Bene,
si parte.
Prendo
i miei borsoni ed esco da questa casa vuota. Tra qualche minuto
dovrebbero
arrivare i ragazzi.
Lascio
dietro di me i ricordi, il dolore, la solitudine. Si ricomincia, si va
via.
Altro lato positivo di questi quattro mesi:
gente nuova, posti nuovi, feste e musica solo e solamente circondato da
musica.
Bhe questo è uno dei vantaggi che ti offre la vita da rock
star.
Il pretesto adatto per dimenticare, si,
dimenticare, se non del tutto, almeno in parte. Abbandonare i miei
pensieri.
Se pur per poco tempo. E' inutile negarlo
lei ha cancellato una parte di me. Ha portato via una parte di quella
felicità
che col tempo ero riuscito a riconquistare.
Sento il clacson.
Di sicuro è il tour bus con gli altri che
mi aspettano.
-Dai Frank! Dobbiamo partire!- sento la
voce di Brian il nostro manager, sempre in perfetto orario.
-Si arrivo! Se poi magari qualcuno vuole
darmi una mano con le valige...-
-Su fa l'uomo! datti una mossa!- grida
Gerard ridendo.
Lo guardo torvo.
Salgo sul bus e poggio il mio zaino sul
tavolo.
-Ciao ragazzi, ciao Brian- saluto tutti.
-Ciao Frank- rispondono in coro.
Come previsto Mikey è buttato sul divano
con la sua tazza di caffè, probabilmente la seconda.
-Comunque caro Gerard, ti ricordo che per
arrivare alla prima tappa del tour ci vogliono ben cinque ore, quindi
per il tuo
bene e per il bene comune, TACI!-
-Frank un po' di sana risata al mattino ti
rafforza!- ribadisce lui. Quel bastardo si diverte sempre a prendermi
per in
giro.
-Ehi tu ragazzo dai capelli bianchi, non
dare fiato alla tua bocca, risparmia la voce per il concerto!- dico
mettendoli
una mano sulla bocca.
Mikey e Ray mi guardano sorridendo.
-Era l'unico modo per farlo stare zitto! Ma
Bob?-
-Dorme.- mi dicono come se fosse al cosa
più ovvia del mondo.
Ci guardiamo per un secondo e scoppiamo in
una ridicola risata. Nemmeno siamo partiti che già dorme
stravaccato su quello
che dovrebbe essere il mio letto.
-Bhe ragazzi io direi che dopo questo "dolce"
risveglio, raggiungo Bob nel mondo dei sogni. Svegliatemi quando siamo
arrivati.-
-Hey nano attento a non dormire troppo o la
ruota si blocca- dice Mikey sistemandosi per benino sul divanetto.
-Hey topo, non rompere!- urlo sistemandomi
sul letto di Bob dato che ha occupato il mio.
Chiudo gli occhi.
La vita... dimentichiamola.
-Cosa? Domani? Spero tu stia scherzando!-
vizio di Brian, mi avvisa sempre all'ultimo secondo.
-No.- quando lo vedo, giuro che lo ammazzo.
-Brian! Ma io ora che faccio? Non ho
preparato nulla!-
-Sorellina ma le tue capacità organizzative
sono fantastiche e sono sicuro che entro domani riuscirai a sistemare
tutto.-
che gran lecca culo!
-Dio Brian! Quanto dista la prima tappa?-
chiedo cominciando a prendere un borsone.
-Cinque ore.- cosa?
-Cinque ore?- lancio al valigia sul letto.
-Si.-
- Cinque ore di viaggio! Dovrei farmi
cinque ora di auto da sola?-
-Non so, si è bloccato il disco? Certo, e
non decidere di portarti dietro quel quadrupede. Sarà bello
e intelligente, ma
tutto mi ispira tranne che fiducia. Quindi, Norah, non ci pensare
minimamente!-
-Non ti preoccupare. Lascerò il quadrupede
a casa a organizzare la ultime cose per il matrimonio al quale tu
parteciperai
ovviamente.- prendo dei pantaloni e li ficco dentro alla rinfusa.
-Si si, ovvio, non posso mancare al moneto
in cui tu vedendolo lì sull'altare scapperai a gambe
levate.-
-Non scapperò.-
-Si va bene... Allora ti chiamo domani per
dirti dove siamo.-
-Okay, a domani.-
-Ciao!- rispondo al suo saluto e butto il
cellulare sul letto.
Afferro il primo cd che trovo e lo metto
nello stereo.
Black Flag.
Cosa c'è di meglio di puro e sano rock?
Tutto a sentire George. Odia la mia musica,
odia la mia chitarra. Odia quando mi vesto senza guardarmi allo
specchio, cioè
tutti i giorni, odia mio fratello e il suo mondo.
Sinceramente non so nemmeno perchè stiamo
insieme, non so perchè ci stiamo per sposare, bhe, l'unica
cosa certa è che
nonostante tutto lo amo, e vorrei passare un'intera vita di fianco a
lui.
Mai scapperò.
Mai.
Ma
io voglio sapere chi è qual genio che mi
chiama a quest'ora del mattino.
Allungo la mano al comodino è afferro il mio
cellulare.
Senza nemmeno guardare chi è rispondo.
-Norah!-
-Mmm...-
-Allora, da quanto sei partita?- mi alzo di
scatto controllo l'orologio. Le otto! Merda!
-Cazzo!-
-No ti prego non dirmi che ti sei appena
svegliata!- mi urla dall'altro alto del telefono.
-Cazzissimo!-
-NORAH!-
-Quindici minuti e ti assicuro che parto!-
mi alzo e mi fiondo in bagno.
-Dio Norah, ieri ho anche elogiato una capacità
di organizzazione che nemmeno hai!- prendo il mio spazzolino e comincio
a
lavarmi i denti.
-Norah?- sputo il dentifricio.
-Si si. Mi vesto e scendo. Appena arrivo ti
chiamo. Ora fammi finire di prepararmi.- chiudo il telefono e afferro
un paio
di pantaloni neri che avevo lasciato ieri sulla sedia. Nel frattempo
cerco di
mettermi la maglia bianca che avevo lasciato in bagno.
Ovviamente, come ogni volta che cerco di
fare due cose contemporaneamente cado prendendo anche una storta al
piede.
-Merda! Dannato Brian!- impreco mentre
cerco di mettermi le all star scolorite situate ai piedi del letto. Mi
lego
velocemente i capelli prendendo il mio borsone esco di casa
cadendo ancora per
le scale.
-Ma sempre a me! Dannazione!- non solo sono
imbranata di mio più ci si mette la fretta e il ritardo ed
è ovvio che combini
dei macelli stratosferici.
Comunque non so nemmeno io come ma riesco a
salire in macchina e a partire.
Accendo la radio.
Ho bisogno di un caffè.
-Nano?-
-Mmm...-
-Nano??-
-Mmm...-
-NANO!-
-Che cazzo vuoi Topo!- grido lanciandoli il
cuscino.
-Sveglia andiamo non si dorme più!-
canticchia saltellando.
-Siamo già arrivati?- dico strofinandomi un
occhio.
-No stupido ci siamo fermati dobbiamo fare
benzina. Vieni con noi a mangiare qualcosa?-
-Ho altra scelta?- alzo un sopracciglio.
-Ehm... no!- dice uscendo dal bus.
-Okay okay arrivo.- con mio grande
dispiacere esco.
Mi dirigo verso il bar. Il mio stomaco
implora pietà. Con passo strisciato mi dirigo verso gli
altri seduti ad un
tavolino.
Afferro dalle mani di Bob una ciambella e
prendendo il caffè di Gerard comincio a mangiare.
-Tu sei un emerito cretino!- mi dicono
dandomi uno schiaffo ciascuno dietro al testa.
-Okay, io vado a fare rifornimento di
schifezze. Qualcuno vuole venire con me?- ecco che tutti cominciano a
guardarsi
intorno fischiettando.
-Hey non tutti insieme!- niente, nessun
volontario-Bene vuole dire che mi aspetterete fuori.- dico alzandomi e
girovagando
per li scaffali di caramelle e patatine. Ci vuole qualcosa di
energetico per il
viaggio e cosa c'è di meglio dello zucchero? Assolutamente
niente.
Scendo e lo raggiungo. E' fermo vicino al
bus a fumare.
-Hey Norah!- mi fa abbracciandomi.
-Ciao Brian. Hai visto? Te lo avevo detto
io di non preoccuparti!- gli tolgo il caffè di mano e
comincio a berne un po'.
-Oh fai pure, non preoccuparti. Vuoi anche una
ciambella?- ridacchio. -Ascolta tu va avanti e sistemati per bene da
qualche
parte. Sei mia sorella devi avere l'albergo più comodo del
mondo.-
-Oh ma che gentile...- dico portandomi una
mano al cuore e fingendo di commuovermi.
-Ah ah. Domani poi ci raggiungerai in quella
specie di piazzone dove si terrà in concerto e ci darai
anche una mano. E non
fare tardi.- mi dice in modo molto professionale.
-Io? Se non sbaglio sei stato proprio tu a
elogiare le mia qualità da organizzatrici!- alza un
sopracciglio.
-Era per convincerti a venire zuccona. Tu
sei la persona più disorganizzata di questo mondo!- dice
alzando al voce sulle
ultime parole.
-Ah ah. Okay ci vediamo domani.-
-Hey Brian!- un ragazzo dai capelli biondi,
no, bianchi si avvicina.
-Hey ragazzi! Vi presento mia sorella. Norah i My Chemical Romance. Lui
è Gerard- dice indicandomi il ragazzo dai capelli bianchi-
Lui è Ray- un tipo
con una massa di capelli ricci molto, ma dico molto,
voluminosa- Bob-
occhi azzurri e biondo- Mikey- un ragazzo dai capeli neri e
l'espressione
piuttosto seria- E poi... Un momento, ma Frank dov'è?-
-Rifornimento di schifezze.- dice Mikey.
-Capisco. Comunque, lei è mia sorella, ve
l'ho già detto?- inarcano tutti un sopracciglio.
-Si.-
-Okay okay. Ci darà una mano. Tecnico del
suono.-
-Salve ragazzi.- dico alzando una mano a mo
di saluto.
Momento di silenzio.
-Allora io vado. Ci vediamo domani.- mi
allontano salutando tutti ed entro in macchina. Accendo lo stereo e le
note di
American Psyco inondano la mia modesta vettura.
Mi volto a guardare i ragazzi che mi
fissano. Tutti in fila indiana.
Waw.
Poi richiamati da Brian rientrano nel bus.
-Hey aspettate! Dove andate?- comincio a
correre con al busta in braccio seguendo il bus che si allontana.
Riesco a
raggiungerlo e
-Hey! Diamine! Fermatevi!- grido o meglio
urlo.
Finalmente il bus si ferma. Aprono la
porta.
-Ma che cazzo fai?- mi chiede Gerard.
-Voi stavate per partire senza di me!
Capisco che sono basso ma non a tal punto da essere invisibile!- dico
con il
fiatone salendo gli scalini.
Mi guarda serio. Poi scoppia a ridere.
-Tu sei proprio assurdo. Stavamo andando a
fare rifornimento di carburante idiota!- dice fra le risate. Si piega
in due
talmente ride.
-Gerard Arthr Way! Piantala!- dico
guardandolo mentre si burla di me. Io lo odio!
-No Frank perdonami ma... dovevi vedere la
tua faccia!-
-Hey topo fammi un caffè.- dico lasciando
che Gee affoghi nelle sue risate.
-E' già pronto.- mi riempio le tazza e
buttando giù Mikey dal divano mi ci stendo sopra.
Ho come la sensazione di essere io il fesso
del tour questa volta.
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Eccoci
ancora qui gente con il secondo
capitolo!
L’altra volte ci siamo accorte di non aver
precisato che Norah non è realmente la sorella di Brian.
Blaise_sl_tr07:
Come abbiamo già detto Norah non è la vera
sorella, è solo frutto delle nostri
menti. Siamo
contente che ti sia
piaciuto l’inizio! XD