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Autore: xrapismylife    23/09/2013    3 recensioni
"Che cos'erano quelle frecciatine che vi lanciavate te e il vecchio di 70 anni, del 6° piano?" chiese Lauren.
"Non è mica colpa mia, se è un figo da paura"
"Ah, allora è così che la metti Faith?"
Spero di avervi incuriosito :D
Un bacione :**
-Flaviaxx
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Dopo che i miei mi dissero che io e Lo non potevamo più stare insieme, mi ribellai, in un certo
senso, dicendo che volevo rimanere con lei, perchè la amo.
Ma loro non hanno sentito ragioni, e mi sono arresa.
Ora mi stò preparando per andare da Lo, per comunicargli questa 'notizia'.
Sono vestita con una maglietta rosa semplice, con un paio di jeans scuri strappati, le superga nere,
gli orecchini che mi ha regalato Lo al mio compleanno che sarebbero rose nere fantastiche e un po'
di braccialetti.
Arrivai e citofonai, mi aprì sua mamma, Lori.
Una donna dolcissima, che Lo chiama Goblin.
Entrai in ascensore e cliccai su 8, cioè l'ultimo piano.
Appena arrivata, come al solito, trovai la porta aperta e il loro cane fuori, seduto sullo zerbino che
mi aspetta. Lui è molto affezionato a me e io sono molto affezionata a lui.
Un bulldog francese, bianco e nero.
Bellissimo.
Mi accovacciai, e aprii le braccia.
“Billy! Vieni qui!”
Lui obbedisce solo a me e qualche volta a Lo.
Mi saltò addosso e andai a finire a culo per terra.
Inizò a leccarmi la faccia, e io iniziai a ridere come una matta.
“Basta Billy”
Si fermò e rientrò in casa, si mise acciambellato sul suo cuscino preferito.
“Bravo cucciolo”
Entrai in casa, e abbracciai Lori.
“Ciao Faith, come stai?”
“Bene, te?”
“Tutto apposto, ora vado a finire di preparare la cena, Lo è in camera sua”
“Grazie”
M'incamminai verso la camera della mia ragazza, bussai e sentì urlare un:
“NON ROMPERE MAMMA!”
“In realtà non sono tua mamma” dissi aprendo la porta.
“Amore!” corse verso di me, mi prese in braccio, intrecciai le mie gambe attorno al suo bacino e mi
baciò. Mi leccò il labbro inferiore, dischiusi le labbra e le nostre lingue iniziarono a giocare tra di
loro. Poi sentimmo un 'click' e sapevo perfettamente chi era.

“Mamma!” disse Lo, staccandosi.
“Che c'è? Siete tanto belle insieme!”
“Grazie, ma non ci scattare foto mentre ci baciamo!”
Intanto, ho lo sguardo basso, per nascondere quel lieve rossore che mi è comparso sulle guance.
“Okay, okay, scusate” dice per poi chiuedere la porta.
“Qual buon vento ti porta qui?” dice mettendomi giù.
“Ti do forse fastidio?”
“No, solo che non mi aspettavo una tua visita”
“Ah...dobbiamo parlare”
“Okay, usciamo?”
“Si, okay, è meglio, non voglio che tua madre senta”
Lei annuì, con la faccia preoccupata.
Avvisammo, e scendemmo nel cortile.
Andammo sul retro, dove Lori non ci avrebbe viste, si perchè ogni volta che scendiamo, gli piace
vederci mano nella mano, perchè dice che siamo 'fottutamente dolciose'. Io amo quella donna.
“Allora...di cosa dobbiamo parlare?”
Sembra preoccupata, non voglio lasciarla, ma devo.
Lei è tutta la mia vita, non so cosa farei senza di lei.
“Di noi”
“Di noi?”
“Si...” abbassai lo sguardo, non voglio vedere i suoi occhi pieni di delusione, rabbia, rancore e
tristezza
, non reggerei.
“Bhè...ecco, secondo me è megl-meglio t-tornare migliori ami-che” dico piangendo.
Sento anche lei singhiozzare.
Lo, così renderai le cose più difficili.
“M-ma...” tirò su col naso, e il suo tono divenne rabbioso:
“Tu preferisci ascoltare i tuoi genitori, invece di stare con la ragazza che ami? Bene, brava,
complimenti” dice battendo le mani.
“Sai che c'è? Fifì io ti amo più della mia stessa vita e tu...IO TI ODIO!”
Urlò la fine della frase, poi corse verso il portone.
Una volta sentito il rumore del portone sbattere, iniziai a camminare verso casa.
Quando ero un po' più lontana, mi girai e sussurrai:
“Ti amo tanto, piccola” come se mi potesse sentire.
Riniziai a camminare verso casa, con un po' di difficoltà dato che ho gli occhi pieni di lacrime, che
stò trattenendo a forza.
Arrivata a casa, suonai al citofono.
Mi aprì mio padre.
Salii le scale e arrivai al secondo piano.
Perchè ho preso le scale? Solo per farmi più male?
Flashback
“Amò, tanto non mi prendi!” dissi correndo per le scale, e arrivare al secondo piano.
“Sese, questo lo dici tu!”
Inciampai sui miei stessi piedi.
Lo, intanto con i capelli davanti agli occhi, continua a correre e non mi vede a terra, così inciampa
sui miei piedi (?) e casca addosso a me.
“Ahi! Amò, pesi quanto un' elefantessa incinta”
“Ahahahah”
“Ahahahah ti amo”
“Anch'io”
Ci baciammo, con le nostre lingue che fanno una danza tutta loro.
Fine flashback
Inizio a fissare il punto in cui eravamo cascate e altre lacrime fuoriuscirono dai miei occhi.
Mi girai e andai verso l'ascensore.
Cliccai su 4 e iniziò a salire.
Appena arrivata, uscii e corsi verso la porta di casa. Dovevo urlare, dovevo farlo.
Aprii la porta.
Trovai mia mamma sorseggiare un thè, mentre leggeva un libro e mio padre seduto sul divano che
guardava la tv, mentre accarezza il nostro cane.
“Spero che sarete felici ora” dico attirando la loro attenzione.
“Oh amore sei tornata” dice mia mamma, sorridente.
Io te lo levo a suon di schiaffi quel sorriso. Pensai.
“Che è successo? Perchè hai il mascara tutto colato?”
“Questo lo dovresti sapere tu”
“Io? Che ho fatto?”
“Come se non lo sapessi, per colpa vostra-indicai tutti e due-ho lasciato la ragazza che amo più
della mia stessa vita!” dissi tornando a piangere.
“È contro natura, Faith”
“L'amore non è contro natura, cazzo. Non è neanche un crimine. Perchè non lo volete capire?
L'amore è bello anche tra due persone dello stesso sesso!”
Rimasero zitti.
Andai in camera mia, e mi buttai sul letto.
Continuai a piangere. Presi il telefono e guardai tutte le nostre foto.
Capitai su una delle foto più belle, che ci ha fatto Lori, ovviamente. Ero andata a dormire a casa sua
e stavamo preparando la colazione.

Flashback
“Amore, svegliati” mi sentii scuotere appena.
Quella voce. La riconoscerei tra mille. Oppure anche da mezzaddormetata (?)
“Mh...okay”
Mi alzai, con la lentezza di un bradipo.
“Ammazza quanto sei lenta sembri...”la interruppi.
“Non sono una bradipa incinta, mi sono appena svegliata, è normale essere lenti”
Mi alzai definitivamente.
“Troia” dissi.
“Zoccola”
“Battona”
“Stronza”
“Ti amo”
“Anch'io” e ci baciammo.
Fine flashback
Oppure di quella volta che avevamo un'ora di buco a scuola.

Flashback

“Che palle”dissi.
“Già, abbiamo un'ora di buco e non sappiamo cosa diavolo fare!”disse Lo, pienamente d'accordo con me.
“Che facciamo?”
“Bhè...-disse grattandosi il mento, buffa!-potremmo salire sul tetto a non fare un cazzo”
“Grande amò” dissi dandogli il 5.
Fine flashback
Il telefono mi vibrò in mano, facendomi notare una notifica su Facebook. È uno stato di Lo.
-Guardaci in questa foto, siamo felici, davvero vuoi rovinare tutto?-

 

No. Non voglio, perchè non ascolto mai il mio cuore, perchè?
Non mi accorsi nemmeno di averlo scritto nel commento.
POV LO
No, non gliel'ho detto veramente. Ero arrabbiata quando gli ho detto quel 'ti odio'.
Mamma non mi ha sentita entrare, dato che stava cucinando con la musica a tutto volume.
Precisiamo: Justin Bieber a tutto volume.
Postai un post su Facebook, mentre le lacrime continuavo a scorrere sul mio viso.
-Guardaci in questa foto, siamo felici, davvero vuoi rovinare tutto?-
Con una nostra foto, dove siamo felicissime.
La amo, troppo. Non posso vivere senza di lei.
Decido di darmi una sistemata, togliendo il mascara colato.
Prendo il mio Samsung, lo metto in tasca e esco.
Destinazione:casa di Fifì.
Penso a quello che devo dirgli.
Non mi accorgo nemmeno di essere arrivata.
Casa mia e casa di Fifì non sono lontane, anzi...abitiamo a 5 minuti di distanza, in pratica bisogna
soltanto girare l'angolo.
Non citofono, prendo le chiavi che mi ha dato Fifì, nel caso dovesse succedere qualcosa, e apro il
portone. Vado sul retro e salgo sulla scala anti-incendio.
Mi fermo quando capisco di stare davanti alla finestra di Fifì.
Ha la finestra aperta, stà davanti al computer e guarda le nostre foto, piangendo e intanto si ascolta
canzoni deprimenti. Solo lei può ascoltare 'stà roba.
Entro, cercando di non fare rumore, e ci riuscii.
Mi avvicinai e gli misi le mani sugli occhi.
Mise le sue mani sulle mie, la sentii sorridere, poi un singhiozzo fuoriuscì dalla sua bocca.
Si alzò e si girò verso di me.
Il mascara colato a causa delle lacrime, ma è sempre bellissima.
L'abbracciai, stringendo i suoi fianchi tra le mie braccia, per paura che possa scappare.
Lei intanto ha le braccia attorno al mio collo e la testa poggiata sulla mia spalla.
Continuò a singhiozzare, mentre gli accarezzavo i capelli delicatamente.
“M-Mi dispiace, io non vo-volevo”
“Shh, tranquilla piccola. Scusami tu, ero arrabbiata, non ragionavo”
Le presi il viso tra le mani e la baciai.
“Ora, sai che facciamo?”dissi mettendo la mia fronte sulla sua.
“Cosa?”
“Scappiamo”
“Ma...”
“Con la scuola? La scuola possiamo anche continuarla, se ti va. Potremmo andare a vivere nella casa
che ho io in campagna. Che ne dici?”
Ci pensò su. Ricciò le labbra, e sapevo che la sua risposta sarebbe stata affermativa.
“Okay, ma come facciamo con le valigie, l'altra roba?”
“Per il momento staremo a casa mia, poi, giorno per giorno, veniamo qui e prendiamo la tua roba.
Oppure, vieni con me, chiediamo a papà e a mamma se ci danno un passaggio in macchina, così te
preparerai le valigie e poi le carichiamo in macchina e ci facciamo portare nella casa in campagna,
che ne dici?”
“Dico che è un piano perfetto”









HELLO <3
Non potete capire quanto ho pianto scrivendo questo capitolo :'( mi sono commossa.
Bhè...che dire? Spero che vi piaccia e fatemelo sapere tramite RECENSIONE <3
Un bacione :**
-Flaviaxx
  
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