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Autore: slash99    09/09/2013    6 recensioni
I Guns N Roses si erano appena trasferiti alla Hell s Hous, Axl era scappato per rifarsi una vita, ma non si può scappare dalle propie origini, Stuart, il fratello di Rose andrà in carcere, e sarà Axl a doversi prendere cura di una nipotina di cui non conosceva l' esistenza, ma questa non è una semplice bambina, dietro ci sono problemi legati al suo passato.
Ci sono tanti segreti dietro a questa storia, troppi.
E come si comporteranno gli altri?
E cosa succederà con l' atraente asistente sociale?
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ora di pranzo:

-Nonna Duff! Ho fame, che hai preparato?- chiese un nano tutto biondo
-Qualcosa che te non mangerai!- Disse l' uomo che lottava contro il fornello

-Stronzo!- disse l' altro sedendosi a tavola
-Mai quanto te- rispose l' essere che girava ingredienti misteriosi nel pentolone
-Lo so che sono il migliore, non me lo devi dire mica te! - rispose Steven vantandosi.
In quel momento in cucina entrarono Axl e Lucy
-Piccola, vedi quei due? Ignorali che è meglio- disse il rosso alla nipote - Steven, il nano è la persona più stressante e infantile che tu possa incontrare, Duff è schizzato, e non poco, ma qualche volta cucina bene- concluse Axl facendo l' occhiolino alla piccola che rispose con un sorriso.

-Che stai farfugliando zietto caro?!- chiese Pop corn
-Ehi! Solo Lucy mi può chiamare così-
-Ma dai! Questo è razzismo!-
-Esatto gorilla- disse Axl, facendo arrabbiare Steven
-OKOK! Calmatevi, che è pronto, IZZY, SLASH, VENITE CHE È PRONTO-
gridò il cuoco provetto.
-Sta calma principessa, non mi ero mai accorto della tua voce soave!- disse uno Slash stordito dal timbro di voce dell' amico
-Solo le principesse di più classe ne sono dotate, mio dolce principe!- rispose l' altro posando un pentolone sul tavolo e facendogli l' ochiolino.
Slash rabbrividì a questa ultimo gesto, e si sedette, poco dopo arrivò Izzy.
Il pranzo fù come dire.... una cosa oscena!
Gente che sbranava cosce di pollo come se fosse nel bel mazzo di una carestia, alcuni che mangiavano con le mani, meglio sorvolare i dettagli.
Nel pomeriggio Izzy uscì per prendere le sigarette, Slash e Duff andavano al marcato a fare la spesa, gli unici rimasti a casa erano Stevan, Axl e Lucy.
Axl pensava ad Alice, a quella donna con quelle forme, e quei occhi, e quella sua voce, tutto gli piaceva di lei, e sentiva che quella donna doveva essere sua.
Si trovavano in sala, a guardare la televisione, fino a quando:

-Vado a fare una chiamata- disse il cantante
-Alice?-
-Ma farti i cavoli tuoi?-
-Cavoli? Una volta in questa casa non si usava dire cazzi?- a questa affermazione Axl guardò male, ma molto male il biondo
-AAAAAAAAAAh! Ho capito, Lucy non ripetere quello che ha detto zio Steven- disse il biondo.
La bambina lo guardò con uno sguardo estraniato
-Visto, non ha capito, vai a fare la tua chiamata- disse il biondo
-Questa volta ti lascio stare, vado a fare questa chiamata- così dicendo il rosso si alzò e andò nella camera dei due biondi, dove si trovava il telefono, compose il numero e aspettò:
TU TUU TU TUU
-Pronto-
-Ciao Alice, sono Axl, ti và di uscire-
-Axl? Lo zio di Lucy?-
-Si, ti và di uscire?-
-Wow, sei schietto! Axl ti avevo detto di chiamarmi solo per emergenze!- disse la donna, in tono scocciato
-Bhé questa è una emergenza, io... ecco io.. devo farti delle domande sulla bambina- disse il rosso, cercando di inventarsi una balla
-Puoi farmele ora a telefono-
-NO!- rispose lui in modo brusco e istintivo
- C' è volevo dire che non posso fartele a telefono, sono taaaaaaaante, ma taaaaaaaante domande! Domani pomeriggio puoi?-
-Axl io....-
-Non puoi rifiutare, non li accetto i rifiuti- la interruppe lui, questa volta più serio; lei sospirò
-Domani non posso, e nei prossimi giorni non so, dipende dalle emergenze, posso oggi, ma non so fino a q...-
-Ok, allora ti vengo a prendere o ci diamo un punto di incontro?- chiese lui interropendola per la seconda volta
-Non mi piace essere interrotta mentre parlo!- lo sgridò lei
-E comunque ci vediamo al Deko caffè, alle 16:00 in punto, e se non ti trovo me ne vado-
-Ma è tra meno di dieci minuti!-
-Allora sbrigati!- così dicendo gli chiuse il telefono in faccia.
In quel momento Axl pensò che quella donna quando si arrabbiava era veramente un stronza, ma non era il momento di pensare, mancavano 7 minuti, e il bar dove dovevano incontrarsi non era molto vicino.

Scatto in sala, diede un bacio sulla guancia di Lucy
-Devo andare, ti lascio Lucy, Steven, mi fido di te-
-Aspetta un attimo, MI AFFIDI LUCY!- non fece in tempo a finire la frase che Axl era già scappato.

Steven guardò la bambina.

La bambina guardò Steven.

 

Intanto Axl stava correndo per le strade di Los Angeles, correva come un matto, mancava solo un minuto alle 16:00, e lui era ancora lontano.
Poco dopo era finalmente vicino, gli sarebbe bastato girare l' angolo, aveva il fiato che non gli reggeva, girò l' angolo, e BOOM

-Deficente, guarda dove vai!- gli disse la donna con qui si era accidentalmente scontrato
-Alice! Scusa non ti avevo visto- disse il rosso, alzandosi per andare ad aiutare la ragazza
-Dove vai, il bar è di là- gli chiese lui
-Lo so, ma sei in ritardo di cinque minuti, ti avevo avvertito-
-Andiamo! Lo sai che abito lontano! Non ho nemmeno la macchina!-
-I patti sono patti, salve signor Rose, a rivedersi- fece per andarsene, ma fù bloccata da Axl, che si mise davanti a lei bloccandole la strada
-Mi dai del lei? Ma dai, ti pago la bevuta!-
-Pensi di comprarmi con queste stupide promesse? Togliti che sei ridicolo- fece per andarsene, ma lui le afferrò il polso, con tutta la sua forza, lei fece per toglierlo, ma non ci riuscì
-Come osi? Mi fai male, lasciami-
-Non ti lascio fino a quando non esci con me!- disse lui stringendo la presa
-Mi metto a gridare- così dicendo lei spalancò la bocca, ma non fece in tempo a fare uscire niente che l' uomo le mise una mano sulla bocca
-Ora sei in mio possesso, e non ho intenzione di lasciarti- le sussurrò in un orecchi, accompagnando la frase con un ghigno scherzoso
-Allora, ci vieni con me, o ti devo imprigionare?- gli chiese lui.
Lei era arrabbiata, ma in un certo senso gli piaceva quel gioco, la divertiva, non sapeva perché, ma non le dispiaceva poi così tanto.
Quelle mani così belle, sulla sua bocca carnosa, avevano un odore forte di fumo, un odore che a lei piaceva, gli ricordavano sua madre, che era una grande fumatrice.
Lei cercò di lierarsi, ma la stretta di lui era troppo forte
-Non mi hai ancora risposto, ci vieni con me o no? Pensa alle conseguenze-
disse lui
Alla domanda che gli aveva posto l' uomo lei annui, e a quel punto lui lasciò la presa, e gli accarezò dolcemente la guanca
-Ti potrei denunciare, lo sai?- disse lei acida
-Non sarebbe ne la prima volta, ne l' ultima che prendo una denuncia- rispose
-Bene, allora sei una persona affidabile!- rispose sarcastica
-Diciamo che mi piace divertirmi-
-Questa volta ti perdono, ma la prossima scordatelo-
-Grazie mia regina, vogliamo andare- disse lui porgendole il braccio, con l' intento di andare a braccetto
-Andiamo- disse lei, andando avanti, non calcolando il braccio dell' uomo, facendolo restare male.
Arrivati al bar i due si misero ad un tavolo, ordinarono due birre, e incominciarono a parlare:
-Sei veramente una belva quando ti arrabbi!-
-Lo so, ma tu mi stavi facendo perdere le staffe, non mi facevi finire di parlare, ti dico di chiamarmi per problemi seri, e mi chiami per uscire, e per giunta mi hai pure preso come ostaggio, certe cose non si fanno con una signora!-
-Allora perché hai accettato di uscire con me, se ti davo fastidio?- chiese lui.
Per un attimo lei si sentì in difficoltà, nemmeno lei sapeva il perché, eppure aveva accettato, poi per fortuna le venne in mente una scusa
-Mi... mi avevi parlato di domande se non sbaglio, è comunque un mio lavoro togliere dubbi al affidatario, allora? - rispose lei, facendo comparire un sorriso sul volto di lui, pensando che lo stava facendo per metterlo in difficoltà.
-Ecco la prima è..... dove abitava Lucy -
-A Lafayette, un po' in periferia-
-Quindi mio fratello aveva una casa tutta sua?-
-Era in affitto, ma erano mesi che non lo pagava, ha un casino di debiti-
-La notizia non mi sorprende, un' altra domanda, dov' e la madre?- chiese lui bevendo un sorso della birra che aveva d' avanti
-Li ha abbandonati dopo pochi giorni la nascita di Lucy, convivevano, lui non sa niente di dove sia, l' ha cercata per mesi, ma sembra scomparsa-
-Non mi potresti dire il nome di questa troia?-
-No, qui entra la privacy, mi dispiace-
-Peccato, tutti e due erano dei bastardi, perché li mettono a mondo i figli, se poi li lasciano allo sbaraglio?- chiese lui infastidito
-Non lo so- in quel momento ci fù un istante di silenzio, fino a quando
-Visto che non hai più domande, posso tornare a casa- disse lei, un po' per infastidire Axl, e un po' per sdrammatizzare
-NO! Aspetta, quando è il compleanno di Lucy- chiese lui, per perdere tempo, e anche per informarsi
-Ehm se non sbaglio è il 26 Novembre-
-Davvero! Ma è tra poche settimane-
-Fategli una festa, penso che sarebbe la prima volta che festeggia il compleanno-
-Io non so come si fa una festa per un bambino-
-Di solito si invitano gli amici del minore, ma lei non ne ha per quel problema, di cui ti avevo parlato-
-La misantropia?-
-Si, strano che ti ricordi come si chiama-
-Non sono così rincoglionito- disse lui, scaturendo la risata di lei
-Tornando a noi, penso che dovresti fare una cosa tra voi coinquilini, e magari invitare qualche vostro amico-
-Credimi, quella di invitare qualche nostro amico non è una bella idea- disse lui
-Allora fate qualcosa tra di voi, comprate, o fate una torta, fategli un regalo, per la scelta, visto che non siete tanto pratici, vi posso aiutare io-
-Ci penserò, ne parlo anche con gli altri-
-Loro abitano con te?-
-Si-
-E cosa fanno nella vita?-
-In realtà tutti e cinque formiamo una band, ci chiamiamo Guns N' Roses, ma suoniamo nei locali della zona-
-Davvero? Bello!-
-Ti piacerebbe vedere un nostro concerto? Questa domenica suoniamo allo Star City- chiese lui deviando il discorso
-Si, volentieri, mi piace la musica- rispose
-Ti dispiace se andiamo? Qui si sta affollando, andiamo a fare un giro-
-Certo- così dicendo Axl andò a pagare, e insieme uscirono.
-Stavamo dicendo, gli affari non vanno molto bene, andiamo a suonare nei locali, ma non si prendono molti soldi, volevamo fare qualcosa con la Geffen, che è una casa discografica-
-Si, lo so, mio padre aveva avuto un contratto-
-Davvero? Allora ha fatto un EP, come si chiama?- chiese lui incuriosito
-Albert Miller, ma non ha fatto nessun EP, poco dopo il contratto è morto-
-Mi dispiace, quanti anni aveva?-
-Avevo un anno, ma non mi và di parlarne, mi fa soffrire- disse lei addolorata
-Capisco- disse lui, avvicinando la sua mano a quella di Alice, ma lei la trasse e divenne rossa.
In quel momento calò il silenzio.
I due si diressero verso il parco, e si sedettero su una panchina.
Intanto in casa Guns:
-Ehi, che ne dici se usciamo? Mi sto rompendo qui- disse Steven.
La bambina lo guardò e fece spallucce
-Dai mettiti le scarpe, ci andiamo a fare una passeggiata- così dicendo l' uomo in putrefazione sul divano riprese vita e si alzò.
I due ragazzi stavano in silenzio.
In quel momento i loro occhi si incrociarono.
Lui le posò una mano sulla candida guancia, lei per un attimo esitò, ma Axl la teneva stretta, avvicino le sue labbra a quelle di lei, erano a pochi centimetri di distanza, ma lei si allontano
-Scusami, si è fatto tardi, devo andare- affermò alzandosi
-Aspetta, dove vai?- disse lui alzandosi -Devo andare a casa-
-Lascia che ti accompagni-
-No, abito qui vicino, non preoccuparti-
-Insisto, non mi dà fastidio, andiamo- disse lui afferrandole la mano.
Lei abbasso di scatto lo sguardo, e divenne ancora più rossa di prima
-L.. lasciami l.. l.. la m.. mano- disse lei balbettando.
A quel punto lui lasciò la presa
-Se vuoi accompagnami pure a casa- disse lei.
I due si incamminarono
-Abiti qua?- disse il rosso indicando il palazzo arancione che gli si poneva di fianco
-Si, grazie , tra qualche giorno verro a casa vostra per controllare Lucy-
-Quando usciamo di nuovo?- chiese lui
-Non lo so Axl, ma penso che sia meglio finirla qui-
-Perché?-
-Tu non puoi capire-
-Aiutami a farlo-
-No- rispose lei confusa.
-Oggi hai corso troppo, ci conosciamo solo da stamattina, e già mi vuoi baciare?- chiese lei un po' arrabbiata
-Con altre ragazze dopo un ora le avevo già portate a letto-
-Bhè io non sono come le altre, con me dovrai sudare-
Ci fù un momento di silenzio, lui la guardava, come per aspettare un cenno, una frase, fino a quando
-Dobbiamo comprare i regali per la bambina, giusto? Ci mettiamo poi d' accordo per vederci, ok?- disse lei
-Quel compleanno è tra un mese, io ti voglio vedere prima-
-Axl, no, io sono confusa, ora devo andare, scusa- così dicendo la ragazza entrò nel portone del palazzo.
Lui fece ritorno verso la tana.
Nel tragitto verso casa lui era arrabbiato, dov' era il problema?
Io perdo tempo a farle domande, e a sparare cazzate, e mi contengo, e lei cosa fa? Mi rifiuta? Mi dici che dovrò sudare?
No bambina mia, se cerchi la guerra, guerra avrai, e io vincerò.
Mi sono comportato gentilmente, con un altra a quest' ora l' avevo gìà portata a letto, e l' avevo già abbandonata, quindi ringraziami, ma la prossima volta non sarà così, no di certo, anzi...” pensò lui, architettando un piano, per farla cadere ai suoi piedi.
Gli dava fastidio il fatto che non era riuscito nemmeno ad avere un bacio con lei, di solito le donne per lui erano facili, ma lei no, forse era per questo che la desiderava così ardentemente?
Non lo sapeva, quei suoi occhi color celo, quei capelli neri come la notte, quel fisico fantastico, tutto di lei gli piaceva, e forse anche quel carattere del cazzo.
Lui le donne non le avrebbe mai capite, ma di sicuro non avrebbe aspettato un mese per uscire con Alice, doveva fare qualcosa, intanto doveva tornare a casa, poi ci avrebbe pensato, anche se una vaga idea l' aveva già.

 

IL MIO ANGOLO:

Eccomi qui con il terzo capitolo, ringrazio:

Nikki_lee_666, mrs_gunner, pink sweet, sweet black, NightrainV, notaro slash e dayafterday, grazie a tutti di cuore, mamma mia!

Quanti siete!

Ringrazio pure ai lettori silenziosi!

Tornando a noi, Axl c' ha provato, ma gli è andata male, e noi tutti sappiamo che Axl Rose non molla.

Cosa farà per incontrare Alice, e farla innamorare?

E cosa stà facendo zio Steven con la piccola Lucy?

E dove cazzo sono finiti Duff, Slash e Izzy?

Lo scopriremo solo leggendo il prossimo capitolo, a presto

slash99

 

  
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