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Autore: eryenne    05/09/2013    1 recensioni
Alexandra Baker aveva deciso di arrivare vergine al matrimonio, per via della sua famiglia eccessivamente ossessionata dalla religione. Ad Alex dopo tutto andava bene così, non aveva mai avuto un ragazzo e fino a quel momento non ne aveva neanche sentito la necessità. Bum fine della bella storia

Non sarebbe stata una storia poi così tragica se, Alex non si fosse innamorata di quel ragazzo, e quel ragazzo non si fosse chiamato Zayn Malik.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’aula di biologia sembrava più grande rispetto a quando l’aveva lasciata tre mesi prima, tutto sembrava più grande in quella scuola rispetto ai tre mesi prima, e Alex continuava a sentirsi sempre più piccola.                          
Prese posto nel penultimo banco e aspettò pensierosa che l’aula si riempisse, quell’ora non era in comune con Josh, quindi si sentiva ancora più scoperta senza di lui.
Ripensò all’ultimo giorno in quell’aula. Zayn stava seduto accanto a lei e la stuzzicava toccandole la coscia sotto il banco, gli aveva detto di smetterla se no avrebbe potuto perdere il controllo, e lui le aveva risposto che era gli sarebbe piaciuto davvero tanto. Ripensò a quanto la faceva sentire bene soltanto sfiorandole la mano, a quanto la faceva sentire al sicuro e protetta quando in mezzo ai corridoi la teneva per mano e le sussurrava parole dolci.  
Non appena sentì gli occhi pizzicare scacciò quei pensieri, Zayn l’aveva soltanto usata per i suoi bisogni animaleschi, e il lato positivo di quell’anno era che non l’avrebbe più rivisto dato che ogni persona che conoscesse Zayn aveva detto che si trovava talmente bene in Francia che non sarebbe tornato.  L’aula si riempì riportandola alla realtà, e una ragazza dai capelli corvini prese posto accanto a lei, sorridendole timida. ‘’Sono Rose’’ aveva sussurrato. ‘’Alex’’ disse soltanto appoggiando la testa alla mano destra. 

‘’Neville’’ un ragazzo alzò la mano assonnato quando il professore chiamò il suo nome. ‘’Mali..’’ non ebbe il tempo di finire che ‘’Prof. Presente’’ . Alex sembrava aver visto un fantasma. 
‘’Malik, giusto in tempo’’ sorrise sornione il professor Nigel.  Zayn prese posto due file accanto ad Alex e iniziò a guardarsi intorno con un sorrisino compiaciuto. Che cosa ci faceva lì? Zayn continuò a guardarsi intorno e, quando incontrò lo sguardo di Alex le fece un cenno di saluto con la testa. Che cosa aveva fatto?          
Alex sembrava sotto shock, continuava a guardarlo con duemila pensieri in testa, i due non si erano lasciati bene, perché adesso lui si comportava come se nulla fosse?

‘’Vaffanculo Zayn, vaffanculo, vaffanculo’’ Aveva urlato Alex nel bel mezzo della strada, non le importava delle occhiate disgustate degli anziani che passavano. ‘’Alex devi ascoltarmi cazzo!’’ aveva detto lui, prendendole entrambe le braccia e guardandola dritto negli occhi. Alex non poteva reggere ancora per molto, sentì gli occhi gonfiarsi di lacrime e non provò nemmeno a fermarle. ‘’Perché l’hai detto a tutti?E se mio padre lo venisse a sapere? Avevi bisogno di vantarti delle tue esperienze? Volevi aggiungere un altro nome alla tua lista? Mi fai schifo Zayn’’ si era sciolta dalla presa ferma del ragazzo, e aveva iniziato a sfregarsi gli occhi come una bambina. ‘’Non l’ho detto a nessuno Alex, devi credermi! – aveva preso un bel respiro e poi continuò - tu mi piaci sul serio’’ aveva detto serio. ‘’E tu devi credermi Zayn, mi fai schifo sul serio’’ se n’era andata correndo, sbattendo contro più persone che le avevano urlato di essere una cafona.             
L’aveva cercato Alex, nei giorni successivi, ma aveva sentito che lui sarebbe partito, probabilmente ad informarsi per qualche scuola artistica, si sarebbe preso una vacanza da tutti, e da lei.


La campanella triturò i timpani di Alex che si alzò prima degli altri e si affrettò ad uscire dalla classe.       Arrivata al suo armadietto posò i libri e tirò un respiro profondo. Non è niente Alex, non è niente. Ripetè a se stessa più volte, finchè una mano non le si posò sulla spalla. Ti prego no, non posso, ti prego, ti prego.     Si girò lentamente, sperando con tutte le forze che aveva in corpo di vedere una qualche faccia sorridente che non aveva mai visto prima.                                                                                                                                                               ‘’Josh!’’ urlò portandosi una mano al petto. ‘’Ma che ti prende? Sembra che hai visto un fantasma, insomma sono così male?’’ scherzò il ragazzo specchiandosi nello schermo nero del cellulare. ‘’Ho visto Zayn’’ rispose secca incrociando le braccia. La faccia dell’amico non la rincuorò a fatto, e lei gli portò una mano sotto il mento pronta a raccogliere la sua bocca in caso fosse caduta. ‘’Davvero?’’ chiese ingenuamente, riprendendosi finalmente. ‘’Josh, mi manca così tanto - Alex poggiò le spalle contro l’armadietto e abbassò lo sguardo, portandosi una ciocca di capelli ondulati dietro l’orecchio. – io.. pensavo di averla superata’’ sbottò, sconsolata.  L’amico non disse niente, l’abbracciò soltando, tenendola più stretta che poteva. 

‘’Ogni mattina la stessa storia Alexandra, sono stufa! Alza il tuo bel culetto dal letto e corri a vestirti’’ la fastidiosa voce di Gemma Baker, risuonò vicino il letto di Alex scatenandole una tempesta di nervi dentro.
Come ogni mattina Josh fu lì davanti ad aspettarla. ‘’Come stai?’’ chiese accarezzando i capelli lisciati dell’amica. Sapeva quanto Zayn contasse per lei, sapeva che Alex non era una poco di buono, e che qualcosa doveva averla vista in quel ragazzo per avergli donato la sua verginità. Sapeva anche che quell’unico mese non era significato soltanto sesso, e sapeva che quando la sua amica rispose un semplice bene mentiva spudoratamente.

 ‘’Che hai a prima ora?’’ chiese Alex nella speranza di avere almeno un’ora in comune con l’amico. ‘’Francese.’’ Rispose guardando l’orologio e scompigliandosi i capelli castani. ‘’Fantastico, io psicologia, ci vediamo in mensa.’’ Gli diede un bacio nella guancia prima di camminare verso l’aula 009.
Si sistemò l’attillata maglia viola dentro i jeans e andò a sbattere contro qualcosa di duro. ‘’Cazzo scus..’’ quando alzò lo sguardò sentì le gambe cedere e il cuore impazzire. In quegli occhi castani Alex si ci perdeva dentro. Le era mancato così tanto quel viso, quelle fossette sotto gli occhi che tanto adorava, quella pelle liscia e ambrata, la bocca carnosa che era solito mordicchiare con i denti. ‘’Ciao’’ sussurrò Zayn, dopo un tempo che ad Alex sembrò un’eternità. Continuò a guardarlo come se avesse aspettato quel momento da secoli.  Il momento venne interrotto dalla finta tosse infastidita del professore, che dopo essersi schiarito veramente la gola, li invitò ad entrare  ed accomodarsi al primo e unico banco libero.
Non voleva stare seduta insieme a quel ragazzo, si era già mostrata abbastanza ridicola il secondo prima.   Si sedette e quando Zayn prese posto vicino a lei, le sfiorò mano ritraendola subito. ‘’Scusa’’ mormorò visibilmente in imbarazzo. Ancora una volta, Alex fu completamente incapace di rispondere, le sembrava di non controllare più i suoi muscoli della faccia, e del resto del corpo. 

L’ora passò fin troppo lentamente, e quando la campana suonò, Alex non fece altro che ringraziare Santi che non credeva neanche di conoscere. ‘’Alex’’ prima di poter uscire dalla classe si voltò indietro e vide che Zayn la raggiungeva. ‘’Ciao’’ riuscì finalmente a dire. Sentiva le guance andare in fiamme, non poteva credere l’effetto che ancora gli faceva quel ragazzo. ‘’Io credo che.. – si schiarì la voce – forse dovremmo parlare’’ Zayn era visibilmente in imbarazzo, si grattò la nuca, un altro chiaro segnale. Questo atteggiamento diede sicurezza ad Alex, che si ripetè mentalmente di sembrare fredda e distaccata. ‘’Io credo di no, io l’ho superato, e tu non l’hai mai iniziato, quindi siamo apposto così, non credi?’’ Guardò negli occhi Zayn e gli sorrise falsamente, quando lo superò si fiondò nel bagno femminile ed iniziò a piangere buttando fuori tutto il nervosismo accumulato. Si sentiva tradita, e umiliata allo stesso tempo, quel ragazzo aveva raccontato a tutti quello che sarebbe dovuto rimanere tra loro, e poi se n’era andato, senza dirle niente, lasciandola sola con se stessa.




Ok, mi prende troppo questa ff anche se so che non è il massimo. Che ne pensate voi? Avete capito un po' meglio la situazione? Spero non vi abbia annoiato troppo, in tal caso fatemi sapere. un bacio E
  
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