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Autore: xpaynerauhl    11/09/2013    4 recensioni
Jade Victoria Bennett, 18 anni, nata e cresciuta a Southampton, in Inghilterra.
Jade è una ragazza come tante ma non come tutte.
Liam James Payne, anche lui diciottenne, anche lui di Southampton.
È bello, una di quelle bellezze interiori che armonizza con quella esteriore.
Jade non appartiene al mondo di Liam. I mondi di Jade e Liam sono molto vicini ma diversi, interagiscono ma non si mescolano, si sentono ma non si ascoltano.
«È ora che tu ti dia una svegliata, tesoro, e inizi a vivere senza preoccuparti del parere degli altri. Vivi per te stessa.» le disse l'amica. Non le piaceva vedere Jade così chiusa e limitata solo per paura dell'opinione degli altri. Le voleva bene e voleva che iniziasse a volersene anche lei.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 4


Una volta arrivati, dopo pochi minuti di viaggio in auto, Jade riconobbe la via, era quella accanto alla sua.
«Questa verde acqua è la nostra casa» le disse Ginni indicandola alla sua sinistra.
«Che bella!» commentò la mora. «Lo sai che siamo anche vicine? La mia via è quella là» disse indicando una via che svoltava a sinistra.
«Oh bene, così possiamo vederci ogni volta che vogliamo» replicò entusiasta la rossa.

Quando entrarono Jade osservò la casa: era nuova, luminosa ed elegante, le piaceva. 
C'era un grande salone collegato alla sala da pranzo e delle scale chiare e moderne.
«Mamma siamo a casa» urlò Ginni per avvisare la madre che si trovava in cucina.
La signora Edwards uscì da quella che sembrava la cucina.
Era una signora abbastanza giovane, bionda e con gli occhi castani, come quelli di Ginni. Era curata ma né troppo elegante, né troppo sportiva.
«Oh ciao, tu devi essere Jade» la salutò con tono gentile.
«Sì, salve» replicò Jade.
«Ti ringrazio per dare una mano a mia figlia ad ambientarsi a scuola e con le nuove materie» le disse la signora.
«Per me è un piacere» le assicurò la ragazza.
«E mi scuso per il disordine in casa, ma stiamo ancora sistemando le ultime cose del trasloco» si giustificò per alcuni scatoloni qua e là.
«Si figuri, è normale» le disse Jade comprensiva.
«Va bene, noi andiamo in camera mia» informò Ginni.
«È stato un piacere signora» si congedò Jade.
«Anche per me, Jade» concordò Mrs Edwards.

«Allora adesso mi devi dire chi è quel gran figo che ci ha parlato oggi dopo scuola» iniziò la rossa una volta che erano sole.
«Sì, a proposito, si può sapere che cavolo ti è venuto in mente con la storia della biblioteca?!» sbottò Jade. 
«Mi è venuto in mente che il giovedì la biblioteca è aperta e-» tentò di giustificarsi Ginni.
«Mi riferivo di più alla parte in cui io domani devo andare a studiare con lui» la interruppe la mora.
«Che c'è? Mi sembrava una buona idea. E siccome sapevo che tu non l'avresti mai proposto ti ho dato un piccolo aiuto. Ho fatto male?»
«Sì.» sentenziò Jade leggermente alterata, ma mantenendo un tono normale. «Ma ormai fa lo stesso, è fatta.» aggiunse con un pizzico di delusione.
«Te la sei presa?» chiese Ginni mordendosi il labbro inferiore, un po' dispiaciuta. Iniziava a pensare che non era stata proprio una buona idea.
«No. Ma non lo fare mai più, ok?» le rispose Jade comprensiva.
«Promesso. Ma sicura che adesso non mi odi?» si preoccupò la rossa.
«Ma va' non ti odio di certo per una cosa così ahah» la rassicurò l'altra.
«Oh per fortuna, non volevo perdere l'unica amica che ho qui a Southampton» le confessò.
«Quindi toglimi una curiosità, tu sei brava o no in matematica?» chiese la mora.
«Sì, sono abbastanza brava» rispose Ginni.
Almeno Jade era sicura che non le aveva mentito, in fondo voleva solo aiutarla, l'aveva fatto "a fin di bene". Ma Jade non era il tipo di ragazza che voleva essere aiutata, soprattutto se non lo chiedeva e soprattutto in questione di ragazzi. Anche se in questo caso si trattava solo di un compagno di classe, no?
«Ma non mi hai ancora detto chi è» si ricordò Ginni.
«È un mio compagno di classe, abbiamo qualche materia insieme e prendiamo lo stesso autobus» spiegò Jade.
«E...?» 
«E niente, solo questo.» chiarì la mora.
«Mmh allora siete amici?» chiese la rossa.
«No, in verità spesso neanche ci salutiamo» rispose Jade.
«Ma oggi è venuto ad offrirti aiuto quindi...» insinuò Ginni.
«Quindi niente. Sinceramente non ho capito perché l'ha fatto, probabilmente perché gli faccio pena.» concluse Jade.
«Secondo me gli piaci» affermò Ginni.
«Oh proprio no, una come me non può piacere a quelli come lui, te lo dico io. E sinceramente neanche mi interessa piacergli, me la sono messa via anni fa che rimarrò single a vita» spiegò. «Tu invece, che mi dici? Hai lasciato qualche ragazzo a Brighton?» tentò di cambiare discorso.
«No no signorina, non provare a cambiare discorso.» la ammonì Ginni.
«Ma non stavo cambiando discorso, stavo solo cercando di ridarti il ruolo di quella che parla, visto che lo sto facendo solo io.» si giustificò Jade.
«Bella scusa, ma torniamo a noi. Perché sei convinta che rimarrai single a vita? Io non credo.» 
«Oh ma dai, mi hai vista?» le chiese Jade, indicandosi, con tono ovvio.
«Sì che ti ho vista, è per questo che non ti capisco. Sei carina, intelligente e quando vuoi sai anche parlare.» rispose Ginni.
«Per prima cosa non sono carina. Seconda cosa, l'intelligenza non interessa ai ragazzi. Terza cosa, il fatto che io sappia parlare non è un punto a mio favore.» elencò Jade, convinta.
«Mmh ho capito che sei anche testarda, perciò lascierò perdere visto che tanto non mi riconoscerai mai che ho ragione» concluse Ginni.
«Forse perché non hai ragione?» replicò Jade. «Comunque sì, meglio lasciar perdere. Dimmi di te.» aggiunse con un sorriso.
«Io ho avuto dei ragazzi ma niente di troppo serio» rispose Ginni.

«Tu hai mai... insomma... l'hai mai fatto?» chiese la rossa dopo un po'.
«Cosa?» domandò la mora.
«Sei mai andata a letto con un ragazzo?» specificò Ginni. Era una ragazza terribilmente curiosa e non si faceva mai problemi a dire tutto quello che le passava per la testa.
«Ehm... questa non è esattamente la tipica domanda che si fa a una che conosci da pochi giorni, lo sai?» replicò Jade rossa in viso.
«Lo so, ma io non sono normale, non si era capito?»
«Ahah sì, si era capito.» «Comunque no. Tu?»
«Neanche.»
«Posso chiederti perché, se hai avuto dei ragazzi?» azzardò Jade. 
«Beh perché anche se sono estroversa non sono una che la dà via facilmente e non ho ancora trovato qualcuno che amo e che mi ami» spiegò Ginni.
«Oh beh, almeno non sono l'unica allora...  con l'unica differenza che il tuo è un "non acora", il mio è un "mai"» disse Jade in tono molto tranquillo. Fin troppo, pensò Ginni. Come poteva dire una cosa così pessimista sul suo futuro una sensibile come Jade? La conosceva da poco, ma già stava iniziando a capirla. 
«Ok so che non ti conosco abbastanza e che qualunque cosa dirò non servirà a farti cambiare idea ma io sono convinta che non è così.» le disse Ginni con tono dolce.
«Beh hai ragione su tutta la prima parte ma io sono convinta che invece è così. Insomma, io sono realista. Mi piace sognare, credimi, ma con la fantasia si vola, io l'ho fatto fin troppe volte e sono caduta facendomi male. Riconosco tutti i miei difetti e anche se ho provato a cambiarmi io sono così, purtroppo.» 
«Sai, ho l'impressione che tu sia talmente occupata a vedere i tuoi difetti che non ti accorgi che hai anche dei pregi» replicò la rossa.
«Anche ammesso che questi pregi che dici tu esistano, gli altri non se ne accorgono, si accorgono solo dei difetti.»
«La gente fa schifo» commentò Ginni.
«Lo so» concordò Jade amareggiata.
«Ma tu dovresti imparare a fregartene della gente» aggiunse la rossa.
«Ho sempre voluto essere quel tipo di persona a cui non importa del parere delle altre persone, ma non lo sono.» confessò la mora.
«Questa però l'hai copiata, è una citazione di uno degli Emblem3, lo sapevi?» le chiese Ginni.
«Ehm... sì, perché? Tu come lo sai?» replicò Jade.
«Sono loro fan» le rispose semplicemente la rossa.
«Oh. Mio. Dio.» disse solo la mora con gli occhi sbarrati, stupefatta.
«Che c'è?» chiese Ginni.
«È che... non mi era mai capitato di incontrarne una. Insomma... wow!» spiegò Jade.
«Non mi dire che... ommioddio sei loro fan anche tu?» dedusse Ginni.
«Sì!» rispose Jade.
«Vieni qua e abbracciami sistah» replicò Ginni per poi stringerla in un forte abbraccio.
«Non ci posso credere.» commentò ancora Jade, incredula. 
«Oh aspetta aspetta, scommetto che questo è uno dei tuoi "difetti"» le disse Ginni.
«Beh sì, questo è un grosso difetto in effetti» asserì Jade.
«No, questo si chiama "gusto personale" non "difetto"» chiarì Ginni.
«Si chiama difetto, per gli altri, se tutti li odiano. Si vede che non conosci ancora bene Southampton e i suoi abitanti» concluse Jade.
«Può essere, ma non credere che a Brighton non ci siano haters. Solo che io me ne frego, sono le mie orecchie e ascolto quel cazzo che mi pare.» sentenziò Ginni.
«Come vorrei riuscire a dire anch'io così...» confessò Jade «E a proposito, se sei di Brighton allora avrai per forza visto Conor!» notò entusiasta.
«Sì l'ho visto un paio di volte» confermò l'altra eccitata.
«Oh chissà che bello poterlo vedere dal vivo» commentò Jade.
«Sì è... bellissimo» concordò Ginni.
«Comunque, torniamo alla triste vita reale, io domani come faccio?» chiese preoccupata Jade.
«In che senso?» replicò confusa l'amica.
«Come faccio a trovare una scusa per non andare in biblioteca dopo scuola» si spiegò meglio la mora.
«Semplice. Non inventi nessuna scusa e ci vai.» risolse facilmente Ginni.
«No, io non ci andrò mai.» sentenziò Jade.
«E perché?» domandò Ginni.
«Non saprei come comportarmi. E poi... boh non mi va di andarci.» liquidò la domanda Jade.
«C'è qualche altro motivo?» chiese Ginni.
«Beh... non vorrei che si facesse un'idea sbagliata di me. Del tipo che ci sto provando o cose del genere.» chiarì Jade.
«Primo, è stato lui a chiedertelo, quindi se mai è lui quello che ci prova. Secondo, anche se ci provassi che male c'è?» elencò la rossa.
«Primo, lui non ci proverebbe mai con me, te l'ho già spiegato, avrà voluto aiutarmi solo per pietà. Secondo, io non sono una che ci prova, soprattutto se so che non ho speranze.» la imitò l'amica spiegando le sue ragioni.
«Vedi? Se pensi in partenza che non hai speranze come lo fai a trovare un ragazzo? Se non credi tu in te stessa e nelle tue possibilità, come fanno a farlo gli altri?» cercò di farla ragionare Ginni.
«Io penso di non avere speranze e non ce la faccio a pensare il contrario. E poi chi l'ha detto che mi devo trovare per forza un ragazzo?» replicò la mora.
«Tu sei contenta di essere single?» le chiese la rossa.
«Beh... in effetti è brutto essere single, ma non ci posso fare niente» rispose Jade.
«Non è vero che non ci puoi fare niente. Puoi iniziare a pensare positivo, prima di tutto.» le disse Ginni.
Jade sospirò. «Va bene, ti prometto che ci proverò, ma non garantisco niente eh!» acconsentì.
«Brava, così mi piaci!» commentò entusiasta l'amica.
«Beh ora che ne dici se ci dedichiamo al diritto? Hai tanto da imparare» la informò Jade.
«Va bene, mettiamoci sotto» concordò Ginni.
Si sedettero entrambe alla scrivania e Jade iniziò a spiegarle tutto quello che doveva. Ginni capiva al volo tutto, era affascinata da quella materia, così in meno di un'ora studiarono tutte le "basi della materia" che poi sarebbero servite a studiare il programma del primo semestre.
«Direi basta per oggi, un'altro giorno ti spiego il programma del primo semestre» propose Jade.
«Sì sono un po' stanca.» concordò Ginni. «E ho fame. Vuoi mangiare?» aggiunse poi passandosi una mano teatralmente sullo stomaco.
«Solo bere, per favore.» rispose cordialmente Jade.
«Ok, adiamo giù»

«Ginni, prima ha chiamato Daisy e ti voleva, dopo richiamala» la avvisò la madre mentre le ragazze si sedevano al tavolo.
«Ok» le rispose la figlia.
«Daisy è mia sorella più piccola, è rimasta a Brighton con i miei zii perché venerdì ha una gara di nuoto, sabato mattina viene qui» spiegò Ginni.
«Quanti anni ha?» domandò Jade.
«16, ne deve compiere 17, va in terza» rispose la rossa.
«Quindi siete tre femmine, o ce ne sono altri?» chiese la mora.
«No, siamo solo noi tre.» replicò Ginni.
«Io invece sono figlia unica» disse Jade.
«Amo le mie sorelle, ma per certi versi vorrei esserlo anch'io» le confessò Ginni.
«Mh non so, io ho i miei genitori che avendo solo me rompono dalla mattina alla sera» le fece notare Jade.
«Noi veramente ci andiamo piuttosto d'accordo tutte e tre, ma a volte rompe anche lei... Con Daisy ha più discussioni perché vorrebbe le stesse libertà che abbiamo io e Perrie, non capisce che è più piccola.» spiegò la rossa.
«Beh ma alla fine è più piccola di te solo di un anno, come tu con Perrie» constatò Jade.
«Se consideriamo i mesi, lei è di dicembre, io di gennaio e Perrie di luglio quindi io e Perrie abbiamo solo sei mesi di differenza mentre con Daisy sono un anno e undici mesi» replicò Ginni.
«Ah beh, allora sì. Anche io sono di dicembre, quindi abbiamo undici mesi di differenza.» notò Jade.
«Davvero? In questo caso ti farò da sorella maggiore, visto che non ne hai una.» le disse Ginni ridacchiando.
«Ci sto» le rispose Jade sorridendo.



HEY:)
Nello scorso capitolo oltre a Ginni, come nuovo personaggio, c'era anche Perrie e mi sono dimenticata di mettervi una foto quindi rimedio :)
Ecco Perrie, Ginni e Jade: 

 
 


-Amy


   
 
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