Poco dopo la colazione ci incamminammo verso la spiaggia. Il mare era abbastanza agitato ma Bea e Andrea vollero comunque farsi il bagno. Io ero seduto al bar della spiaggia e li controllavo costantemente. Ad un tratto vidi il mare agitarsi di più e li invitai a salire, li feci asciugare e andammo a mangiare al ristorante sul mare. Appena comunicai la decisione ai bambini, il bar man, gentilmente ci consigliò il ristorante al coperto in quanto il vento ci avrebbe potuto creare problemi. Lo ringraziammo e andammo a mangiare. Arrivammo tardi e per questo motivo il cibo scarseggiava. Siamo stati "costretti" a mangiare dei residui di spezzatino che erano a dir poco vomitevoli. A fine pranzo portai Beatrice in camera e la feci addormentare intanto Andrea giocava in piscina con un amichetto conosciuto lì. Bea non voleva dormire era agitata. Papà voglio tornare a casa, ti prego, questo posto non mi piace - Bea Amore di papà, non dire sciocchezze, ci divertiremo, vedrai! e smettila di fare i capricci - io Uscimmo velocemente per cercare Andrea ed era ancora in piscina a giocare (menomale , non era accaduto nulla) A questo punto proposi a Bea di fare amicizia con la sorellina dell'amico di Andrea e lei accetto entusiasta. Per fortuna un pò di tempo per me - pensai Andai in spiaggia per prendere il poco sole rimasto e mi rilassai. Stavo per addormentarmi quando fui svegliato di scatto dalle urla della piccola Bea. Corsi verso di lei veloce come non avevo mai fatto e la vidi giocare. cosa è successo? - io niente papà - Bea e Andrea in coro allora Bea perchè cavolo hai urlato? - io papà ma stavo giocando ! - Bea non permetterti più di urlare in questo modo , intesi ? -io Intesi :( - Bea Tornai in spiaggia a prendere il sole ma non riuscivo più a rilassarmi. Dopo circa 20 minuti sentii Bea urlare di nuovo. Era sempre solita a giocare male; lo dico sempre di non urlare. Non mi alzai. Arrivò Andrea terrorizzato, tremava e le lacrime gli rigavano la faccia come se fossere fiumi. le sua mani erano sporche; sporche di sangue. Adesso si che era successo qualcosa. Corsi verso Bea. era immersa in un lago di sangue. O diamine. Beaaaa ! cosa è successoo !! -io Bea singhiozzava, non rispondeva. l'amico di Andrea, anche lui molto spaventato, cercò di raccontarmi quello che era accaduto. Beatrice correva intorno la piscina e ad un tratto - l'amico Scoppiò in lacrime. Stai tranquillo tutto si risoverà - io Lo abbraccia per rassicurarlo. Intanto io non avevo ancora capito come si fosse fatta male. La portai nella clinica del villaggio che la disinfettò e le mise 6 punti sulla gamba. C'è bisogno che la piccola stia a riposo per due giorni e poi potrà camminare- dottore Grazie mille dottore per l'aiuto - io si figuri è il mio mestiere- dottore gli strinsi la mano e tornammo in camera. Ormai era tardi, era ora di dormire. Passò la notte ****************************************************************** SPAZIO ALL'AUTRICE: cia a tutti spero che anche questo secondo capitolo vi sia piaciuto alla prossima ps non riesco ad impaginare il secondo capitolo come il primo. è un problema del computer spero che non vi stanchiate a leggerlo così