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Autore: _Angelica_    24/08/2013    1 recensioni
Ok confesso, non avevo che te. Come faccio a vivere adesso solo,senza te?
Pensa solo che dall'altra parte del mondo io ci sono e ricorda: siamo tutti sotto lo stesso cielo, e la stella che mi hai dedicato ci farà sempre compagnia. Ciao stella, ciao Luna.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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“Ma ti guardi? Sei penosa, guarda tua sorella quanto è bella non hai preso niente da lei … “
<< Eveline … >> In quel momento sobbalzai, ero entrata in trans, uno di quei momenti dove il passato ti viene a fare visita e non sai come liberartene. Quell’anno la mia famiglia ed io prenotammo una casa in riva al mare, mio zio stava poco bene per cui decidemmo di viaggiare e dopo ore di volo arrivammo in Australia. Ero seduta sulla spiaggia, con i piedi in acqua a guardare la luna che si specchiava nel mare come fosse un’enorme distesa di specchi.
<< Eveline, perché non vai in giro a conoscere nuove persone? >>
<< Mamma ti prego, non mi va … >>
<< Dai Eveline, magari conosci qualche amica a 16 anni è facile fare amicizia. >>
Dopo quelle parole mi alzai, mi pulii il sedere dalla sabbia che era rimasta attaccata ed iniziai a camminare. Non volevo sentire le innumerevoli prediche di mia madre, dove lei racconta in continuazione della sua adolescenza, dei suoi amici, e delle tante volte che cucinava e puliva, creando altre differenze come se tra me e mia sorella non ce ne fossero abbastanza. Notai un silenzio tombale, interrotto solo dal caos che abitava nella mia testa. La brezza mi sfiorava i capelli e si sentiva l’odore del mare da chilometri e chilometri. Arrivata ad una certa distanza da casa, notai un gran falò e dei ragazzi vicino al fuoco che bevevano e si divertivano. La cenere era ovunque, e un pizzico mi arrivò sul naso tanto da sporcarmelo.
<< Ciao … >>
Sentii una voce maschile dietro di me, mi girai di scatto e notai una figura alta con una tavola da surf in mano. I suoi capelli erano mezzi bagnati e si intravedeva anche al buio i suoi occhi azzurri.
<< Scusa se ti ho spaventata, non ti ho mai vista qui … Io sono William. >>
<< Eveline… >>
<< Ti va di unirti a noi ? >>
<< No … Io … >>
<< Dai, ti presento alcuni amici! >> Detto questo mi trascinò con forza verso quel grande falò, e per un istante mi sentii minacciata e invulnerabile.
<< Ragazzi lei è Eveline, è nuova di questo posto. >>
I ragazzi che fino a poco tempo fa bevevano e si divertivano iniziarono a squadrarmi dalla testa ai piedi mentre uno farfugliava qualcosa all’orecchio e altri che istintivamente si alzarono e si dirigevano verso di me offrendomi qualcosa da mangiare o bere e che io immancabilmente rifiutavo. Ad un tratto vidi sbucare da un furgone posto a distanza dal falò due figure nere che venivano verso di me, pian piano le figure diventavano sempre più nitide fino a constatare che la prima aveva lunghi capelli biondi, la seconda capelli corti scuri con ciocche qua e là bionde.
<< Ciao io sono Alyson, e lei è Mona … >>
<< Ciao, io sono Eveline >>
La ragazza bionda che si presentò, mi fece un gran sorriso aveva dei denti bianchissimi che risplendevano quasi come la luna stessa. Per un attimo la invidiai.
<< Vieni, resti con noi e magari ci divertiamo un po’. >>
La sera passò in fretta, con loro mi sentii bene e capii di aver trovato delle amiche giuste quasi come quelle che avevo lasciato a casa. Meritavo quel momento di pace, come meritavo di essere felice dato che non avevo avuto un’infanzia facile.
<< Sai, penso che tu piaccia a William … >>
<< Cosa? >> In quel momento stavo sorseggiando una coca- cola, e non appena sentii quella affermazione rischiai di affogare quasi come fossi in mare aperto. Dopodiché mi voltai di scatto e notai che William mi fissava con la coda dell’occhio continuando a parlare con l’amico.
<< Anzi non penso, è … >> Dopo questa affermazione Alyson iniziò a ridere, mentre Mona fece un breve sorriso per poi alzarsi e prendere un bicchiere di birra.
<< Sai sono contenta di averti conosciuta, sembri simpatica poi magari ti lascio il numero e parleremo. >>
<< C-certo … >> Risposi in modo distaccato, pensavo e ripensavo a ciò che mi aveva detto Alyson e che di sicuro era solo una bugia. Iniziai a sentire un telefono squillare, e quel suono mi portò alla realtà quella in cui dovevo alzare il culo per l’ennesima volta e seguire la posizione opposta cioè verso casa.
<< Ragazze io devo andare … >>
<< Di già? Allora ci vediamo domani. >> Vidi Alyson avvicinarsi e abbracciarmi e nello stesso tempo seguii Mona che fece lo stesso.
<< Posso farti compagnia ?? >> In quel momento rimasi stupefatta, non mi sarei mai aspettata una simile richiesta.
<< Certo >> Dissi io in uno tono quasi timido.
Percorremmo la strada, quella stessa sabbia che abbiamo calpestato poche ore fa. In quel momento William iniziò a parlare e mi chiese ...
  
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