Serie TV > I Cesaroni
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Autore: Sissi94    23/08/2013    1 recensioni
Il finale della quinta serie dei Cesaroni è stato a dir poco deludente. Io (come molti altri, immagino) sognavo un finale migliore per Eva e Marco. Ed è proprio il mio finale, che voglio raccontare in questa
fan fiction, incentrata solo sui due ragazzi in questione. Sofferenze, passione, rabbia, amore, questo racconterò nella mia storia. Mi auguro che vi piacerà.
-Silvia-
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eva Cudicini, Marco Cesaroni, Marta Cesaroni , Maya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Roma, casa di Eva -

Marco, dopo essere rientrato in casa ed aver lasciato finalmente Maya, andò a cercare Eva nella camera dove l'aveva lasciata, ma non la trovò.

Marco:”Eva, Eva dove sei?! Ev...ah eccovi qui! Non vi vedevo più!” Marco le aveva trovate nella cameretta di Marta.

Eva:”Eh si, ho pensato di venire un po' a disegnare con Marta, nell'attesa che tu parlassi con...beh...con Maya” mentì Eva.

A Marco pareva strano che Eva avesse chiamato Maya per nome. Normalmente, per non nominarla e per non ricordarsi di tutto quello che le aveva fatto passare, la chiamava sempre “Lei”. Che la sua rabbia per la principessa fosse passata?!

Marco:”Ah, ecco, capisco :) beh, ora Maya non verrà più a disturbarci. Finalmente mi sento più leggero e libero”.

Eva:”In che senso?”

Marco:”Nel senso che la ho definitivamente lasciata. Ora, perlomeno, possiamo vivere più sereni tutti e tre”.

Eva:”Ah” fece un sorrisino felice.

Marco ricambiò il sorriso, e i due si guardarono come solo loro sapevano fare.

Marco:”Ah Eva, potresti venire un attimo di là con me? Devo dirti una cosa”

Eva non capiva, ma disse a Marta:”Amore, vado di là con papà, fai la brava, mi raccomando!”

Marta:”Si mammina, tranquilla!”

Eva le sorrise e andò in camera insieme a Marco.

Eva:”Che devi dirmi Marco?”

Marco:”No, e che...tu l'altra volta mi hai detto che ti avevano dato una settimana di ferie, allora io ho pensato che saremmo potuti andare insieme al mare e...ho affittato una casetta per noi tre. Spero che ti vada”.

Eva:”Non so Marco...ma...anche a te hanno dato una settimana di ferie?”

Marco:”Beh...non esattamente...sapendo che tu avevi la settimana libera, ho chiesto io a Franco se potevo averla per passarla insieme alla mia famiglia...sai...lui sa come siamo...si insomma...com'è andata a finire tra noi...per cui ha detto subito di si...che ne dici?”.

Eva:”Beh sei...sei stato carino a fare questo per me e Marta...” ed ecco di nuovo spuntarle il sorrisino felice “...accetto la tua proposta, verremo”.

Marco:”Sono contento, davvero. E...beh...dopo quello che vi ho fatto...questo è niente...”

Eva si rabbuiò.

Marco:”E-Eva scusami io non...non volevo, perdonami”.

Eva:”Non fa niente, tranquillo...davvero”.

Marco:”Ehm...p-posso...abbracciarti?” sorrise

Eva:”Certo” sorrise.

Si abbracciarono, sorridendo. Entrambi sentivano un dolce brivido scorrergli sulla schiena, ma nessuno dei due lo ammise.

Si abbracciarono a lungo e, quando si sciolsero dall'abbraccio, Marco guardò in basso con un sorriso, e parlò.

Marco:”Già immagino Marta che fa il bagnetto e i castelli di sabbia, il Sole che splende alto, riflesso dal mare...”

Eva sorrise, mentre nella sua mente si accese un ricordo felice.

Marco:”Ci pensi anche tu...vero?”

Eva:”Già...quella volta che ci eravamo promessi di comprarcela, la casa al mare...”

Marco:”Ci eravamo promessi di ricominciare da capo...solo io, te, Marta e il nostro amore”.

Ricordarono entrambi a memoria quelle parole, sorridendo.

Eva:”Eh già...”.

Ed ecco di nuovo quello sguardo d'amore. Uno rispecchiava i suoi occhi profondi in quelli altrettanto profondi dell'altra.

Marco:”Pensavo di partire domani alle 14.00, subito dopo pranzo, se a te va bene” sorrise

Eva:”Certo che mi va bene” sorrise “vado a dirlo a Marta, sarà felice di stare una settimana al mare con i suoi genitori” disse sempre sorridendo.

Marco:”Certo” sorrise anche lui.

Il ragazzo era contento che Eva avesse accettato. Ripenso a quel dolce brivido di prima, a quell'emozione che aveva provato, e che non provava da parecchio tempo, a dire il vero. Si accorse di amare ancora la sua Eva, di non poter fare a meno di lei ancora per molto, e di avere fatto una cavolata a lasciarla per Maya. Aveva quindi intenzione di chiarire con Eva, anche se sapeva che non sarebbe stato per niente facile. Doveva pensare a qualche sorpresa romantica da poterle fare al mare. All'improvviso gli venne in mente un idea:”Affitterò per domani sera – pensò – un gazebo bianco con le tende e lo farò posizionare proprio sulla riva del mare. Lo farò decorare con delle rose rosse, tirerò le tende di modo che inizialmente non si veda da fuori cosa c'è dentro, se non una luce. All'interno farò mettere un tavolo bianco, tutto apparecchiato per due, con al centro un bel candelabro acceso e un vaso con altre rose rosse. Le canterò una delle mie canzoni, e ad un certo punto mi interromperò e mi dichiarerò alla donna dei miei sogni”.

Marco era lì seduto sul letto che pensava alla scena con occhi sognanti, quando Eva entrò e se ne accorse. Sorrise.

Eva:”A che stai pensando? Hai gli occhi che sognano...”

Marco:”Ah no niente niente tranquilla” sorrise.

Eva:”Mah, va bene. Beh, facciamo i bagagli?!” sorrise

Marco:”Ah si si certo, vado un attimo di là a fare una cosa, e arrivo subito, solo cinque minuti”.

Eva:”Mmm ok va bene...”

Marco andò in cucina con il suo cellulare, Eva non capiva cosa stesse tramando, e alla fine decise di lasciar perdere. Marco chiamò lo stabilimento del mare, e gli chiese tutto ciò che aveva pensato.

Capo stabilimento:”Va bene signore, avrà tutto quello che ha chiesto, per le 20.00, giusto?”

Marco:”Si si grazie mille! Ah, può dirmi quant'è?

Capo stabilimento:”Sono 2.500€ signore”

Marco:”Ok la ringrazio, domani passo per le 18.00 a darle l'assegno”

Capo stabilimento:”Va benissimo, grazie a lei, arrivederci”

Marco:”Arrivederci!” attaccò la chiamata felicissimo e tornò in camera.

Marco:”Eccomi qui! Allora, come vanno i preparativi? Marta è felice?”

Eva:”Abbastanza bene, e Marta è felicissima, non vede l'ora di arrivare!” sorrise.

Marco:”Menomale! Dai, ti aiuto.”

Eva:”Grazie” sorrise

E tra sorrisi e cose varie, fecero le loro valigie e poi aiutarono la loro Marta, dopodichè cenarono, e tutti e tre, stanchi, andarono a letto, non vedendo l'ora di partire. Marta, nella sua cameretta, e Marco si addormentarono subito. Eva invece, ripensava anche lei a quel brivido che aveva provato abbracciando Marco. “Sei ancora innamorata Eva – pensò - ...lo sei...è inutile non ammetterlo a te stessa...lo sei. E tanto...” e, pensando a questo, si addormentò anche lei.

 

- Roma, casa di Lady Victoria, sera tardi -

Maya:”Marco è uno stronzo nonna, avrei dovuto capirlo subito!”

Lady Victoria:”Dovevi aspettarselo da uno così, tesoro”.

Maya:”Uno “così” come, nonna?”

Lady Victoria:”Un popolano, tesoro...forse se fossi stata con Jay tutto ciò non sarebbe successo e tu non avresti sofferto inutilmente come stai facendo ora!”

Maya:”Lo so, nonna, lo so. E me l'ha detto anche papà”.

Lady Victoria:”Immaginavo. E ora che farai tesoro? Tornerai a Palazzo a Lussemburgo?”

Maya:”Si, ma non prima di aver fatto un po' soffrire Marco...una piccola vendetta” disse, con un ghigno cattivo.

Lady Victoria:”Maya, tesoro, non fare...” Maya la interruppe.

Maya:”Nonna, non posso dargliela vinta così, lo capisci anche tu”.

Lady Victoria:”Fossi in te, non mi metterei nei guai di nuovo!”

Maya:”Buonanotte nonna” senza neanche starla a sentire...

Lady Victoria:”Buonanotte tesoro...”

Maya andò su, lasciando Lady Victoria non convinta affatto.

  
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