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Autore: _Naira    13/09/2013    1 recensioni
buongiorno o buonasera a tutti, che dire della mia storia, parla di una ragazza con una personalità da scoprire e una vita incasinata, spero vi piaccia, è la prima storia che scrivo!
isy_94
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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drinnnnnn, ecco adesso la giornata è davvero iniziata, ci avviamo in classe, lei è un anno più piccola, purtroppo e non possiamo stare insieme durante le lezioni. Mannaggia! Comunque le tre ore successive trascorrono nella norma, coi soliti discorsi: “ragazzi, so che voi siete voi e chiedervi di comportarvi da bravi studenti è una perdita di fiato, ma siete in quinta, avrete l’esame di stato e se non diventerete più che maturi non vi faranno uscire!” bla bla bla uffi, tre professori diverse tre prediche uguali, finalmente c’è l’intervallo! 

“hey, stordita non si saluta più?” 
“ciaoo Dino! Scusami, ti offro una sigaretta, mi perdoni?” faccia da cucciola.. 
“certo! Per una siga questo ed altro” funziona sempre. 
Scendiamo e usciamo a fumare, cosa impossibile tra saluti, baci e nuovi pettegolezzi, non che sia il tipo, però tenersi informati non fa mai male.
“Naira!” una voce maschile mi richiama. Mi volto per vedere chi è e con mia sorpresa trovo davanti a me un ragazzino un po’ cicciotto, ma molto simpatico.
“ciao Aleee, come stai?” lo saluto.
“bene dai, tu?” mi risponde, ha uno strano sorriso sulle labbra, ma non intuisco il perché del suo buon umore.
“mah, solite cose, voglia di andare a cavallo, litigate infinite con mio padre per riuscire a comprarne un altro e un altro anno di scuola è iniziato.”
“a proposito di cavallo… c’è un mio amico che ce li ha e ne ha preso uno stupendo, alto, tutto nero.. è il cavallo perfetto per te.” Ecco il perché di quel sorriso!
“eh, se mio padre me lo facesse comprare sarei già la! Ma chi è sto tuo amico?” chiedo con faccia curiosa.
“si chiama Enrico, abita vicino a me, sai in quel posticino che vedi salendo verso casa mia?! Quella villetta color pastello con la stalla sotto..”  …villetta?..
“ahh si, ho capito, ma c’ero già andata qualche anno fa con Joe, ma aveva solo dei gran bardigiani, sai che con quegli affari li non ci vado molto d’accordo” abbozzo un sorriso, ma il mio umore non è dei migliori quando si trattano certi argomenti. 
“si lo so, ma secondo me dovresti andarci, è un cavallo che merita e non è bardigiano, l’ha comprato da Angelo.” 
“mhh ci penserò dai, tanto anche se me lo regalasse mio padre non ne vuole sapere.” Un sorriso amaro mi piega le labbra. Per fortuna che fra due ore potrò tornare nelle mie montagne e rilassarmi senza che nessuno tocchi le mie ferite. 
Le ultime due ore passano relativamente bene, considerando che sono persa nei miei pensieri e Dino dorme, perciò non può torturarmi. Aspetta. Quand’è che Dino si è seduto vicino a me?! Boh, va beh, meglio evitare di svegliarlo per chiederglielo. Mentre sto rispondendo ad Ambra suona la campanella più desiderata da ogni studente, quella che segna la fine della scuola. Raccolte le mie cose, svegliato Dino e salutato tutti mi avvio verso l’uscita, finalmente torno a casa. 
“allora chicca, com’è andato il primo giorno di quinta?” mia mamma, sempre la solita premurosa e ficcanaso!
“bene mamma, i professori ci hanno fatto una ramanzina sul fatto che quest’anno non dovremmo più fare come gli altri anni.”
“e cioè?” mi chiede alzando un sopracciglio.
“cioè evitare denuncie per vandalismo, far saltare i lavori socialmente utili per riparare alla denuncia e far uscire i professori piangendo per gli insulti che gli abbiamo detto..”
“ah, giusto mi ero dimenticata di quanto foste teste di cazzo voi!”ride.
“ridi ridi mamma, siamo fatti così” rido anch’io, pensando a tutte quelle che abbiamo combinato negli anni.

…………

Una volta tornata a casa Naira si mette le cuffie con la musica, la cosa migliore che l’uomo avesse inventato e inizia a camminare lungo i sentieri su cui è cresciuta. È persa nei suoi pensieri, pensa che fra una settimana nel suo paese ci sarà la festa che attende con ansia ogni anno: la transumanza. Sono tre giorni in cui lei si rilassa realmente in compagnia dei pastori che l’hanno vista crescere anno dopo anno e che ogni volta riescono a farla ridere veramente, è la festa di tutti coloro che hanno voglia di stare insieme e ridere, che hanno voglia di staccare dalla vita ordinaria.... quest’anno inizia a sentire davvero il peso del conto alla rovescia che la separa da tre giorni di totale immersione negli animali, nei cavalli. Il suono del suo cellulare che annuncia una chiamata la fa sobbalzare, guarda il display e il nome che compare la lascia un po’ titubante sul fatto se rispondere o no. Lo schermo continua a lampeggiare segnando il nome: Christopher, il suo ex ragazzo, ex da poco, però sempre ex mentre lei si sta chiedendo che cosa voglia dato che erano mesi che non si faceva vivo, nonostante i quei mesi stessero ancora insieme, la chiamata termina. “meglio così” pensa, almeno si è evitata una bella litigata, un’altra ancora. Ripone il cellulare nella tasca e ritorna verso casa, ormai è quasi ora di cena e le sta salendo un certo languorino!
  
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