Serie TV > Instant Star
Segui la storia  |       
Autore: Kaileen_FF    17/03/2008    3 recensioni
Cosa succederà in un normale giorno di prove? Siamo chiusi qui dentro da almeno cinque ore e lei non ha smesso un secondo di muovere la bocca: canta, parla, si lamenta, prova qualche accordo e si lamenta di nuovo: la capisco, anche a me sta scoppiando la testa,abbiamo lavorato tutto il pomeriggio...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jude Harrison, Tommy Quincy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
IS6

Poco dopo parcheggio la mia auto davanti al vialetto di una villetta ai margini della campagna, il mio piccolo angolo di paradiso. La guardo divertito mentre, per l’ennesima volta, cerca di capire dove l’ho portata, ma questa volta non può saperlo.

“Dove siamo?” mi chiede dopo che la sua testolina ha scartato tutte le ipotesi possibili.

“Questa è casa mia, Harrison… Ti piace?”…

… Perché all’improvviso mi sembra di aver fatto un errore madornale?!... Un pensiero che si fa strada nella mia mente inondandomi di pura e semplice paura… Paura… Paura di perderla di nuovo per aver preteso troppo… O semplicemente per aver frainteso le sue intenzioni…

“Scusa…” un sussurrò, che si perde tra le folate di vento nella notte “… non avrei mai dovuto portarti qui… Perdonami”…

Dio, perché sono stato così stupido?!...

“È bellissimo… Perché ti scusi?... Non hai fatto nulla di sbagliato…” mi si avvicina baciandomi su una guancia…

.. Luce… Un raggio di luna nella più scura delle notti, che si fa strada nella mia mente togliendo di mezzo i dubbi di poco prima…

“Vieni…” le prendo la mano e la porto dentro “... Ora non uccidermi… Chiudi gli occhi…”

“Quincy, stanotte hai esagerato con il mistero, non ti pare?” ride e, ubbidiente, socchiude gli occhi.

Corro nel salotto, accendo il camino e la miriade di candele che ci sono qua e là, torno da lei e la conduco, tenendola per la vita, nella stanza.

“Tommy... grazie”

“Di cosa?... Vieni, non avevi voglia del dessert?!”

Le prendo di nuovo la mano e la faccio accomodare tra le mie gambe, il suo viso appoggiato al mio petto, i suoi occhi immersi nei miei.

“Mi ricorda qualcosa questa situazione…” dice prendendo una fragola.

“Tu dici…”

Quel frutto non tocca neanche un secondo le sue labbra, che vengono immediatamente catturate dalle mie in un bacio dolce e passionale, socchiude la bocca lasciandomi approfondire quel bacio che si fa, via via, più intenso; quasi non me ne accorgo ma la stringo a me con più forza, desiderando ogni secondo di più il contatto tra la sua pelle morbida e calda contro la mia.

“… Tom… Non riesco a respirare…” sospira tra le mie labbra.

Mi stacco quel tanto che basta per permetterle di riprendere fiato.

“Non farlo allora…” le prendo il viso tra le mani, guardandola: il viso accaldato, le labbra rosse e gonfie per il bacio; scendo giù, sul collo, baciandole poi le scapole e il decolletè. Poi, di nuovo quel dubbio: e se lei non volesse?

“Jude… Io… Scusa…”

Mi preme un dito sulle labbra dicendo: “Non farlo, non scusarti… L’ho desiderato così tanto…”

Le prendo in braccio per sdraiarla sul divano, poi cambio idea: “C’è un posto molto più comodo…”. Uno sguardo, mi basta un suo sguardo per capire quello che vuole; la trascino con me lungo il corridoi verso la camera da letto, lasciando la mia camicia e le nostre scarpe abbandonate a terra.

Le bacio dolcemente il collo mentre lei mi accarezza i capelli, poi le mie mani scendono alla cerniera del suo vestito, timide, esitando, quasi per chiedere il permesso, lentamente la abbasso e per poco non mi scoppia il cuore quando lei si stringe a me per lasciare che il vestito ricada dolcemente ai suoi piedi, cerco i suoi occhi, non li trovo, ha il volto abbassato, mi chino e vedo un leggero rossore colorarle le guance.

“Jude… Guardami… Una tua parola e giuro che mi fermo qui… Sai che non ti farei mai del male”

Continua a tenere gli occhi bassi.

“Se vuoi rimaniamo così…”

Alza lo sguardo, finalmente, con una domanda ironica negli occhi.

“Se sei stanca ti prendo in braccio…” detto, fatto, le sollevo delicatamente le gambe, portandola tra le mie braccia, come una bimba.

“Visto, non è difficile” la porto verso il letto, mi siedo con lei in braccio.

Abbasso il viso nei suoi capelli, inspirandone a fondo il profumo, la bacio dolcemente cercando di non farla sentire in imbarazzo…

… Sono proprio cambiato… Non sono più Little Tommy Q che faceva impazzire le ragazzine con uno schiocco di dita… Ora sono seduto sul mio letto pregando con tutto il cuore che l’unica persona che voglio davvero non se ne vada…

“Guardami, Jude, ti prego…”

… Una supplica più che una preghiera…

Lei alza gli occhi, sono lucidi, l’ultima cosa che volevo era vederla piangere, e, guarda un po’, ci sono riuscito. Ha la testa poggiata sul mio petto, mi bacia e mi sfugge un attimo dopo per prendere la mia mano, la stringo tra la mia, è piccola, indifesa, ma non voglio che lei si senta così. La bacio dolcemente e, con mia sorpresa, non si scosta quando le mie mani corrono al gancetto dietro la sua schiena, lascio cadere l’indumento a terra mentre lei si porta le braccia al seno, imbarazzata.

“Non devi vergognarti… Sei così bella…”

… Dopo quelle parole si schiude per me in tutte la sua bellezza, come il bocciolo della rosa più bella del giardino, bianco, puro e innocente, ma determinato: semplicemente bellissimo…

Lentamente la porto al centro del letto, facendola sdraiare accanto a me, mentre le bacio ogni centimetro di pelle, i miei occhi, le mie labbra, le mie mani volano sul suo corpo affamate, desiderose di sentire i suoi brividi, non di freddo ma di passione, accendersi ad ogni tocco.

Oramai anche gli ultimi indumenti sono caduti sul pavimento, le barriere che mi ero costruito attorno al cuore sono crollate come il polline in primavera.

Prendo posto delicatamente sopra di lei, tenendomi su con i gomiti per non schiacciarla con il mio peso, mi fermo a guardarla, non è mai stata così bella; una lacrima, una sola, brilla sulla sua guancia, lei si affretta ad asciugarla, ma non è sfuggita ai miei occhi, la chiamo dolcemente.

“Jude… Ti prego, non posso vederti così…” la voce rotta dal desiderio che provo per lei “Dovrebbe essere la notte più bella della tua vita… E stai piangendo…”.

Le asciugo con un bacio un’altra lacrima che si era posata sulle sue labbra.

“Tommy, questa è la notte più bella della mia vita…”

Si stringe a me, le sue morbide curve premono contro il mio petto dandomi un’inaspettata scarica di adrenalina, che mi percorre tutta la schiena.

Nonostante il mio cervello mi dica di aspettare, non gli do retta, dolcemente, piano, per paura di farle male, scivolo in lei, che si aggrappa alle mie spalle, soffocando un gemito sulle mie labbra.

Vorrei dirle di stare tranquilla, di non preoccuparsi, ma l’aria sembra attraversare le mie corde vocali senza successo, uscendo dalla mia bocca in sospiri silenziosi…

Silenzio, un silenzio carico della passione più viva e dell’amore più puro che si possano immaginare… Avvolge quella stanza rendendo l’aria calda, bollente, che viene però rinfrescata dal leggero venticello che soffia dalla finestra semiaperta…

Mi muovo piano dentro di lei, coprendola di baci, e lei ricambia soffocando deboli sospiri sulle mie labbra, permettendo ad altri, più forti, di giungere sino al mio orecchio, provocandomi una scarica di piacere che mi attraversa tutto il corpo.

Lentamente sento tutta la tensione scemare dal mio corpo, fino a sentire solo una cosa…

Lei…

Rialzo la schiena, per poi accarezzare la curva sinuosa della sua fino a portarla a sedere su di me, continuando a baciarla e poi…

Buio…

Luce…

Solo due parole, timide e flebili come le dita del vento, sembrano squarciare il silenzio in quella camera, due parole che, anche se sussurrate, sembrano far sentire a tutto il mondo l’amore racchiuso in quelle quattro pareti:

“Jude!”

“Tommy!”

Minuti… Ore… Forse, addirittura giorni… Non so per quanto tempo siamo rimasti così, strettì l’uno all’altra, uniti come mai prima d’ora. Quando mi sono staccato da lei mi sono lasciato cadere sul letto, al suo fianco, tentando di riprendere fiato.

“Sai che ora non ti farò più uscire da quella porta, vero?!”

“E tu sarai fortunato se ci arriverai a quella porta!” ma dove lo trova il fiato di ribattere a tutto quello che dico?! “Ti è piaciuto?” una domanda semplice quella che mi fa, lo chiede timidamente, quasi abbia paura di sentire un risposta negativa.

“No, non mi è piaciuto…” suspance “…Di più… Mi è sembrato di aver appena varcato le porte del Paradiso!” sul suo viso si allarga un sorriso stupendo.

“Non mi stancherò mai di dire quanto sei bella, amore mio!”

“Anche tu non sei male…” mi dice ridendo.

La attiro tra le mie braccia, accarezzandole i capelli e lasciandole scie di teneri baci, dopo un po’ si addormenta con la testa sul mio petto, cullata dal battito del mio cuore, io rimango lì, a guardare il tesoro che ho finalmente avuto il coraggio di prendere; poco dopo anche io mi lascio andare tra le braccia di Morfeo, lasciandole un “ti amo” sulle labbra.

Riciao a tutti, secondo capitolo della giornata... 

Dimenticavo, l'ultima scena è un po' meno innocente del resto della storia, non mi sembrava il caso di alzare il rating, anche perchè è e sarà l'unica... Ditemi voi, a me non sembra di essere "scesa nei particolari"...

a memole, in effetti era già stata pubblicata su un forum, ma è sempre di mia produzione, quindi non penso vada contro il regoalmento... Grazie dei complimenti!... Alla prossima

Un bacio a tutti
Francesca

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Instant Star / Vai alla pagina dell'autore: Kaileen_FF