Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Aurora_Nanana    13/09/2013    0 recensioni
Non sono mai stata brava nelle relazioni. Erano il mio tallone d'achille. Punto. E vi chiederete come è possibile con due genitori come i miei non sapere minimamente come comportarsi in una relazione. Me lo sono chiesta anch'io e sono arrivata alla conclusione che è tutta colpa dei geni, quei maledetti, sono passati tutti a mio fratello, Scorpius, a me nulla. Genitori io ritengo voi responsabili. Comunque, tendo a divagare; torniamo all'argomento principale: le mie relazioni. Ne avrò avute a decine, ma non sono durate mai più di tanto, non ci riesco e basta. La mia libertà ha sempre il sopravvento. Il mio nome è C, si C e basta. Ovviamente non è solo il mio nome, ma a me il mio nome proprio non piace. E non accetto repliche da parte vostra. Tutto ebbe inizio quella sera. E credo che forse, per un volta potrei anche riuscirci... ma non lo so.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, James Sirius Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non sono mai stata brava nelle relazioni. Erano il mio tallone d'achille. Punto. E vi chiederete come è possibile con due genitori come i miei non sapere minimamente come comportarsi in una relazione. Me lo sono chiesta anch'io e sono arrivata alla conclusione che è tutta colpa dei geni, quei maledetti, sono passati tutti a mio fratello, Scorpius, a me nulla. Genitori io ritengo voi responsabili. Comunque, tendo a divagare; torniamo all'argomento principale: le mie relazioni. Ne avrò avute a decine, ma non sono durate mai più di tanto, non ci riesco e basta. La mia libertà ha sempre il sopravvento. Il mio nome è C, si C e basta. Ovviamente non è solo il mio nome, ma a me il mio nome proprio non piace. E non accetto repliche da parte vostra. Tutto ebbe inizio quella sera. E credo che forse, per un volta potrei anche riuscirci... ma non lo so.

 

CAPITOLO PRIMO

 

Li odiavo, con tutte le mie forze. Ma continuavano a seguirmi. Dannati pivellini. Marciavo. E no, non sto scherzando, marciavo a grandi passi lungo i corridoio che avrebbe portato alla Sala Grande il giorno dopo l'arrivo a scuola, avevo pur sempre una missione. Adele, la mia migliore amica, teneva il passo senza problemi (ci credo quella ragazza è un gigante!) e se la rideva sotto i baffi. Quando l'ennesima ragazzina (i ragazzini erano sempre troppo spaventati per avvicinarsi subito, ma non disperate, dopo qualche tempo ci arrivavano anche loro; e questo sostiene la mia tesi: i maschi sono esseri ritardati.) inciampò nei suoi stessi piedi, mi fermai e lanciai loro un'occhiataccia gelida.

«Beh? -domandai -che volete?» le ragazzine si ripresero immediatamente, e cominciarono a farmi domande contemporaneamente con la loro dannata voce bianca. Adele ora non tratteneva neanche più le risate. La incenerii con uno sguardo, degno del mio cognome e poi tornai a osservare le ragazzine che sembravano aver ripreso un certo contegno. Una, con i capelli biondi e gli occhi marroni, non mi sarei mai ricordata la sua faccia (affrontiamo la realtà, faccio pena a ricordarmi le facce, i nomi quelli sì, ma le facce no. A malapena riconosco per strada le persone che conosco da una vita... okay ora sto esagerando, comunque il punto è che mi dimenticherò di tutte loro presto) aprì la bocca per parlare. Un'altra ragazzina, più minuta dalla pelle scura e gli occhi pece ci passò di fianco con fare regale, mi sorrise (e ovviamente risposi al suo sorriso; ei è praticamente mia cugina!): «Ciao C» ed entrò nella Sala Grande. Ghignai. Quella sì che sarebbe diventata qualcuno. Portai le mani ai fianchi e inarcai un sopracciglio, loro si ripresero dallo shoc:

«Ma tu sei...» cominciò la ragazzina di prima; o forse no. «La figlia di Draco Malfoy? Sì» e tutte strabuzzarono gli occhi. «E tua madre è...» fece un'altra.

«Hermione Malfoy, Ministro della Magia? Sì. E il nome è C, nulla di più nulla di meno. Ora se non vi spiace; sciò sciò, evaporate, puff, sparite. Ho ben altro da fare che portarmi appresso voi» Ma loro non ci pensavano neanche. Sbuffai e proseguii la mia missione.

Fui sicura di essere vicina alla realizzazione della sopracitata quando le pivelline si persero in sospiri innamorati; ah perfetto... già si comincia. Allungai il passo e lo raggiunsi, stava in mezzo ai suoi amici, e ai miei... ora che mi ci fate pensare.

«Ei buongiorno, tesoro» mi apostrofò, ma la mia faccia gli disse altrimenti e cominciò a sghignazzare come un matto. Mi fermai a pochi passi da lui. In quel momento avrei voluto fare due cose diverse: abbracciarlo e ucciderlo (è almeno normale?).

Optai per nulla di fisico e inarcai un sopracciglio alzando la mano incriminata, e mostrandogli la biancheria sexy nera di pizzo che aveva trovato impacchettata nel mio baule; come sapevo che era lui il colpevole? Lo so e basta. È sempre stato così, ho finito anche solo di illudermi che mi possa lasciare in pace. Stupido Grifondoro. Lui la ispezionò con occhio critico, facendosi avanti di un passo.

«Mmm... la bimba è cresciuta -sentenziò infine (bambina??? è solo più grande di me di una manciata di giorni!) -spero tu usi le protezioni con il tuo fidanzato» okay, ora opterei decisamente per strangolarlo. «Potter -sputai -perché?» lui ricominciò a sghignazzare, non si era ancora spostato il che significava che mi torreggiava, è troppo alto! «O beh pensavo potesse esserti utile, visto il tuo... come dire...outing all'ultima sfilata benefica del Ministero» sono abbastanza sicura che i miei occhi sputassero fuoco. Solo allora il mio caro fratellino, che se la rideva di gusto si rese conto di cosa veramente stessi reggendo in mano e cominciò a imprecare; se non ci fosse stato il suo migliore amico presente, sono abbastanza sicura che quel cretino non avrebbe visto il prossimo tramonto, o non sarebbe più stato capace di camminare normalmente; a voi la scelta.

«Beh -dissi, cambio di tecnica. -sai penso tu abbia ragione, questa allora me la tengo io». Accaddero più cose contemporaneamente: Scorpius spintonò Al (che lo stava trattenendo) tanto forte da farlo cadere addosso alla sua ragazza, Catherine, che cadde su Fred Weasley che a sua volta cercava di trattenere il suo migliore amico da fare scenate. Esattamente. Perchè James, il nostro caro James aveva un debole per il melodramma.

«Tu, signorina! -urlò infatti, strappandomi la biancheria di mano -non ci pensare proprio! Anzi penso che dovrò fare una chiacchierata con Goyle» ma Scorpius lo aveva già raggiunto, sono così orgogliosa del mio fratellino, è alto quasi quanto quel cretino!, e lo aveva preso per il colletto della camicia pronto a sferragli un pugno.

«Malfoy! -tuonò la voce di Lily Potter, e Scorpius si fermò con la mano a mezzaria -per quanto sospetti che mio fratello si meriti quel pugno. Non penso tu voglia finire in detenzione il primo giorno di scuola» Scorpius arrossì dalla punto dei capelli a quella dei piedi.

«E non è detto che non capiti lo stesso» tuonò la voce, ci voltammo.

«Professore...» ma non ne volle sapere. «Potter senior, Malfoy senior con me nel mio ufficio» disse infatti. Tutti si dileguarono, spintonai James con una spallata e gli sibilai: «Sia chiaro che per quanto mi riguarda è tutta colpa tua» lui sghignazzò e io incrociai le braccia al seno alzando gli occhi al cielo.

Penso che il nostro rapporto sia sempre stat così, mamma dice che anche quando eravamo nella pancia lei e Ginny non potevano soppravvivere se vicine. Poi adduce sempre come spiegazione che io e James volevamo così tanto stare vicini che o loro erano lontane oppure erano appiccicate... balle. Secondo me non ci sopportavamo già in pancia.

«Allora hai già deciso la location della cerimonia?» mi domandò mentre seguivamo Neville.. erh professore Paciok (che mio padre ancora non sopportava) nel suo ufficio. Sapevo benissimo di che cerimonia si parlasse e risposi solo con uno sguardo di sufficienza, ma lui stava già parlando. In parole povere, quello stronzo di Teddy (si per quanto mi riguarda è tutta colpa sua), quando io e James avevamo tipo quattro anni pensò fosse simpatico avere un matrimonio a quattro: io e James, Torie e lui. Da allora James andava avanti con questa storia. Nei primi tempi ci credevano anche a scuola che eravamo fidanzati, ma poi avevano capito che era solo un altro modo di James di cercare di irritarmi. Se avevo accettato? E certo, voi forse non avete mai visto James da piccolo: era così carino! Adesso invece è solo irritante.

«Aspettate qui» fece Neville entrando nel suo ufficio. Io e James ci guardammo insospettiti.

«Mi piacciono i capelli fatti così» si complimentò d'un tratto. Avevo tagliato i miei boccoli scuri (sì assomigliavo incredibilmente a mia mamma, mentre Scorpius era la fotocopia di papà) a caschetto e mi davano un'aria molto alla Marilyn Monroe, se solo fossi stata bionda... gli sorrisi: «Grazie».

«Comunque -chiarii -io e Goyle ci siamo lasciati» lui sospirò. «Che c'è? Era troppo possessivo!?» esclamai, lui alzò gli occhi al cielo e Paciok ci chiamò in ufficio.

Era tutto cominciato quella sera.

 

«Clarette – (sì mia mamma mi chiama con il mio nome intero) -tra poco tocca a te. Dio tuo padre avrà la mia testa» le sorrisi. L'aveva convinta a farmi sfilare per ultima, con una cosina... beh diciamo che mi faceva sembrare donna e lei dopo lunghe litigate aveva acconsentito... mio padre... beh meglio fosse una sorpresa. «Tranquilla mamma -la rassicurai, passandole accanto -papà ti ama troppo per ucciderti per una cosa del genere» lei mi sorrise e sentii la voce del Clarckson chiamare la mia passerella. Uscii.

Le persone smisero di parlare mentre a Clarckson giuro si appannarono gli occhiali mentre diceva: «Signorina Malfoy -il solito rompipalle -cosa ne penseranno papà Malfoy e Nonno Granger di questo? Beh signori, comunque dovete ammetterlo, ne vale la pena» ghignai quando Scorpius e mio padre saltarono su per urlarli contro, ma mia zia Astoria li trattenne. Avevo tagliato i capelli che mi incorniciavano il viso in boccoli ampi corti e disordinati. Indossavo un babydoll e bianchieria, mio padre a bocca aperta, ma non era il solo. Forse mamma aeva ragione; papà avrebbe avuto la sua testa. Ghignai quando sentii la voce di James esclamare, mentre si liberava dalla presa assassina di una sgualdrina bionda, ei non mi piacciono le sue ragazze, se sceglie solo oche, non è colpa mia; «Questa è la mia ragazza!» alzando il drink nella mia direzione, Al di fianco alla sua ragazza cominciò a sghignazzare mentre Scorpius tentava di raggiungere il fratello, ma questa volta era mio zio Blaise a trattanerlo, il quale mi fece l'occhiolino. Ghignai ancora e tornai indietro. La sfilata era finita.

*

«Tu signorina!» esclamò la voce della mia migliore amica mentre mi raggiungeva. Stavo parlando con le mie madrine: Ginny Potter e Pansy Zambini, indossavo un vestito corto, a strass, blu con la schiena scoperta e che arrivava appena sopra il ginocchio. Adele mi abbracciò esclamando: «Sei il mio mito» le mie madrine scossero la testa divertita.

In un angolo mio padre parlava concitato con mio nonno e mia madre rideva cercando di calmare entrambi gli uomini mentre Scorpius era stato calmato con successo da Lily Potter che mi fece l'occhiolino quando le mimai un “grazie”.

«Hai fatto prendere un colpo a tuo padre -mi rimproverò (per scherzo ovviamente) Pansy -povero non so se il suo unico neurone si riprenderà mai dallo shock» sghignazzai, adoravo le mie madrine. «Dov'è la mia principessa?» e anche mio zio Blaise, che mi abbracciò sorridendo.

«Scusa ti posso parlare un attimo?» era Angus, il mio ragazzo, Angus Goyle, nel mio anno. Annuii, dandogli un bacio a fior di labbra: «Zio, Madrine, Adele; ci vediamo tra un po', godetevi la festa io e mamma ci abbiamo messo secoli a renderla perfetta». Loro annuirono.

Angus non sembrava a suo agio. Si grattava la nuca. «La sua ragazza, hm?» mi domandò. Non di nuovo. Alzai gli occhi al cielo. «Sai com'è Potter. È il suo modo di fare. Sai bene che se sto con te, vuol dire che non c'è niente fra me e lui, sennon mutuo desiderio di irritarci» angus annuii, pensieroso. «però, avresti potuto avvertirmi... insomma.. lo sai che non mi piace che sei così... così indipendente dal mio giudizio... non mi è piaciuto il modo in cui ti sei posta..» lo loccai sul nascere. Era una di troppo questa. Non si tocca la mia libertà. «Angus dopo cosa? -esclamai -mi dirai che non posso uscire da sola con le mie amiche, che devi decidere tu il mio guardaroba??» lui guardò in basso colpevole: «Ti avevo avvisato. Non si tocca la mia libertà, ma tu l'hai fatto già troppo spesso. Via! Sparisci dai miei occhi. Non voglio più avere nulla a che fare con te» e me ne andai a grandi passi, sentendomi sollevata. 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Aurora_Nanana