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Autore: Desy    16/10/2004    3 recensioni
I ragazzi iniziano la loro avventura, dopo la fuga da Roswell ed il matrimonio tra Liz e Max, ma nuovi ostacoli si presentano...
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico, Generale, Malinconico, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Paure

Casa, finalmente

 

 

Quattro mura, un tetto, un piccolo giardino sul retro, una veranda con una sedia a dondolo un po’ scricchiolante, un grande camino nel soggiorno, qui fa molto freddo. Sembra la tipica casa da cartolina, spesso però le apparenze ingannano. In questa casa non ci  vive una famiglia felice, ma sei ragazzi, costretti ad affrontare problemi più grandi di loro stessi, costretti a scappare per nascondere quello che sono… Quanto tempo ci fermeremo? Non è possibile stabilirlo ma questa domanda se la sono posti tutti, assilla le nostre menti, è come un brusio che non vuole tacere, che ti tormenta nonostante tutti I tuoi sforzi.

Nemmeno questa sera darò risposta certa alla domanda, infondo, domani, fra qualche ora, tutto può cambiare, così preferisco godere di questo momento di pace, la casa è silenziosa, le luci sono spente, c’è solo il bagliore provocato dal fuoco. Un odore di pino bruciato invade la stanza, è così… diverso da casa, eppure mi piace, credo che ricorderò questo posto per sempre…

 

Max                 “Come mai ancora sveglia? Aggiorni il tuo diaro?”

Liz                    “Più che altro mi godo il silenzio della casa”

Max                 “già. E’ movimentato vivere tutti insieme… però come sai è più sicuro”

Liz                    “lo so.”

Max                 “ti dispiace vivere insieme agli altri?”

Liz                    “no, non esattamente. Certo, avrei preferito avere una casa tutta per noi… ma sono convinta che un giorno tutto questo finirà e potremo vivere in pace… magari in un posto più vicino all’equatore!”

Max                 “ah ah ah! Non ti piace la neve? Credevo trovassi romantico il paesaggio. Andiamo a dormire.”

Liz                    “forse è meglio, nonostante il camino sono congelata!”

 

I due ragazzi salgono la scala di legno che li conduce al piano superiore dove si trovano quattro

camere da letto. Isabel aveva insistito molto per avere una stanza tutta per sé, in quanto a Kyle,

non aveva fatto obiezioni.

 

Il mattino successivo, in cucina è ora di colazione.

 

Michael           “accidenti sei un disastro, ma come si fa a far bruciare I toast in quel modo?”

Kyle                 “ehi, che vuoi da me? Io riparo auto mica faccio il cuoco!”

Michael           “e non mangi mai?!”

Maria               “avanti smettetela! Vorrà dire che mangeremo I toast ben cotti… oddio, sono proprio carbonizzati…”

Kyle                 “anche tu ti ci metti?”

 

Isabel sopraggiunge in cucina, passando dietro a Maria che osserva con aria perplessa I toast bruciati afferma:

 

Isabel              bleah… ma che schifo! Ma chi è stato?”

 

Nel frattempo apre il frigorifero e prendendo il succo d’arancia se ne versa un bicchiere.

 

Maria e Michael          “indovina?”

Isabel                                      Kyle ma perché non eviti di entrare in cucina?”

Kyle                                         “ecco, non sono mai apprezzato!”

 

Anche Liz e Max raggiungono gli amici, I due sono ancora in pigiama, con I capelli arruffati e gli

occhi semichiusi

 

Liz                    “ma no… tu hai trovato questa fantastica casa, però è meglio se lasci cucinare Michael…”

Maria               “ma siete ancora così?”

Liz                    “sono andata a letto tardi ieri sera e casco dal sonno…”

Maria               “devo ricordarti che fra meno di mezz’ora dobbiamo andare a lavorare?”

Isabel              “e tu Max vuoi darti una svegliata? Non avevi detto che avresti cercato lavoro?”

Max                 “si… si…”

Michael           “avanti ragazzi, parto fra 10 minuti oppure dovrete fare tutta la strada fino in città a piedi nella neve”

 

Liz e Max ancora assonnati salgono di nuovo in camera da letto per prepararsi. Nel frattempo in

cucina…

 

Isabel              “credete che mi assumeranno? Voglio dire, in fondo non ho mai lavorato…”

Maria               “perché non dovrebbero? Sei in gamba, vedrai che ci riuscirai”

Michael           “ecco il bello di aver avuto un’infanzia infelice!”

Kyle                 “ehi, io negli ultimi due anni ho dovuto lavorare per pagare il mutuo della casa… visto che mio padre, grazie a qualcuno, aveva perso il posto di lavoro e si era messo in testa di fare il cantante… se solo ci ripenso…”

Maria               “ma dai, non era poi così male!”

Kyle                 “ti prego!”

Isabel              “ehi?! Ragazzi?! Io sono sempre qui e ho bisogno di incoraggiamento, chiaro?”

Maria               “si, scusa, hai ragione. Vedi devi…”

Michael           “muoverti o vi lascio tutti qui. Andiamo”

 

I ragazzi escono dalla porta posteriore, Michael sale sul solito furgone ed accende il motore

cercando di riscaldare il mezzo, suona per un paio di volte il clacson, sperando di scuotere Max e

Liz, ancora in casa. Isabel e Maria salgono sul mezzo mentre Kyle cerca di spalare un po’ di neve

al vialetto.

 

Isabel              “non avrei mai immaginato di rimpiangere il deserto!”

Maria               “nemmeno io… fa un freddo micidiale”

Michael           “e siamo solo in ottobre!”

 

Il ragazzo suona nuovamente il clacson, Kyle sale sul furgone di fianco a lui e poi finalmente Max e

Liz escono dalla casa, attraversano il piccolo giardino coperto di neve

 

Liz                    “scusate, scusate. Ci siamo”

Max                 ok parti pure”

Michael           “oh grazie mille Sua Maestà” in tono sarcastico.

 

Liz e Maria lavorano in una pasticceria di Cut Bank, città al confine con la riserva indiana Blackfeet.

Kyle, dopo aver aggiustato l’auto di un’anziana signora proprio in paese, è stato assunto dal figlio

di quest’ultima come meccanico nella sua officina e grazie ai due I ragazzi hanno potuto avere in

affitto la casa in cui vivono. Michael fa consegne a domicilio con il furgone per il piccolo

supermercato del paese. Gli unici ad essere rimasti senza lavoro sono Max ed Isabel. Il ragazzo ha

cercato di lavorare nell’officina che ha assunto Kyle ma dopo due motori fusi ed un’esplosione il

proprietario gli ha consigliato di cambiare lavoro. Isabel, invece, ha risposto ad un annuncio come

assistente allo studio per ragazzi presso la biblioteca della comunità.

 

Isabel              “Buongiorno, sono Isabel Walsh

Direttrice         “buongiorno, prego si accomodi nel mio ufficio”

 

 

Direttrice         “… quindi le sue mansioni sono principalmente incentrare sui ragazzi, regolarmente si presentano in otto, ma a volte, prima dei compiti in classe c’è un vero e proprio affollamento… è un servizio che la comunità offre alle famiglie del posto… non è molto remunerativo in termini economici però… e poi… se per lei va bene…”

Isabel              “accetto l’impiego con piacere”

Direttrice         “bene, sono molto contenta, posso sapere quanto tempo ha intenzione di fermarsi in città? Ho saputo che si è trasferita qui con altre persone… mi permetta di essere indiscreta, ma sa, la vita di questo paese non è molto movimentata così…”

Isabel              “spero per molto, molto tempo…”

Direttrice         “anche noi lo speriamo. Può iniziare nel pomeriggio, I ragazzi arriveranno dopo le 15.30”

Isabel              “sarò puntuale, grazie ancora”

 

La ragazza esce dalla biblioteca e si dirige subito verso la pasticceria dove lavorano Liz e Maria,

fortunatamente non è molto distante.

 

Dlin Dlon, la porta della pasticceria si apre.

 

Isabel              “indovinate?”

Maria e Liz       hai il posto!”

Isabel              “vi rendete conto?! Lavorerò! Voglio dire, riceverò dei soldi… non ci posso credere”

Maria               “devo mettere da parte la torta “mimosa” così questa sera festeggiamo!”

Isabel              “inizierò alle 15.30 e non so fino a che ora dovrò rimanere, la biblioteca chiude alle 21 ma se i ragazzi andranno via prima potrò tornare a casa presto”

Maria               beh allora ti aspetteremo a casa”

Liz                    “speriamo che Max abbia trovato un lavoro”

Maria               “ma si… dai…”

Liz                    “mi dispiace, credo che si senta un po’ giù”

Isabel              “Max è fatto così, vedrai cambia umore ogni due secondi… ma tu saprai come alleviare la sua pena!”

Maria               uuuh!”

 

Dlin Dlon, entra una nuova cliente.

 

Cliente            “buongiorno”

Maria               buongiono posso esserle utile?”

Cliente            “sì grazie, vorrei tre fette di torta…”

Isabel              “sarà meglio che vada, allora a questa sera”

Maria e Liz       “ciao!”

Maria               “ecco a lei, fanno 16.50$”

Cliente            “grazie, e così voi siete i volti nuovi?”

Maria               “come scusi?”

Cliente            “si, siete appena arrivati in città, giusto? Vivete nella vecchia casa dei Brooks

Liz                    “ma lei come…”

Cliente            “avanti, avanti, in questo paese non siamo in molti, siamo circondati dalle montagne e non c’è altro da fare che spettegolare! In questa città non ci sono segreti!”

Maria               “che bello!”  sottovoce ed in tono sarcastico

 

Liz da una leggera gomitata a Maria

 

Cliente            comunque avremo tempo per approfondire… io sono Susy Fleeckert, abito a quattro isolati da qui e se volete sapere qualcosa, qualunque cosa su chiunque, beh fatemi sapere, sono a vostra disposizione. Ora devo andare o la vecchia Vivian brontolerà di nuovo.  Vivian è la madre del sindaco e ogni mercoledì vado a trovarla, sono per lei le fette di torta.”

Liz                    “oh, capisco. Allora, buon pomeriggio”

Cliente            “si, magari… è la persona più acida di tutta la città, ma sapete come funzionano le cose, ha il potere… la mia Mandie lavora come segretaria per suo figlio e così io non posso fare altro che ascoltarla… se potessi…”

 

Dlin Dlon

 

Michael           “ehi, ragazze tutto ok? Ho una consegna per voi”

Cliente            “oh ma che bel ragazzo! Sembri proprio un attore…”

Maria               ehm sì, lo prendo io, sono fragole giusto?”

Michael           “mi scusi signora ma devo passare”

Cliente            “oh ma sì, sì certo… alla mai età non c’erano dei bei ragazzi così…”

 

Michael scompare nel retro con Maria per appoggiare la cassa di fragole. Tornati nel negozio.

 

Michael           “allora è tutto. Questa sera faccio un po’ tardi”

Maria               “cosa? Ancora?”

Michael           “guarda che è lavoro, non vado mica a divertirmi”

Cliente            “eh, ce ne fossero di ragazzi come te, però non trascurare la famiglia… prima che sia tardi…”

Michael           ehm… no… cioè… beh ci vediamo questa sera a casa, state attente. Arrivederci”

Cliente            “oh ma si è fatto tardissimo! Arrivederci ragazze, ci vedremo presto”

 

Dlin Dlon

 

I due sono ormai fuori dal negozio, quando finalmente Maria e Liz possono tirare un sospiro di

sollievo, in che paese sono capitati?

Nel frattempo alla biblioteca, Isabel inizia il suo nuovo lavoro.

 

Isabel              “perfetto John

John                “grazie signora Isabel

Isabel              “chiamami pure Isabel

John                ok, grazie”

 

Isabel              “e tu hai finito il compito d’inglese? Posso correggerlo?”

Lily                   “sì certo, ho svolto anche matematica”

Isabel              “ora vediamo se è tutto a posto”

 

In fondo al grande tavolo ci sono tre ragazzini che urlano così Isabel cerca di calmare la disputa

 

Isabel              “ehi voi, parlate a bassa voce, siamo in una biblioteca!”

 

I ragazzi però continuano a parlare e spintonarsi, fino a quando uno dei tre cade dalla sedia.

Isabel si alza e si avvicina a loro

 

Isabel              “adesso basta, smettetela. Cosa è successo?”

 

I ragazzi rimangono in silenzio e quello che precedentemente era caduto a terra si rialza e con gli

occhi bassi sussurra “niente, tutto bene”

 

Isabel spazientita        “a me non sembra, perchè litigavate?”

Luke                                        John è un bastardo ed un ladro”

Isabel                                      “come fai a dirlo? Sono parole infamanti, lo sai questo?”

Philip                                       “è vero, lo sanno tutti”

Isabel                                      “adesso basta, non permettetevi più di parlare in questo modo!”

Philip                                       “ma tutti...”

Isabel                          “a me non importa degli altri, in biblioteca dovete essere rispettosi e fare i compiti, non litigare o insultare altre persone... e non dovreste farlo nemmeno fuori! Ora riprendete a studiare”

 

Tutti i ragazzi tornarono a chinare le proprie teste sui libri. Alle 18 tutti erano usciti dalla biblioteca,

così il custode da il permesso ad Isabel di tornare a casa. La ragazza uscendo

incontra John e si avvicina al ragazzino.

 

Isabel              “stai tornando a casa?”

John fa cenno di sì con la testa.

 

Isabel              “se vuoi possiamo fare un pezzo di strada insieme, dove abiti?”

John                “non fa niente”

Isabel              “è già buio, ti posso accompagnare”

John                “è meglio di no”

Isabel              “non vuoi dirmi dove abiti?”

John                “sulla Rose Road, all’incrocio con Tuse

Isabel              “bene, allora facciamo un di strada insieme, io vivo alla fine della strada

John                “lo so”

Isabel              “come?”

John                “in questa città tutti sanno tutto... non c’è modo di levarsi l’etichetta che ti attaccano, voi 6 siete gli stranieri. Lei non è sposata ma suo fratello sì e se non sbaglio con una delle commesse della pasticceria, l’altra invece sta con quello che fa le consegne per il supermercato dei Duckson

Isabel              “caspita! Siamo qui solo da pochi giorni”

John                “è vero ma la gente parla ed osserva, per esempio i due non sposati è meglio che non si facciano vedere troppo in pubblico, la gente di qui non approva le coppie non legate dal vincolo del matrimonio e poi il fatto che viviate tutti insieme... alcuni dicono che siete ricercatori che conducete un ricerca sullo stile di vita nelle piccole cittadine d’America, altri pensano che siate ricercati e cerchiate di passare il confine per il Canada, altri invece...”

Isabel              “basta, basta... e tu? Tu cosa pensi?”

 

John scrolla le spalle

 

Isabel              “ti sarai fatto un’idea su di noi, no?”

John                “non mi interessa, non sono fatti miei”

Isabel              “capisco. Posso sapere perché litigavate oggi pomeriggio?”

John                “io sono arrivato, la mia casa è quella”

Isabel              “allora a domani”

John                “sì, a domani”

 

John fa qualche passo verso la propria casa, poi si gira e corre verso Isabel, si ferma, guarda la

ragazza negli occhi

 

John                “io credo che stiate fuggendo, ma non siete cattivi, no lei è una persona molto buona e questo mi basta. Arrivederci”

 

Detto questo il ragazzino corre verso casa, Isabel rimane a bocca aperta e poi lentamente

continua a camminare. Nel frattempo, a casa...

 

Liz                    “allora, come è andata oggi? Hai avuto fortuna?”

Max                 “no, sembra incredibile... mi sento un inutile”

Liz                    “ehi, tu sei essenziale, per me...” lo bacia

Max                 “già ma chi porta a casa i soldi sei tu e non io, non credo sia giusto”

Liz                    “ho sposato un maschilista e non lo sapevo?”

Max                 “sai quello che voglio dire...”

Liz                    “sì ma mi diverto a prenderti in giro! Avanti, vedrai che domani andrà meglio”

 

Maria               Kyle per favore aiutami ad apparecchiare la tavola”

Michael           “cos’è questo pacchetto in frigorifero?”

Maria               “oh, tiralo fuori, oggi è avanzata quella torta così... per festeggiare il primo giorno di lavoro di Isabel...”

Liz                    “avanzata? Ma se la hai nascosta subito dietro al bancone?”

Maria               “ma dai, quanto sei pignola... comunque non è stata venduta!”

Kyle                 “quando dovrebbe arrivare Isabel?”

Max                 “fra poco, la biblioteca chiude alle 21 ma se non c’è più nessuno può uscire prima”

Michael           “se lo sapevo passavo a prenderla”

Kyle                 beh se ci muoviamo ora rischiamo che abbia già lasciato l’edificio”

 

La porta principale si apre ed un’infreddolita Isabel entra.

 

Isabel              Brrrr fa un freddo allucinante! Ehi c’è nessuno?”

Max                 “siamo qui”

 

Isabel entra in cucina dove trova tutti i suoi amici, una tavola apparecchiata ed una stupenda

torta alle fragole

 

Maria               TADAAAN!”

Kyle                 “per festeggiare il tuo primo giorno di lavoro!”

Isabel              “grazie, non dovevate... vado a cambiarmi e vi raggiungo subito”

 

La ragazza raggiungendo la propria camera si sentii serena ed amata, sapeva che poteva

contare su degli amici fantastici, nonostante le difficoltà, almeno quella sera voleva

liberare il suo cuore dai brutti pensieri e godere di quell’affetto.

 

Dopo aver cenato, in salotto...

 

Kyle                 ok ragazzi, avete voglia di venire al bowling?”

Max                 “cosa?! Da quando?”

Kyle                 beh il capo mi ha invitato e mi ha detto di portare anche voi due, sapete, un modo per stare fra uomini...”

Max                 “scherzi?!”

Michael           no è meglio di no, me ne vado a dormire”

Kyle                 “ma perché?”

Max                 “dobbiamo evitare di dare nell’occhio, dobbiamo stare attenti”

Isabel              “se questi sono i tuoi timori beh è meglio fare le valige”

Max                 “cosa vuoi dire?”

Isabel              “qui tutti sanno tutto... girano una marea di storie su di noi”

Liz                    Isabel ha ragione, oggi una cliente ci ha fatto un sacco di domande”

Max                 “e voi cosa avete risposto?”

Liz                    “ma niente, siamo state vaghe, però...”

Maria               “dobbiamo inventare una storia credibile e tenere sempre quella”

Kyle                 “se non mi presento al bowling si insospettiranno!”

Max                 “forse è vero... però stiamo attenti, non dovete dire nulla più del necessario”

Kyle                 “ma sì certo, allora andiamo io e te?”

Max                 “cosa? Scherzi? Io odio il bowling!”

Kyle                 “ma non posso mica andarci da solo!!

Maria               “verrà Michael

Max                 “ma se ha appena detto...”

Maria               “dammi cinque minuti, vado a parlargli”

 

In camera di Maria e Michael

 

Maria               “a te piace il bowling”

Michael           “sono stanco”

Maria               “bugiardo”

Michael           “mi sono alzato alle 6.30, ho lavorato tutto il santo giorno... ho preparato la cena, Maria, sono stanco, buona notte”

Maria               “tu hai paura”

Michael           “cosa?”

Maria               “sì, hai paura. Temi di ripetere l’esperienza della Meta-Chem

Michael           “smettila”

Maria               Michael... anche se stiamo scappando, dobbiamo continuare a vivere... non è possibile isolarsi da tutto il resto del mondo. Non è stata colpa tua se Monk è morto”

Michael           “invece lo è, lo hanno ucciso perché credevano che io avessi i poteri di Max”

Maria               “E’ vero, ma tu non hai colpa. In questi anni e soprattutto in questo ultimo periodo abbiamo rinunciato a molte cose... ma non puoi rinunciare ad avere altri contatti con persone oltre a noi cinque... vorrei... vederti di nuovo sorridere e fare quelle cose idiote da uomini... vai al bowling questa sera”

 

Maria lo bacia sulla guancia ed esce dalla stanza. Pochi minuti dopo, Michael si presenta con

giaccone e cappello in salotto.

 

Michael           “andiamo?”

Kyle                 “certo, guido io!”

 

Michael bacia Maria e le sussurra “non farò troppo tardi...”

 

Maria               “ti aspetterò”

 

Kyle sull’uscio della porta       “avanti Romeo, andiamo”

 

La porta si chiude alle loro spalle. Maria si siede sulla poltrona accanto ad Isabel, sul divano sono

abbracciati Max e Liz. Tutti guardano la ragazza.

 

Max                 “come diavolo hai fatto a convincerlo?”

Maria               “segreto!”

 

Isabel guarda l’amica con aria sospetta ed alza un sopracciglio.

 

Liz                    “io sono molto stanca, andrò a dormire”

Max                 “ti raggiungo, così domani mattina ci sveglieremo prima di tutti”

LIz e Max         “buona notte, ragazze”

Isabel e Maria             “buona notte”

 

Le due ragazze erano rimaste sole, sedute sulle rispettive poltrone e davanti a loro i tronchetti di

legno continuavano ad ardere e scoppiettare.

 

Maria               “così ti piace insegnare”

Isabel              “più che altro mi piace aiutare gli altri”

Maria               “ma non volevi fare la fotomodella?”

Isabel              “già... come no... ti immagini la mia foto su tutti i giornali? Max andrebbe in paranoia...”

Maria               “ah ah ah e a Michael verrebbe sicuramente un’infarto

Isabel              “allora tra voi due... problemi risolti?”

Maria               “chi lo sa... la nostra lunga e incasinata storia prosegue... per ora va bene così”

Isabel              “oggi ho conosciuto un ragazzino, John, altri due ragazzi lo prendevano in giro, lo hanno chiamato “ladro e bastardo”, a volte anche i piccoli possono essere cattivi. Questa sera ho fatto un pezzo di strada con John, ma lui non ha voluto darmi spiegazioni, mi ha fatto capire che questo paese è molto chiuso e la gente viene etichettata”

Maria               “hai mai visto un paese in cui non accade? Ti ricordo che veniamo da Roswell...”

Isabel              “cosa centra, a casa non eravamo così”

Maria               “cosa? Ma dove vivevi? Liz studentessa modello, figlia del padrone del Crashdown, usciva con Kyle, figlio dello sceriffo e astro sportivo della Roswell High. Maria De Luca, figlia di Amy De Luca, madre single biasimata e commiserata per il suo status di non sposata... la figlia può commettere lo stesso errore della madre, da tenere d’occhio, se non che è la migliore amica di LIz Parker, la ragazza della porta accanto, ben educata e di rispettabile famiglia. Alex Whitman faceva parte del gruppo degli sfigati...”

Isabel              “Maria!”

Maria               beh è la verità, aveva anche l’iscrizione al circolo degli scacchi oltre che quello della musica... non che i componenti della sua band fossero sulla cresta dell’onda. Poi chi abbiamo? Ma certo... I fratelli Evans, rispettata famiglia di Roswell che adotta due orfanelli, molto graziosi. Isabel può candidarsi a reginetta della scuola, il fratello Max preferisce stare nell’ombra, fa di tutto per non farsi notare da alcuno e poi, beh, il cattivo, il ribelle, Michael Guerin che non frequenta la scuola, ha un padre adottivo ubriacone eccetera, eccetera... se vuoi ti racconto anche di Julie, della professoressa Timber beccata a fare sesso nell’aula professori con il professore di chimica, oppure di Lucy e Matt il cui matrimonio si è basato sul fatto che la prima fosse incinta... oppure...”

Isabel              ok, ok fermati. Ho capito il concetto. Anche Roswell era un covo di pettegoli”

Maria               “esattamente e ogni componente della comunità ha un’etichetta e che sia vera oppure no deve conviverci... qui avranno la neve e il freddo, noi il sole ed il deserto ma le persone non cambiano”

Isabel              “forse hai ragione, però vorrei fare qualcosa per quel ragazzino”

Maria               “sta attenta a non farti coinvolgere troppo”

Isabel              “non userò i miei poteri”

 

Maria si alza e si dirige verso la scala, poi si gira di nuovo verso Isabel

 

Maria               “non mi riferivo a quello. Buona notte”

Isabel              “buona notte”

 

Isabel rimane sola, si avvolge nel grande plaid e continua a fissare il fuoco, pensando al giovane

John, alla difficile vita che deve affrontare, ai motivi e alle cause... cercando un modo per poterlo

aiutare.

 

 

  
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