I CAPITOLO Quiete, il castello ne era avvolto. Il silenzio regnava sovrano fra gli studenti e fra le file nemiche. Nessuno osava fare un passo o formulare un pensiero per godersi ancora l’illusione che tutto questo si potesse evitare, che fosse ancora un incubo, un brutto sogno da cui potersi svegliare. Un incantesimo lanciato da Voldermort contro la barriera che proteggeva Hogwarts. La battaglia era iniziata. Il tempo ricominciò a scorrere velocemente, il caos sovrastava, urla e rumori di incantesimi impregnavano l’aria e in breve tempo il suolo si ricoprì di macerie, vetri rotti, mostri e cadaveri di mangia morte, studenti che venivano calpestati senza alcuna distinzione. Con nelle orecchie le urla strazianti dei feriti e nelle narici l’odore di polvere e fumo, Ron, Harry ed io ci facevamo largo nella fiumana di gente che imperversava nei corridoi della scuola. Avevamo un determinato obiettivo e ben presto prendemmo direzioni diverse: Harry andò alla ricerca del diadema insieme a Luna mentre io e Ron ci dirigemmo verso il bagno di Mirtilla Malcontenta per entrare nella Camera dei Segreti e recuperare le zanne del Basilisco. Scivolammo in quel lungo tunnel che fungeva da anticamera fino a posare i piedi su un ammasso di terra e scheletri di animali e infine davanti alla porta della Camera. Eccola finalmente! non l’avevo mai vista…emanava un aura fredda e terrificante…ed ecco in fondo ad essa lo scheletro del Basilisco ucciso da Harry... rimasi dietro Ron senza osare avvicinarmi…odiavo i serpenti soprattutto quelli troppo cresciuti anche se morti. Finalmente avremmo potuto distruggere gli ultimi Horcrux e l’onore di infilzare con una zanna la coppa di Tassorosso toccò a me…sai com’è dovevo ancora provarne l’ebbrezza a detta di Ron. Distrutta lo coppa si levò un urlo agghiacciante e l’acqua si sollevo fino alle nostre teste prendendo la forma di una faccia urlante che ci travolse cogliendoci in un ultimo abbraccio. “ Oddio…il mio cuore credo che mi sia sfuggito…” pensai ancora con gli occhi chiusi e ancora avvolta dalle braccia del mio migliore amico. Mi scostai delicatamente dal suo abbraccio per guardarlo in volto. Ci guardammo per pochi attimi e ci baciammo sollevati, sconvolti, irruenti e affamati di vita. Un bacio che per aveva il sapore di paura, gioia di essere sopravvissuti e certezza di avere…grazie a dio… la testa ancora sulle spalle. - Harry..- pigolai piano… “ grandioso Herm… questo è proprio il momento di lasciarsi andare in festeggiamenti quando la persona che ami sta’ rischiando la vita”. Eccolo il senso di colpa che con il suo solito perfetto tempismo fece capolino sovrastando l’euforia e l’adrenalina che aveva invaso il mio corpo e spento per pochi attimi il cervello che riavviato fece un rapido riassunto dei fatti: “Avevo distrutto un Horcrux. Benissimo. Ero sopravvissuta all’acqua con annessa l’immagine di Voldermort. Molto bene. Avevo baciato il mio migliore amico. Molto male…anzi merda, merda, merda….Avevo combinato un casino…Oddio e adesso come faccio. Cazzo Hermione questa proprio non ci voleva… dovevi proprio baciarlo… non potevi stare buona eh…con Ron poi…” Le mie seghe mentali furono interrotte dalla voce del ragazzo che stava al mio fianco e che mi stava guardando con uno sguardo a metà tra l’affamato e il polpo lesso. - Forse dovremmo ritornare da Harry…- - Si probabilmente avrà capito dov’ è nascosto il diadema e forse l’ha già trovato…dobbiamo sbrigarci a raggiungerlo e a portargli le zanne di questo serpente troppo cresciuto- - Mn…- mugugnò ed io non capii se era sconvolto per quello che era accaduto poco fa o per il bacio…non osai chiederglielo per paura della sua risposta. Un semplice incantesimo di levitazione per ritornare in superficie e voilà subito di corsa alla ricerca di Harry che grazie al cielo ci raggiunse subito. - E allora…-* - Allora abbiamo un Horcrux in meno- disse Ron, e da sotto la giacca prese i resti contorti della coppa di Tassorosso. - L’ha trafitta Hermione. Ho pensato che doveva farlo lei. Non aveva ancora avuto il piacere – - Sei un genio!- urlò Harry. - Una cosa da niente- si schernì Ron, ma era molto compiaciuto. – E tu, hai novità?- Un’esplosione rimbombò sulle loro teste: guardarono tutti e tre il soffitto, da cui pioveva calce, e udirono un urlo lontano. - So com’è fatto il diadema e so dov’è- rispose velocemente Harry. – L’ha nascosto esattamente dove io avevo nascosto il mio vecchio libro di Pozioni, dove tutti nascondono le cose da secoli. Credeva di essere l’unico ad averlo scoperto. Andiamo-* Corremmo verso il settimo piano fino ad arrivare alla stanza delle Necessità che per l’occasione era piena di ogni ciarpame e cianfrusaglia. Trovare il diadema sarebbe stata un impresa….mai una volta che quelli dall’alto ci rendessero la vita facile…non potevano che ne so ….far scendere una luce dall’alto che ci indicasse l’ubicazione dell’horcrux con le parole ' ecco il diadema…prendetelo e distruggetelo in fretta…' troppo bello vero? Di nuovo ci dividemmo nella speranza di fare in fretta finché…Tombola trovato! Finalmente avemmo distrutto il penultimo pezzo d'anima! NOTA AUTRICE: Mi scuso enormemente per il ritardo ma per colpa degli esami e di altri impegni non ho potuto aggiornare la storia. Vi prometto che cercherò di essere il più costante possibile nel postare i prossimi capitoli. Aggiungo poche note che potrebbero essere utili per la lettura: - - : discorso diretto “ ”: pensieri * *: “ Harry Potter e i doni della Morte” di J.K. Rowling pg 573-574 (ps: * * indicano l’inizio e la fine del pezzo tratto da libro)