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Autore: LadyDaredevil    06/09/2013    9 recensioni
"...Con mio enorme disappunto noto che gli sguardi non sono fissi su di me, ma sulla persona che mi è vicino. Oh, Merlino! Stanno fissando Potter!
E quando dico fissando intendo ‘letteralmente mangiando con gli occhi’..."
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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BE MY BOY


Parte seconda
 
 
OH NO
No
No no
Nooooo
 
“Potter dimmi che non è quello che sto pensando io”
“Dalla tua faccia deduco proprio di sì, ma ti prego, non prenderla nel verso sbagliato”
“E in che verso dovrei prenderla??” chiedo, isterico.
Tossisco, mi schiarisco la voce, cerco di ritrovare la calma.
“Prendilo come un aiuto personale che mi dai”
“Ma cosa stai blaterando? Aiuto personale? Ma ti rendi conto di cosa mi stai chiedendo?”
“Ti sto chiedendo di fingere di essere il mio ragazzo”
Ok, fino a quando era stato solo un pensiero, non mi ero reso conto di quanto la cosa fosse assurda. Ma adesso che Potter aveva pronunciato quelle parole, il pensiero era diventato reale, e ancora più assurdo.
“No, Potter, no no no”
Lo Sfregiato fa un ulteriore passo verso di me. No, non va bene questa vicinanza. Se si avvicina ancora potrei non essere in grado di dirgli di no, potrei fare l’errore più grande della mia vita accettando questa sua richiesta d’aiuto. No, non posso farlo.
Draco, sii il mio ragazzo”
Bene, sono fregato, sono letteralmente fregato. Queste cinque dannatissime parole hanno distrutto le mie certezze, hanno fatto crollare il mio muro di cinismo e cattiveria. Hanno sbriciolato l’indifferenza che ho per tutto ciò che non mi riguarda.
“Dannato Potter” penso, ma lo dico ad alta voce, in modo che possa sentirmi.
Un sorriso si disegna sulle sue labbra, ed è così dolce che quasi ho voglia di… fuggire. Scuoto la testa, arrabbiato con me stesso più che con lui.
“Lo farai? Lo farai per me?” mi chiede, sussurrando le parole, toccandomi le braccia con le sue mani.
Non ha capito che questo contatto è nocivo?
Sto cercando di rimanere calmo ma dentro di me sono come un vulcano che erutta lava da tutte le parti. Non so per quanto tempo potrò ancora resistere.
“Potter, tu sarai la mia rovina, lo sai?”
Il ragazzo annuisce, ma non riesco a fargli sparire il sorriso dalle labbra.
“Avanti, dimmi. Che devo fare?” chiedo infastidito, sperando che la cosa sia il più indolore possibile.
Sento ancora l’impulso di scappare via, ma che figura ci farei? Sarei marchiato a vita, bollato come ‘Malfoy il coniglio’, resterei per sempre il codardo che non ha voluto aiutare San Potter.
“Una cosina semplice semplice” risponde, con una vocina sottile e sdolcinata.
Già non mi piace, non mi sembra niente di buono.
“Cosa?” chiedo, titubante, e nel frattempo aggrotto la fronte, spaventato dalla risposta.
“Un bacio” dice e pronuncia questa parola con una tranquillità mai vista prima d’ora.
E questa gli sembra una cosina semplice semplice? A me non sembra affatto così!
Vorrei strozzarlo con le mie mani! Ma non posso, le sue mani sono ancora appoggiate sulle mie braccia, sono calde e delicate, ma non mi fermeranno. Mi libero dalla presa, in fretta e lo guardo in cagnesco.
“No Potter” dico, serio, convinto.
“Hai detto che mi avresti aiutato” risponde deluso.
No, non la tattica degli occhi da cucciolo abbandonato non funziona con me, no no. Non mi lascerò impietosire dai suoi profondi occhi verdi, dalle sue iridi profonde, dal suo volto perf-
Non mi lascerò impietosire. Punto.
“Ho accettato prima di sapere le tue malsane intenzioni, ora mi tiro indietro”
“Da buon Serpeverde” dice e so che è un insulto.
“Non criticare la mia Casa, Potter. Ma lo sai cosa mi stai chiedendo?”
“Uh, è un bacio, niente di che” dice, sminuendo il gesto che mi ha appena chiesto di compiere.
“Niente di che dici? Allora perché un bacio dovrebbe convincere le tue ammiratrici che non sei interessato a loro? Eh?”
“Perché vedermi baciare un ragazzo spezzerà i loro cuori e farà fallire tutte le loro speranze” risponde, come se non ci fosse niente di più ovvio al mondo.
“Tutto qui? Non è che poi vorrai altro da me?”
“No, Malfoy, solo un bacio”
Ok, la richiesta non è poi del tutto irragionevole. Forse è davvero la cosa migliore da fare per poter allontanare quelle piattole. Dopo questo bacio anche io sarò libero. Non dovrò più avere a che fare con lui, tantomeno con le sue labbra. Non mi ha chiesto molto, solo un bacio. Cos’è un bacio? Un piccolo contatto di labbra. E allora perché all’improvviso mi sento nervoso?
Ho detto che lo avrei aiutato, e non voglio tirarmi indietro adesso. Ma non posso neanche fingere che questo mi lasci indifferente, non riesco a eseguire il mio compito senza fiatare.
“Potter, tu hai qualche rotella fuori posto”
“Stai facendo troppe storie per una cosa da niente. Se non avevi perso tempo in chiacchiere, adesso avevamo già finito” dice, quasi impaziente.
Non credevo che Potter avesse tutta questa voglia di baciarmi. Non posso dire che questo non mi faccia piacere, però devo ricordare a me stesso che il bacio non è spassionato, Potter sta solo facendo tutto ciò che può per potersi liberare di quelle oche invadenti.
“E va bene, facciamolo, muoviti” gli dico, sperando che la tortura finisca in fretta.
Potter si avvicina. Trattengo il fiato, non posso impedire al mio cuore di battere più velocemente.
Sono agitato e non so neanche il perché. Non è il mio primo bacio, non è il mio primo bacio con un ragazzo, ma allora perché sento qualcosa di molto simile alle farfalle nello stomaco?
Chiudo gli occhi, poi li riapro. Voglio guardarlo negli occhi, voglio vedere il suo volto.
Potter si avvicina ancora. Alza una mano, io assottiglio gli occhi. Lo guardo perplesso, non capisco cosa vuole fare. Mi tranquillizzo quando capisco che vuole solo posare le dita sul mio viso. Il suo tocco è caldo, rassicurante.
Per un attimo mi rilasso, lo guardo negli occhi e mi perdo nelle sue iridi verdi. Lo osservo mentre si inumidisce le labbra, cacciando la lingua lentamente. Lo imito, faccio la stessa operazione, mordendomi leggermente il labbro inferiore.
Si avvicina ancora, mentre io cerco di capire se le ragazze ci stanno guardando in questo momento. Che senso avrebbe baciarci se non abbiamo degli spettatori? Potter non sembra interessato a questo, forse vuole semplicemente togliersi il pensiero, baciarmi e sfruttare le mie labbra a suo piacimento. Che sfruttatore!
Torno a guardarlo, adesso è così vicino che le nostre labbra si sfiorano. Socchiudo gli occhi, aspetto il contatto. Quando finalmente la sua bocca si posa sulla mia, il contatto è così lieve che quasi mi vengono i brividi. Le sue labbra sono morbide, sono calde. Ci allontaniamo un attimo, i nostri respiri sono affannati, senza motivo.
Mi sporgo leggermente verso di lui, cerco nuovamente le sue labbra, vi poso un bacio leggero.
C’è di nuovo aria tra di noi. Abbasso lo sguardo e tutto ciò che vedo sono le sue labbra invitanti.
Adesso anche le mie mani si sono mosse, sono intorno al suo collo, le mie dita solleticano i capelli alla base della sua nuca.
Torniamo a baciarci, questa volta è un vero bacio, con un incrocio di labbra, di respiri sempre più affannati, di piccoli gemiti che rimangono intrappolati nelle nostre bocche.
Ci stacchiamo, a corto di fiato, lui bacia un angolo della mia bocca, io bacio il suo mento.
Le nostre labbra si incontrano ancora e ancora.
Rimaniamo immobili in questa posizione, senza avere la forza di baciarci ancora o di allontanarci. Respiro il suo profumo, guardo i suoi occhi, seguo i suoi movimenti mentre torna a leccarsi le labbra. Vuol farmi diventare matto?
La visione di quel semplice gesto mi fa salire il sangue al cervello. Sono geloso della sua lingua, in ogni momento può toccare quelle labbra, le può accarezzare, le può gustare.
Voglio anche io questo diritto. Ignoro ogni voce nella mia mente e riprendo a baciarlo, e questa volta approfondisco il bacio, spingo la mia lingua alla ricerca della sua.
Stranamente Potter non mi blocca, forse neanche lui ha capito cosa sta succedendo.
Ci baciamo ancora, e ogni volta separarci diventa più complicato, più doloroso. Harry appoggia il suo corpo contro il mio. Sento un brivido invadermi tutto il corpo a quel contatto. Ora il sangue è diretto decisamente in un’altra direzione, verso il basso.
Maledetto Potter e l’effetto che mi fa!
Cerco di riacquistare un po’ di controllo e stacco le mie labbra dalle sue, a malincuore.
I nostri nasi continuano a sfiorarsi e per un attimo penso che quel contatto possa bastarmi, ma non è così. Voglio di più e mi maledico per questo mio desiderio.
Potter mi guarda dritto negli occhi, sembra quasi che voglia leggere i miei pensieri.
Oh no, non posso permettere che questo accada. Non può scoprire quanto questo bacio mi sia piaciuto e, ahimè, quanto mi abbia eccitato.
Mi mordo il labbro inferiore per l’imbarazzo, distolgo lo sguardo. Deve proprio guardarmi con quei due occhi stupendi? Non so fino a quando potrò resistere alla tentazione di baciarlo fino a perdere completamente il fiato.
Ma no, Draco, torna in te! Mi ripeto questa frase forse dieci volte o anche di più, ma sembrano non avere nessun effetto sulla mia mente, né sul mio cuore, e tantomeno sul mio corpo.
Faccio un piccolo passo indietro e guardo le ragazze, il gruppo di oche che desidera qualcosa che non potrà mai avere. Stranamente provo una senso di soddisfazione a questa idea. Mi rende felice sapere che loro non avranno mai quello che io ho appena avuto, non potranno toccare le sue labbra, non potranno assaggiarle, non potranno provare la sensazione del corpo esile di Potter contro la propria pelle. Oh no, loro non proveranno mai queste sensazioni, penso soddisfatto.
Mi rendo conto che le ragazze hanno assistito al nostro spettacolo, piccolo ma di effetto. E dal modo in cui le labbra di Potter si sono curvate in un sorriso, capisco che anche lui se n’è accorto.
Le ragazze sembrano avere le lacrime agli occhi. Alcune di loro hanno portato le mani alla bocca, spaventate, inorridite, sconvolte.
Era proprio quello che volevamo!
Appena le ragazze si rendono conto di essere osservate, sussultano, squittiscono, si guardano intorno come se avessero visto chissà cosa. In un attimo si dileguano, fuggendo in tutte le direzioni possibili, tranne che nella nostra.
Torno a fissare Potter… o dovrei chiamarlo Harry?
Non so, ci siamo baciati e quindi direi che siamo piuttosto intimi, ma non sono sicuro che questo tipo di intimità mi spinga a chiamarlo per nome. Forse mi accontenterò dei soliti nomi, o del suo cognome. Sì, è meglio così.
“Sono fuggite sconvolte eh?” chiedo, per rompere il silenzio che è calato tra di noi.
È un po’ imbarazzante dopo il momento di intimità che abbiamo condiviso.
Ok, ho deciso che la parola intimità non mi piace, per niente.
“Domani daremo il colpo di grazia” mi risponde il moro, strizzandomi l’occhio.
“Domani?”
Mi è forse sfuggito qualcosa?
“Eh certo, un solo episodio non può bastare. Non hai idea di quanto siano agguerrite! Potrebbero capire che era solo una finta”
“Ma no, l’avranno capito” cerco di convincerlo, ma non sono abbastanza persuasivo.
“No no, sono degli ossi duri. Non si arrenderanno così facilmente”
“E tu cosa proponi di fare?” chiedo, quasi titubante.
Aveva detto di volere solo un bacio e nient’altro e invece… mi sa che mi ha fregato di brutto. Stupido Draco, hai abboccato come un pesce lesso!
“Niente, domani daremo loro un altro piccolo assaggio”
Capisco immediatamente a cosa si riferisce. Vuole un altro bacio.
Potter, Potter… ci stai prendendo gusto adesso?
“E’ proprio necessario?” chiedo, mascherando il mio ghigno.
Estremamente necessario” mi corregge.
Sbuffo, ma non posso non annuire. Ormai ho accettato di fare questa cosa per lui, ormai mi sono coperto di ridicolo. Cos’ho ancora da perdere?
Della mia dignità non è rimasta neanche l’ombra.
“Domani alla stessa ora, vicino l’aula di Pozioni” continua, tutto allegro e soddisfatto.
Certo, lui si libera dalle sue piattole, non può che essere felice. E io invece? Cosa ci guadagno? La sua gratitudine? Non me ne faccio niente della sua gratitudine.
“Guarda, non credo…” provo a dire, ma non riesco a concludere la frase.
“Ti aspetto”
Si sporge verso di me e posa un leggero bacio sulle mie labbra. Sbatto gli occhi.
Perché l’ha fatto? Non ci sono ragazzine isteriche nei paraggi.
Deve essersi così immedesimato nella parte del fidanzatino che non riesce a starmi lontano. Come dargli torto dopotutto…
“Ci vediamo domani” dice ancora e prima che possa rispondere mi volta le spalle e si allontana.
Ero così preso dai miei pensieri che mi sono fatto fregare, ancora una volta.
“Non so se ci sarò!” urlo, sperando che riesca sentirmi.
 
 
Fine parte seconda
 

Eccomi qui con la seconda parte della storia!
Mi sono divertita a scriverla, soprattutto perchè era dal punto di vista di Draco! Adoro i suoi pensieri e adoro fargli fargli le famose "pippe mentali" ahah (forse perchè sono anche io un pò così ahah)
Harry invece sembra così intraprendente in questa storia.... sembra aver cacciato il suo coraggio da Grifondoro!!
La prossima parte sarà l'ultima, e vedremo se Draco si presenterà o no all'appuntamento del giorno dopo!! XD
Ringrazio tutti quelli che hanno letto, commentato e inserito tra le seguite questa storia!!
Spero di avervi regalato qualcosa di piacevole da leggere! XD
Un bacio

LadyDaredevil
  
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