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Autore: Berith    06/09/2013    3 recensioni
[SPOILER!STAGIONE8]{MEGSTIEL}
Crowley sta tramando qualcosa. Ma che cosa?
Vuole l'aiuto di Sam e Dean. Ma per che cosa ?
Sam e Dean dovranno riportare indietro un demone morto. Ma per che cosa ?
Ma quale demone ?
Castiel non sarà molto utile senza i suoi poteri. Ma sarà contento di vedere quale demone verrà riportato indietro. Avete già capito di chi sto parlando ?
Genere: Avventura, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Ottava stagione
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Dottorato in Demonologia


New Orleans, Louisiana

Mezzodì


I due fratelli Winchester arrivarono a destinazione per l’ora di pranzo.
Era stato un viaggio abbastanza stancante, ma loro erano abituati a viaggiare avanti e indietro, da una costa all’altra degli States. Fecero appena in tempo a scendere dalla macchina che
boop; per la terza volta quel giorno Castiel si materializzò davanti a loro. Sam rischiò di inciampare nel marciapiede.
Castiel guardava per terra con la sua solita aria grave, intanto Dean festeggiava internamente: era riuscito a non prendersi un colpo.
Finalmente l’angelo sembrava deciso spiegare la situazione, ma i Winchester pretendevano cibo e si stavano già avviando verso il fast food davanti al quale Dean aveva parcheggiato.
Castiel si limitò a seguirli e parve ricordare che gli umani avevano necessità a lui sconosciute.

Quando entrarono, i due cacciatori trovarono Castiel, che già li aspettava seduto al tavolo in un angolo del locale. Sam alzò un sopracciglio e Dean sbuffó, tuttavia non commentarono. Si sedettero. Ordinarono subito. La cameriera si era fiondata, chissà per quale oscuro motivo, al loro tavolo, appena si erano seduti.
Sam osservava esasperato Castiel, intento a studiare il portatovaglioli al centro del tavolo.
Intanto Dean ordinava per tutti e due, senza dimenticarsi di chiedere tutte le informazioni possibili e di rispondere ai sorrisetti adulaltori della cameriera. Proprio mentre si faceva spiegare cos'era lo sconosciuto piatto delle patatine fritte e come erano particolarmente buone in quel locale, ricevette un calcio da sotto il tavolo.
- Ehm… un hamburger al bacon, un hamburger vegetariano e delle patatine, grazie - si affrettó a dire - e due coke -
- Arrivano subito - la cameriera si allantanò con un sorrisetto.
- Dean ! - lo riprese Sam.
- Che c’è? Era carina -
- Smettila di flirtare, lo sai  benissimo che non avrai tempo per chiamarla  -
- Non ho mica il suo numero! - rispose Dean sbuffando.
Sorprendente, ne tiri uno ed esce, ma subito ce n’è un’altro
Intanto l’angioletto, cercando di capire il funzionamento del portatovaglioli, li aveva tirati fuori tutti.
A Sam era bastato distrarsi un momento. Il tavolo era pieno di fazzoletti.
- Castiel ! - Sam sbuffò e cominciò a raccoglierli.
Intanto ritornava la cameriera con l’ordinazione, anche troppo velocemente. Fortunatamente era troppo distratta per notare il casino.
- Ecco a voi - disse, ma era rivolta solo a Dean.
Di nuovo Dean rispose al sorriso, e la guardò allontanarsi. Guardò soprattutto una parte di lei allontanarsi. Poi scartò il panino e trovò qualcosa scritto in pennarello nero sulla carta.
- Scusa dicevi?? - disse irritantemente Sam, al quale la cosa non era sfuggita.
- Ok, ok, adesso ho il suo numero -  Sam prese la carta, la appallottolò e la butto nel cestino.
- Canestro ! - disse Sam. Dean gli rispose con sorrisetto, seccato. “Davvero volevo passare una settimana in campeggio con questo qui ?
- Sam, Dean - Castiel richiamò la loro attenzione - Avete sentito della scomparsa sei demoni? Non se ne sono avvistati da un po’ -
Sam e Dean smisero immediatamente di bisticciare. Si scambiarono uno sguardo.
- Si, ce ne siamo accorti da qualche giorno -
- In effetti, è strano … -
- Anche a me la cosa a fatto insospettire - continuò Castiel - non potevano essere tornati tutti all’inferno, dopo che sono riusciti a salvare il loro re. Così ho cominciato a cercarli. E ho un  trovato un’eccezionale concentrazione di sovrannaturale. Proprio qui a New Orleans-
- Ma dai ? A New Orleans ? La capitale dei vampiri, la più frequentata città di tutti gli States da mostri e leggende del folklore americano, e tu mi vieni a dire che hai trovato un elevata percentuale di tasso  sovrannaturale ? - commentò sarcastico Dean, subito raggiunto da un’occhiataccia di Sam.
- Esatto - riprese Castiel, il quale non sapeva nemmeno il significato della parola sarcasmo - e, dopo qualche pattugliamento, ho scoperto che stanno ristrutturando un’edificio appena fuori città -
- Scusa, ma questo cosa centra ? - iniziò Sam.
- Infatti, non dovremmo cercare qualche vecchio magazzino abbandonato ? - finì Dean.
- Vi dico che i demoni stanno ristrutturando quell’edificio ! - dise Castiel con enfasi, come se trattasse di una cosa ovvia.
- Ah ! Te lo dicevo che Crowley non era guarito ! - esclamò Dean trionfante, dando al suo hamburger un enorme morso - Lo sapevo ! -
- Non è vero ! - protestò Sam - Ascolta sembrava davvero pentito -
- Stava fingendo - Disse netto Castiel, che nonostante credeva in Dio senza averlo mai visto, faticava a credere che Crowley potesse essere curato. Anche Dean era piuttosto scettico a riguardo. Sam avrebbe voluto controbattere, ma decise di restare in silenzio per il momento. Neanche lui era totalmente sicuro della guarigione di Crowley.

Finito di mangiare Sam prese il suo portatile dalla sacca e cercò su Google qualche informazione riguardante un’edificio in costruzione fuori New Orleans. In pochi minuti trovò quancosa di interessante:
- Ecco sentite qua; apparentemente stanno ristrutturando l’edificio di un vecchio ospedale chiuso dal ‘94. Non ci sono ancora dati certi sul… - Sam diede una veloce lettura al resto dell’articolo - L’unica voce che sembra circolare è che in una sola settimana hanno ristrutturato tutto un piano, e non sembrano intenzionati ad andare avanti. Secondo l’articolo mancanza di capitale -
- Sicuramente è collegato alla scomparsa dei demoni - disse Castiel.
- Ok - rispose sintetico Dean, stranamente senza commentare. Probbabilmente non sapeva cosa pensare - Vado a pagare e poi andiamo a vedere questo posto -
- Aspetta, Dean ! Hai fatto una nuova carta di credito ? -
- Quella di … com’era ?... Alan … Seaver era quasi esuarita. A proposito, che diavolo hai comprato mentre io ero al purgatorio ? - domandò Dean, che senza aspettare risposta se ne andò verso il bancone.
- Castiel, lascia stare quei fazzoletti -
- Posso portarlo via Sam ? -
- No-o ! -

- No, non se ne parla neanche - esclamò Dean appena Castiel cercò di avvicinargli due dita alla tempia - si va in macchina - dichiarò.
- Come preferite - disse Castiel abbassando lo sguardo
Sam salì davanti con Dean. Mentre Castiel si materializzò nel sedile posteriore.
- Sam se sicuro che non posso prendere uno di quelle cose ? Se glielo chiedessi gentilmente? Sono sicuro che me lo darebbero, ne hanno molti lì. -
 

Quando arrivarono, decisero di osservare per un po’ la situazione.
Il vecchio ospedale era circondato da vecchie case abbandonate. Sembrava lecito che avessero deciso di chiuderlo, probbabilmente per riaprirlo in città dove sarebbe stato sicuramente più utile e disponibile. Il piano terra era come nuovo, mentre il resto dell’edificio non faceva proprio una bella impressione.
- Sembra tranquillo, Castiel non avverte presenze - disse Dean dopo dieci minuti - io vado. -
- Dean, aspetta … -
- Probbabilmente si stanno nascondendo con qualche simbolo anti-angeli -
Sia Castiel che Sam non erano convinti della decisione avventata di Dean, ma comunque lo seguirono verso l’ospedale.

Entrarono in una hall immacolata, una bella ragazza alla reception, appoggiata ad una scrivania di vetro, impegnata a sistemare scartoffie.
Appena entrarono posò i fogli e rivolse verso di loro i suoi grandi occhi nocciola.
- Avete bisogno ? -
Dean si avvicinò, affabile.
- Vorremmo vedere …- ebbe un’attimo di esitazione - il capo. -
- Ma certo - sorrise la ragazza, sbattendo le ciglia.
Quando riaprì le palpebre, i suoi dolci occhi nocciola erano spariti.
- Vi stavamo giusto aspettando -
Occhi neri come la pece, senza la minima luce, avevano preso il loro posto.

 

- Salve, ragazzi - l'inconfondibile voce di Crowley proveniva da una sedia, girata verso l'enorme vetrata, opposta all'entrata della stanza.
Mentre la puttana dagli occhi neri li accompagnava li, avevano visto lungo le pareti immacolate dei poster giganti con ogni genere di simbolo anti-agelico. Era ormai chiaro che Castiel non era in grado di usare i suoi poteri.
- Che significa tutto questo ? Perché ci stavi aspettando ? -
- Oh ... non vi allarmate - la poltrona si giró lentamente verso la scrivania di legno scuro, e verso di loro - è semplicemente che la vostra macchina non passa molto inosservata,  soprattutto in una zona deserta - Crowley sorrise.
Per completare il cliché sarebbe mancato solo il gatto grassone in grembo.
Ma tutti sappiamo che Crowley preferisce i teneri cuccioli di cane.
- Che cosa vuoi ? -
- Che cosa voglio ? - il sorriso di Crowley si amplificò - Siete voi che avete chiesto di me, no ? - continuò a sorridere e non ottenne nessuna risposta. - Ok, va bene, vi devo parlare -
- Fammi indovinare ... - il viso di Dean assunse la sua, ben nota, espressione scettica e sarcastica - ci vuoi proporre un patto ? -
- Non ci stiamo - disse Sam. I Winchester avevano chiuso i patti con quei figli di puttana.
- Un patto ? - Crowley assunse un'aria risentita, abbastanza angosciata da risultare vera, ma troppo priva di sincerità per ingannare i Wincester - No ragazzi volevo chiedere il vostro aiuto -
- Ah ! Pure gratis ? - Dean quasi rideva.
- Be i miei ragazzi dagli occhi neri sono stati via dalle strade per un bel po’, non vi piacerebbe che le cose rimanessero come sono ? -
Sam e Dean, perfino Castiel, si scambiarono sguardi da “si certo e noi ci caschiamo”.
- Non vi piacerebbe liberarvene per sempre ? -
Le sopracciglia dei ragazzi rischiavano di arrivare alla’attaccatura dei capelli, ma alemeno adesso aveva la loro attenzione. Crowley ne era certo.

- Cos’è che stai facendo qui Crowley? - disse Catiel, assottigliando gli occhi. Non era molto contento di essere stato privato dei suoi poteri. Dei tre era il meno propenso a fidarsi dei demoni, soprattutto dopo che l’unico demone che considerava buono era stato ucciso da Crowley in persona.
- Allora… gente - iniziò il re dell’Inferno - mettetevi comodi, perchè non crederete alla vostre orecchie … -
Dean sbuffò, cercando di assumere un’aria poco interessata. Sapeva che non ci si poteva fidare, ma non poteva fare a meno di essere curioso riguardo a tutta quella situazione.
- Sentiamo, perchè dovresti essere interessato a toglierci dai piedi i demoni ? - acconsentì Sam
- Questo, che vedete, è un ospedale - Crowley sorrise - un’ospedale per demoni -
La risata di Dean riecheggiava nella stanza, e probbabilmente per tutto l’ospedale.
Castiel non credeva alla proprie orecchie.
La faccia di Sam era, … be , la regina delle espressioni scettiche e incredule.
- Si, si, lo so cosa state pensando: Il lupo perde il pelo - Crowley alzò gli occhi al cielo mentre scuoteva la testa - Bla bla bla -
- Seriamente ti aspetti che crediamo a questa storia ? - domandò Dean.
- Perchè dovresti decimare il tuo stesso esericito ? E’ quel che si dice tirarsi la zappa sui piedi - disse Sam.
- Proprio non ci arrivate ? Mi annoio, ai demoni non è che piaccia molto l’inferno … così li libero di questo fardello. - spiegò Crowley, come se fosse la cosa più ovvia del mondo - Per ricreare un esercito basta un’esplosione atomica, uno tsunami… niente di più facile. Alla fine l’ottanta percento delle vittime, come minimo, finisce dritta all’inferno -
- E così, ai demoni non piace l’inferno ...- disse Dean, scettico.
- C’è sempre un caldo tremendo ed è così monotono … ripetitivo - affermò Crowley.
- … e a te il tuo esercito non serve , ovviamenete … - continuò Sam, scettico.
- Nha … - Crowley scrollò la mano - gli angioletti lassù hanno troppi problemi per occuparsi di noi -
- Non ti crediamo - la voce di Castiel si levò da dietro i Winchester, con un tono che non ammetteva repliche.
Sam e Dean sembravano concordare.
Crowley sorrise. Ovviamente la farsa del demone pentito, diventato dottore di demoni, non attaccava con loro.
- Ok, carte in tavola, sto eliminando i traditori, eccetera … insomma gente che non mi sta molto simpatica. Li rendo umani e poi li uccido - Crowley sospirò esasperato - Ma comunuqe sto eliminando demoni. La cosa dovrebbe risultare a vostro vantaggio. -
- Come ti procuri il sangue ? -
- Alce, … secondo a te a che cosa serve la facciata da ospedale ? -
I cacciatori sembravano in bilico. Crowley sapeva che li aveva quasi convinti.
- Perchè ti serve il nostro aiuto ? -
Eccola. Eccola la domanda che Crowley voleva sentire.
- Vedete questa collezione di libri ? - e indicò la libreria sul muro destro della stanza - Li aveva comprati tutti ad alti prezzi un certo … Alan Seaver, e poi li aveva lasciati … incustoditi, così mi sono preso la libertà di prenderli -
Crowley si fermò un momento e vide, compiaciuto, che i tre lo seguivano interessati anche se , ovviamente, non si fidavano affatto di lui. Poco importava.
- Di che cosa parlano ? - chiese Dean.
- Leggeteveli, non ho voglia di stare qui a spiegarvi tutto - Crowley diede un’occhiata a Sam, poi scioccò le dita e i libri sparirono, probbabilmente li avrebbero ritrovati in macchina. Poi continuò : - Quello che mi serve è il sangue un demone morto riportato in vita -
- Dove lo troviamo un demone morto ? - domandò Dean incredulo
- E come lo riportiamo in vita ?- lo seguì Sam.
- Sono certo che lo scoprirete - replicò Crowley, come per congedarli.
- Non si può fare ! E’ contro la legge - disse Castiel a voce molto alta.
Sam e Dean si guardarono accigliati, non capivano di cosa stesse parlando Castiel, ma erano d’accordo su una cosa: Non si può fare !
- Sicuramente non sarà una cosa facile - disse Sam.
- Non volgiamo rischiare il culo per te, Crowley, noi ce ne andiamo - Dean salutò e si avviò verso la porta.
- Non credo proprio - la porta si chiuse con un tonfo ad un solo cenno di Crowley.
Dean alzò gli occhi al cielo. “Ovviamente ...
Finirono tutti e tre schiantati contro le pareti.
Crowley si avvicino a Castiel. L’angelo lo guardava con un’espressione rigida, si capiva che era in panico, ma nel suo volto non si vedevano traccie di paura. Il re degli Inferi rovistò un po’ nel trench coat dell’angioletto prima di trovare quello in cui era interessato. Una spada corta, quasi un pugnale, l’arma più letale esistente, pulita e pura, quasi Crowley provava repulsione per essa. Se la rigirò tra le mani, con un sorriso da psicopatico stampato in faccia. Poi avvicinò la spada alla gola di Catiel.
- Noooooooooooo !!! - urlò Dean cercando disperatamente di liberarsi.
Sam deglutì e trattenne il fiato, dentro di sè pregava. Ma poi gli venne un’idea.
-Crowley ! - disse Sammy, l’altro si girò verso di lui - Ti daremo il coltello, puoi usare quello per uccidere i tuoi nemici infernali -
Crowley sorrise.
- Si potete consegnarmi il coltello - disse pacato, per un’attimo sembrò pensieroso - Ma voi non ce lo avete, giusto ? - urlò.
Merda, come fa a saperlo ?
- Ve lo siete fatti fottere da Abbadon, insieme alla colt - Continuò sbraitando Crowley - razza di idioti ! -
A quel punto il demone premette con più forza contro il collo di Castiel. Ma non lo uccise, la stanza non si riempì di luce, il collo di Castel non vanne trapassato. Tuttavia il piccolo taglio che gli aveva fatto sanguinava.
- Ma che …? - disse Dean spaesato, e anche un po’ sollevato.
No. Non stava sanguinando. Dalla ferita appena aperta usciva uno strano liquido bianco e lucente. Crowley lo prese e ci riempì metà di una fialetta.
- Una angelo può vivere per sempre con la sua Grazia - disse - Può vivere una normale vita, senza la sua Grazia. Tuttavia, con solo un po’ di Grazia in corpo è … instabile. Il vostro amichetto non sopravvivrà a lungo. -
Sam, Dean e Castiel erano ormai liberi di muoversi.
- Se volete salvare il vostro amichetto, dovrete fare questo piccolo lavoruccio per me. -
Se ne andarono sconfitti, e amareggiati.
 

- Non vi preoccupate ho almeno ancora cinque anni, contando con il vostro modo di segnare il tempo - disse Castiel mentre si dirigevano alla macchina.
- Comunque dobbiamo recuperare la tua Grazia - disse Dean.
- Porca puttana !! - Tirò un calcio a vuoto, prima di aprire lo sportello e salire in macchina. Come se avesse un’emicrania si teneva la testa con la mano, il gomito appoggiato al grosso volante.
Intanto Sam apriva la portiera a Castiel, il quale appena salito dovette farsi spazio tra libri dall’aspetto antico. A quel punto anche Sam entrò nell’Impala e chiuse la portiera sbattendola forte.
Quel tonfo parve risvegliare Dean - Aspetta un momento … Alan Seaver, è il nome a cui era intestata la carta che tu avevi mentre io ero in purgatorio  -

 

- Signore, come mai abbiamo messo su tutta questa farsa ? -
- Per attirare i Winchester, ovvio -
- Non bastava qualche serie di omicidi fuori dalla norma ? Ha sempre funzionato -
- Svegli, dobbiamo far si che credano che ammazzo demoni, che sto dalla loro parte -
- Non mi sembra che abbia funzionato, signore, ha dovuto ricorrere alle maniere forti -
- Idiota, assicurati solo che non scoprano che i miei demoni stanno morendo -
- Vengono uccisi in realtà … -


NOTA D'AUTRICE: ci ho impiegato più tempo di quel che pensassi ad aggiornare. Scusate :) 
Ero più contenta di come avevo scritto l'altro capitolo ma spero che vi sia piaciuto. Non volevo far diventare Crowley così cruento, perchè è uno dei miei personaggi preferiti in tutta la stioria dei personaggi :) ; ma alla fine le schlerate di tanto in tanto fanno parte di lui . Poi continuano a venirmi idee mentre scrivo, sicuramente capiterà ache a voi se scrivete, e cambio quello che avevo inizialmene in mente di scrivere.  Per chiunque l'abbia letto e aspetta il seguto, al prossimo capitolo ! :D


Rachel_Winchester : grazie per aver recensito. Sei stata la prima, e mi hai davvero dato l'ispirazione per andare avanti. Sembra una cosa da niente, ma anche solo una persona a cui è piaciuta basta per essere contenti :) Per la trama ti posso sicuramente dire che non sarà sicuramente una passeggiata la loro avventura ( come avrai notato ), ma la salvezza del mondo non centrerà niente, puoi stare tranquilla. 
Hai ragione Sam il doppio di Dean era esagerato, ma volevo rendere il fatto che io lo vedo proprio così : un gigante. xD
Tenerissimo. Ma sempre gigante. <3

Lachelle Winchester : grazie anche a te per la tua recensione. In realtà ho finito stasera di scrivere il capitolo e avevo l'idea di rispondere solo ad una recensione, invece ho trovato una piacevole sorpresa. Sono contenta che ti sia soffermata anche su come è scritta la storia, volevo veramente un giudizio, tanto meglio che il giudizio è stato così buono ! Per il resto io sono Megstiel per sempre, li adoro, e anch'io sono rimasta delusissima da come l'hanno tolta dal telefilm. Proprio subito dopo che avevano dato vere speranze a chiunque voleva vederli insieme. Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo.



Grazie a tutti per aver letto fino alla fine !! Allora se siete arrivati fino a qui un po' vi è piaciuto (?!) Recensite !! 



 

  
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