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Autore: Sephora_    26/08/2013    2 recensioni
Ariel, o meglio Eliana Ariel Montgomery.
Lei è una normale ragazza: timida, gentile, aggraziata, innocente, stupenda.
La vita è stata ingiusta con lei, ha perso la mamma quando aveva solamente dieci anni. Dalla morte della madre, ha vissuto con il padre: ricco imprenditore pieno d’impegni, che dopo poco tempo dalla morte della moglie si risposò con una donna piena di sé ed egoista. O meglio, chiamata da Ariel: la strega.
La sua vita non è bella, la sua vita è un po’ come quella di Cenerentola.
Ma, cosa succede se un giorno dovesse incontrare un ragazzo? Un ragazzo affascinante, seducente, sfacciato, misterioso.
Riuscirà lei a tirare fuori il meglio di lui? Riuscirà a togliere quell’ ombra, quel mistero da quel ragazzo e dai suoi occhi?
Oppure sarà tutto tempo sprecato e la deluderà?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2

Mi sveglio di soprassalto. Uno strano rumore giunge alle mie orecchie. Mi muovo sotto le coperte e mi volto verso la fonte di quell’odioso rumore. Afferro il cellulare che continua ad illuminarsi e vibrare.
< Pronto? > rispondo con voce impastata dal sonno.
< Ariel? >
< Charlotte, che succede? Perché mi hai chiamato alle sei del mattino? E perché hai una voce così strana? >
< Sono incinta Ariel, e non so di chi.. >
Spalanco gli occhi. Il sonno mi passa in un lampo.
< Mantieni la calma Charlotte, sto arrivando. >
Scendo velocemente dal letto, riagganciando.

* * *


Sono seduta sul letto della mia amica che piange tra le mie braccia.
< Non lo so Ariel, non lo so. Io ho sempre usato tutte le precauzioni. Avvertivo si fame e nausea, ma immaginavo fosse lo stress nel recuperare le materie e lo stile di vita frenetico che faccio, ma mai potevo immaginarmi questo. E ora che faccio? Non voglio abortire, se lo sanno i miei genitori mi uccidono.. >
La stringo forte tra le mie braccia e le accarezzo pian piano la testa. Mi fa una gran pena. Però, si deve assumere le sue responsabilità.
< Ieri sera l’hai fatto con qualcuno? >
< No, ieri sera no. Ho ballato tutto il tempo, anche se poi ero sfinita e mi sono fatta accompagnare a casa da un ragazzo che conoscevo.. >
< Capisco.. >
Sospiro, “che gran casino” pensai. Gli occhi mi vanno all’orologio.
< Cielo, Charlotte, sono le sette e trenta e noi fra mezz’ora dobbiamo essere a scuola. Sbrigati su, vatti a preparare. >
< Oh cielo è tardissimo! >
Vedo la mia amica alzarsi velocemente, quando ad un tratto si blocca.
< Ariel? >
Mi volto verso lei. < Dimmi Charl.. >
< Non si vede la pancia vero? >
< No, stai tranquilla. Troveremo una soluzione, ti aiuterò fidati. Ma adesso vai a prepararti. >
Vedo la mia amica avviarsi verso il bagno. Rimango da sola in camera sua e mi sdraio sul suo letto. Le immagini di ieri sera mi tornano in mente. Chiudo gli occhi, e i ricordi si fanno spazio nella mia mente.
“ < Posso sapere come ti chiami? >
 < A..Ariel. >
< Piacere tutto mio Ariel, io sono Harry, Harry Styles. > “
Sospiro riaprendo gli occhi. I suoi occhi, così profondi e pieni di mistero. Quella sua voce così roca e sensuale. Harry Styles.
Sospiro nuovamente. Ricordo il modo in cui ha fatto girare tutti quelli che ci guardavano. Non so, questo ragazzo mi incuriosisce. Chissà se lo incontrerò mai più..
< Sono pronta Ariel, possiamo andare. >
Svuoto la mente dai ricordi e sorrido alla mia amica.

* * *

La campanella che segna l’inizio del pranzo si fa sentire. Tutti ci alziamo dai banchi raccogliendo le nostre cose e abbandonando la classe di scienze. Mi dirigo al mio armadietto quando una sensazione di disagio si fa spazio in me. Vedo alcune ragazze guardarmi in modo strano.
“Ma che sta succedendo” penso tra me e me..
< Hey splendore. >
La voce della mia amica Karolina mi risveglia dai miei pensieri. Insieme a lei ci sono Charlotte, Tamara e Juliet.
< Ragazze, vi stavo aspettando. Andiamo a mensa. >
Lentamente ci dirigiamo verso la mensa. Come di rutine, quando le mie amiche passano dai corridoi, tirano gli occhi dei maschietti sui loro corpi. Loro mi dicono che guardano anche a me, ma sinceramente, non mi entusiasma così tanto la situazione. Sono fin troppo timida.
Giungiamo alla mensa e ci sediamo al nostro tavolo dopo aver preso il pranzo.
< Quindi, che avete fatto ieri sera? > Chiede Juliet prima di addentare una patatina.
< Io sono andata al cinema con Jason. > risponde Tamara.
< Io e Robert invece eravamo invitati a cena dalla sua famiglia. > risponde Juliet.
< Veramente? Che bella cosa. Io sono stata a casa ieri, non avevo voglia di uscire. > si unisce alla conversazione Karolina.
< Io invece ieri mi sono sballata in discoteca con Ariel. A proposito dove sei andata a finire ieri sera? > mi chiede Charlotte.
< Io ieri sera? Ehm beh, niente, visto che tu ieri sera ballavi e mi sentivo piuttosto a disagio a stare sola, mi sono avvicinata al bar e ho scambiato due chiacchiere con un ragazzo.. > dico.
Sento gli occhi delle mie quattro amiche puntarsi su di me come dei riflettori. Che mai l’avessi detto..
< Eliana Ariel Montgomery che parlava ieri sera in discoteca con un ragazzo? Oh santo cielo, racconta. > mi dice Karolina.
Scuoto la testa, la solita pettegola impicciona. Vedo la povera Charlotte fissarmi sbigottita.
< Che c’è? Perché mi fissate tutte? Non posso parlare con un ragazzo? >
< Certamente Ariel, solo che, sai com’è. Sentirti dire certe cose è strano. Non capita spesso vederti parlare con persone del sesso opposto, almeno che non sia il professore, il tuo autista oppure il ragazzo della biblioteca. > dice Juliet ridendo.
Le mie guance diventano pian piano rosse. Avevano ragione, e dicendo questa cosa mi ero cacciata in un brutto guaio.
< Dai com’è? Dicci come si chiama. Lo sai il suo nome giusto? > mi incita Tamara.
< Si, certo che lo so come si chiama. Promettete però che non fate le pettegole. >
< Promettiamo > dicono all’unisono.
< Okay.. allora. Ieri sera ero al bar, e il barista ci provava spudoratamente con me. Ad un tratto arriva questo ragazzo che mi difende, come una visione celestiale: alto, muscoloso, bellissimo, capelli ricci tutti tirati indietro e degli occhi che, credetemi. Non ho mai visto occhi così belli e allo stesso tempo misteriosi. > sospiro.
< E come si chiama? > chiede Juliet.
< Il suo nome è Harry Styles. >
< Che cosa? Harry Styles? >
Sento la voce di Karolina arrivarmi alle orecchie in modo assordate.
< Karolina c’è bisogno di urlare? Si sono giurati tutti.. >
Vedo alcuni ragazzi vicino a noi fissarci male, per poi tornare a farsi gli affari loro.
< Harry Styles? Ariel, ma sei diventata matta? >
Karolina abbassa il tono della voce. Non capivo, perché tutto questo stupore?
< No, perché che c’è di strano? > chiedo innocentemente.
< Ariel, vedi, come possiamo dirti.. > prende parola Charlotte.
< Ariel, sei troppo innocente e questo ragazzo, è troppo cattivo. Ha una cattiva reputazione a Londra. Non perde tempo per portarsi ragazze a letto e poi.. Ariel, non devi assolutamente più parlarci se lo incontri nuovamente. > interviene Tamara.
< Ragazze andiamo, non direte sul serio. E’ stato così gentile e dolce. Mi ha difesa e mi ha chiesto come mi chiamo anche. >
< Oh no, adesso è in trappola. > sospira con aria sommessa Charlotte.
< Ariel, non devi assolutamente parlarci, evitalo. Ha un brutto passato alle spalle, vedi lui.. ha problemi. Non di salute, problemi. >
< Vedi Ariel, una volta lui.. > Inizia a raccontare Karolina.
Guardo le mie amiche confusa. Ascolto le parole di Karolina con attenzione. Come può un ragazzo così affascinante e allo stesso tempo misterioso, avere una così brutta reputazione. Già, misterioso, ecco cos’avevano i suoi occhi. Avevano quell’alone di mistero. Stavo iniziando a temerlo. Avevo paura di lui. E man mano Karolina proseguiva, lo temevo sempre di più.

* * *

Il pomeriggio seguente.
Esco dalla mia scuola di danza. Oggi abbiamo fatto un nuovo balletto e sono distrutta. Mi copro bene nel mio cappottino e poggio meglio la sciarpa sul mio collo. Oggi ho deciso che avrei fatto due passi da sola. Niente autista, niente cose di lusso. Semplicemente, una normale vita da teenager. Cammino lentamente per le strade innevate di Londra. Il clima natalizio si fa sentire e con se anche il freddo. Mi avvicino ad una vetrina con esposti dolci natalizi di tutti i tipi. Mi viene l’acquolina in bocca. Alzo il mio sguardo e mi giro per entrare dentro la pasticceria, ma compiendo quest’azione, vado a sbattere contro qualcuno. Sento delle braccia tirarmi per i fianchi e un bacino incontrare il mio. Sussulto.
< A quanto pare il destino ha deciso di farci rincontrare. >
Alzo lentamente il mio sguardo, e quando il mio sguardo, si posa sul suo, inizio a tremare.
< C..ciao Harry.. >
< Ciao Ariel. Che c’è? Senti freddo? Stai tremando piccola. >
La sua voce si fa suadente e una sua mano, si poggia al centro della mia schiena, spingendomi più contro il suo petto. Metto le mie mani sulle sue spalle, cercando di staccarmi un po’.
< Che c’è? Stai fuggendo già? >
< No, no. Solo che.. sono di fretta e.. >
Un dito sulle mie labbra mi mette a tacere. Un semplice tocco, ma sento il cuore bloccarsi. Sussulto. Il suo sguardo è abbastanza divertito a vedere le mie azioni.
< Non troppo in fretta, andiamo in un bar dai, voglio soltantostare con te. Da solo. >
Sento la sua grande mano, prendere la mia, molto più piccola. Con un gesto veloce, toglie dalla mia mano il mio borsone e se lo carica lui addosso. Lo guarda affascinata, ma terrorizzata al momento stesso.
< Andiamo piccola, ti offro qualcosa di caldo. >
Pian piano, iniziamo a camminare e i fiocchi di neve, scendere giù.
 
 

#Spazio Autrice

Buona sera girls. Ecco a voi un altro capitolo fresco fresco.
Spero di non aver commesso errori di ortografia, ero così immedesimata nel capitolo che non c’ho badato molto.. Ahahah!
Quindi, come vi sembra la storia fin qui? Ancora non ho sentito nessun parere, quindi sono un po’ curiosa. Ci tengo molto. Ho paura che non vada bene.
Comunque, ringrazio a tutti quelli che hanno visitato la mia storia e a quelli che hanno messo la mia storia tra le ricordate e le seguite.
Che dire, speriamo che qualcuno decida di recensire, perché sto iniziando a scrivere il terzo capitolo. Quindi: NO RECENSIONE, NO CAPITOLO.
Un bacione, Sephora. x

  
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