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Autore: DisneyStar022    05/09/2013    1 recensioni
[Kickin\\\' It - A colpi di karate]
Kim è una ragazza semplice, dolce e un po' troppo sarcastica. Non sa dire di no e aiuta tutti.
Jack è un duro, ma ha un cuore grande per amare, anche se non gli interessa fidanzarsi.
Che cosa succede quando si mettono insieme il duro più arrogante e la regina del sarcasmo?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: OOC, Traduzione | Avvertimenti: Incompiuta
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Ecco il secondo capitolo :)

*In corsivo= i pensieri di Kim*

KIM’S POV:
A scuola faccio parte dei popolari e sono una cheerleader.
Dai, no. Sto scherzando.
Non centro davvero nulla con le persone 'IN' della scuola, sinceramente, non ne voglio neanche far parte. Non che detesti le cheerleaders, è solo che faccio schifo a ballare e probabilmente anche a parlare, con quella voce stridula che mi ritrovo… Non è il mio genere. Gli sportivi e le cheerleaders non mi danno fastidio. Beh, nessuno mi da fastidio, sono gentile e cerco di aiutare sempre tutti.
"Hey Kim." Qualcuno ha detto dietro di me. Mi voltai per vedere Eddie in piedi con uno sguardo pieno di speranza sul suo volto. Eddie era abbastanza conosciuto a scuola, si può dire che fosse un popolare, ma non era arrogante, bensì sempre molto gentile con me. Era un tipo calmo e a volte troppo distratto. ”Ciao Edd. Come stai?" Ho chiesto, chiudendo il mio armadietto.
"Sto bene. Uhm Kim, posso chiederti un favore?" Ha detto.
Sembrava preoccupato.
"Cioè?" Chiesi.
"In realtà, dovrei andare ad un appuntamento con Sophie, ma sta mattina i miei genitori mi hanno detto che devono andare da qualche parte e quindi oggi pomeriggio devo stare a casa con mia sorella. Ma io davvero non voglio annullare l'appuntamento con Sophie, quindi mi ero chiesto se sta sera potresti fare da babysitter? " Chiese nervosamente.
Eddie, è “purtroppo”, il mio vicino di casa, un fastidioso vicino di casa a volte. Di solito, quando i suoi genitori sono fuori città, cioè un sacco di volte, organizza delle feste. Quel genere di feste che finiscono alle sei del mattino. Musica ad alto volume, adolescenti ubriachi, aria che puzza di vomito e di alcol. Insomma un ambiente perfetto per il sonno.
Non ho risposto subito, perciò continuò a pregarmi. "Per favore, Kim, farò tutto quello che vuoi!”
C’ho pensato… tanto sta sera non ho nulla da fare. "Va bene." Ho detto, mentre Eddie sorrideva, i suoi occhi si illuminarono.
"Grazie, sei fantastica." Ha detto raggiante verso di me. No, sono Kim.
"A che ora devo venire?" Gli ho chiesto.
"Sette e mezza? Non farò tardi. Grazie." Ha detto camminando via.


"Hai pianto?" Alzai gli occhi per vedere Jerry, un mio compagno di classe. I miei occhi devono essere ancora un po’ gonfi per tutto il pianto di ieri sera.
"Sì... Ho scoperto che in realtà Babbo Natale non esiste." Dissi con una faccia triste. Non avevo intenzione di dirgli la verità, non mi sento di condividere l'incidente con nessuno.
“Lo sai che non apprezzo il sarcasmo." Jerry rispose, poi mi guardò. Ci siamo seduti in classe. Lo ignorai e gli chiesi "Hai visto Grace, oggi?"
Grace è l'altra mia migliore amica. Jerry ed io siamo amici da quando eravamo piccoli, mentre ho incontrato Grace 2 anni fa a scuola, quando l'avevo salvata dal finire in punizione.
"No... Deve essere da qualche a fare rissa con qualcuno." Ha detto e ci siamo concentrati sulla lezione.
Jerry è una sorta di vip, è conosciuto in tutta la scuola, ma a lui non frega niente della popolarità. Ho passato così tanto tempo con lui, e sinceramente, non mi servono altri amici. E' proprio passando tanto tempo con lui, che ho capito delle cose. In realtà, Jerry è un bambinone, ma è anche un ragazzo molto dolce. Lo adoro. Grace, d'altra parte odia i fighetti della scuola. In realtà lei odia proprio tutti, tranne me e Jerry. Grace è una delle ragazza più carine della scuola, ma nessuno osa avvicinarsi. Diciamo che fa largo uso di pugni e calci, e se non le vai troppo a genio, non ci pensa 2 volte prima di farti finire in infermeria.
Amici strani lo so, ma io non sono da meno.
La giornata è andata come al solito. Stavo camminando fuori dalla mia classe, quando qualcuno mi afferrò la mano e cominciò a tirarmi nella direzione opposta.
Alzai gli occhi per vedere Grace.
"Grace! Cosa stai facendo?" Chiesi confusa mentre lei continuava a tirare.
"Vieni e poi ti spiego." Ha detto con urgenza. C'era qualcosa di veramente urgente, e Grace sembrava preoccupata.
"C'è stata una rissa tra alcuni studenti della nostra scuola e con quelli di un altro liceo. Jerry ha cercato di fermare la rissa, ma è stato spinto e coinvolto nella lotta. Credo si sia fatto molto male." Ha spiegato mentre correvamo per i corridoi. Abbiamo raggiunto la parte anteriore della scuola.
La Seaford High School, la nostra scuola, e la Swotmore High School erano rivali. Rivali in ogni cosa, dal mondo accademico allo sport. Tutto. E spesso c'erano risse tra studenti.
Questo mi ricorda la lotta di ieri, quando stavo per ... Scossi la testa.
Non è il momento giusto per pensarci ....
Ho notato subito Jerry, era disteso a terra e il suo naso sanguinava e aveva il labbro spaccato. Corsi da lui.
“Merda! Jerry, Stai bene?" Ho chiesto chinandomi verso di lui.
“Sto benissimo, non vedi?” Ha detto con sarcasmo. "Idiota". Mormorai sottovoce.
"Un semplice no mi bastava." Ho detto mentre lo fissavo. Mi guardai intorno, uno o più ragazzi erano rimasti feriti, ma non mi sembravano così gravi quanto Jerry. Ho visto Eddie parlare con due ragazzi, dalla scuola rivale. Stavano discutendo, forse per fare pace.
Abbiamo aiutato Jerry ad alzarsi, in modo che potessimo portarlo in infermeria.
"Ehi, amico." Qualcuno lo chiamò da dietro di noi. Mi voltai per vedere Eddie e un altro ragazzo con cui stava parlando in precedenza. Jerry lentamente girò la testa "Sì?"
“Jack è qui per chiederti scusa.” Ha chiarito Eddie ed ho visto Jack sorridere, ma non è stato un vero e proprio sorriso, suonava più o meno come un "se devo proprio".
"Ti sei fatto davvero male?” Ha chiesto Jack.
"Un po'". Jerry ha prontamente risposto, poi si lasciò fuggire una smorfia di dolore, aveva davvero una brutta ferita al labbro.
"Non fare la fighetta. Andrà tutto bene.” Commentò Jack sogghignando.
L’avevo intuito, questo Jack deve proprio essere uno stupido…
Eddie si è rivolto verso Jack, sembrava leggermente arrabbiato. “Avevi promesso di non-", ma prima che potesse continuare a parlare, Grace tirò un calcio a Jack, che perse l'equilibrio e cadde a terra.
"Non scherzare con nessuno dei miei amici, stronzo. Altrimenti ti strappo via quel pene di 2 cm che ti ritrovi e te lo faccio ingoiare.” Disse. Jack sembrò arrabbiarsi veramente.
"Senti, io normalmente non faccio a botte con le ragazze, ma prova a ridire qualcosa, e ti faccio vedere come con un pugno ti faccio finire su Marte!" Jack urlò alzandosi, guardava minacciosamente Grace. Eddie lo tirò indietro.
Prima che Grace potesse dire o fare qualsiasi altra cosa l'ho tirata verso di me. "Smettila, lascia perdere." Se si immischia nuovamente in una rissa sarà sicuramente sospesa. Ha già ricevuto 3 avvertimenti dalla preside. Cercai di calmare Grace, dopodiché ci siamo avviati verso l’infermeria per Jerry.

...
Suonai il campanello della casa di Eddie e lui ha aprì la porta dopo un paio di secondi.
"Hey Kim! Ancora grazie mille." Ha detto con un sorriso enorme. "Mia sorella è in salotto. Se hai bisogno di qualcosa o se ci sono problemi mi chiami, ok?"
"Certo." Ho risposto con un sorriso. Mi incamminai dentro casa, mentre Eddie camminava verso la sua auto.
“Uh Kim?" Ho sentito la voce insicura di Eddie da dietro, e mi voltai.
"Sì?" Ho chiesto corrugando le sopracciglia.
"Ti sembro okay?" Ha chiesto timidamente.
Meh. Fa un po’ cagare quella giacca….
"Sì... Stai molto bene." Ho detto con un sorriso, aveva davvero un aspetto gradevole e decente, inoltre a Sophie piace molto Eddie, perciò non le avrebbe importato più di tanto del suo aspetto. Lui sorrise e continuò fino alla sua auto.
Sono entrata dentro casa chiudendo la porta. Sentivo la musichetta della sigla di un cartone animato in TV. In punta di piedi, mi avvicinai al salotto, dove Sarah era seduta sul divano, con la bocca spalancata e un pacchetto di orsetti gommosi in mano.
Oh mio Dio! Amo gli orsetti gommosi!
Ignorando la mia voglia di andare a strappare gli orsetti gommosi alla bambina, mi avvicinai dietro di lei silenziosamente, dato che non mi aveva ancora notato. Mi chinai un po’, iniziandole a fare il solletico. Lei si lasciò sfuggire un grido di sorpresa e si mise a ridere in modo incontrollabile.
Si voltò e rimase a bocca aperta. “Kim!” Mi sorrise abbracciandomi.
“Ciao Sarah! Come stai?” Le ho chiesto abbracciandola anch'io.
"Sto bene." Disse con la sua voce da bambina. E' adorabile.
“Allora, vogliamo giocare o guardare la TV?" Le ho chiesto, raccogliendo dei giocattoli dal pavimento.
"Giochiamo." Ha detto saltando sul divano.
"Va bene, a cosa vuoi giocare?" Ho chiesto con accento simpatico. Sai, di solito si parla così ai bambini piccoli e adorabili, proprio come Sarah.
“Nascondino!" Ha detto e battendo le mani.
“Che bello il nascondino, forza conto io.” Ho detto. Sarah iniziò a correre in giro cercando un nascondiglio.
“Uno, due, tre…” Mi veniva da ridere, è davvero una bambina carinissima.

* Più tardi *

“No ma cosa fai?! Non guardare indietro! No!" Ho gridato scuotendo la testa con delusione. Tom aveva catturato Jerry.
Sarah ed io avevamo giocato praticamente tutta la sera a nascondino, poi aveva bevuto il suo latte, ed ora stavamo guardando Tom&Jerry. Sarah mi aveva offerto i suoi orsetti gommosi. Brava ragazza. E adesso stavamo ridendo dell’enorme bernoccolo di Tom, causato da Jerry.
Il campanello suonò improvvisamente. Guardai l'orologio: erano solo otto e cinquanta. Eddie è tornato molto presto, spero che sia andato tutto bene.
Ho aperto la porta. Ed ho visto Jack. Mi guardò confuso, e sono abbastanza sicura di aver assunto anch'io lo stesso sguardo sbalordito.
"Sei la ragazza di Edd?" chiese a caso. COSA?
"Beh ciao anche a te e no, non lo sono." Ho risposto con sarcasmo. Lui alzò un sopracciglio.
"Che ci fai qui, allora?" Ha chiesto. Oh, sto solo derubando questa casa.
Ma prima che potessi rispondere, mi fece un’altra domanda. “Dov'è Eddie?” In tasca. Sembrava abbastanza irritato.
"Sono qui per fare da babysitter alla sorella di Eddie, e lui è uscito per un'appuntamento." Ho risposto semplicemente.
Borbottò frustrato qualcosa tra i denti, che non riuscii a capire. Ho iniziato a chiudere la porta.
"Hey". Ha messo la mano sulla porta per fermarmi. Aveva uno sguardo infastidito sulla sua faccia.
"Sì?" Chiesi, alzando un sopracciglio. Che cosa vuole?
"Dovrei rimanere qui stasera, quindi su, spostati.” Ha detto.
"Aspetta. Non posso farti entrare, Eddie non mi ha detto che stava aspettano ospiti. Non posso mica lasciare che una persona a caso entri." Ho spiegato.
Jack sospirò, tirò fuori il cellulare dalla tasca e chiamò qualcuno, Eddie, credo.
“Ehy, non è colpa mia se non sono in casa, la tua babysitter non mi lascia entrare." Mi guardò mentre parlava al telefono. Qual è il suo problema? Non ho detto niente di male, sto solo cercando di proteggere Sarah e me stessa. E' una cosa così sbagliata? Che Idiota.
Mi passò il telefono.
"Pronto?"
"Si Kim, mi dispiace ma ho dimenticato di avvisarti di Jack. Dovrebbe stare da me stanotte. Fallo entrare e scusalo, oggi è di cattivo umore.” Mi ha chiarito Eddie.
"Okay, nessun problema." Ho detto e ho ridato il telefono a quel coglione. Ha rimesso il cellulare in tasca, poi mi guardò.
"Hai intenzione di farmi entrare adesso?" Ha chiesto sarcasticamente.
Nah, preferisco che rimani col culo qui fuori.
I miei occhi si spalancarono e mi coprii la bocca con le mani. Mi sono appena resa conto di averlo detto ad alta voce. Ops.
Jack mi guardò infastidito per un secondo, poi mi fece subito un sorriso compiaciuto.
Mi spostai con leggerezza e lui entrò. Con il ghigno ancora al suo posto.
Volevo lamentarmi.
Eddie è meglio che tu torni a casa il più presto possibile, se non vuoi vedere il mio lato omicida.

Fine del capitolo

  
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