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Autore: BlueSkied    24/08/2013    3 recensioni
Nell'Inghilterra di fine Settecento s'intrecciano le esistenze di due famiglie magiche: da una parte gli Earnshaw, Mezzosangue, dall'altra i Linton, Purosangue, e in mezzo a loro un orfano, Severus, adottato dai primi e fatalmente legato alla loro erede, Lily, una passione che muterà in tragedia, vendetta e odio insopprimibile.
Note: Cross-over, rielaborazione della trama di Cime Tempestose con i personaggi di Harry Potter, altamente sperimentale.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Severus Piton, Sirius Black, Un po' tutti | Coppie: James/Lily, Lily/Severus, Remus/Ninfadora, Severus/Sirius
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
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2.


Diario di N. Paciock, continuazione.



La strana avventura alla Tempestosa non mi ha lasciato solo una sgradevolissima impressione riguardo ai miei vicini di casa, ma mi ha anche regalato una potente infreddatura, così che adesso son costretto a scrivere dal letto.
La signora Dursley, la governante, mi sta curando con una selezione di pozioni assai disgustose ma che, lo ammetto, stanno facendo il loro dovere. Le ho raccontato quel che m'è capitato, ed ella m'ha di nuovo ammonito sulla cattiva natura degli abitanti, Piton sopra tutti gli altri.
Ieri sera, stanco di starmene da solo a fissare il fuoco, e ancora preso dalla curiosità per la gente della Tempestosa, senza poter combattere questo desiderio, ho chiamato la signora Dursley e ho deciso di saper qualcosa in più sul signor Piton e compagnia, se lei lo vorrà.
Alla mia domanda, ella ha preso un assai curiosa espressione, come se pensasse che qualcuno mi avesse Confuso, ma ha replicato:
- Davvero, signore, non so cosa lei voglia sapere di quell'uomo. Potrebbe sembrarle una storia noiosa o frivola -
- Ma lei la conosce, se non sbaglio. Mi mise in guardia contro quel Piton, e aveva ragione! Da quanto tempo egli vive qui, oppure è nativo di questo paese? - ho replicato, sempre più tentato dalla sua reticenza. Ella ha fatto spallucce:
- Ora son quasi trent'anni che egli è alla Tempestosa - ha risposto - Tranne che per un periodo, quando egli sparì e nessuno sa che abbia fatto o dove sia andato-
Si è interrotta e ha sospirato:
- A volte penso che s'egli non fosse mai arrivato qui, le cose sarebbero state diverse -
Le ho chiesto il motivo di quell'amara considerazione, ed ella s'è di nuovo stretta nelle spalle:
- Se non le dà noia, potrei raccontarle la storia, ma è lunga, dolorosa e strana - ha proposto. Non potevo chiedere di meglio:
- La prego, signora Dursley, lo faccia. Vorrei proprio tentar di capire di che pasta è fatto quel signore lassù - ho ribattuto, con entusiasmo.
- Se ci riuscirà, forse le piacerà dirlo anche a  me - ha replicato, ma s'è dichiarata ben disposta. Dopo essersi assicurata che avessi preso la medicina e aver dato gli ultimi ordini per la notte, ha cominciato:

- Tutto ebbe inizio, come poco fa le accennai, circa trent'anni fa. Io crebbi con i ragazzi Earnshaw perché mia madre tenne a balia il signor Remus, il figlio maggiore.
Io e lui avevamo già iniziato la scuola, e alla fine di quell'estate dovevamo cominciare il quarto anno, mentre Lily avrebbe iniziato l'anno seguente.
Un mattino, il vecchio signor Earnshaw partì per un viaggio che sarebbe durato solo qualche giorno. I ragazzi furono assai tristi tutto il tempo che egli stette via, ed essi chiedevano in continuazione quando il padre sarebbe tornato.
La sera prevista per il suo rientro, ricordo, non ci fu pace in casa: Lily stava attaccata da ore al cancello, aspettando il lampo della Smaterializzazione, mentre Remus la prendeva in giro e le dava della mocciosa, ma in realtà trepidava quanto lei. La signora continuava a proporre che andassero a letto, ma quelli, ostinati, scuotevano la testa e si rifiutavano di muoversi da dov'erano.
All'improvviso, lo schiocco che tutti attendevamo si udì chiaramente nel viale. Da una finestra della sala, vidi Lily correre incontro al padre e abbracciarlo, per poi ritirarsi subito, come spaventata da qualcosa. Entrò in casa a perdifiato e gridò:
- Oh, mamma, Remus! Il papà ha un piccolo Babbano con sé! - c'informò, tutta agitata. La signora le chiese di che stesse parlando, ma il signor Earnshaw l'anticipò, entrando in quel momento. Ci ordinò di stare tutti indietro e non strillare come pazzi, ché il bambino si sarebbe spaventato, e lo tirò dentro.
Era un ragazzino ossuto, nero di occhi e capelli, questi ultimi così lunghi da nasconderne le fattezze. Si limitò a squadrarci tutti, da dietro quella tenda, senza dir nulla e stringendosi nel mantello del padrone. Questi raccontò che il fanciullo gli era stato affidato da una strega mendicante, conosciuta in viaggio. La donna stava morendo di malattia, e non avendo nessuno a  cui lasciare il figlio, aveva pregato il signor Earnshaw di prenderlo con sé, e lui non se l'era sentita di rifiutare.
- Si chiama Severus Piton, ed è un mago, al pari di noi - spiegò ancora, tacitando le proteste della moglie - Lo cresceremo insieme ai ragazzi,e lo manderemo a scuola, fine della questione -
La signora pareva tut'altro che incline ad accettare il figlio di una sconosciuta in casa, ma si arrese, di fronte alla determinazione del marito.
Remus e Lily, fino a quel momento, erano rimasti tranquilli ad ascoltare ma, passato il trambusto, cominciarono a discutere su chi di essi l'avrebbe preso in camera con sé, dato che nessuno lo voleva fra i piedi. Il signor Earnshaw li zittì e m'ordinò di lavarlo e metterlo a dormire nella mia camera.
Obbedii al primo ordine, ma qualcosa in lui mi spaventava e mi riempiva di diffidenza, quindi lo lasciai nel corridoio. Così, al mattino, quand'egli fu trovato lì, io fui punita e allontanata dalla casa.
Al suo primo ingresso, Severus aveva già creato dei conflitti, e non sarebbe stata l'ultima volta, signor Paciock -

- Quando tornai alla Tempestosa, qualche giorno dopo, scoprii che lui e Remus non si sopportavano, ma che Lily gli s'era affezionata grandemente. I due avevano la stessa età e la stessa impazienza di cominciare Hogwarts, e si esercitavano nella magia insieme. Le dirò, non ricordo di aver mai visto un ragazzino della sua età con poteri già così sviluppati. Credo che Remus ne fosse invidioso: egli non era cattivo, ma aveva grandi ambizioni e grande incoscienza. Si divertiva a umiliare il trovatello, con la sua maggiore età e forza, e all'inizio io fui con lui. Come le ho già detto, Severus non mi piaceva, ma presto accadde una tragedia che mi fece cambiare opinione.
Successe che, una notte di plenilunio, Remus, convinto di spaventare Severus, lo sfidò a seguirlo nelle lande e ad intrufolarsi nelle case dei Babbani per scommessa, e lui accettò. Entrarono in  fienile, e Remus lo convinse ad arrampicarsi sulle travi, senza magia, per provare il suo coraggio. Severus lo fece, e l'altro tagliò la corda chiudendolo dentro, con la speranza di metterlo nei guai. I ragazzi non sapevano che da queste parti si aggirava da tempo un lupo mannaro, e mentre Remus correva a casa, lo incrociò e fu morso. Severus riuscì a liberarsi e trovò il ragazzo, quasi moribondo, nelle paludi.
Venimmo a conoscenza dell'accaduto solo quando tornarono a casa, l'alba seguente, e le nostre vite non furono più quelle di prima.
Remus sopravvisse, per miracolo, e fu costretto a rimanere chiuso in casa. Non ci sono cure per il morso del lupo mannaro, immagino che lei lo sappia, e disperavamo che egli potesse continuare a frequentare la scuola. Il suo carattere cambiò, divenne cupo e scontroso, e attribuì tutta la colpa della sua disgrazia a Severus. Anche la signora Earnshaw la pensava nello stesso modo, e non avrebbe chiesto altro che un pretesto per gettarlo fuori dalla porta, ma il padrone era irremovibile.
Considerò Severus come il salvatore di suo figlio, e prese a volergli un gran bene e a riempirlo d'attenzioni, e guai a dire una parola contro di lui. Io, dal canto mio, provai pena per la condizione di Remus, ma vidi quanto egli era stato sciocco e irresponsabile, e cercai da allora di essere più gentile con il trovatello che, nonostante il suo carattere ombroso, mi parve pieno di coraggio. Lily prese decisamente le sue parti, e da allora, furono inseparabili -
  
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