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Autore: RedWallflower    30/08/2013    1 recensioni
Madison Brew è una ragazza di 20 anni che racconta la sua storia. Una storia di amicizia, sogni e speranze che aveva quando era appena diventata adolescente. Il suo racconto comincia nel 2010 e finirà diversi anni dopo.
“Questa non sarà una di quelle storie d'amore sdolcinate, anzi non sarà proprio una storia d'amore.”
Ispirato a persone reali e fatti realmente accaduti.
Genere: Comico, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Sedici

 

Siamo alla penultima settimana di scuola. La professoressa di biologia ha cercato di far recuperare me e Mara nella materia, ma non avendo studiato per tutto l'anno era un po' improbabile che riuscissimo a dire qualche cosa su un qualsiasi argomento. Tutta la classe è in euforia perchè non vede l'ora che arrivino le vacanze, per me e Mara le vacanze sono iniziate quando abbiamo deciso di non fare niente tutto l'anno, quindi non sentiamo molto la differenza.

Ripensando all'anno scolastico appena passato posso affermare con certezza che è stato da una parte divertente, ma dall'altra stancante. Ho dovuto sopportare le battute assolutamente non divertenti di Macy, la quale ormai è diventata molto amica di Mara sfortunatamente. Alyssa è rimasta in buoni rapporti con lei, ma non sono più migliori amiche.

Gli ultimi due mesi di scuola sono stati particolarmente pesanti, mi sono ritrovata a pensare a cose che non avrei mai immaginato me stessa pensare. Ad esempio ho cominciato a pensare al suicidio e all'autolesionismo perchè mi sentivo inutile e inadatta, senza amici veri; so che tutto questo può sembrare ridicolo perchè “noi siamo solo adolescenti e non sappiamo quali sono i veri problemi”, come direbbe la maggior parte degli adulti. Il problema è che io non mi sento un'adolescente, o forse è proprio perchè lo sono che i miei problemi sembrano amplificati, così come le mie emozioni. Non ho le risposte alle domande che mi pongo e mi chiedo se anche altri ragazzi della mia età hanno i miei stessi problemi; ogni volta che mi guardo intorno in classe vedo facce sorridenti e per un attimo vengo illusa che le vite dei miei compagni possano essere perfette. Poi ci penso più profondamente e mi rendo conto che ognuno di noi ha una “maschera” con cui copre tutto quello che ha dentro veramente, nessuno è davvero se stesso davanti agli altri e se dice che non è vero sta mentendo.

Catherine e Amanda sono diventate parte integrante della mia vita; è vero che Amanda ha il suo gruppo di amici, ma posso sempre parlare con lei e scappare dalla realtà quando ne ho voglia. Lei è l'unica persona con cui ho parlato dei pensieri che ho avuto riguardo togliermi la vita e mi ha aiutata ad andare avanti, più o meno.

Catherine è diventata una mia confidente stretta, se qualcuno me l'avesse detto un anno prima gli avrei riso in faccia. Ci raccontiamo storie dal nostro passato, posso confessarle ogni cosa e so che lei non mi giudicherà. Ciò non significa che io le dica tutto, ognuno deve avere i propri segreti. Passiamo pomeriggi a chattare su Facebook, a ridere, scherzare, parlare di argomenti molto seri o molto stupidi. Abbiamo in comune la passione per la scrittura; questa, per me, è nata l'anno scorso quando Mara mi aveva proposto di cominciare a scrivere per divertimento; io avevo poi iniziato a scrivere fanfiction sui personaggi delle mie serie tv preferite. Comunque, io leggo le storie che scrive Catherine e lei legge quelle che scrivo io.

“Quindi... La scuola è finita. O meglio, finisce in due ore e cinquantasei minuti.” afferma Mara durante l'intervallo. Annuisco cercando di capire dove voglia andare a parare.

“Ti va di scappare?” mi chiede d'un tratto.

“Come scusa?” domando credendo di aver capito male.

“Scappiamo.” ripete.

“Mara...” comincio un po' infastidita.

“No, no, ascoltami.”

Le faccio cenno con la testa di continuare.

“Chiedi a tua mamma se puoi venire a dormire da me. Noi invece partiamo e scappiamo.” spiega come se fosse la cosa più semplice e ovvia del mondo. Ero andata più volte a casa di Mara a dormire, non era quello il problema; una volta sua madre aveva ricevuto una telefonata da una nostra compagna che voleva sapere come contattarmi e Phoebe, così si chiama la mamma di Mara, aveva risposto che praticamente vivevo lì, quindi non c'era nessun problema.

“Non credo che mia mamma mi farà venire.” controbatto.

“Perchè?” mi chiede confusa.

“Mi ha già dato il permesso di andare in vacanza con te e Vanessa al mare! Non mi concederà anche questo.” spiego ricordandole del nostro viaggio. Vanessa ci aveva invitate a trascorrere qualche giorno nella sua casa al mare il giorno dopo la fine della scuola; aveva chiesto anche a Catherine, Macy e Alyssa se volevano venire, ma nessuna di loro aveva avuto il permesso dai genitori. Sorprendemente mia mamma ha subito accettato, così come Phoebe. Il paese è vicino ad una città in cui sono stata un paio di volte in vacanza con la mia famiglia, forse è proprio per questo che mia mamma mi ha lasciata andare.

“Poi dove andremmo?” chiedo curiosa.

“Non lo so... Tu prova a chiedere a tua mamma oggi. Se dice di sì mi chiami e ci mettiamo d'accordo, ok?”

Quel pomeriggio Mara mi chiama alle quattro e la informo che mia madre mi ha detto che non posso andare a dormire da lei. Dovremo accontentarci della vacanza al mare.

  
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