Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Hunterwolf    25/08/2013    2 recensioni
Crocodile non aveva mai pensato di cambiare, e non lo pensa neanche adesso, e pure non avevo intenzione di cambiare, ma se non l'avessi conosciuto la mia vita sarebbe rimaste sempre la stessa, e credo che la stessa cosa valga anche per lui.
oppure no.
non pensava di cambiare per il semplice fatto che si sentiva bene in se stesso. era sempre se stesso in ogni occasione, ma io più stavo con lui più sentivo che la mia vita sarebbe cambiata per sempre...
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Crocodile, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il letto era veramente comodo.
Il cuscino morbidissimo, esattamente come piace a me.
Il cesso era decente.
Non mi potevo proprio lamentare della mia stanza, e pensare che io sono molto critica un po’ su tutto ; la sveglia mi buttò giù dal letto alle sette in punto, ma dato che io non ho mai amato le sveglie… la presi e la buttai giù dalla finestra.
Quella arrivò al suolo e fece un gran tonfo.
Quel suono mi fece tornare calma, mi stirai le ossa e sbadigliai.
-Mi piace il suono della distruzione di prima mattina !- esclamai orgogliosa e poi andai a lavarmi.
Scesi nel giardino per prendere un po’ d’aria e notai che la mia amica Tony… aveva deciso di accamparsi sull’erba del giardino.
La sua tenda aveva i classici colori e disegni dei pulmini hippy : colori sgargianti e fiori, aggiungendo le scritte di “pace” ed “amore”…
Tutto quello mi fece venire il voltastomaco, e per l’ennesima volta mi chiesi perché avevo fatto amicizia con una fottuta figlia dei fiori !
I metallari sono sempre stati l’opposto degli hippy, quei drogati pacifisti erano sempre felici e tranquilli, mentre i metal vedono la vita in maniera schietta e stoica, affrontano le situazioni per quello che sono e non cercano di rendere la vita più dolce, e tutte quelle cazzate varie.
La vita è crudele e fare il pacifista non serve a nulla, si finisce solo affossati dentro una tomba.
Ma nonostante tutto, Tony aveva continuato a frequentarmi, anche se la trattavo (e la tratto tutt’ora) in modo freddo lei era sempre dolce e carina con me…
Forse è per questo che le voglio un pochino di bene.
Dopo qualche minuto, uscì dalla tenda con i capelli rosso scarlatto perfettamente in ordine, sciolti sulle spalle e con fiori tra le ciocche, i pantaloni a zampa d’elefante ed il classico gilé di cuoio su una camicia bianca.
-Ciao, Angie !! Come stai oggi ? Sei happy ?-
-Io sto bene, ma tu ?-
-Perfettamente in sintonia con il sistema della natura !! Vuoi una sigaretta ?-
Lei fumava come una ciminiera, si sparava delle erbe strane e dall’odore di merda, tanto… poteva fare quello che voleva.
Respinsi la sigaretta con un “no” freddo come il ghiaccio, dato che non fumano, e non fumo tutt’ora !
Tony si accese la sigaretta e mi guardò in modo strano, o meglio… nel modo per dire “ma come diavolo ti sei conciata ?”
Per me, non avevo nulla di strano : i miei capelli neri era legati sotto la nuca ed alcuni ciuffi erano rimasti in disordine sulla fronte, la maglia nera, a monospalla e con borchie a punta su tutti i bordi, che portavo era pulita e lasciava le spalle e le braccia libere. Forse avevo esagerato con i bracciali chiodati, la cintura, sempre con chiosi e la doppia catena attaccata a quella, ma era tutto in sintonia con il colore dei pantaloni blu notte e con gli alti stivali a fibbie laterali.
-Non mi guardare così, sei veramente l’ultima persona che può farmi quello sguardo !!- la fulminai e lei si rattristò molto.
-Ma perché vesti sempre con colori così spenti ??!!?? Il mondo c’ha donato dei bellissimi colori e…-
-Allora indossali. Io vado a fare colazione.-
Mi allontanai senza aggiungere altro e lei mi salutò con il classico simbolo degli hippy, la “v” con le dita.
C’era un bel sole quella mattina, ma forse picchiava un po’ troppo.
Che razza di pensiero !!
Era più che logico che il sole fosse forte, ero sulla cima di una maledetta montagna e non c’era neanche una cazzo di nuvola a fare ombra !!
Il nero dei vestiti non aiutava di certo, e sentii il mio nuovo tatuaggio, quello che avevo sulla clavicola destra, pungermi per il calore.
Corsi verso i portici ed appoggiai la schiena contro una colonna e lasciai scivolare la schiena fino a sedermi per terra.
Pizzica.
Brucia.
E fa un cazzo di male !!
Mi guardai la scapola e notai che la pelle era ancora un po’ rossastra sui contorni del tatuaggio : un bel lupo minaccioso, tribale racchiuso dentro una luna ad incastro.
Mi piaceva davvero tantissimo quel tatuaggio, come anche l’altro che avevo sulla spalla sinistra (quello ad intreccio).
Tuttavia, alcuni mi avevano informato che avere un numero pari di tatuaggi portava sfiga, ma naturalmente io me ne sono fottuta, non ho mai creduto alla sfortuna…
Però… è più figo averne tre invece di due !!
Presi un taccuino nero dalla tasca posteriore dei pantaloni ed una penna.
“Nota per me :
fare un terzo tatuaggio quando torno a casa !!
possibilmente un animale minaccioso…”
Mentre scrivevo, mi accorsi di uno strano odore che si avvicinava, un odore intenso di tabacco e di sabbia. Forse era Tony, ma l’odore del suo tabacco era molto più grezzo ( a forza di stare con lei, mi sono fatta una piccola cultura ai tabacchi e le erbe…).
Un’ombra mi tolse la luce.
Alzai gli occhi e vidi prima delle gambe muscolose e poi le spalle di un uomo abbastanza alto, ma era in contro luce e tutto mi sembrò nero ; davanti a lui c’erano altri due tipi, alti e grassi, uno tutto blu con un kimono rosso, e l’altro vestito da conte malvagio.
Il secondo però, non mi sembrò molto umano, aveva la faccia da lucertola. Ma neanche il primo era normale, sembrava un uomo-squalo dei film horror.
-Si può sapere perché te ne sei andato ieri ?- gli chiese l’uomo-squalo.
-Non sono cazzi tuoi.- tagliò corto l’uomo in nero.
-Sei un coccodrillo veramente enigmatico !! Khishishishishishiiii !!!!!!!-
La risata del tipo lucertola era veramente di merda.
Di quelle che ti fanno venire voglia di prendere la persona in questione e buttarla nel cesso, per poi tirare lo sciacquone…
-Io sono quello che sono.-
-No, invece. Tu sei soltanto uno che fa quello che gli va di fare…- sussurrai involontariamente, e con un tono di voce decisamente troppo alto per non essere sentito.
Tornò la luce, mi alzai di scatto per vedere meglio quegli uomini, ma davanti a me non c’era nulla.
Poi, la sensazione di una mano calda sulla destra spalla scoperta.
-Credo che tu abbia ragione… teppistella.- disse l’uomo in nero con tono calmo e con un sigaro tra le labbra.
-Io c’è l’ho un nome, signor coccodrillo…-
Mi voltai lentamente, l’avevo già riconosciuto dalla voce ma non dai vestiti : questa volta aveva una camicia nera con una cravatta bianca e delle bretelle grigie, sempre sui pantaloni neri.
-Tu sei una di quegli studenti, vero ?? Khishishishishishiiii !!!-
-E tu hai la risata più schifosa che io abbai mai sentito… fai un favore a tutto il mondo, non ridere.-
L’uomo lucertola rimase di pietra per qualche secondo e poi rise di nuovo, ma con espressione più arrabbiata, e notai che anche la sua ombra rideva, ma aveva un aspetto diverso da lui.
-Non farci caso.- mi rassicurò Crocodile con un mezzo sorrido. – lui ha mangiato il frutto del diavolo Shadow-Shadow.-
-E’ un uomo ombra.- aggiunse l’uomo-squalo, ed a quel punto capii, quelli erano i colleghi di Crocodile, due Shichibukai.
-E tu ?- chiesi a coccodrillo.
-Io cosa ?-
-Quale frutto ai mangiato ?-
-Perché dovrei dirtelo, Angie ?-
Si tolse il sigaro dalla bocca e lo spense contro la colonna.
-Perché voglio conoscerti come si deve, no ?-
Mi guardò in modo strano, forse nessuno gli aveva mai detto quelle parole, forse nessuno ci teneva a conoscerlo come si deve e forse, ancora, nessuno voleva avere qualcosa a che fare con lui ; ma a me non interessavano gli altri, mi interessava lui.
-Non sai neanche se l’ho veramente mangiato !!- esclamò ridendo maliziosamente, ma io sorrisi maligna.
-Io credo invece di si… ti porti dietro un lievissimo odore di sabbia e non di quella che c’è vicino al mare, ma quella che non vede da milioni di anni.-
Mi avvicinai e gli osservai i vestiti con moltissima attenzione.
-Non hai addosso della sabbia, ma se hai il suo odore un motivo c’è di sicuro !!-
Non saprei dire se si arrabbio, o semplicemente si irritò, ma mi spinse contro la colonna e mi fissò con quei suoi grandi occhi gialli da rettile.
-Tu la sai troppo lunga, per i miei gusti…-
-Un bravo politico deve sempre sapere che tipo di persone gli stanno attorno e deve imparare ad osservarle con attenzione. Tu per me, non sei l’eccezione.-
Lo spinsi lontano e mi sembrò di vedere dei piccoli granelli di sabbia uscire dalla sua camicia ; avevo ragione, ma capii che lui non me l’avrebbe mai detto in faccia, sarebbe stato troppo umiliante ammettere di essere stato messo nel sacco da me.
-Mi sembri troppo acuta per essere una semplice studentessa.- commentò l’uomo-squalo. – sicura di non avere un secondo fine ?-
Quella domanda era troppo anche per me, e per poco non lo fulminai con lo sguardo.
-E voi, invece ? Non mi sembra che dei pirati si trovino bene al servizio del governo e non credo che siate qui sono per i soldi…-
Non riuscii a finire la frase, che Crocodile si mise a ridere proprio alle mie spalle.
-Forse ho sbagliato dicendoti che sarai un ottimo politico, dovresti fare l’investigatore. Guadagni di meno, ma vivi di più !!-
Non ci avevo mai pensato.
In fondo, sarebbe stato anche interessante fare il detective, ma avevo deciso già da molto tempo che avrei dedicato tutta la mia vita alla politica.
-Bella osservazione, mister. Ma torniamo a te !!-
Smise di ridere ed i suoi occhi si fecero interrogativi, mentre mi stavo preparando le domande per fargli il terzo grado.
-Aspetta, ma perché mi vuoi conoscere ?-
-Non c’è un motivo, direi che sei interessante e poi, ci conosciamo da un giorno ormai, quindi non siamo solo semplici conoscenti !!!-
Forse i suoi colleghi hanno commentato in proposito, ma lui li zittì con i suoi occhi freddi, e poi mi sorrise sincero.
-Non sono mai stato uno da presentazioni, quindi vediamo quanto sei brava ad indagare sulla gente. Vediamo quanto riesci a scoprire su di me !!-
-La stessa cosa vale per te !!- esclamai alla fine.
Una campana suonò lontana e sentii la voce squillante di Tony che mi chiamava, era ora di andare ad imparare il mestiere.
-Ci si vede coccodrillo !!- gli diedi una pacca sulla spalla e lo salutai con la mano, ma lui non ricambiò.
Probabilmente, doveva fare il gradasso con i colleghi.


  ( immagine del tatuaggio)      
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Hunterwolf