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Autore: BlueBerries98    15/09/2013    5 recensioni
Dal primo capitolo:
[...]-Ascolta, non ti conosco quindi non so che intenzioni hai ma sappi che la scuola non può permettersi degli studenti nullafacenti e che non rispettano le regole, quindi, prova solo ad abbassare la rispettabilitá della scuola e giuro che troverò il modo per farti buttare fuori- continuai a guardarlo negli occhi sorridendo.
-Non fumare a scuola, non bere a scuola, non ubriacarti e , se lo fai, non dire a nessuno che studi qui. Segui le lezioni, studia,impegnati nelle attività,  non sporcare la mensa o qualsiasi spazio della scuola e, cosa più importante, osserva le regole.-
Fece un fischio e rise.
-Questa si che é accoglienza; posso respirare almeno?- [...]
-Questo é il tuo armadietto,  cambia la combinaziond se non vuoi che qualcuno frughi tra le tue cose.-
Notai che con se aveva uno zaino e lo mise dentro senza molto ordine.
Appena aveva sollevato lo zaino i suoi muscoli avevano fatto un guizzo e si erano irrigiditi per poi rilassarsi quando lo aveva lasciato.
-Se vuoi guardare anche gli addominali puoi dirlo. Basta solo chiedere- disse con un tono odiosamente sensuale. Sentii le guance arrossire e gli strappai i fogli dalle mani cercando un pretesto per cambiare argomento.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My heart has chosen you'
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Misi il vestito azzurro che avevamo scelto al negozio e corsi verso il bagno per truccarmi e pettinarmi.
-Scar, c'é papà pronto ad accompagnarti!-.
Cosa? No. Vi prego dite che scherzate. Vi prego.
L' immagine di mio padre che mi prendeva sotto braccio e si dirigeva verso la casa di Connie con l'intento di parlare con sua madre mi si parò davanti facendomi rabbrividire.
Presi il cellulare e la borsa e scesi sotto, ringraziai le mie converse azzurre che avevo sostituito ai tacchi e riuscii ad arrivare all'ultimo gradino sana e salva (cosa che non sarebbe successa se avessi messo i fantomatici tacchi che aveva proposto Ari).
Sentii il braccio di qualcuno sulle spalle e alzai di scatto la testa per trovare mio fratello tutto agghindato(jeans e camicia bianca) e profumato.
-Hai messo il One Million?- chiesi alzando un sopracciglio.
-Certo sorellina, come dici tu: il One Million attira le ragazze-
Feci una faccia schifata e aprii la porta.
-Qualunque cosa tu voglia attirare vedi di non portarla qui questa notte, vorrei dormire in pace sai.-
Vidi la moto di mio fratello sul vialetto e mi si illuminò una lampadina.
-Mio caro fratellino bello, non é che salveresti tua sorella, che ti vuole tanto bene, e la porteresti alla festa con la tua moto?- chiesi addolcendo la voce e sbattendo le ciglia come un'oca.
-Dimenticatelo- rispose brusco tirando fuori dalla tasca le sue chiavi tintinnanti e alzando il sedile della sua moto.
-Perché!?- sbottai mettendomi davanti a lui.
-Perché non voglio lasciare qualche povera donzella sola per la notte e mamma e papà pensano che io oggj dorma da Jamie. Quindi evapora microbo.-
Incrociai le braccia al petto e sorrisi. Fottuto ahaha.
- Ora però io so il tuo piano e non potrai fare niente per impedirmi di svelarlo, a meno che....- dissi accarezzando la moto e sbattendo le ciglia.
-Sei un mostro di sorella. Ti accompagno ma trovati qualcuno che ti riporti a casa.- sibillò lui porgendomi il casco.
Sorrisi vittoriosa e gli scoccai un bacio sulla guancia.
-Grazie fratellone!-
Entrai ad avvisare che mi stava accompagnando Greg e salii in moto aggrappandomi a mio fratello.
La strada fino a casa di Connie fu breve e arrivammo dopo poco tempo.
La casa pullulava di ragazzi e ragazze. C'erano dei festoni colorati appesi da un ramo all'altro degli alberi in una strana parodia di un albero di natale. Le luci della casa erano tutte accese e da dietro le finestre si scorgevano le figure sinuose dei corpi che ballavano a tempo di musica, musica che riuscivo a sentire dall'altro lato del marciapiede.
-Sparisci- disse Greg con un tono vagamente divertito. Gli feci un sorriso e attraversai la strada per poi correre verso il vialetto della villa chiara.
Vidi Mike e altri ragazzi del football che scherzavano del tutto ubriachi e con le gote in fiamme. Attorno a loro aleggiava l'odore dell'alcol e una forte puzza di sudore.
-Scar! Meno male che sei arrivata, non ce la facevo più a parlare con Jimmy!- disse Arianna venendomi incontro.
Mi ricordai di un tipo basso con l'apparecchio e completamente cotto di Ari e scoppiai a ridere.
- Ma Connie non aveva deciso di non invitare gli sfigati?- chiesi con un lieve dispiacere per quelli del club di scacchi.
-A quanto pare il potere della fratellanza ha vinto e ha deciso fi invitare tutti- rispose lei prendendomi per un polso e portandomi dentro.
-Ehi, ciao vice rappresentante!- fecero coro Mike e il gruppetto alcolizzato con una voce acuta e del tutto anormale.
-Ciao ragazzi.- salutai agitando la mano.
Dentro la casa l'aria puzzava di un miscuglio tra sudore vario, deodorante, profumi e alcool. Arricciai il naso infastidita e continuai a seguire Arianna che, come niente fosse, saettava in mezzo ai ragazzi agilmente. Si fermò al bancone delle bevande e mi porse un bicchiere con un liquido rosso completo di ghiaccio e limone infilzato nel bordo.
-Connie ha assunto un barista acrobatico per preparare queste robe qui ma, questa- e mi mise il bicchiere in mano- é la migliore. Assaggia-
Guardai prima lei e poi il bicchiere valutando se dovessi ingurgitare quel liquido lì. Aveva un buon profumo e i cubetti di ghiaccio che galleggiavano davano un senso di freschezza. Appoggiai le labbra sul bordo e piegai il bicchiere facendo scivolare la bevanda zuccherina giù per la gola.
-Buona- concordai alzando il bicchiere per esaminarlo meglio.
-A quanto ho capito c'é tipo la fragola, i lamponi e la menta- spiegò lei ordinandone un'altro al tizio con i capelli neri che si destreggiava tra barattoli di alluminuo e bottiglie colorate.
Arricciai il naso appena sentii "menta" , odiavo le cose alla menta ma quel cocktail era buonissimo.
- Ho visto tuo fratello con Jamie e Nathan, sono nel giardino dietro la casa.- disse Arianna prendendo il bicchiere offerto dal barista e bevendone una piccola sorsata.
- Non ci tengo a vederlo andrebbe a finire che mi controlla tipo spia.- borbottai finendo il mio bicchiere e posandolo sul tavolo.
-Potresti accompagnarmi a casa alla fine della festa?- chiesi ricordandomi l'avviso di Greg.
Lei annuì guardandomi da sopra il bordo del bicchiere e poi lo posò sul tavolo sbattendo più volte le ciglia. Aggrottai la fronte e la notai traballare leggermente sui tacchi.
-Ari, stai bene? Quanti bicchieri hai bevuto?-
Alzò tre dita e mi sorrise.
-Uno appena arrivata, uno mentre parlavo con Jimmy e uno adesso. Ma sto bene, lo sto reggendo.-
Alzai le sopracciglia titubande e poi l'affiancai.
-Basta che non ne bevi più o dovrò raccoglierti con il cucchiaino.-
Uscimmo in giardino, dalla parte della piscina così che mio fratello non potesse vedermi e ci sedemmo sulle sedie in vimini che stavano sparpagliate intorno alla piscina. C'era un sacco di gente anche fuori e ballavano tutti a tempo di musica. Vidi dei ragazzi del terzo quarto anno spingersi e ridere a bordo piscina poi uno di loro venne lanciato in acqua schizzando a tutti quelli nelle vicinanze.
-Io direi di entrare e ballare un po'- disse Arianna. Annuii lieta ti non dover rischiare il mio stato da persona asciutta e ci immergiemmo nuovamente in quella nuvola di puzza e profumo unita insieme. Trovai Nick in un lato a parlare con una certa Lily: capelli biondi, occhi castani, alta e bella. Arianna mi tirò da un braccio e mi trascinò in pista, iniziammo a ballare e imitare le troie della scuola e il loro modo alquanto volgare di ballare. Iniziammo a ridere per ogni cretinata e, quando le nostre gambe reclamarono riposo uscimmo dalla mischia per sederci sulle scale.
-Devo andare in bagno- disse Arianna alzandosi e allungandomi una mano per mettermi in piedi anche io.
-Ti accompagno- e la seguii lungo un corridoio di fianco alle scale.
Su una porta troneggiava una scritta fatta con un pennarello rosso e con una calligrafia pessima.
"Bagno, siete pregati ti fare le vostre cose qui"
Arianna bussò e provò ad aprire ma una ragazza, alquanto incavolata, aprì la porta e la fulminò con lo sguardo. Era rossa in viso e aveva le labbra leggermente gonfie.
-É occupato-rispose solo e poi chiuse con una botta secca.
Arianna si voltò verso di me facendo spallucce e iniziò a salire le scale.
-Usiamo quello al secondo piano- disse facendo ticchetare i suoi tacchi neri sulle scale in marbo bianco.
Ci fu un'altro corridoio ma, qyesta volta, non c'era una scritta diavvertimento su nessuna porta.
-Apriamole tutte- proposi appoghiando la mano sulla prima maniglia.
Spinsi e trovai una capera piena di cappotti.
-Questa non é-
aprii la seconda mentre lei apriva quelle dal lato opposto al mio.
Appuna aprii sentii un sospieo e poi il silenzio.
-Occupato- disse una voce roca a me familiare. Buttai un'occhio verso il letto al centro della stanza e vidi Nathan con la mano sulla coscia di una ragazza bionda. Cassandra. Aveva la camicia aperta e la testa piegata sul collo della cheerleader. Mi ricordò tanto il conte Dracula ma appena vidi che le sue labbra stavano depositando baci passionali dalla clavicola una voce nella mia testa mi urlò di chiudere la porta e dimenticare tutto.
-Trovato!- urlò vittoriosa Arianna prendendomi per in un polso e facendomi indietreggiare.
Entrammo nel gabinetto e lei si sistemò il trucco tirando fuori una matita nera dal suo reggiseno e facendo strane facce davanti allo specchio.
-Okay, andiamo- sentenziò poi quando ebbe appurato che il suo trucco fosse perfetto.
Scendemmo le scale ci fermammo davanti alla cucina.
-Torno subito- disse allontanandosi in fretta.
Mi guardai intorno e decisi di uscire in giardino e sedermi sulle stesse sedie in vimini di prima. Appena sorpassai la soglia della porta un leggero vento mi colpì la faccia facendomi rabbrividire. Mi avvicinai verso le sedie ma erano occupate da Mike e gli ubriachi di poco prima.
-Ehi Scarlett, questo vestito ti sta benissimo, fatti vedere da più vicino.- disse Mike alzandosi.
-Dimenticatelo- dissi provando a sorpassarlo ma mi sentii afferrare per un polso. Mi guardai intorno alla ricerca di una possibile via di fuga ma mi diedi della stupida: c'era troppa gente, Mike non poteva farmi niente.
Mi girai verso di lui cercando di fargli capire il mio livello di irritazione e noia a stare accanto a lui.
-Infatti sei proprio carina vestita così - confermò annuendo e guardandomi dalla testa ai piedi.
-Quanto devo prendere in considerazione i commenti di un tizio ubriaco?- chiesi spingendolo leggermente (provandoci almeno).
Mi si avvicinò di più e costrinsi il mio corpo a fare qualche pasdo indietro.
-Sai, dicono che gli ubriachi dicano la verità - sussurrò poco distante dal mio orecchio. Una folata di puzza di alcool mi arrivò alle narici facendomi arricciare il naso e indietreggiare nuovame.nuovamente.
Lo vidi sorridere e poi fece spallucce.
-Peccato- disse solo.
-Peccato di che?- chiesi aggrottando la fronte.
-Peccato che tu ti debba bagnare- rispose continuando a sorridere e poi mi spinse in acqua. Sentii lo schianto attutito e poi il fretto mi avvolse. Nuotai verso la superficie annaspando tra le bollicine.
-Sei un idiota!- urlai respirando l'aria fresca fuori dall'acqua.
Lui stava ridendo insieme alla banda ubriaca seduta sulle sedie. Nuotai verso la scala e tornai sulla terra ferma tremando come una foglia.
-Sei un coglione, Mike!-ripetei camminando verso di lui a grandi falcate.
-Io ti uccido!- sputai alzando una mano per tirargli uno schiaffo. Lui continuò a ridere guardando i suoi amici ma appena feci per colpirlo mi bloccò il polso.
-No piccola, non si alzano le mani- e continuò a ridere.
-Okay, allora questo lo posso fare.- sibillai tirandogli un calcio sugli stinchi.
Si piegò su se stesso tenendosi la parte colpita.
-Puttana del cazzo- disse lui fra un lamento e l'altro.
Fulminai con gli occhi i suoi amici e tornai dentro.
La gente formava un varco al mio passaggio manco avessi la peste ed entrai in cucina alla ricerca di Arianna. Volevo tornare a casa. Non la trovai da nessuna parte quindi, dopo aver sgocciolato per tutta la casa lasciando gocce grandi come un sasso, stile Ansel e Gratel per segnare la strada, decisi di uscire in giardino per pregare mio fratello.
Lo vidi sulla sua moto insieme ad una ragazza poi le disse qualcosa e partirono.
Li guardai sconsolata appostandomi alla fine del vialetto e provai a chiamare Arianna vedendo, con un certo stupore, che il cellulare funzionava ancora.
Uno. Due. Tre. Quattro squilli.
Mi guardai intorno continuando a tenere il telefono all'orecchio ma poi mi arresi mettendolo dentro la borsa.
Avevo freddo. Tanto freddo.
Ed ero incazzata. Molto.
Provai a chiamare mio fratello.
-Pronto? -
rispose lui al quarto squillo. Aveva la voce roca e con uno strano tono.
-Pronto Greg?-
Lo sentii sospirare irritato.
-Che cazzo vuoi, Scar. Sono occupato in questo momen...- sentii un gorgoglio proveniente dal cellulare e poi il telefono si spense mentre un filo di fumo si sollevava in aria.
-Merda- borbottai mettendo il cellulare nella borsa.
Un soffio di vento mi investii da dietro le spalle e ripresi a tremare.
Alcuni ragazzi se ne andarono e la musuca dentro casa si era calmata un po'.
-Ehi piccola, che fai tutta sola?- chiese una voce che mi parve famigliare. Mi voltai di scatto e vidi Nathan.
-Oh, sei tu- sospirò sconsolato.
-Mi dispiace deluderti- borbottai tornando a guardare la strada.
-Sei bagnata?- chiese con una nota sinceramente curiosa e con un ghigno.
-Da cosa l'hai capito? Aspetta... smettila di ghignare i tuoi doppi sensi sono alquanto squallidi.- sibillai sentendo una goccia che percorreva la spalla e scendeva per tutto il braccio.
-Hai bisogno di un passaggio?-
chiese camminando verso di me e affiancandomi.
-Da te? No, io non do fastidio a te i tu non lo dai a me. Ricordi?-
Fece una risata sarcastica.
-Non ho niente da fare adesso, posso accompagnarti.- rispose prendendo delle chiavi dalla sua tasca.
Stavo per chiedergli cosa stesse facendo cinque minuti fa ma poi la scena di lui e Cassandra in procinto di darci dentro mi fece bloccare con la bocca aperta. Meglio non dire niente.
-Forza, vieni vice rappresentante.-
Riprese iniziando a camminare lungo il marciapiede.
-Ma io non voglio un passaggio da te.- dissi guardandolo.
-E allora perché mi stai seguendo? Vuoi stuprarmi?- disse lui ridacchiando. Mi accorsi che l'avevo affiancato e adesso stavo a due passi dietro di lui.
Sbuffai e cercai di affrettare il passo.
Poco dopo raggiungemno una macchina nera che lui fece aprire schiacciando l pulsante sulla chiave.
Mi aprii la portiera con un ghigno. Lo guardai riluttante e salii sentendo il tessuto fretto e bagnato a contatto con le cosce. Fece il giro e salii anche lui metendo in moto.
Accavallai le gambe e incrociai le braccia sotto il petto cercando di far trapelare la mia irritazione. Sentii l'occhiata che mi lanciò per poi tornare alla strada.
-Chi ti ha bagnata?- chiese ridacchiando.
-Mike- sputai appoggiandomi al finestrino.
Il resto del viaggio rimase immerso nel silezio assoluto.
-Arrivati- disse lui appena accostò al vialetto di casa mia.
-Grazie- mormorai contro voglia e scesi.
Presi le chiave e aprii casa voltandomi solo dopo aver messo un piede dentro casa. Lo vidi alzare il finestrino e partire nella notte.

BUON SALVE!!!!!! Ed eccoci con il 3 capitolo da me scritto alle due di notte! Vi prego, perdonate i miei errori grammaticali ma se l'ispirazione arriva alle due di notte non è colpa mia ehehehe. Cooomunque questo capitolo nasconde molte cosucce che poi verranno a galla ihihih. Per quanto riguarda la bevanda bevuta(?) dalle due tiziette qui io non so che cavolo ho scritto perché non ne so una ceppa di alcolici e bibite varie quindi siate clementi e magari qualcuno potrebbe anche illuminarmi e farmi fare una cultura su queste cose(non si sa mai) poi cos'altro dovevo dire? Bho, me ne ricorderò quando sarà troppo tardi, io lo so. Per esempio, cosa dite del banner(copertina)? Premetto che faccio schifo a creare ste cose ma ne volevo una quindi mi sono rimboccata le maniche e ci ho provato TA-DAAAA.
Voglio ringraziare Laurita135 che è una santa perché sta seguando tutte e due le mie storie e recensisce sempre, posso considerarla come una cheerleader personale con tanto di pon pon colorati perché è anche grazie a lei se io mi muovo ad aggiornare ehehehe.
Ringrazio anche a Ninriel che, come Laura, sta seguendo anche l'altra storia e l'ha messa tra i preferiti (penso che potremmo creare un gruppo di cheerleader!) e ha sempre recensito. Grazie mille!
E, dulcis in fundo, ringrazio anche Lamiar che fa parte del mio battaglione di cavalieri(o cavalleresse ahahah) e mi mette di buon umore perché mi sta troppo simpy (anche lei è una cheerleader) Grazie anche a te :D.
Dopo aver assoldato tre cheerleaders voglio trovare un nome a le persone che seguono la storia. Le Little Mix hanno le Mixer, i One Direction hanno le Directioners, Gaga ha i Monsters e Avril Lavigne aha i Little Black Star (penso) io voglio dare un nome figo alle cheerleaders (manie di grandezza is the way)
quindi vi chiamerò semplicemente Knights Cheerleaders ovvero Cavalieri Cheerleaders ma detto in inglese suona più figo.
Penso che dopo aver parlato come un dittatore nessuno mi leggerà più, vi ho voluto bene miei cavalieri. Addio
  
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