Capitolo 2
-Quindi mi
vorresti dire che sono una specie di agente segreto che deve
“aiutare” sto capo del cazzo?! Ma che si risolva da solo i suoi
problemi!- mi alzo dal letto mandando tutti a quel paese.
-Voglio
essere a casa mia ad Atlanta a pubblicare la mia nuova Fan F… Occazzo!!!- capisco tutto di colpo.
-Cazzo!
Sono finita nella mia Fan Fiction! E ora come minchia faccio a tornare a
casa?!- inizio a pensare ad alta voce facendo avanti e indietro per la camera
del riccio che mi guarda sempre confuso.
-Ora
smettila, mi stai facendo venire il mal di testa- si alza Harry fermandomi
prendendomi per le spalle.
-Harry, sono nella merda!- gli dico semplicemente
prima di spiegargli tutta la storia.
-Ok, ho
capito. Ma questa Fan Fiction che hai scritto è finita?- mi chiede cercando di
rimanere calmo.
Questo
ragazzo è un’ angelo!
-Si,
l’ho finita ieri, ma questo che centra ora?- chiedo confusa.
-Ho letto
un libro qualche mese fa. Una ragazza finiva dentro ad un video gioco e per
tornare a casa doveva finire il gioco- si spiega meglio.
-Alla fine
è tornata a casa?- chiedo preoccupata.
-Ehm…no-
dice lui imbarazzato.
-Ok,
manteniamo la calma. A questo punto della Fan Fiction i dovrei andare a dormire
in camera mia e poi il giorno dopo avremmo iniziato la missione- spiego in breve.
-Ok,
facciamo come avrebbe fatto Miley e ti accompagno in
camera tua.- dice Harry.
Mi porta
nella mia camera e mi butto sul letto sperando di addormentarmi per tutto il
giorno e così accade.
-Ma dove
cazzo siamo?!- chiede Holly a Louis.
-Non ne ho
la più pallida idea, credo di dover andare in classe, la campanella è suonata!-
gli risponde lui.
-Ma se non
sai nemmeno dov’è la tua classe!- si lamenta lei.
-Andiamo
dal preside e chiediamo- risponde con tono ovvio il moro.
Lei
annuisce e insieme iniziamo a cercare la presidenza.
Mi sveglio
sudata fradicia.
Quindi,
anche Louis e Holly sono nella mia Fan Fiction o era solo un sogno? Spero
vivamente la prima.
Mi sento
davvero sola nonostante tutti questi personaggi li abbia creati io.
Sento la
porta bussare.
Mi alzo di
malavoglia dal letto e mi dirigo verso essa.
La apro e
mi ritrovo davanti il riccio.
-è strano,
nella Fan Fiction venivo io a chiamarti- affermo sorridente ad Harry.
-Bhè, ero sveglio da un po’ e mi scocciavo di stare da solo nel
letto- ricambia il sorriso imbarazzato.
-Ok, ora
prendo una giacca e arrivo- lo informo.
Apro
l’armadio e vedo solo una serie di giacche nere di pelle tutte uguali.
“Che
fantasia!” penso tra me e me.
Ne prendo
una e mi precipito fuori.
Prendo
Harry per mano e usciamo insieme. Appena fuori dall’edificio vedo una 500
parcheggiata davanti a noi.
-Saliamo?-
chiede Harry vedendomi intenta ad osservarla.
-OMG questa
è la mia macchina?- chiedo nonostante già sappia la risposta.
-Esattamente,
ora saliamo altrimenti il Mythe ci taglia la testa se
non arriviamo in tempo- scherza il riccio che mi apre la portiera da buon
gentiluomo.
-Ma…io
nella vita reale ho 16 anni, non so guidare ancora- abbasso la testa imbarazzata.
-Tranquilla
Miles, guido io- mi fa l’occhiolino prima di
entrare dalla parte del guidatore.
Passata
mezzora arriviamo davanti alla loro sede. Dall'esterno sembra un hotel,
esattamente come l’avevo immaginato.
Ci
avviciniamo al bancone:
-Buongiorno,
come posso aiutarla?- chiede la signora dietro ad esso sorridendo.
-Potremmo
parlare con il Mythe?- risponde Harry al posto mio
che sono ancora sconvolta da questa situazione.
-Aspetti un
attimo- mi dice. Si allontana chiamando qualcuno al cellulare.
Harry intanto
mi sussurra all’orecchio:
-Fai finta
di essere abituata a vedere ogni cosa che avrai la possibilità di vedere e
cerca di non far trapelare le tue emozioni- annuisco e torno a guardare la
signora ancora al telefono.
Torna
indietro e dice:
-Seguitemi!-
entriamo nell'ascensore. Schiaccia un pulsante rosso e l'ascensore scende come
una scheggia.
Ci troviamo
in un magazzino enorme pieno di provette di varie dimensioni e strane macchine.
Cerco di
non sembrare nervosa. Volto lo sguardo verso Harry che ha lo sguardo fisso
davanti a se facendo sembrare che tutto ciò che vede sia normale.
Entriamo in
un lungo corridoio pieno di stanze ed entriamo dalla prima porta a sinistra
dove saliamo delle scale a chiocciola fino ad arrivare all'ultimo piano davanti
ad una porta nera come la pece.
Entriamo e
c'è una strana sala con delle sedie. È una specie di sala d'aspetto che da su
un' altra porta.
-Accomodatevi-
ci sediamo su due piccole sedie rimanendo in silenzio entrambi continuando a
fissare la porta davanti a noi. Si possono sentire perfettamente i battiti dei
nostri cuori che sembra che potrebbero scoppiare da un momento all'altro.
Hey che ne dite?
Per favore,
mi lasciate una piccola recensione, non so se continuarla o andare avanti.
Datemi un
parere.
Baci Chiara xx