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Autore: Fiery    18/03/2008    11 recensioni
Una sera, quando avevano circa dodici anni, tre bambine decisero di mettere in una scatola i loro sogni. Ognuna di loro mise un oggetto che le rappresentava, qualsiasi cosa che potesse ricordare loro cosa volevano da piccole. Dieci passi a destra, poi giù verso una collinetta. Poi cinque passi dal tronco di una vecchia quercia. Eccolo lì il nascondiglio perfetto per i loro sogni. Misero la scatola in una busta, per non permettere che si bagnasse o rovinasse in alcun modo, e scavarono una buca profonda. La sotterrarono, ripromettendosi di tirarla fuori la notte in cui avrebbero preso il diploma. Ora come ora non ricordavano più cosa volessero da piccole, ma di una cosa erano certe. Volevano essere amiche per sempre. Purtroppo quel sogno non si avverò.
Genere: Generale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gabriella Montez, Sharpay Evans, Taylor McKessie
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2:

Capitolo 1: La scatola dei sogni

Taylor abbracciò la professoressa di chimica, mentre dietro di lei il Club delle Scienze l’aspettava per la foto di gruppo. In fondo era la presidentessa, nonché migliore alunna dell’anno 2007. Strinse tra le mani il suo diploma, mentre raggiungeva i suoi amici e si posizionava per la foto di gruppo.

Davanti a lei passò una ragazza dai capelli neri che conosceva fin da piccola. Stringeva anche lei tra le mani un diploma, i suoi occhi erano allegri e il sorriso perennemente costante sul suo volto. Gabriella raggiunse la madre, che l’abbracciava orgogliosa.

A sua volta una ragazza bionda passò davanti a Gabriella. Sharpay fece ticchettare i suoi tacchi bianchi sul terreno, mentre stringeva anche lei il diploma. Suo fratello Ryan le stava accanto, con loro c’era il Drama Club, tutti con i loro diplomi e capitanati dalla professoressa Darbus.

Le tre non si erano nemmeno accorte di essere passate una davanti l’altra. Semplicemente avevano preso i propri diplomi, stavano festeggiando quel giorno come veniva, come se fosse una giornata qualunque. Erano le uniche tre che non si divertivano quel giorno, nonostante i loro sorrisi tradivano i loro stati d’animo. Dentro di loro sentivano che quella era una giornata come tante, se non fosse per la sera che sarebbe arrivata.

Una sera che non tardò ad arrivare. Gabriella raggiunse la scuola con la macchina della madre, scese e ascoltò le raccomandazioni che era solita fare ma che da quel momento non le sarebbero più servite. Accanto a lei si parò un ragazzo con un paio di occhiali dalla montatura sottile, i capelli neri modellati col gel e in perfetto smoking nero.

-Ciao, Jeremy (non quello di “Convivenza Recupero Debiti” XD Prima che me lo uccidiate!! XD NdA).- salutò con un sorriso.

Il ragazzo la prese gentilmente a braccetto e l’accompagnò all’interno della palestra, -Sei bellissima stasera.- commentò sincero.

-Grazie.- ringraziò la mora guardandosi.

Indossava un vestito azzurro velato di brillantini, la cui gonna arrivava fino ai piedi lasciando intravedere i tacchi, le spalline erano piccole e le spalle coperte da un velo trasparente. I capelli, anche loro cosparsi di brillantini, perfettamente acconciati in uno chignon da cui spuntavano alcune ciocche.

Mentre entrava nella palestra un turbinio di luci la coinvolse. Tutti i diplomandi del 2007 ballavano, chiacchieravano, si scatenavo. La palestra era stata addobbata con un milione di palloncini sui colori del bianco e del rosso, in onore dei Wildcats. In un lato stava il bancone delle bibite e dei viveri, mentre dall’altra parte era stato allestito un piccolo palco sui cui suonava un gruppo rock.

-Vuoi qualcosa da bere?- chiese Jeremy indicando il bancone delle bibite.

-Un po’ di ponch, sei molto gentile.- disse Gabriella.

-No, tu sei stata gentile. Non ti rendi conto, mi hai salvato la vita. Venire al ballo del diploma senza accompagnatrice è una tragedia! Ti trattano come un lebbroso.- esclamò il ragazzo sorridendo al pericolo scampato, -Quindi stasera sono il tuo servo, Madoimoselle Gabriella.-

La ragazza rise, -Sei passato in francese.-

-Già, sempre grazie a te!- rise Jeremy, -Vado a prenderti il ponch.- disse lasciandola sola vicino alla pista da ballo.

Gabriella si guardò in giro, fino a quando qualcuno non le picchiettò con due dita sulla spalla destra. Si voltò, squadrando la ragazza che aveva di fronte. Indossava un abito lungo nero, cosparso di brillantini argentati, il corpetto era a barca. I capelli castani cadevano con dei boccoli sulla schiena, ornati con delle gemme argentate in qualche ciocca. I tacchi erano alla schiava e neri.

-Ciao.- salutò la ragazza con un sorriso tirato.

-Ciao, Taylor.- salutò di rimando Gabriella.

Rimasero qualche secondo a squadrarsi a vicenda, quando Taylor ruppe il silenzio imbarazzante che si era creato.

-Tu ci vieni stasera?- domandò senza peli sulla lingua come era solita fare.

-Dove?- chiese cercando di apparire confusa, nonostante sapesse dove intendeva andare a parare.

-Al parco di Rhety.- disse come se fosse ovvio, -Io ci vado.-

-Davvero ci vuoi andare?- chiese Gabriella aggrottando le sopraciglia, -E’ solo una scatola.-

-E’ qualcosa di più.- sorrise tristemente Taylor, -Io sarò lì a Mezzanotte. Che fai?-

Jeremy arrivò in quel momento, mettendo tra le mani di Gabriella un bicchiere di ponch. Si voltò poi verso Taylor, chiedendo spiegazioni con lo sguardo alla sua accompagnatrice. Lei scrollò le spalle in risposta, così si voltò ancora verso la migliore alunna.

-Ciao, McKessie.- salutò con un sorriso.

-Ciao, Layer.- salutò a sua volta la ragazza, per poi voltarsi verso Gabriella, -Sai dove trovarmi.-

Se ne andò lasciandoli vicino alla pista da ballo, mentre cercava di passare tra la marea di studenti. Raggiunse un gruppetto di ragazze in un angolo, che ridevano come matte. Tossicchiò cercando di far notare la sua presenza, le ragazze si voltarono verso di lei sbuffando.

-Che cosa vuoi?- chiese una di loro.

-Parlarti.- guardò le altre, -Possibilmente in privato.-

La ragazza annuì, mormorando alle ragazze uno scocciato “Farò il più in fretta possibile!”. Si diressero verso un luogo poco distante, mentre Taylor osservava l’abbigliamento della ragazza che aveva davanti. Indossava un abito rosa e bianco, contornato di perline sul bustino. La gonna era leggermente svasata e le spalle erano scoperte. Le ciocche di capelli biondi erano raccolte sulla nuca da un diadema d’argento. I tacchi erano bianchi.

-Che c’è?- domandò sbuffando.

-Tu ci vieni, Sharpay?- chiese Taylor guardandola fisso negli occhi.

-Al parco di Rhety? Stai scherzando?- chiese Sharpay con una risata, -Non ci penso nemmeno, ho di meglio da fare che togliere una scatola da una buca!-

Così dicendo si allontanò, andando però a sbattere contro il fratello.

-Che voleva Taylor?- chiese Ryan curioso.

-Niente, una sciocchezza di quando avevamo dodici anni.- disse Sharpay gesticolando con una mano, -Niente di importante.-

Ma in cuor suo sapeva che non era vero. Era molto importante. Quella non era solo una scatola.

 

Taylor percorse dieci passi, aggrottando le sopraciglia.

-Sono dieci passi a destra.- disse una voce alle sue spalle.

Illuminò la figura con la propria torcia, sorridendo sorpresa.

-Gabriella?- chiese Sharpay prendendole la torcia e guidandola di dieci passi a destra.

-Non viene.- sospirò Taylor, seguendola.

Scesero per la collinetta e videro la quercia. Fecero cinque passi e videro una ragazza con una pala in mano.

-Facciamola finita.- disse Gabriella incominciando a scavare.

Dopo qualche minuto finalmente la pala toccò qualcosa di solido. Si inginocchiarono a terra, attente a non sgualcire gli abiti, e tirarono fuori la scatola. Era gialla, con degli adesivi attaccati. Gabriella, che era in mezzo, la aprì con delicatezza. Immediatamente Sharpay prese tra le mani una barbie bionda con un diadema in testa.

-Un barbie principessa?- chiese Taylor confusa.

-Il mio sogno era essere una principessa.- sorrise Sharpay stringendo a lei la bambola.

-Si è avverato, sei la principessa della East High.- sorrise sincera Gabriella.

Quest’ultima prese un medaglione, in cui c’era la foto di un uomo con una bambina.

-E’ tuo padre?- chiese Sharpay guardando la foto.

-Sì. Si è trasferito quando avevo solo tre anni, non so più niente di lui.- sorrise tristemente Gabriella, -Volevo andarlo a trovare. Il mio sogno era rincontrarlo.-

Taylor prese un portachiavi a forma di mondo dalla scatola. Sorrise indicandolo.

-Io volevo il mondo.- spiegò alle loro espressioni confuse, -Non volevo essere considerata la secchiona della scuola già da piccola, volevo semplicemente andarmene via da questa città e ripartire da zero.-

-Non credo potrà succedere.- le fece notare Sharpay, -Aprirai uno studio medico.-

-Forse no.- Taylor prese la borsetta nera e ne tirò fuori un foglio ripiegato in quattro.

Gabriella lo prese tra le mani illuminandolo con la torcia. Si trattava di un concorso canoro a Los Angeles.

-Dai, venite con me. Io canto e voi fate il coro.- sorrise guardandole speranzosa.

-Non posso, da domani devo preparare le mie cose per il College.- disse Gabriella alzandosi.

-Io vado a New York, ad abitare con Ryan per uno stage di musica che ci ha raccomandato la Darbus.- disse Sharpay alzandosi a sua volta.

Taylor si alzò e le guardò andare via, -Parto domani mattina.- disse fermandole, -Alle sette in stazione. Se cambiate idea io vi aspetto lì.

Le tre si guardarono, per poi incamminarsi verso tre direzioni diverse.

Quella sera rimuginarono molto su ciò che avevano ricordato, su ciò che avevano visto in quella scatola.

Gabriella aprì il medaglione, mentre una lacrima solitaria le solcava la guancia. Sharpay strinse a sé la principessa, ricordandosi però che lei era la Regina di Ghiaccio. Taylor strinse tra le mani il portachiavi a forma di mondo.

Gabriella, si alzò presto, mise un biglietto sul comodino della madre e uscì di casa. Ciò che li si parò davanti alla stazione fu uno spettacolo che non vedeva da tempo. Taylor e Sharpay che si battibeccavano come una volta.

-Io non vengo a Los Angeles.- si affrettò a dire mentre Taylor le sorrideva speranzosa, -Però potete lasciarmi in Arizona.-

Taylor annuì, togliendosi la felpa dato il caldo che faceva già di mattina. Sharpay e Gabriella si guardarono due secondi esatti.

-Io mi faccio accompagnare a Riverside, dove abita Zeke.- disse la bionda, per poi salire in macchina, una cabriolet senza tettuccio d’epoca.

Gabriella si mise dietro al portabagagli, dove un ragazzo della loro età stava caricando i borsoni e le valige.

-Ciao, Gabriella.- sorrise il ragazzo prendendole il borsone tra le mani.

La mora rimase a bocca aperta, squadrando il giovane. Portava i capelli castani con il classico taglio che lo rendeva il più affascinante della scuola, occhi azzurri e un fisico niente male.

-Troy Bolton?- mormorò con la voce strozzata, -Ci accompagni tu?-

-Sì, vado a Los Angeles a frequentare l’università. Taylor mi ha chiesto un passaggio, ma prima dobbiamo passare a prendere Chad a Silver City. E’ partito ieri sera per andare a trovare dei parenti.- spiegò il ragazzo chiudendo il portabagagli.

Tutti salirono sull’automobile. Troy mise in moto, guardandole.

-Pronte? Si parte!- esclamò mettendo in moto e partendo.

 

 

 

************

Ok. Credo abbiate capito per chi batterà il cuore di Gabriella XD Sono tornata per le Troy/Gabriella ahahahah

 

Grazie a:

armony_93 (Sì, ci sarà XD Tranquilla XD)

LizDream (Io non sono bravissima XD Infatti questo capitolo fa schifo secondo me XD)

Jud_91 (Io ce l’ho in cassetta il film XD Ecco, scusa. Non è Tropay XD)

scricciolo91 (Shishi, tanto presto ^^)

Sinfony (Promesso! Cercherò di aggiornare presto ^^)

romanticgirl (Ecco il seguito ^^)

Herm90 (Ecco, brava. Fattelo piacere il film sister XD Scherzo XD)

Tay_ (^^ Sono contenta che ti piaccia ^^)

Vivy93 (Sisi, ecco il seguito. Ma lo sai che aspettiamo anche il tuo vero??? XD)

kikka93 (It’s Fabolous! XD)

 

Grazie a tutte ^^

Kissoni

By Titty90 ^^

  
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