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Autore: CrazyFantasyWriter    05/09/2013    1 recensioni
La Rowling ha scritto il fantastico capitolo 19 anni dopo, dove il trio è sposato con figli, ma come sono stati i matrimoni?
Spero che vi piaccia!!! Sono i primi veri matrimoni di cui scrivo partendo da 0, siate clementi...
Spero vi piaccia
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ancora i signori Weasley

Ronald Weasley ed Hermione Granger... quanto avevano riso vedendo uno ad uno i loro amici posare davanti all'altare e pronunciare il classico immancabile sì, ridevano perchè sapevano che loro non si sarebbero mai sposati. Si amavano moltissimo, ma il loro rapporto era troppo altalenante e spesso si comportavano come dei bambini e litigavano per le cose più stupide.

In quel giorno, però, in quel magnifico giorno soleggiato, i due ragazzi stavano facendo, proprio, quello che non avrebbero mai pensato di fare.

Era iniziato tutto poche settimane dopo il matrimonio di Luna e Neville.

I due si trovavano al numero 12 di Grimmaul Place, avevano deciso di passare il sabato e la domenica con Ginny ed Harry, perchè erano gli unici giorni in cui al Ministero non lavorava nessuno e Ginny , finalmente, a causa della gravidanza, aveva lasciato la squadra.

Erano tutti riuniti intorno al grosso tavolo del soggiorno che mangiavano le deliziose portare cucinate da Kreacher quando Hermione si allontanò un momento.

“Ron” chiamò poco dopo, “Potresti venire un momento?”

Il rosso posò la forchetta, stranito e anche un po' scocciato di lasciare il pollo nel piatto, chiese scusa alla sorella e all'amico e uscì anche lui dalla cucina.

Guardò nel corridoio, ma Hermione non si vedeva da nessuna parte, così decise di salire al piano di sopra.

Hermione era fra il vecchio bagno dei Black e una camera da letto, aveva le braccia incrociate al petto, i capelli un po' scompigliati e il viso pallido.

“Cosa ti è successo?” chiese Ron preoccupato.

Hermione esitò un po', poi entrò nel bagno e fece segno al fidanzato di seguirla. Lui entrò, guardò il nero e lucido pavimento di piastrelle e i pomelli dei rubinetti, sembrava tutto a posto.

“Muffliato” disse la ragazza puntando la bacchetta contro la porta .

“Cosa...” provò a chiedere Ron ancora più preoccupato di poco prima.

Hermione prese a camminare avanti e indietro, dal wc alla vasca da bagno, dalla vasca da bagno al wc.

“Io...” disse fermandosi, poi richiuse la bocca e riprese a camminare.

Ron la seguì con lo sguardo.

“Sonoincinta” disse ad un tratto lei.

“Come?” chiese Ron spaesato.

“Io sono... incinta”

“Ah... ok” sorrise Ron sollevato, poi si rese conto di quello che le sue orecchie avevano appena udito, “Cosa? Come hai fatto, quando, dove, perchè?”

Hermione lo fulminò con lo sguardo.

“Non voglio diventare madre, non a questa età, sono troppo giovane”

“Anche Harry e Ginny stanno per diventare genitori, magari i nostri figli nasceranno nello stesso anno, di quanti mesi sei?”

“Ah...” esclamò, “Ronald, pensa un po' a quando è stato il matrimonio di Luna e Neville e pensa a cos'è successo quella notte”

Il rosso deglutì, poi contò le settimane sulle dita.

“Quasi due mesi” disse con la gola secca.

Hermione si sedette sul bordo della vasca.

“Cosa facciamo?” chiese.

Ron scosse la testa e si sedette affianco a lei.

“Ma sei sicura di... Voglio dire, non è che ti sei... sbagliata?”

“Non ti avrei detto nulla, se non ne fossi stata certa”

Rimasero in silenzio per qualche istante.

“Ho sempre sognato di avere un bambino che gironzola per casa” confessò Ron.

Hermione gli sorrise, “Piacerebbe anche a me, ma... ho paura di non essere all'altezza e non credo che saremo dei genitori degni di questo nome. Abbiamo un lavoro fisso al Ministero, chi rimarrà a casa per badare al piccolo? Non siamo sposati e non abbiamo nemmeno una casa tutta nostra, inoltre, i miei ti avranno visto... quante volte?”

“Non so, quattro, cinque al massimo...”

“Appunto”

“Ce la faremo, in qualche modo riusciremo ad avere una casa, e a sposarci prima che la tua pancia ti impedisca di vederti i piedi, te lo prometto”

Quella buffa promessa era stava mantenuta e in un paio di settimane i due riuscirono a rimettere a nuovo la vecchia casa che i genitori di Hermione usavano per le vacanze anni prima, la futura sposa trovò un vestito bianco e Molly e la signora Granger organizzarono un matrimonio con tanto di cerimonia in giardino e banchetto in quattro e quattro otto.

I due erano sereni, avevano accettato il fatto di diventare genitori ed erano addirittura felici di sposarsi, l'unica cosa che non avevano tenuto in conto erano tutte le tradizioni che voleva seguire la mamma della sposa.

* * *

Dopo l'addio al celibato della sera prima Hermione era più stanca che mai, Ginny, Molly e sua madre erano con lei nella sua camera e la aiutavano a vestirsi.

Hermione si guardò allo specchio.

“Non avrei mai immaginato di mettere un vestito con una gonna così ampia” disse ciondolando e facendo dondolare la gonna.

“Tesoro, in quella scatola ci sono tutte le cose che devi indossare in più, portano fortuna!” disse la signora Granger indicando una scatola a fiori poggiata sul letto.

“Ma ho già il vestito e fra poco metterò il velo, non basta?” chiese la ragazza.

“No” disse la madre, “Adesso vado a vestirmi, io, ma fra un po' torno e voglio vederti quelle cose addosso. Detto ciò uscì dalla stanza.

Ginny e Molly cominciarono ad acconciare i capelli ribelli di Hermione, poi dopo una mezz'oretta e qualche incantesimo, ovviamente fatto di nascosto, riuscirono a raccoglierli lasciando cadere qualche boccolo sul davanti.

“E' bellissimo, grazie!” disse gioiosa la sposa.

“Bene, adesso puoi guardare cosa c'è nella scatola” disse Ginny e con un po' di fatica a causa del pancione la portò ad Hermione.

“Aspettiamo mia madre, le verrà una crisi di nervi se sapesse che ho osato aprire la scatola prima del suo arrivo”

La signora Granger arrivò, tolse la scatola di mano alla figlia, la aprì e cominciò a tirare fuori tutto ciò che c'era dentro.

“Bene” disse, porgendole una giarrettiera rossa, “Qualcosa di rosso...”

Hermione, aiutata dalla signora Weasley la indossò.

“E' la nostra tradizione” spiegò la mamma della sposa vedendo gli sguardi straniti di Ginny e Molly, “Per augurare buona fortuna la sposa deve indossare: qualcosa di rosso, qualcosa di blu, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato e qualcosa di regalato”

Poi diede ad Hermione un piccolo fiocchetto blu.

“Lo appunterai con questo...” e tolse un cerchietto di diamanti dalla scatola, “Era di tua nonna” spiegò mettendo il fiocchetto e il cerchietto alla ragazza.

Hermione sorrise.

“Ecco, manca solo qualcosa di regalato, il vestito è nuovo...” disse la signora Granger.

“Io...” disse Ginny e andò a prendere un mazzo di fiori lilla, “Ecco, da parte mia e di Harry”

“Grazie mille!” disse la sposa e prese il mazzo con entrambe le mani guardandosi allo specchio, “Ora è tutto perfetto”

* * *

Gli sposi si baciarono e gli applausi invasero il giardino della casa babbana. La festa fu strana per tutti i parenti Weasley.

Non c'erano bicchieri che si riempivano da soli, non c'erano gnomi fra i cespugli e nemmeno sventolii di bacchette.

Gli unici a sembrare a loro agio erano i genitori di Hermione ed Harry, che dopo tutti gli anni passati dai Dursley non aveva mai sentito il bisogno di usare la bacchetta per ogni cosa.

La sera arrivò e si diede inizio alle danze.

“Ti è cresciuta un po' la pancia dall'ultima volta che abbiamo ballato insieme” disse Harry osservando la distanza a cui doveva ballare con la moglie.

“Non è l'unica cosa che mi è cresciuta, guarda che braccia...”

Harry rise.

“Una volta che il bambino sarà nato non mi riprenderanno nemmeno in una squadra di Quidditch di elefanti.

“Quanto brontoli per un po' di chili in più” disse Harry continuando a ballare.

Ginny cambiò discorso.

“Lo sapevi?”

“Cosa?”

“Di loro due... di Ron ed Hermione, sapevi che si sarebbero messi insieme?”

Harry alzò le spalle.

“L'incarico di migliore amico di entrambi mi impedisce di darti alcuna risposta” scherzò.

“Dico sul serio, quando andavamo a scuola, l'avevi mai immaginato?”

“Più di una volta” disse Harry, poi al sesto anno, quando Ron si è messo con la Brown ne ho avuto la conferma e poi... bhè, io ero impegnato ad uccidere Voldemort e loro si baciavano sotto il mio naso come se nulla fosse, quindi...”

“Io non l'avrei mai immaginato” disse Ginny, “Hermione non mi hai mai detto nulla e io credevo che dopo essere andata al ballo con Viktor Krum si fosse innamorata di lui”

Marito e moglie si fermarono e andarono a sedersi.

Intanto i neo-sposi erano al centro della pista.

“Sembrano tutti felici, vero?” chiese Hermione guardandosi intorno.

“Si, se escludi mia zia Murriel che non sa come riallacciarsi le scarpe a mano e insulta chiunque...”

Hermione sorride.

“Potrebbe andare in bagno e riallacciarle con un incantesimo, no?”

“Non mi importa... basta che la smetta di lamentarsi” lo sguardo di Ron cadde sul ventre della sposa.

“Mia madre ha voluto a tutti i costi portarmi da un dottore babbano, l'altro giorno”

“Stai male?” chiese Ron allarmato.

“Ma no... è per il bambino... nel nostro mondo non andiamo dal dottore solo quando stiamo davvero male, lo sai”

“Ah... giusto i tuoi fanno i denfissi, non vedo alcun motivo per farmi vedere i denti”

“Dentisti” lo corresse Hermione sforzandosi per non ridere, “Si dice dentisti, non denfissi. Comunque, ci siamo andate, non so ancora se è maschio o femmina, ma fra qualche settimana lo potremo sapere”

“Con quale incantesimo?”

“Con nessuno, devo fare una visita, ma nulla di che...”

“E sai se nascerà entro quest'anno?”

“Nascerà l'anno prossimo”

Fecero una giravolta.

“Peccato, sarebbe stato bello se fosse andato o andata a scuola con il suo cuginetto, vabbè... Come ti piacerebbe chiamarlo?”

“Oh... non credo affatto sia un maschio, perciò la chiameremo Rose”

“Hermione, ti ricordo che pensavi che pure il Principe Mezzosangue fosse una ragazza, perciò non ti illudere troppo e comincia a pensare a lui come... Hugo”

“Hugo?” ripeté Hermione, “Che razza di nome è Hugo? David, quello è un bel nome”

“A me piace Hugo”

“Tanto sarà una femmina”

“Continua a sperare tesoro, rimarrai delusa...”

“Ronald sei incorreggibile, siamo appena sposati e già ci fai litigare”

“Per litigare bisogna essere almeno in due”

Hermione sbuffò divertita.

“Mi toccherà bisticciare con te per un sacco di anni, vero?”

Ron annuì.

“Almeno un centinaio”

“Un centinaio? Credo che moriremo, più o meno, a centoventi anni?”

“Zio Billius ne aveva ben centocinquantatré quando è stato trovato morto”

“Spero di non doverti sopportare per tutti quegli anni”

“Ti sei già stufata di me?”

“Mi sono stufata di te da quando siamo diventati amici dopo che tu ed Harry mi avete salvata dal Troll”

“Sarà una bella convivenza la nostra, già mi immagino le pentole che volano...” sospirò Ron.

Hermione rise, era felice. Anche Ron era felice, felice di litigare con lei così amorevolmente.

Non li importava quante volte avrebbero litigato, sarebbero sempre stati insieme.

NOTA:

Eccomi qui a postare l'ultimo capitolo... Sono in ansia, voglio anzi, devo, sapere cosa ne pensate. Nel complesso ho scritto una cavolata??? Ripeto per l'ennesima volta che ho sempre pensato che l'idea dei 4 matrimoni l'ho sempre trovata un po' stupida, però ho deciso ugualmente di scrivere e postare ciò che avevo scritto.

Vi mando un grosso grosso bacione e faccio un po' di pubblicità a Lily e James un legame eterno, ff che mi sta mooolto a cuore, spero che la leggerete.

Ciao!!!

  
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