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Autore: Hypnotic Poison    29/02/2008    15 recensioni
Sono gli ultimi giorni alla East High per i Wildcats, poi sarà tempo di diploma! Ce la faranno a superare l'esame, e a rimanere insieme nonostante tutto? COMPLETA!!
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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1.Una normale giornata di scuola

1. Una normale giornata di scuola

 

“Troy! È la quinta volta che ti chiamo! Sei in ritardo!”

 

Il ragazzo aprì gli occhi alle urla della madre e gettò un’occhiata alla sveglia.

 

“Oddio!” esclamò, buttandosi giù dal letto, nel vedere che erano già le otto e tre quarti del mattino.

 

“Alla buon’ora! Cos’hai fatto stamattina, che non ti svegliavano nemmeno le cannonate?” ironizzò pungente la signora Bolton mentre il figlio saettava per la cucina.

 

“Ci vediamo dopo!” gridò correndo in garage.

 

Accese il motore dell’auto che il padre gli aveva regalato l’estate precedente e guidò veloce verso la scuola.

 

Fortunatamente trovò subito un parcheggio, perciò corse attraverso l’atrio semideserto per l’ora tarda.

 

“Signor Bolton! Ha intenzione di terminare l’anno scolastico con qualche oretta in detenzione?” lo riprese la signora Darbus quando lo vide ansimante davanti alla porta della sua classe.

 

Troy prese fiato: “No, professoressa. Mi scusi per il ritardo!”

 

Lei gli lanciò un’occhiataccia e riprese a decantare le sue tragedie.

 

Si sedette al suo solito posto in prima fila, sospirando. Sarebbe stato un miracolo se fosse riuscito a rimanere sveglio per tutta la giornata. La sera prima lui e i suoi amici avevano fatto un po’ troppo tardi…

 

Si voltò a guardare Chad con una smorfia divertita: il ragazzo era accasciato sul fedele pallone da basket, gli occhi chiusi e la bocca aperta. Era nel mondo dei sogni!

Un bigliettino volò improvvisamente sul suo banco, e lo aprì curioso.

 

“Dormito poco, Wildcat?” c’era scritto nell’ordinata grafia di Gabriella.

 

Si girò sorridente verso la sua ragazza, che gli fece l’occhiolino. Anche lei, dopotutto, non sembrava molto sveglia…

 

Troy ritornò a guardare la signora Darbus, senza però prestarle attenzione; la sua mente era ancora impegnata nei bei ricordi della sera precedente…

 

 

§§§ “Ma ci pensate? Due mesi e finiremo la scuola!” esclamò felicemente Chad, inondando di ketchup le sue patatine fritte.

 

Si erano dati tutti appuntamento al fast food, quella sera, e naturalmente il discorso era andato a cadere sulla fine della scuola.

 

“Diplomati, finalmente! È quasi un sogno!” aggiunse Kelsie “Potrò dedicarmi tutto il giorno alla musica… sempre se riesco ad entrare al college, naturalmente…”

 

“Certo che ce la farai, Kelsie! Una pianista brava come te! Insomma, come potranno non sceglierti?” la rincuorò Taylor.

 

“Intanto, le borse di studio non sono ancora arrivate…” bofonchiò Troy, girando la cannuccia nel suo frappè al cioccolato.

 

Gabriella gli scompigliò i capelli con fare materno: “Andiamo, Wildcat! Lo sai benissimo che sia tu che Chad entrerete al college senza problemi! Le lettere di accettazione devono arrivare in questi giorni, no? E il signor Evans vi ha comunque promesso una mano, quando eravamo a Lava Springs!”

 

“A proposito, dov’è Sharpay?” chiese Zeke voltandosi verso Ryan “Aveva detto che sarebbe venuta!”

Il biondo sorrise: “Arriverà, tranquillo. Solo, con due ore di ritardo, come le star!”

 

Tutti scoppiarono a ridere a quella battuta.

 

“Chi è che pronuncia il mio nome invano?”

 

La Reginetta dei Musical comparve proprio in quel momento, sfavillante nel suo top di paillette dorate.

 

“Ciao, Sharpay!” la salutarono tutti in coro. Lei sorrise di rimando, ma il sorriso più grande lo rivolse proprio a Zeke, cui sedette vicino.

 

“E tu, Taylor? Ti è arrivata la risposta alla tua lettera per il college?” domandò Martha.

 

La brunetta annuì: “Mi hanno accettata! L’ho aperta proprio stamattina, prima di venire a scuola!”

 

“Perfetto, così se io o Troy ci facciamo male durante una partita con i Red Hawks, sapremo che dottoressa chiamare!” esclamò Chad, facendola arrossire di piacere.

 

Troy sorrise, passando un braccio attorno alle spalle di Gabriella. Le cose, dopo l’estate, erano migliorate sempre di più tra tutti loro, e non sarebbero potute andare meglio. Persino la signorina Cuore-di-Ghiaccio Evans si era perfettamente ambientata.

 

“Allora, verrete a lavorare anche quest’estate al mio country club, vero?” chiese con noncuranza quest’ultima. Quando poi vide le facce atterrite dei suoi amici, scoppiò a ridere: “Scherzavo!”

 

“Sinceramente, Sharpay, ho altri programmi per quest’estate!” rivelò Chad, appoggiandosi allo schienale della sua sedia “Voglio soltanto dormire, mangiare e giocare a baseball!”

 

“E magari, nel tempo libero, prepararti per vincere il Talent Show!” scherzò Ryan “Te lo ripeto, Troy, avresti dovuto esserci alle prove, l’anno scorso. Il nostro amico Danforth sembrava un ballerino nato!”

Si scatenarono di nuovo le risate, poi Martha si alzò in piedi: “Ragazzi, a proposito di ballerini, perché non andiamo a fare quattro salti in discoteca?”

 

Taylor guardò l’orologio: “Ma sono già le undici e un quarto! Arriveremo là a mezzanotte!”

 

Chad le fece l’occhiolino: “Non dovevate dormire da Gabriella, ragazze? Mi risulta che sua mamma sia fuori per lavoro…”

 

“So già che domattina non riuscirò a svegliarmi…” borbottò Kelsie alzandosi, seguita subito dai due gemelli Evans e da Zeke (che le provava tutte per conquistare finalmente la bella Sharpay).

 

“Siete dei nostri?” domandò il moro ai tre rimasti seduti.

 

Gabriella guardò Taylor e sorrise: “Tanto dormi da me!” §§§

 

“Signor Danforth, le sembra il momento di dormire questo?!?”

 

Troy fu riportato alla realtà dall’urlo della Darbus, che aveva sbattuto il suo secchiello per la raccolta dei cellulari sopra il banco di Chad, svegliandolo di soprassalto.

 

“Eh, cosa? No, professoressa, non stavo dormendo… stavo solo, ehm, meditando sulle sue parole!” cercò di scusarsi lui tra le risatine dei compagni.

 

L’insegnante stava per prendere fiato e gridare l’odiata parola detenzione, quando fortunatamente suonò la campanella, e Chad ne approfittò per sgusciare fuori.

 

Gabriella raggiunse Troy e si sedette sul suo banco con un sorriso: “Da quando hai recitato in Twinkle Town la Darbus è più gentile con te. Le hai sciolto il cuore!”

 

“Già, come no! Avrebbe dovuto vedermi quest’estate, allora. Mi avrebbe amato!”

 

Ridendo, uscirono tenendosi per mano e raggiunsero gli amici che li aspettavano dagli armadietti.

 

“Tay, ti prego, dimmi cosa devo fare perché tu mi suggerisca nel compito di chimica oggi!” stava implorando Chad.

 

“Invitarla a cena, magari?” propose Sharpay guardandosi interessata le unghie in quello che secondo lei doveva essere un sussurro.

 

La mora divenne color peperone e si affrettò a nascondere il viso nell’armadietto, fingendo di cercare qualcosa.

 

Chad si grattò imbarazzato la testa. Dopo tutto quel tempo, non aveva ancora trovato il coraggio di dichiararsi apertamente alla ragazza.

 

“Beh, non è una brutta idea. Che ne dici, Tay? Una cena io e te in cambio di qualche formula!”

 

Taylor sospirò e chiuse con un colpo secco l’anta dell’armadietto: “A volte vorrei davvero che nessuno ti suggerisse quello che devi fare. Comunque d’accordo.”

 

Gabriella la raggiunse e la prese a braccetto, mormorandole qualcosa nell’orecchio che la fece ridere, ed insieme si avviarono verso l’aula di chimica.

 

“Prego, Danforth, non c’è di che…” esclamò Sharpay sorpassandolo.

 

“Ah, sì, grazie, Sharpay!” balbettò Chad, preso alla sprovvista.

 

Troy gli diede una pacca sulle spalle, ridendo, e l’amico sorrise imbarazzato: “Ho fatto la figura del cretino, vero?”

 

“Solo un po’, amico!” si sedettero nel bancone dietro le ragazze, che stavano sfogliando gli ultimi appunti.

 

“Gab…” chiamò Troy, e quando lei si girò, le fece una smorfia da cucciolo bastonato che significava ti prego aiutami.

 

Lei rise e alzò gli occhi al cielo, ritornando al suo quaderno.

 

“Perché per te è così facile farti aiutare?” bisbigliò Chad al suo fianco.

Il playmaker dei Wildcats sorrise e si concentrò sulla professoressa appena entrata.

 

 

###

 

 

Kelsie guardò l’orologio appeso vicino alla lavagna. Mancavano ancora quindici minuti alla consegna del compito.

 

-Posso finire l’ultima domanda!- si disse per convincersi.

 

Quella verifica era maledettamente difficile, e, cosa più importante, era necessaria per il voto finale in chimica che le sarebbe servito per il college.

 

Sbirciò nei tavoli alla sua sinistra: Taylor e Gabriella avevano già terminato, e cercavano di suggerire a Troy e Chad.

 

Represse un sorriso, e tornò alla sua domanda.

 

Un quarto d’ora, la campanella suonò provocando mormorii di disappunto tra gli studenti che non erano riusciti a terminare in tempo.

 

Si alzò e consegnò il suo foglio completato, seguita da Chad.

 

“Posso aspettarmi almeno una B questa volta, signor Danforth?” esclamò acida la professoressa “Le servirebbe molto, lo sa!”

 

Il ragazzo sorrise nervosamente e si dileguò.

 

“Quella mi odia!” sospirò poi quando non fu più a portata dell’udito dell’insegnante “Certo che oggi è proprio una giornataccia! Prima la Darbus, poi lei!”

 

“Su con la vita! Dopotutto, oggi uscirai con la donna dei tuoi sogni!” lo prese in giro Ryan, indicando Taylor alle loro spalle.

 

“Evans…” lo ammonì il moro con tono di voce minaccioso, ma riuscì soltanto a far aumentare le risate degli amici.

 

Le ragazze, intanto, li seguivano poco distanti, chiacchierando allegramente tra di loro.

 

Taylor lanciò un’occhiata un po’ triste a Chad, che non sfuggì alla sua migliore amica, che le diede un buffetto sul braccio: “Ehi, tutto a posto?”

“Sì, certo, non ti preoccupare!”

 

Gabriella non fu convinta dal tono di voce di quella risposta: “Qual è il problema? Dopotutto, andrete a cena fuori! Non prendertela se l’invito non è partito da lui… è pur sempre Chad!”

 

L’amica scoppiò a ridere per quella battuta, rincuorata dalla capacità di Gabriella di trovare sempre qualcosa di buono in tutto.

 

 

###

 

 

Un fiume di studenti si riversò fuori dalle grandi porte della East High dopo che anche l’ultima campanella pomeridiana ebbe suonato.

 

“Taylor, ti passo a prendere alle otto, allora!” gridò Chad correndo verso la sua auto.

 

La ragazza gli rispose con un sorriso e lo salutò con un gesto della mano. Nonostante quella punta di delusione per l’invito un po’ forzato, non stava nella pelle a pensare a ciò che sarebbe successo quella sera. Chissà dove l’avrebbe portata…

 

Gabriella le diede un bacio sulla guancia: “Poi domani mi racconterai tutto! Buon divertimento!” e s’incamminò velocemente lungo il marciapiede.

 

Mentre andava verso casa, immersa nei suoi pensieri, il clacson di una macchina che si affiancava la fece sobbalzare.

 

“Serve un passaggio, signorina?”

 

Un largo sorriso le si dipinse sul bel volto: “Con molto piacere!”

 

Aprì la portiera della macchina nera di Troy e si sedette dal lato del passeggero: “Come mai l’auto, oggi?”

 

Il ragazzo scrollò le spalle: “Avevo un po’ di fretta, stamattina…”

 

Lei rise divertita e si appoggiò allo schienale, mentre il giocatore di basket le prendeva una mano e la intrecciava con la sua.

 

Dopo pochi minuti frenò davanti all’elegante villetta Montez.

 

“Pizza e cinema, stasera?” le domandò.

 

“Perfetto…” Gabriella si sporse e gli diede un dolce bacio sulle labbra “Ci vediamo dopo!”

 

Troy rimase a guardarla imbambolato finché la porta di casa non si chiuse dietro di lei.

 

 

 

 

 

Okay, l’ho fatto. Ho pubblicato la mia prima fic su quella fantastica cosa che è High School Musical. Per me è un genere totalmente nuovo, anche se dire che lo adoro è poco.

Spero che vi piaccia… per farmelo sapere, non vi resta che lasciarmi un commentino anche piiiccolo!

 

Grazie già da ora!!!

 

Hypnotic Poison

   
 
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