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Autore: Antonella84    23/08/2013    13 recensioni
Akane è a fare shopping con le sue amiche per passare un pomeriggio in spensieratezza e tranquillità, ma soprattutto per evitare di litigare con quello stupido del suo fidanzato.
Destinazione: CENTRO COMMERCIALE! Una ragazza le consegna un volantino con scritto: "Devi sposarti?Il tuo futuro marito però non ti apprezza? Segui i nostri corsi prematrimoniali e gli farai cambiare idea."
Una storia in cui Akane deciderà di imparare ad essere una buona moglie, con annessi e connessi :)
E Ranma? Come reagirà ai suoi strani cambiamenti?
Scopriamolo insieme! Buona lettura!
Genere: Comico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Fermati vecchiaccio!"
Ranma versione femminile correva all'impazzata dietro Happosai. 
"Ma su dai Ranma, è solo uno! Fa felice questo povero vecchio!"
Lo supplicava il maestro scansando abilmente i calci ed i pugni del giovane allievo. 
"Non dire scemenze brutto maniaco! Quello è di Akane, non ti permetterò mai…".
"Cos'è che è mio?"  domandò la ragazza appena rientrata. 
Ran-chan sbiancò.
"Niente niente Akane!". 
Mentre cercava di trovare una scusa credibile, Ranma non si accorse che il vecchio gli aveva infilato l'oggetto di Akane in tasca.
"Ranma cosa hai lì? " Gli fece notare furbamente Happosai.
La ragazza col codino istintivamente infilò le mani in tasca e tirò fuori un reggiseno giallo di pizzo. 
"Un momento…" Disse Akane
"Ma quello è mio!!!"
E così dicendo glielo strappò di mano.
"Sei stato beccato Ranma!" Urlò il vecchio
"Avanti Akanuccia! Pestalo a sangue!" Continuò Happosai incitando la ragazza. 
Ranma teneva gli occhi chiusi nell'attesa di un ceffone che, sorprendentemente, non arrivò.
La ragazza con il codino riaprì gli occhi e vide Akane tirare un mega calcio ad Happosai.
"Sparisci brutto maniaco!" Urlò.
"A…Akane non è stata colpa mia!" Disse Ran-chan.
"Tranquillo Ranma, lo so. Grazie per aver difeso la mia biancheria, il mio reggiseno ti è molto riconoscente!" Rispose Akane facendogli un occhiolino. 
La rossa in quel momento rimase allibita.
Mai era successo che Akane reagisse in modo così pacato con lui in una situazione come quella. 
Intanto la ragazza era andata in giardino a raccogliere il resto del bucato appeso ad asciugare ed in quel mentre notò il pupazzo a immagine e somiglianza di Ranma. 
"Razza di pervertito!" Urlò.
Ed in men che non si dica il Ranma - pupazzo raggiunse Happosai nello spazio.
*Non male come alternativa all'originale!*.  Pensò tra sé.
Aveva messo a tacere la sua indole ed era riuscita a non reagire violentemente.
Ora era arrivato il momento di leggere i consigli di Mizu. 
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Intanto nel buio della palestra dell'Istituto femminile San Bacco, la campionessa di ginnastica ritmica marziale Kodachi Kuno, estrasse dal suo body un foglietto di carta. *Non che io ne abbia bisogno, ma sono curiosa di sapere cosa mi consiglia quella donna!* Pensò.
Ovviamente la ragazza si riferiva a Mizu. 
Facciamo un passo indietro...
Kodachi si era presentata ai corsi per proporsi come insegnante e non come allieva, in quanto il suo enorme ego l'aveva convinta di essere una campionessa anche nel ruolo di moglie e di non aver nulla da imparare, anzi... 
Questo atteggiamento non piacque molto alla donna con i capelli rosa, così decise di colpire la ragazza nell'orgoglio per darle una lezione esemplare. 
"Se davvero sei così brava come dici, cara Kodachi, perchè non accetti la sfida che sto per proporti?" Disse provocatoriamente Mizu. 
"Ahahahahaha! Che genere di sfida? Non lo sai che la Rosa Nera non è tipo da tirarsi indietro?" Rispose la ginnasta. 
"Bene… È semplice: Se supererai i miei corsi e riuscirai a convincermi delle tue abilità, oltre a rimborsarti i tuoi soldi, ti regalerò 25 fotografie del tuo amato mentre si allena a petto nudo. Ma se darai prova della tua incapacità in qualcuno dei miei corsi… Sarai costretta a lasciare Nerima per 3 mesi interi." Disse la donna.
"Aspetta un attimo capelli rosa. Se vinco mi riprendo i soldi e avrò tra le mani tutte quelle foto del mio tesoro, se perdo invece mi mandi in villeggiatura?" Chiese la Rosa Nera.
"Esattamente…" rispose Mizu.
"Ahahahahahah! Ci sto! Non sei molto intelligente come pensavo. Dopotutto anche il tuo aspetto non dimostra il contrario!"
Urlò di gioia Kodachi. Poi continuò:
"Non so come tu abbia fatto a procurarti le foto fel mio adorato, ma fai conto che siano già mie!".
La donna sorrise.
"Allora siamo d'accordo Kodachi. È un piacere scommettere con te mia cara." Disse in tono pacato Mizu.
*Non immagini quanto…* pensò. 
Tornando al presente…
La Rosa Nera aprì il biglietto e cominciò a leggerne il suo contenuto: 
<< CARA KODACHI, LA MIA PRIMA IMPRESSIONE SU DI TE SI È RIVELATA SBAGLIATA.
IN REALTÀ TU SEI PEGGIO DI QUELLO CHE AVEVO PENSATO.
SARAI UN'OTTIMA GINNASTA, MA IN TERMINI DI DOLCEZZA E DI UOMINI, VALI ZERO.
AVRAI CAPITO CHE NON HAI SUPERATO QUESTO CORSO.
UN UOMO NON SI CONQUISTA USANDO LA PAROLA NARCOTICI OVUNQUE, E NON SOLO LA PAROLA, NÈ TANTOMENO STORDENDOLO CON LA TUA RISATA ISTERICA! 
L'UNICO EFFETTO CHE POTRAI OTTENERE AGENDO COSÌ, SARÀ QUELLO DI AVERE AL TUO FIANCO UN UOMO SORDO E PERENNEMENTE ADDORMENTATO!
NON CREDO ESISTANO UOMINI PRONTI A QUESTO AMARO DESTINO.
NEL TUO STATO, QUINDI, NON TROVERAI MAI NESSUNO.
PER QUESTI MOTIVI TI REPUTO INCAPACE!
DATO CHE HAI PERSO LA SFIDA, FUORI TI ATTENDONO DUE UOMINI BEN PIAZZATI.
NON METTERTI STRANE IDEE IN TESTA… HO MANDATO IL RISULTATO DEL TUO TEST ALLA FAMOSA CLINICA DI RIABILITAZIONE PSICHIATRICA DI OSAKA.
HANNO TROVATO IL TUO CASO MOLTO INTERESSANTE SAI? 
IL MIO CONSIGLIO PER TE È, DUNQUE, QUESTO:
FATTI CURARE! NON PUOI STARE BENE CON NESSUNO SE PRIMA NON STAI BENE CON TE STESSA!
MAGARI LÌ TROVERAI QUALCUNO COME TE E CHISSÀ…
BUONE VACANZE ROSA NERA, MANDAMI UNA CARTOLINA.
MIZU. >> .
 
Kodachi rimase allibita.
Nessuno aveva mai osato tanto con lei!
A dimostrazione che Mizu non avesse tutti i torti  la Rosa Nera scoppiò in una fragorosa risata e tappezzò la palestra di migliaia di petali!
Si autoconvinse che la donna avesse voluto farle uno scherzo stupido ed uscì fuori. 
Due uomini si avvicinarono a lei.
"Lei è la famosa Kodachi Kuno detta la rosa nera?" Fece uno dei due in tono amichevole. 
"Ahahahahah! Certo sono io! Chi desidera saperlo di grazia?" Rispose la ragazza.
"Volevamo un suo autografo!" Affermò l'altro.
"Oh ma che carini ammiratori! Va bene!" Esclamò Kodachi ignara di tutto. 
Non appena levò il tappo alla penna per scrivere una dedica ai due giovanotti, una nuvola di fumo viola le circondò il viso.
Passarono 5 secondi netti e la poverina cadde in un sonno profondo.
"Il narcotico che usiamo coi soggetti violenti ha fatto effetto." Disse il primo uomo indossando un camice bianco. 
Il secondo prese dalla propria tasca un telefono:
"Sono l'infermiere Hirotaka, il TSO (trattamento sanitario obbligatorio)è andato a buon fine, abbiamo la paziente sedata. Stiamo arrivando.".
Detto questo, un'ambulanza si avviò a tutta velocità verso Osaka.
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Al dojo Tendo, Akane aveva da poco finito di raccogliere il bucato ed era rientrata.
In casa regnava uno strano silenzio.
La ragazza vide sua sorella Kasumi vestita in modo elegante avvicinarsi a lei.
"Akane sei tornata finalmente!"
"Si Kasumi da circa venti minuti." Rispose Akane.
"Vedi sorellina, in casa non c'è nessuno, Nabiki è da una lontana cugina, papà e il signor Genma alle terme ed io pranzo fuori.." Disse tutto ad un fiato Kasumi senza mai guardare negli occhi sua sorella. Poi continuò:
"Devo proprio scappare Akane! Al pranzo per te e Ranma puoi pensarci tu, vero? Tanto ormai hai imparato!"
Akane cercò di protestare:
"M-ma Kasumi…" Fece in tempo a dirle.
"Su tranquilla sorellina…Andrà tutto bene!"
Detto questo la maggiore delle Tendo le sorrise ed uscì di casa. 
Akane restò di sasso.
Senza che Kasumi conoscesse ciò che la stava facendo preoccupare, era riuscita con quelle parole di conforto a tranquillizzarla.
*Sai sempre cosa dire, grazie sorellona!* pensò la ragazza. 
"Ehi Akane!"
Ranma ancora sotto sembianze femminili, distolse la sua fidanzata dai propri pensieri.
"Ranma! Per poco non mi facevi venire un colpo!" Rispose la ragazza portandosi una mano sul petto.
"Eri con la testa tra le nuvole?" Le chiese la rossa. Akane non disse nulla.
"Se c'è qualcosa che ti preoccupa.. L-lo sai c-che con me p-puoi parlarne…"  Balbettò imbarazzato Ran-chan.
Akane gli fece un sorriso radioso.
"Lo so Ranma grazie... Tu per me ci sei sempre." Gli disse quasi sottovoce la giovane Tendo.
A rovinare quel momento semi romantico fu lo stomaco della  ragazza col codino che sembrava emulare il rombo di un tuono. 
Akane cercando di trattenere le risate disse:
"Dovremmo preparare il pranzo!". Ranma sbiancò.
"DOVREI casomai! Non ho intenzione di sfidare i Kami per la seconda volta!" Affermò convinto. 
Akane contò fino a dieci e a poco a poco la sua aurea azzurrina si dissolse.
"D'accordo grande chef! Cucina tu! Stupiscimi…"
La ragazza sussurrò quell'ultima parola all'orecchio del codinato che di colpo arrossì.
"Ehm ok..Però prima devo fare un bagno, quindi ci vorrà un pò di tempo." Rispose Ranma ancora in imbarazzo.
Akane sorrise tranquillamente, ma dentro di sé non aveva ancora digerito la battutaccia sulla sua cucina che il suo adorato fidanzato le aveva riservato.
"Non ti preoccupare,io ho da fare delle cose in camera mia!". Disse la ragazza, ricordandosi del biglietto di Mizu. 
"Ok allora ci vediamo per il pranzo!"  Affermò Ran-chan prima di sparire in direzione del bagno.
Akane corse subito nella sua stanza.
Aprì la finestra e sfogò la rabbia accumulata tirando un pugno contro l'aria invisibile.
(S)fortuna volle che in quel preciso istante, il pugno di Akane non colpì il vuoto ma un faccione raggrinzito.
Happosai era appena tornato dal giro panoramico di Nerima che subito gliene venne offerto un altro.
"Akanucciaaa perchéééé!!!" Urlò il vecchio oramai in volo. 
"Ora mi sento decisamente meglio!"
Esclamò mostrando il muscolo la giovane Tendo.
Il suo viso tornò serio, prese il biglietto che aveva nascosto e cominciò a leggere: 
 << Mia cara Akane,
innanzitutto sono contenta del modo in cui sta procedendo il tuo percorso.
La risposta che hai dato al quesito di oggi, mi ha colpita molto.
Hai espresso dolcezza e sensualità in poche parole. 
Per questo tesoro, il consiglio che voglio darti è il seguente: 
SFRUTTA QUESTA TUA SEMPLICITÀ A TUO FAVORE,
PER ESPRIMERE DOLCEZZA NON SERVONO GESTI O PAROLE ECLATANTI,
OCCORRONO FRASI E AZIONI GIUSTE.
SO CHE DENTRO DI TE DIMORA UNA SCARICATRICE DI PORTO, MA NON È LA TUA VERA INDOLE,
NASCE DALL'ORGOGLIO.
QUELLO CHE TI CHIEDO DI FARE È DI LASCIARE DA PARTE, ALMENO PER OGGI, IL TUO ORGOGLIO
E DIRE AL TUO AMATO QUELLO CHE PENSI DI LUI.
CHIUDI A CHIAVE LA DONNA DELLE CAVERNE CHE È IN TE E LASCIA USCIRE LA VERA AKANE: UN MISTO TRA CENERENTOLA E JESSICA RABBIT!
RICORDA DOVRAI ESSERE ANCHE SEDUCENTE E SO CHE QUESTO TI È RIUSCITO BENE FINORA…GOLOSONA!
STA TRANQUILLA, ANDRÀ TUTTO BENE...NE SONO SICURA.
Con Affetto Mizu. >>
 
Akane rimase pietrificata. 
Quando Mizu le aveva suggerito di diventare un incrocio tra Cenerentola e Jessica Rabbit Akane si era immaginata sposata con un coniglio e che cercava di entrare in una zucca trainata da topi!
Rise a quell'idea folle di sé.
Dopo alcuni minuti capì cosa stava in realtà intendendo la sua insegnante.
Cenerentola era, nonostante tutte le brutte parole che riceveva dalle sorellastre e dalla matrigna (e qui il paragone con le 3 vipere è scontato Ndme) , una ragazza dolce con tutti, tranquilla e con sempre una parola di conforto...
*Un pò come Kasumi* pensò. 
Jessica Rabbit era maliziosa e calcolatrice, Seducente e sicura di sé e certamente il suo era stato un matrimonio d'interesse…
*Mi ricorda Nabiki* notò la ragazza. 
Ora aveva più o meno le idee chiare.
Era arrivato il momento di metterle in pratica.
Akane aprì l'armadio.
Mizu non le aveva dato nessuna indicazione precisa sull'abbigliamento, così decise di scegliere da sè.
La ragazza optò per un paio di leggins stretti fino alle caviglie neri, una magliettina lunga con bretelle larghe che lasciavano scoperte le spalle e scollo a V,tra i capelli un cerchietto nero e ai piedi dei sandali con un pò di zeppa.
La giovane Tendo aprì la porta della camera e subito un profumo invitante le fece venire l'acquolina in bocca. 
Akane entrò in cucina e vide Ranma, finalmente in forma maschile, tutto preso da pentole e padelle fumanti. 
"Che buon profumino!" Esclamò di colpo la ragazza.
"Non mi distrarre Akane… In cucina, come nelle arti marziali ci vuole concentrazione!".
Rispose il codinato serio, senza neanche voltarsi verso la sua fidanzata. 
Akane si avvicinò alle spalle di Ranma e facendo aderire il suo corpo alla schiena del ragazzo, fece capolino accanto a lui.
"Cosa mi stai preparando?" Chiese. 
Il codinato abbassò lo sguardo e vide la testa di Akane alla sua sinistra che cercava di spiare cosa bollisse in pentola.
Quella vicinanza col corpo della sua fidanzata lo stava mandando in tilt.
Così si scostò e fece avanzare un pochino la ragazza fino   a trovarsela accanto.
"Cucina italiana!" Rispose Ranma.
"Wow!" urlò Akane. "Questi allora sono spaghetti! Posso assaggiare?" Chiese con occhioni da cerbiatta.
"Solo un pò, così mi dici  se sono cotti." Rispose  il codinato. 
Il ragazzo con un forchettone prese uno spaghetto e lo liberò con due dita.
Stava per passarlo ad Akane, quando la ragaza gli bloccò la mano accompagnandosela alla bocca e afferrò con quest'ultima lo spaghetto direttamente dalle dita di Ranma.
"Mhm…Sono cotti! E buoni!" Esclamò la ragazza.
L'artista marziale rimase  immobile ad osservarla.
Quel suo gesto gli fece fare un viaggio verso un ipotetico futuro,e quella scena vista da fuori, poteva sembrare un'istantanea di vita quotidiana di due giovani sposi…
*Ma cosa diavolo mi passa per la testa!* pensò il ragazzo avvampando. 
"Bravo il mio fidanzato…" Disse di colpo Akane
"Sei proprio da sposare!"
Terminò la frase arrossendo mentre dava due pacche sulla spalle al suo ragazzo. 
La giovane Tendo uscì dalla cucina e solo allora Ranma riuscì a respirare normalmente. 

Stavano pranzando in silenzio seduti uno accanto all'altro, quand fu il codinato a prendere la parola:
"Lo pensi davvero?" Chiese.
"Che cosa?" Domandò Akane.
"Quello che hai detto poco fa…" rispose Ranma imbarazzato.
"Se sei un ragazzo da sposare?" chiese la ragazza.
Lui annuì. 
"Si " Rispose Akane senza nessuna esitazione.
Poi continuò:
"Probabilmente lo diventerei anch'io se mi insegnassi a cucinare… Sarei una brava allieva!".
Ranma sorrise.
"Ho i miei dubbi…" Disse. 
"Su cosa?" Gli chiese la ragazza indispettita.
"Che tu possa trovare marito! Anche se diventassi la più brava delle cuoche il dubbio mi resterebbe ugualmente… Maschiaccio! " Rispose il codinato con l'intenzione di farla arrabbiare.
Akane si ricordò dei consigli di Mizu e cercò di sotterrare la voglia di spedire il suo fidanzato in orbita!
"E chi ti dice che al momento io lo voglia un marito, caro il mio spiritosone?" Rispose la ragazza avvicinandosi a Ranma.
"Cosa? Non desideri sposarti un giorno?" Disse lui d'impeto. 
"Infatti ho detto al momento... E poi vedi Ranma... Per ora mi basti tu!" Disse Akane avvampando.
Il ragazzo reagì allo  stesso modo.
Poi la giovane continuò:
"Sei molto impegnativo come fidanzato…"
Il ragazzo s'incuriosì.
"In che senso?"le chiese.
La ragazza sorrise.
"Nel senso che impegni tantissimo la mia pazienza!"
Ranma  scoppiò a ridere! Prese fiato e disse:
"Effettivamente mi riesce meglio di chiunque altro attentare al tuo autocontrollo Akane!".
Le loro risate si confusero e si espansero per tutta la casa vuota.
Tutto ad un tratto la ragazza riprese a fissare il suo fidanzato e gli disse:
"Sai una cosa? Credo proprio che non riuscirei a farne a meno..."
Il codinato divenne serio e guardandola le chiese:
"Di cosa Akane?". 
La giovane Tendo fece un respiro profondo e diventando color corallo rispose:
"Del mio fidanzato IMPEGNATIVO.".
I due ragazzi rimasero qualche secondo a fissarsi intensamente, in quel momento non servivano parole, bastavano i loro occhi ad esprimere ciò che sentivano.
I loro sguardi, i visi a poca distanza, i cuori che battevano all'unisono e…
DRIIIN!
Lo squillo del telefono di casa che rovina tutto quanto rompendo la magia di quell'attimo.
"Vado io…"disse una delusa Akane.
Si alzò e lasciò Ranma immerso nei suoi pensieri:
*Non credevo che Akane potesse essere così dolce o almeno non lo credevo con me! Ho visto dolcezza verso la sua famiglia, verso le amiche, perfino con quel disperato di Ryoga sia in forma umana che suina… Ma, fino a poco fa, non lo era mai stata così tanto con me..*.
Le riflessioni del ragazzo col buffo codino vennero interrotte dinanzi al ritorno della sua fidanzata in sala da pranzo.
"Chi era al telefono?" chiese il ragazzo.
"Era Kasumi. Voleva sapere se avevamo pranzato." Rispose Akane. 
"E se per caso c'era scappato il morto! Le hai detto che sto bene si?" 
Esclamò Ranma divertito.
"Certo che a volte non sei per niente carino!" Gli urlò la ragazza. 
"Ah no! Quel termine è di mia proprietà! Se vuoi utilizzarlo devi pagarmi i diritti d'autore! . "Rispose il nostro eroe. Poi continuò:
"Anche se…".
Akane domandò : "Anche se?"
Ranma arrossì di colpo.
"Oggi lo sei stata...".
La ragazza chiese titubante: "Cosa?".
Il codinato spostò il suo sguardo per aria e grattandosi la testa balbettò:
"C-carina.". 
L'imbarazzo ebbe il sopravvento su Akane.
Per la prima volta il suo fidanzato si era sbilanciato ad ammettere che la trovasse carina!
La giovane si avvicinò al viso di Ranma e gli donò un tenero bacio sulla guancia.
Con il volto ancora troppo vicino a quello del suo ragazzo, Akane rispose:
"Si vede che te lo sei meritato… BAKA!".
Gli sorrise. Si alzò per tornarsene in camera sua e prima di sparire su per le scale, la più piccola delle Tendo si rivolse per un'ultima volta al suo imbambolato fidanzato :
"Grazie di tutto Ranma."
E facendogli un occhiolino, corse nella sua stanza col cuore che sembrava un martello pneumatico. 
Il codinato rimase fermo immobile per qualche secondo.
Con la mano toccò la guancia dove le labbra della sua fidanzata si erano teneramente posate e riuscì quasi a risentirne il calore.
Labbra che per il nostro eroe erano diventate quasi un'ossessione.
Labbra morbide, calde e carnose.
Aveva deciso.
Doveva, voleva e desiderava baciarla e appropriarsi di quella bocca seducente che l'aveva sfiorato.
"P-p-prego" disse poi Ranma decisamente fuori tempo.

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CIAO A TUTTI!QUESTO CAPITOLO È STATO SOFFERTO!LA CONNESSIONE AL MOMENTO DI PUBBLICARLO SI STACCAVA E HO DOVUTO RISCRIVERLO TRE VOLTE!MALEDETTO CELL!
QUINDI CHIEDO PERDONO ^_^  LE MIE SCUSE VANNO ANCHE AI FAN DI KODACHI! È STATO PIÙ FORTE DI ME SORRY! GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO E A QUELLI CHE  MI DIRANNO COSA NE PENSANO! UN ABBRACCIO ;) AL PROSSIMO CAPITOLO!
  
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