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Autore: aka_z    09/03/2008    10 recensioni
Gli insegnanti di Hogwarts pare abbiano deciso di assegnare, agli studenti dell’ultimo anno, un compito davvero particolare, un lavoro che li terrà impegnati giorno e notte durante tutte le vacanze natalizie… ora sta a voi scoprire di cosa si tratta! ^^
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Voglio ringraziare come al solito le persone che hanno recensito e che continuano a seguire la storia: pei_chan, SlytherinPrincess, JDS, Cressida26, Scribak e Mione1194.
 
ANGOLINO DEL LETTORE: ( ^^ come mi sento professionaleeeee >.<):
-rispondo alle vostre curiosità ^____^ -

Rispondo a SlytherinPrincess dicendole che Draco in questa ff ha un ruolo marginale, essendo sostanzialmente una Ron/Hermione, ma visto che la tua curiosità ha stuzzicato la mia e visto che il finale è ancora aperto, credo che Draco e la sua bambinA (^___- ho deciso ora che sarà una femminuccia, lo ritengo più adatto, però non so ancora con chi metterlo a coppia… ) compariranno nuovamente sebbene più in là, quindi mi raccomando continua a seguire!

Invece volevo dire a Mione1194 che il fatto che Harry sia rimasto solo era funzionale alla storia, ora ne scoprirai il motivo; Quindi nella ff ho deciso di far finta che il numero degli studenti fosse dispari e che quindi sia rimasto senza compagna… porello… solo-soletto.

Ultima nota prima di lasciarvi alla lettura… come ho detto prima, il finale è ancora da decidere, quindi sono bene accetti consigli e suggerimenti di ogni sorta, e se volete che dia peso ad altri personaggi, ditemelo! (anche se ancora per molti capitoli le variazioni saranno ben poche poiché sono già pronti).



CAPITOLO 3:

La McGrannitt poco dopo consegnò loro tutto il necessario per allevare quelle creaturine, tra cui una culla, del latte in polvere, pappette di ogni genere, dei giocattoli e una scorta pressoché infinita di pannolini.

<< Pannolini… >> mormorò tra sé Harry, ancora sotto shock.
<< Sì Harry, pannolini e togliti quell’espressione ebete dalla faccia >> lo riprese Hermione.
<< Sì, dai Harry andiamo a letto che ho sonno! >> disse risoluto Ron.
Hermione alzò gli occhi al cielo, possibile che Ron non pensasse ad altro che a ingozzarsi e a ronfare!
Quando Harry finalmente si decise ad alzarsi, con un rapido Wingardium Leviosa sollevò lo scatolone pieno di oggetti per la bambina e si incamminò con i suoi due amici verso la Sala Comune.

Quando arrivarono Ron lasciò velocemente il bambino ad Hermione dicendo rapido:
<< Prendi coso, io vado a letto, ‘notte! >>
Hermione, che aveva assunto ora un brillante color pulce, gli si piazzò davanti, fulminandolo con uno sguardo assassino:<< Primo, cosa ti fa pensare che dovrò essere io ad occuparmi del bambino, secondo non chiamarlo mai più COSO! >>
<< Allora sentiamo, come si chiamerebbe il bambino ? >>
<< Ancora non lo so, e smettila di usare quel tono da saccente! >>
<< Ah, ora sarei io il saccente? >>

Harry intanto pensò bene di eclissarsi nel dormitorio, per fortuna la sua bambina si era addormentata  e la mise delicatamente nella culla che posizionò vicino al letto in modo da poterla raggiungere velocemente se mai si fosse messa a piangere.
Dean e Seamus ancora non erano tornati e a quanto pare neanche Ron si decideva a farlo, quindi decise di mettersi a letto, evitando accuratamente di pensare a cosa avrebbe dovuto affrontare l’indomani, ma, proprio mentre si stava addormentando, sentì la porta sbattere e vide un Ron visibilmente arrabbiato fare il suo ingresso con in braccio un bambino in preda ad una crisi di pianto che, inevitabilmente, coinvolse anche la bambina di Harry, che scoppiò in lacrime quasi immediatamente.

<< Fantastico Ron! Ora passerò la notte in bianco, grazie! >> lo fulminò Harry.
<< Ehi io non c’entro niente se quella…quella perfida ragazza non ha rispetto per nessuno, mollarmi il moccioso per la notte… ma non dovrebbe essere compito delle donne accudire la prole?! >>
<< Ron ora stai zitto, altrimenti Lily non si calmerà più! >>
<< Lily? >>
<< Sì, ho deciso di chiamarla come mia madre, voi invece avete già deciso un nome per lui? >> disse indicando il fagotto che intanto si era calmato e ora mandava urletti di gioia mentre si divertiva a impastare le guance di Ron con le sue mani cicciotte.
<< No, noi non abb- dai smettila che non riesco a parlare con Har- >>
<< Gah! >> disse felice il bambino.
<< Sì, gah, vabbè, senti Harry, non è che sai come si cambiano i pannolini, perché non so davvero dove mettere le mani e dall’odore direi che, se vogliamo sopravvivere alla notte, un cambio ci vorrebbe proprio… >>
<< E lo chiedi a me?! Ma non eri tu quello che sapeva tranquillizzarli e comprendere la loro psiche? >> fece Harry divertito.
<< L’ho detto solo per fare bella figura con Hermione >>
<< Ma no! >>
Ron sì incupì immediatamente.
Harry intanto rimise Lily nella culla e prese dei pannolini dallo scatolone datogli dalla McGrannitt.
<< Vediamo un po’, prima dobbiamo trovare un posto per mettere il bambino… >> disse Harry incerto e iniziò ad analizzare la stanza.

<< Tombola! >> esclamò Harry.
<< Tombo-che? >> chiese incuriosito Ron.
<< E’ un gioco babbano che si fa a natale con le cartelle e… >>
<< E allora che c’entra con i pannolini? >>
<< Ron lascia perdere >> disse sbrigativo Harry.
<< Possiamo utilizzare il baule. Il coperchio è piano, dammi quell’asciugamano… >> disse Harry indicando un panno arancione ai piedi del letto, che poi posizionò sul baule di Ron.
<< Ok, ora poggiaci il bambino e cambialo >>
<< Cosa?! >>
<< Dai Ron almeno provaci, non dovrebbe essere poi così difficile >> disse Harry non pienamente convinto della propria affermazione.
<< Ok… >> mormorò Ron rassegnato.

Prese quindi il bambino, lo poggiò delicatamente sul baule e lo svestì, anche se con estrema fatica visto che questo continuava a fare bu-bu-settete con la maglietta, complicando più del necessario le manovre di Ron.

Dopo circa un quarto d’ora il bambino era finalmente svestito.
<< Ora cambiagli il pannolino >> lo incoraggiò Harry.
<< Io…no…Harry non è che potresti…? >> Ron guardò implorante l’amico.
<< No-no-no… Ron sei tu  il padre, dai! >>
<< E va bene! Ma guarda che sei davvero impossibile >> esclamò Ron.
<< Ah, io?! >> Harry ora cominciava a capire perché Hermione non reggeva più di dieci minuti in compagnia di Ron, senza litigarci.
Ron allora si fece coraggio e cominciò a staccare, con una lentezza esasperante, le bande appiccicose del pannolino e quando finalmente lo aprì il suo sguardo mutò improvvisamente ed un espressione decisamente schifata vi si dipinse, un istante dopo anche quello di Harry cambiò ed entrambi si portarono velocemente una mano sul naso.
<< Per la barba di Merlino! >> esclamò Ron sconvolto.
<< Ma…ma cosa gli hai dato da mangiare Ron?! >> disse Harry allucinato.
<< A-ancora niente… >> sussurrò Ron sull’orlo di un collasso. << No, Harry, io…io non credo di poterlo fare… >>
<< Oh sì che lo farai, io non andrò a svegliare tutta la torre Grifondoro per far scendere Hermione solo perché tu sei incapace di cambiare un pannolino, proprio no! >>
<< Bell’amico Harry, speravo tu potessi comprendermi… >>
<< Sì, infatti comprendo che sei un pappamolle >>
<< Mai! >>
<< Sì invece, bel Grifondoro che sei! E vorresti diventare un Auror… >>
<< E va bene! >> disse infine Ron << Lo faccio! >>
<< Finalmente! >>
E così fece; sì, avete capito bene, l’ardua impresa venne affrontata e superata…incredibile no?




A colazione, la mattina seguente, la Sala Grande sembrava essere stata presa di mira dai Dissennatori. Tutti i ragazzi del settimo anno avevano l’aria distrutta, i loro volti erano pallidi e segnati da profonde occhiaie, e mentre alcuni si trascinavano come spettri verso i tavoli, altri si addormentavano vicino al loro succo di zucca ancora intatto.
Hermione, invece, era pimpante e scrutava i suoi amici con aria interrogativa:
<< Beh, perché avete quelle facce? Guardate un po’ il soffitto, è una giornata splendida! >>
Harry alzò la testa per osservare il grande soffitto incantato, ma rimase quasi accecato da tutta quella luce che colpì inaspettatamente i suoi verdissimi occhi, ancora immersi nel sonno.
<< PERCHÈ?! Hermione osi anche chiederci perché abbiamo queste facce?! >> disse Ron livido. << Tu non ti rendi nemmeno lontanamente conto di cosa abbiamo passato io, Harry e gli altri ragazzi del dormitorio questa notte, visto che voi ragazze avete pensato bene di mollarci quelle pesti!!! >> disse Ron con voce isterica.
<< Cos’è successo, vi hanno tenuti un po’ svegli? >>
<< Un po’ ?! Quei marmocchi si sono svegliati a turno ogni mezz’ora, strillando come dannati e facendo svegliare anche gli altri bambini! >>
<< Dai, sono sicura che domani andrà meglio >> lo rassicurò Hermione.
<< Oh, certo che andrà meglio, perché non sarò certo io a tenetelo per la notte, toccherà a te tenere coso, ah! >> disse Ron con aria soddisfatta.
<< Ron, ti ho detto di non chiamarlo più coso! >>
<< E allora su, decidiamo un nome >> esclamò stufo Ron e continuò:
<< mmm…vediamo un po’…Robin? >> fece pensieroso.
<< No, è troppo simile al tuo…Matthew? >> disse incerta Hermione.
<< No, mio cugino si chiama così >>
<< Andrew? >>
<< Mio zio >>
<< Alex? >>
<< Mia cugina di secondo grado >>
<< Ron, credi che esista un nome che non sia già appartenuto a qualche membro della tua enorme famiglia?! >> disse Hermione con voce molto più acuta del solito.
<< Fammi pensare…Michael? >> disse Ron.
<< No… >>
<< Allora… >>
<<…Zach! >> pronunciarono contemporaneamente.
<< Perfetto >> concluse Ron.
<< Allora è deciso, si chiamerà Zach >> disse soddisfatta Hermione.
<< Ok, allora prendi Zach, io ho dimenticato dei libri nella Sala Comune >> disse Ron e si volatilizzò all’istante.
<< Finalmente siete d’accordo su qualcosa, anche se ad essere sinceri per un momento ho creduto che non ce l’avreste fatta… >> commentò Harry.
<< Sì, per un momento l’ho pensato anch’io… >>
<< Zach…>> mormorò sorridente Hermione, guardando il bimbo che allegro giocherellava con i suoi boccoli.
Lily nel frattempo, approfittando della distrazione di Harry, aveva immerso le manine nel porridge e stava imbrattando contenta il suo vestitino e i pantaloni della divisa di Harry, che la teneva il braccio.
<< Lily! >> fece all’improvviso Harry, ma non era realmente arrabbiato, si limitò infatti a ripulire entrambi con un colpo di bacchetta.
<< Allora l’hai chiamata Lily? >>
<< Sì, credo proprio le si addica. >>
<< Sei così dolce con lei Harry… sono sicura che sarai un papà fantastico, al contrario di qualcun altro…!>> disse Hermione voltandosi verso l’uscita della Sala Grande.
<< Non credere Hermione, Ron sembra duro con…con Zach e con te, ma ieri notte, quando credeva che dormissi, l’ho visto cullare il bambino e oserei dire che gli stava perfino cantando una ninna-nanna…ma ti prego, non dirgli niente, lo conosci, non lo ammetterebbe mai… >> Hermione annuì.
<< Sai Harry, io non credo veramente che abbia la sensibilità di un cucchiaino, ma a volte mi stupisco della sua ingenuità, insomma, possibile che proprio non si renda conto quando ferisce qualcuno? >>
<< Lo so Hermione, lo conosci anche tu, sai che non lo fa apposta, ma il suo cuore è buono, come le sue intenzioni, e tu lo sai meglio di me >>
<< Ma a volte è così difficile stargli accanto… sono così stufa di litigare sempre con lui… >> disse distogliendo lo sguardo da Harry.
<< Hermione, guardami, tu lo sai che lui ti vuole un bene dell’anima, probabilmente perfino più di quanto non te ne voglia io, e bada che non è poco! È solo che ancora non l’ha capito, o forse non lo vuole ammettere con te e ancor di più con se stesso, non provare a comprenderlo, nessuno può, Ronald Weasley è un mistero anche per la scienza! >>
<< Grazie… >> sussurrò Hermione, e una calda lacrima scese lenta sulla sua guancia andando poi a cadere sul visino di Zach che le rivolse subito un sorrisone consolatorio a quattro denti, che ebbe la capacità di farla sentire subito meglio.


NOTE POST-LETTURA:
Credo sia giunto il momento di ringraziare le persone che mi hanno aiutata nella stesura di questa fanfiction e che mi hanno spronato a continuarla.
Queste due sante sono: mia sorella Sara, la prima alla quale ho permesso di leggerla, ma solo perché sò che non si lascia impressionare tanto facilmente! Volevo quindi ringraziarla per leggere ( che già è tanto ), commentare ( anche se è costretta a farlo perché sotto tortura e manco gli riesce più di tanto) e soprattutto perché ha la pazienza di correggere ortografia e  punteggiatura di ogni singola  pagina di questo racconto (anche se io sono perfida e non accetto tutti i suoi consigli, anzi, prima di metterli in pratica ogni volta dobbiamo fronteggiarci in una lotta all’ultimo sangue, ma alla fine qualche volta cedo e lei lo sa, anche perchè sennò sarebbe paaaazza a farlo ogni volta).
Un altro mio sincero ringraziamento va a Icci (alias Giorgia), mia amica nonché ancora di salvezza che mi sostiene sempre, nel bene e nel male ( come in questo caso, povera-cara!) e mi da la forza di tirare avanti anche quando vorrei mollare tutto.
La ringrazio per la pazienza con la quale ha letto ogni capitolo e fa pure finta che le piaccia       ( che santa che è questa ragazza!! ^___^ ) e perché si è messa lì con impegno a cercare di migliorali lavorando sulla prospettiva del lettore, facendomi notare le piccole imperfezioni che l’autore non può notare.
Grazie di cuore, vi voglio bene…
                                                                                 Aka_Z
                         



  
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