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Autore: Sallivergron    25/08/2013    0 recensioni
Ricordate dove eravamo rimasti? Naya era sposata con Mark dal quale aveva divorziato quando la loro bambina Marie aveva cinque anni. Quando questi aveva quindici anni scoprì dell’esistenza di una zia (Dianna) dispersa e poi ritrovata e di un fidanzato miliardario della madre (Chord). Conobbe la fidanzata del padre (Lea) con la quale non andava molto d’accordo. Di nascosto la madre e il padre stavano di nuovo insieme pur mantenendo la copertura con i rispettivi fidanzati. Chord chiese la mano di Naya la quale non vedendo una reazione da parte di Mark accettò di sposarlo. Nel frattempo Chris conobbe Darren cliente di Naya e Lea tradì Mark con Cory, amico d’infanzia dei genitori di Marie. Naya e Mark riscoprirono l’amore che provavano l’uno nei confronti dell’altro e dopo un’entrata trionfale dell’uomo in chiesa mentre la donna stava per sposarsi, questi rinunciò al matrimonio con il ricco miliardario per seguire l’amore della sua vita.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Chris Colfer, Dianna Agron, Mark Salling, Naya Rivera, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Da 'Riscoprire l'amore' a 'Alla ricerca dell'amore''
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“Chord! Chord!” esclamava Dianna
Il ragazzo sentendosi chiamare, corse dalla sua donna per capire il motivo di tante urla. Arrivato in stanza la trovò seduta, con un broncio adorabile. Si avvicinò a lei e le baciò dolcemente le labbra.
“Che succede dolcezza?” chiese.
“Chord non ce la faccio più!” rispose la ragazza e cominciò a lacrimare.
Con fare dolce, il fidanzato si sedette accanto a lei e l’abbracciò. Prese le mani tra le sue e la guardò negli occhi.
“Manca pochissimo, manca veramente poco, ce la puoi fare” la tranquillizzò
“Voglio che questo bambino esca al più presto”
“Lo so tesoro, lo so” affermò l’uomo stringendola e lasciando che lei poggiasse la testa sul suo petto. Le diede un bacio sul capo.
“Uscirà dalla mia vagina! Una persona uscirà dalla mia vagina, mi farà malissimo” disse spaventata
“Ehi! Ehi, guardami” Chord le alzò il viso e con il pollice le asciugò le labbra.
“Immagina solo che dopo quel dolore avrai tra le braccia il nostro bambino, il frutto del nostro amore. Sarà la personcina più bella del mondo”
Queste parole tranquillizzarono la donna che smise di piangere e si addormentò tra le braccia del suo uomo.
Mancava un solo mese al termine della gravidanza. Dianna era entrata nell’ottavo mese. Ce l’aveva quasi fatta.
Chord non aveva voluto sapere il sesso del bambino, per loro sarebbe stata una sorpresa.
 
Erano ormai quattro mesi che Marie conosceva Jake, i due erano diventati inseparabili, uscivano sempre insieme, ma tra loro non era successo nulla, nulla che andasse oltre l’amicizia.
Mark tornò a casa dal lavoro. Sentì delle risate provenire dal salotto. Andò a vedere chi ci fosse e trovò Marie e Jake. Lei era seduta di fronte a lui, aveva i piedi sulle gambe del ragazzo e tra le mani il telefono di questi. Stava leggendo dei messaggi ad alta voce.
“Chiamami tra mezz’ora sono troppo impegnato ad aggiustarmi i capelli” – guardò il ragazzo “Sul serio Jake?” rise. Lui tentò di riappropriarsi del proprio cellulare, invano.
“Dai Mary ridammelo, non è divertente” esclamò incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio.
“Oh  non fare così” disse sarcastica la ragazza e gli diede un bacio sulla guancia.
Lui approfittò di questo istante per riprendere il telefono e cominciò a farle il solletico.
Mark tossì per far sentire la sua presenza. Entrambi i ragazzi si sistemarono e guardarono verso di lui.
“Ehi papà!”
“Signor Salling”
“Ciao ragazzi. Stasera restate a casa?” domandò l’uomo guardandoli
“Si, serata cinema” rispose Marie
“Perfetto. Sai per caso dov’è finita tua madre?” chiese.
“Si, è da zio Chris. Dovevano organizzare qualcosa per il parto di zia” rispose
“Va bene, io sto andando lì. Mi raccomando a voi”
Detto questo l’uomo uscì di casa lasciando i due adolescenti da soli.
 
A casa di Chris, Naya era seduta e teneva Wayne tra le braccia mentre lo cullava per farlo addormentare.
“Allora dicevamo, facciamo una cena al ristorante di Harry e Jenna, poi andiamo la portiamo qui da te e le diamo i regali?” chiese la donna
“Si, però c’è qualcosa che non mi convince” obiettò Darren
“Cioè?”
“I regali non dovremmo darglieli appena partorisce? Insomma non dovremmo portarglieli in ospedale?” continuò
“Forse hai ragione” affermò Chris.
In quel momento il piccolo Salling riprese ad urlare e piangere, probabilmente affamato. La madre si alzò in piedi e diede il bambino a Darren mentre Chris riscaldava un po’ d’acqua per potergli fare il latte.
Il campanello suonò, attirando l’attenzione di tutti. La donna dalla pelle ambrata andò ad aprire. Era Mark.
“Oh menomale. – lo baciò – tuo figlio piange perché ha fame e non vuole calmarsi, va’ a dare una mano a Darren” ordinò
“Agli ordini capitano!” rise il futuro marito e in fretta prese il piccolo che smise di piangere.
“Aspettavi il tuo papà. Volevi il tuo papà. Sono qui” disse sempre lo stesso con un espressione da ebete mentre giocava con le manine del suo piccolo ragazzo e faceva facce buffe.
 
Nel frattempo a casa Salling Rivera, Marie e Jake parlavano tra di loro di cosa avrebbero fatto la sera successiva. La loro attenzione fu attirata dal suono del campanello. La ragazzina andò ad aprire. Era Elise, la sua amica Elise, quella con cui non parlava da tempo per via di uno stupido ragazzo.
“Che vuoi?” domandò fredda
“Parlare con te” rispose l’altra
“Ti ascolto” continuò.
“Sono stata una cretina. Sono stata un idiota. Ho buttato all’aria la nostra amicizia per un ragazzo. Tu sei molto più importante di lui, tu sei la mia migliore amica. Durate tutti questi mesi ho cercato il coraggio di venire qui e parlare con te, ma non ci sono mai riuscita, fino ad oggi. Non posso sopportare la tua mancanza. Non più. Sei troppo importante per me. Siamo cresciute insieme” affermò la ragazzina.
“Si è vero, siamo cresciute insieme, ma non so se riuscirò a perdonarti”
“Marie, metti da parte l’orgoglio, io l’ho fatto. Ti prego, dammi un’altra occasione”
La ragazza sospirò
“E va bene, ma solo perché anche io ti voglio troppo bene e starti lontano è stato difficile anche per me”
Le due si guardarono e si abbracciarono.
“Che stai facendo?” domandò Elise guardando alle spalle dell’amica
“Stavo per cominciare a vedere un film, vuoi unirti?” domandò
“Vorrei, ma io e il mio ragazzo dovevamo uscire” rispose.
“Potresti invitare anche lui se vuoi”
“Davvero?” chiese l’amica
“Davvero. Adesso entra, ti voglio presentare una persona”
Giunte in salotto, le due trovarono Jake spaparanzato sul divano che mangiava popcorn e guardava la TV.
“Jake” lo chiamò la ragazza
“Mary devi assolutamente vedere cosa fa’ questo imbecille” disse portando lo sguardo sulla ragazza, poi si zittì, notando che non era sola.
“Lei è Elise, Elise lui è Jake” affermò. I due si presentarono.
“Sei il suo ragazzo?” domandò la bionda
“No, noi siamo solo amici” affermò la ragazzina e lui annuì. “Jake puoi venire un attimo con me, devo parlarti in privato”
I due si allontanarono, lasciando Elise in camera.
“Allora, che devi dirmi?” chiese lui
“Ti va bene, insomma che io abbia invitato anche Eli ed il suo ragazzo?”
“Si, avrei voluto passare la serata con te, ma non fa niente, sarà per un’altra volta.” Rispose.
“Sei un amore” affermò Marie
“No tu sei un amore” rispose Jake baciandole la fronte.
I due tornarono da Elise che nel frattempo si era seduta sul divano.
Una mezz’oretta più tardi, il campanello suonò.
“Uh sarà sicuramente Blake” esclamò la ragazza andando ad aprire.
Il ragazzo era bellissimo. Era alto, aveva delle spalle enormi. Aveva l’aria da bonaccione.
La serata trascorse in armonia, finché ad Elise non venne in mente una cosa.
“Ragazzi che ne dite del gioco della bottiglia”
“Vuoi fare il gioco della bottiglia in quattro?” chiese Jake
“Si, qual è il problema?” domandò la ragazzina sorridendo e alzando le spalle
“Ci siamo solo io e Jake single” disse Marie
“Lo so” rispose lei ridendo.
“Ma questo non ha senso” affermò Blake
“E allora giochiamo ad “obbligo o verità” che ne dite?” propose la ragazza
“Ok, ci sto”
I ragazzi cominciarono a giocare.
“Obbligo o verità?” chiese Elise a Marie
“Verità” rispose lei
“è vero che in terza hai baciato Lenny alla festa di compleanno di Johanna?”
“Cosa? No!”
“Ok, chiedevo – spostò lo sguardo su Blake – obbligo o verità?”
“Obbligo”
“Alzati in piedi e gira attorno al divano con la maglietta in testa e dicendo di essere una rana”
“Devo fare anche il verso?”
“Si e devi anche saltare”
Il ragazzo fece come Elise gli disse, tutti scoppiarono a ridere
“Obbligo o verità?” domandò a Jake
“Obbligo”
“Bacia Marie”







 (Elise - Sasha Pieterse)
 (Blake)
  
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