato, non è il suo corpo che dovrò fuggire, è un’altra l’immagine che non lascerà più la mia mente: quell’oceano in cui vorrei perdermi per sempre…
Lui rimpianse il momento in cui aveva deciso di piantare gli occhi in quelli di lei, perché quello scricciolo che aveva le onde del mare al posto dei capelli, lo aveva inchiodato col suo sguardo sicuro e penetrante: sembrava volesse leggergli l’anima. Rimase incatenato, immobile e nessuno dei due parlò mentre la signora Gallagher li presentava senza che se ne rendessero conto.
« Niall, questa è Ginny, Ginny lui è mio figlio minore, Niall. Niall non vive più con noi, abita con due suoi amici, però fino ad inizio settembre resterà qui visto che casa sua è vuota.»
Il ragazzo si riscosse sentendo il suo nome ed abbassò lo sguardo sentendosi a disagio.
« Piacere.» disse lei porgendogli la mano che lui afferrò con un sorriso smorzato senza guardarla troppo a lungo.
« Bene tesoro, aiuta Ginny a portare le valigie in camera tua e fa un po’ di spazio per le sue cose…»
«Cosa!?» esclamarono entrambi; dormire insieme era fuori discussione.
«Che c’è? Tu dormirai con Emily e lei nel tuo letto - a questa affermazione arrossirono tutti e due - così non dovrà cambiare stanza quando te ne andrai. Sono solo tre settimane»
Mia madre ha una strana concezione del tempo, è ufficiale.
Posò la lattina di birra, si chinò a raccogliere le valigie e si diresse al piano di sopra con chioma-fluente al seguito senza proferir parola. Spalancò la porta della sua camera con un piede e cominciò a mettere in ordine ammucchiando le poche cose che si era portato. Poi cominciò a togliere le lenzuola, continuando a non guardarla né a parlarle, per darle il tempo di abituarsi alla stanza e di sistemare le sue cose.
La camera era piena di poster alle pareti, aveva un balcone, un armadio a due ante, cassettiera, scrivania e naturalmente un letto singolo. Nel complesso era ordinata e ariosa, non asfissiante come ci si aspetta da un ragazzo.
Per essere un uomo è molto attento, misurato. Si muove come se calibrasse ogni movimento, come se si imponesse la calma anche se l’insieme non risulta affatto forzato. E sul suo viso regna la quiete e l’attenzione che mette in ogni gesto.
Si ritrovò a sorridere inclinando la testa di lato, persa in quelle azioni che le ispiravano tranquillità. Fu così che la vide lui, quando si alzò con le lenzuola da lavare e di nuovo lo colpì l’acume e la curiosità del suo sguardo.
«Vuoi che esca? Pensavo di farti spazio così da poterti sistemare bene senza dover spostare le cose da sola. Hai bisogno di un momento per assimilare questa nuova situazione?»
« No, non preoccuparti grazie. Sei gentile ad aiutarmi, in genere i ragazzi non fanno queste cose.» soggiunse indicando il letto. Si guadagnò il primo sorriso vero da quando lo aveva conosciuto.
« Vivo con altri due ragazzi, qualcuno doveva pur farlo. »
Aprì le valigie e cominciò a cacciare i libri ed altri oggetti lasciando i vestiti per ultimo mentre lui rifece il letto e cominciò a svuotare i cassetti e l’armadio, riducendo i suoi spazi. Lavorarono fianco a fianco in silenzio, anche se avrebbero potuto dirsi tante cose, non era indispensabile, e non erano imbarazzati.
Quando ebbe finito, Niall sedette alla scrivania ed osservò i libri di lei: trattavano di letteratura, dai miti e leggende fino a quella contemporanea.
« Cosa fai?»
«Studio le storie.» rispose sorridendogli.
« E cosa ne fai?»
Domanda…particolare…
«Ci vivo dentro, scopro nuovi mondi e arricchisco il mio spirito. Creo un mio universo e, quando avrò imparato a sufficienza, ne plasmerò di nuovi. » rispose.
« Perché? Scrivere arricchisce il tuo spirito? »
«Non il mio, ma permetto ad altri di sognare e di crearsi un loro proprio mondo.»
« E com’è il tuo mondo? »
« Arcano, magico. Hai presente “Sogno di una notte di mezza estate”? Però più astratto e meno carnale… immagina le leggende celtiche, la “Contea” di Tolkien. Un idillio in cui regna sovrano l’amore, in tutte le sue forme; l’amore come vita. »
Niall desiderò ardentemente che quel sogno esistesse e che invece la sua orribile realtà fosse solo un incubo.
« E la realtà? Come la affronti? È così diversa da ciò che hai dentro, come puoi sopportarlo?»
« C’è del bello e del buono in ogni cosa che cresce, che vive, sta a te saperlo scorgere anche nel buio dell’egoismo e dell’ipocrisia. La felicità è una condizione mentale che puoi trovare solo dentro te. »
«E se sei tu ad esser sbagliato? » le chiese mentre il cuore gli si stringeva e gli occhi si intristivano. Lei se ne accorse e si accucciò sulle gambe per essere alla sua altezza, gli poggiò le mani sulle ginocchia e si immerse nel blu dei suoi occhi.
« Nessuno è sbagliato. Sono le azioni che compiamo che ci caratterizzano: se ciò che fai non ha fini egoistici e non nuoce a nessuno o comunque prescinde dalla tua volontà, allora non stai facendo nulla di male. Possiamo cambiare e migliorare soltanto noi stessi e ciò che da noi dipende, ed è miglioramento solo ciò che è altruista e fatto con amore, il resto dobbiamo affrontarlo e limitarne i danni, se ci riusciamo. »
Si alzò e continuò a riordinare lasciandolo pensieroso, con lo sguardo perso nel vuoto.



Spazio d'autrice.

Hi, I am Jane YEAAAAH! ( Leggetelo con la voce dei ragazzi )
Questa è la mia prima long, anche se ne avevo in cantiere altre che faticavano ( e faticano ancora) a decollare! :)
Spero che dopo aver terminato questa riuscirò a sbloccarmi anche nelle altre.
Anyway, i personaggi sono i nostri One Direction.
Che dire di loro? Nulla! Sono perfetti da sè e poi a breve avremo This is us che li descriverà per me aha.
Spero che il capitolo vi piaccia e che recensirete per farmi sapere cosa ne pensate. La storia è un po' misteriosa quindi mi farebbe piacere sapere soprattutto come pensiate che si evolva. 
See yaaa soooon! 

Jane.



 

  
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