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Autore: Be Only One    31/08/2013    2 recensioni
Rivivere tutta la storia di Draco e Hermione, attraverso i ricordi.
[ Dal 1 cap. ]
Cosa ci faceva un Pensatoio dentro l'ufficio di suo madre?
Quali pensieri stava rivivendo?
Quali pensieri erano così importanti da essere celati in un Pensatoio?
[ Dal 4 cap. ]
-Ti dispiace di aver chiamato la Granger, piccola Mezzosangue?-.
-No, certo che no -. rispose lui burbero.
[ Dal 7 cap. ]
-Sei una pesante so-tutto-io Granger -.
-E tu sei un pesante stronzetto, eh Malfoy -.
[ Dal 13 capitolo ]
-Per la Barba di Merlino...copriti Granger-.
-Che ci fai qui?Questo è il bagno dei prefetti - sbottò lei indignata.
-Si dà il caso, che anche io sia un prefetto-.
[ Dal 18 cap.]
-Vai via, Draco, non possiamo-.
-Si, possiamo invece- disse lui baciandole l'incavo tra la clavicola e la spalla.
-Io non posso...-.
-Cosa non puoi?-.
-Io non posso amarti-.
( Questa è la mia prima Draco/Hermione, quindi vorrei sapere come è venuta fuori )
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Rose Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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9.

INCONTRO INASPETTATO

 

 

 

 

Era in un corridoio gemito di persone. Tutte con la divisa nera di Hogwarts.

Alcune canticchiavano nell'attesa, altre parlavano tra loro, altre proprio non facevano niente tranne guardare il vuoto.

Ma l'attenzione di Rose fu catturata da qualcos'altro, o meglio da qualcun altro.

Sua madre era davanti a lei.

Era più alta dell'ultimo ricordo, quindi, sicuramente, doveva essere passato minimo un annetto.

La divisa gli stava più stretta, mostrando più le sue forme.

I capelli si erano allungati e aveva un'aria più serena, più riposata.

Al suo fianco, Harry era completamente l'opposto.

Sembrava assolutamente stressato e nervoso come se non dormisse da settimane.

Non vide suo padre. Strano.

Ma in quel momento tutta la sua attenzione fu rivolta ai denti di sua madre.

Stavano crescendo a vista d'occhio, sempre di più.

I denti davanti, presto superarono il mento.

Il suo sguardo guizzava da Harry a Malfoy a...

Rose lo vide all'improvviso.

Ron era in disparte con un ragazzino dai capelli color sabbia che non aveva mai visto.

Aveva una faccia disinteressata e sarcastica ed ignorava totalmente la scena davanti ai suoi occhi.

Hermione eruppe in un singhiozzo, terrorizzata.

I denti avevano presto superato il mento e minacciavano di scendere ancora di più.

Rose vide arrivare in lontananza il professore che, a quanto pareva, si chiamava Piton.

Ondeggiò nel suo modo inquietante e si avvicinò al gruppo di ragazzi ridacchianti che comprendeva Malfoy.

Rose ebbe una fuga vista del professore che puntava il dito contro Malfoy.

Poi il ricordo cambiò..

 

Ora Rose si ritrovava nell'infermeria.

La luce entrava dalle finestre e lei si sentiva sonnolenta.

Era, esattamente come la ricordava. Quest'ultimo anno passato ad Hogwarts, dopo i G.U.F.O, era venuta a trovare Albus che, a causa di un brutto sortilegio di qualche Serpeverde, si era ritrovato con un enorme bernoccolo verde sulla fronte.

Si guardo intorno, persa in quel ricordo.

Lo sguardo vagò tra i lettini bianchi, quando notò quello in cui giaceva sua madre.

Si sentì sorpresa. Aveva il viso arrabbiato, ma i denti erano tornati normali, almeno credeva, visto che Hermione aveva le labbra strette fra loro.

Guardava il soffitto, evidentemente non riusciva a dormire.

Rose provò una fitta di compassione, conosceva troppo bene le notti insonni per non capirla.

Sperava solo che non provasse dolore, ma dall'espressione di sua madre era evidente che il dolore, lo portava dentro di sé.

Poi Rose sentì dei passi frettolosi venire dall'interno. Voltò velocemente lo sguardo e lo stesso fece sua madre.

Davanti a loro, un ragazzino pallido camminava di soppiatto.

Aveva occhi solo per Hermione, che lo fissava aggrottando le sopracciglia.

Era in pigiama, i capelli biondi, quasi trasparenti alla luce della luna, era più scompigliati del solito e non c'era traccia del solito sorriso derisorio sul suo volto.

Quando lui fu vicino, lei guardò di nuovo il soffitto.

<< Ah, sei tu >> disse, ma Rose nel tono disinteressato sentì una traccia di gioia.

<< Già sono io, Granger. Chi ti aspettavi, i tuoi amichetti Potter e Weasley? >>.

Hermione ignorò la domanda.

Si prese una ciocca ed iniziò a rigirarla fra le dita, nervosamente.

<< Perché sei venuto Malfoy? >> chiese con voce acuta.

Lui alzò gli occhi al cielo.

<< Senti, Granger, mi dispiace, non volevo farti crescere i dentoni.. >> iniziò lui.

<< Si, certo >> sbottò lei, interrompendolo.

<< Guarda che quello era destinato a Potter, non a te >> aggiunse Malfoy.

<< Non dovevi fare quell'incantesimo a nessuno, Malfoy, tanto meno ad Harry >> sussurrò rabbiosamente sua madre.

<< Pff, non fare la maestrina, Granger, mi sono già scusato, in ogni modo >>.

<< Questo non... >> iniziò sua madre, ma la voce le morì improvvisamente in gola.

Malfoy aveva preso la ciocca che sua madre stava torturando da tempo, fra le dita pallide e ora la stava osservando con curiosità.

Passarono diversi minuti, Malfoy guardava la ciocca, Hermione guardava Malfoy, Rose guardava Hermione e Rose era invisibile per chiunque altro, in quella stanza.

Poi Malfoy lascio andare la ciocca che ricadde insieme all'altro groviglio di capelli.

C'era così silenzio che a Rose, parve di sentire il rumore di quell'ultimo gesto.

<< Allora perché tu, l'anno scorso, mi hai schiaffeggiato? >> chiese lui nervoso.

<< Lo sai benissimo, il perché >> sussurrò lei.

<< No, Granger, non lo so >> ribatté lui deciso.

Ti prego mamma non arrossire, non arrossire; si ritrovò a sperare in silenzio Rose.

<< Ma smettila Malfoy, tu.. >> e si fermò.

<< Io cosa? >> chiese lui beffardo.

<< Tu hai... >> la voce le si spense un'altra volta.

<< Cosa avrei fatto, Granger? >>.

E con orrore di Rose, le guance di Hermione si tinsero di un rosso bruciante.

<< Tu mi hai toccato Malfoy. Hai provato a baciarmi con la forza e mi hai toccato il seno! >>.

<< Ti ho toccato il seno? >> le fece il verso Malfoy con voce stridula << ma sentiti Granger, non hai neanche il coraggio di chiamarle tette >>.

Hermione aprì la bocca per ribattere e poi la richiuse, incapace di rispondere.

<< E comunque, non so se ti ricordi, ma non mi hai proprio, rifiutato. Ti ricordi il tuo piccolo gemito da Mezzosangue? >> chiese ridendo.

Hermione non riuscì a trattenersi e gli diede un sonoro schiaffo.

Il sorriso non svanì dal volto di Malfoy.

<< Ok, ok, ora la smetto, ma siamo agguerrite eh, Granger? >> sogghignò Malfoy.

Hermione parve non sentirlo, teneva lo sguardo ostinatamente sul soffitto.

Malfoy sembrava nervoso, come se volesse fare una cosa, ma non osasse.

Rose, dal canto suo, era furibonda, avrebbe picchiato Malfoy, se non fosse stata poco più che fantasma.

<< Granger? >> la chiamò.

Lei non rispose.

<< Eddai, Granger? >> ripeté lui.

Nessuna risposta.

<< Hermione? >>.

Subito gli sforzi di sua madre di non guardarlo, furono vani.

Per la prima volta l'aveva chiamata per nome e questo, più di tutto, l'aveva sorpresa.

Entrambe sapevano che l'aveva fatto solo per farla voltare, ma comunque l'aveva fatto.

Rose fissava inorridita il volto di sua madre aprirsi in un gran sorriso che cercò di reprimere velocemente.

<< Si? >> chiese con voce altezzosa.

<< Mi dispiace davvero e volevo darti questa >>.

Tirò fuori dal mantello una Cioccorana e la porse a Hermione.

Quest'ultima osservò il regalo nel palmo della mano e Malfoy per un po' non parlò.

<< So che non è molto, ma volevo portarti qualcosa >>.

<< Grazie >> disse sua madre.

Malfoy aveva uno sguardo ardente.

Sembrava fremere di impazienza.

Rose si avvicinò a sua madre, non voleva che lui la toccasse, in nessun modo.

<< Allora, ciao. Buonanotte, Granger >> aggiunse.

<< Buonanotte >> sussurrò sua madre osservandolo uscire lentamente dall'infermeria.

L'ultima cosa che Rose vide fu sua madre mettere la Cioccorana sotto il cuscino e cercare di addormentarsi con il sorriso stampato in faccia.

Poi la scena cambiò...

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:
 

 

Diciamo che è tardissimo e devo andare assolutamente a dormire visto che domani mi sveglio presto.

Mi scuso per eventuali errori, ma sono sfinita, però avevo promesso di aggiornare e ho cercato con tutte le mie forze di allungarlo, quanto meno di renderlo meno breve degli ultimi.

Spero che vi piaccia.

Vi prego, adoro quando recensite, quindi fatelo anche adesso.

Un grazie di cuore.

Un abbraccio,

Giada :)

 

  
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