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Autore: GreenHair    27/03/2008    4 recensioni
Non sono mai stata una ragazza normale:fin dall'età di tre anni vedo e parlo con i spettri che si aggirarono per casa. Ma da quando mi hanno detto 'sei un licantropo',bhè...uff...che dire? Non crediamo di esagerare?ci mancano solo i puffi...
Genere: Generale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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é da più di mezzora che fisso un punto impreciso sulla finestra dell'aula di scienze.
La lezione si è rilevata così interessante che le gocce di pioggia che scendono sul vetro mi sembrano così...eccitanti.
Quell'essere chiamato professore ha deciso che oggi sarebbe stata la giornata perfetta per scambiare almeno una ventina di volte il cervello con il cervelleto,tanto che gli appunti che ho cercato -in teoria- di prendere,indicano che il cervello ha le stese funzioni del cervelletto,o del lobo frontale,tanto pasticciati,che mi sembra dovuto interrompere questo schifo di lezione...
cosa potrei farmi venire?
Il problema femminile per eccellenza mi sembra più che perfetto.
"ohi...ohi.."
"Signorina...c'è qualche problema?" il professore mi si avvicina timidamente,quasi impaurito.
"non mi sento tanto bene.." dico con voce smorzata regendomi lo stomaco.
"non è contagioso vero?" razza di idiota..
"no..sono...quei giorni.." vai..creidici...credici...cedici...
e se non ci credi...lancio la bomba atomica "o forse è qualcosa...di estremamente contagioso"
Quello sussulta talmente forte che quasi il parrucchino gli cade,no no...è proprio caduto...
Mi invita ad andarmene in infermieria mentre le risate degli studenti echeggiano per il corridoio,stupido prof...
Raggiungo l'infermieria saltellando divertita,ma non appena varco quella soglia,il dolore allucinante riemerge in una fantastica rappresentazione teatrale degna di lode.
"oh,andiamo..." mi fa l'infermiera facendomi sedere su una sedia "lo so che non hai niente,non hai mai niente" continua sventolandomi un paio di libri davanti al naso,me li mette sulle ginocchia e si reca davanti alla sua libreria personale "avanti signorina,aiutami"
io faccio come mi viene chiesto e passo più di mezzora a riordinare libri secondo anno,scrittore,casa editrice,genere e altro che secondo la notra dolcissima infermiera malata di schizzofrenia sia assolutamente importante da sapere.
"tieni" mi rifila un lecca-lecca alla fragola "e adesso vattene per carità di dio,tornatene in classe"
la guardò con sguardo languido "ma..ma...io pensavo...che avrei potuto avere un permesso per saltare la lezione.."
Quella emette un sospiro talmente lungo che mi sembra un ringhio.
accidentaccio poi,che alitata...
é un qualcosa che ti stende,che ti fa arrendere all'istante,tanto che me ne vado strascicando i piedi "vado vado.." mugugnò percorrendo il corridoio mentre un'ondata di ragazzi affamati mi travolge e un paio di braccia mi afferrano trascinandomi verso la mensa.
questo vuol dire una sola cosa.
L'ora di pranzo.
"andiamo Lyàn,datti una mossa o i tavoli migliori saranno occupati" la voce di quel mostro amorfo della gemella pistifera numero 1 mi fa riprendere dai miei viaggi mentali.
"potremmo benissimo mangiare per terra come l'altra volta...era così eccitante banchettare con i germi..." cerco di fare la spiritosa mettendomi in fila e afferrando un vassoio.
"bhè...potremmo sempre chiedere a qualcuno se ci fa sedere al suo tavolo...ce ne sono tanti di posti" io e la gemella pestifera numero 1 (alias Demetra) guardiamo la gemella pestifera numero 2 (alias Roxanne) con la stessa faccia di chi sta domandando qualcosa di molto ovvio.
"ma insomma ci hai viste?" gli fa la sorella allargando le braccia per mostrarsi in tutto il suo look semi-punk "ti devo forse ricordare che ho i capelli blu elettrico?" chiede agitando quell'ammaso di capelli blu,corti e spettinati.
"accidentaccio...è vero me lo ero scordato..ma dai...ci sarà qualcuno di buono.." sospira con la ua solita aria sognante passandosi una mano fra i lunghi capelli mossi verdi,la cosa più strana è che quel verde,è naturale al 100%.
Nessuno sa come sia potuta nascere qualcuno del genere,ma...ahimè...è successo...
Afferro un pezzo di pizza e una bottiglietta d'acqua e le metto sul vassoio.
"Selynde mangi così poco?" mi chiede Roxanne afferrando un paio di mele e mettendone una sul mio vassoio e una sul suo "ti sciuperai.."
"non mi farà male perdere qualche chilo.." le dico sbufando andando a prendere un tavolo mentre vengo inseguita da quelle due.
"Lyàn seriamente sei andata in fissa con questa storia.."
"fatti i fattacci tua una buona volta" le dico arruffandole quella chioma bluastra mentre do un morso alla pizza.
"comuqnue..come diavolo fai a magiare quella roba?" mi chiede disgustata Roxanne arricciando il naso "te ne rendi conto si che sarà vecchia di giorni?non fa affatto bene al tuo organismo...sarà dura come roccia.."
Mastico il pezzo di pizza cercando di capire la durezza "ma a me sembra più morbida di quella di ieri.." effettivamente..
"quella è quella di ieri"
Bizzarro.
"mangia una mela piuttosto...ti fa bene..." do un morso alla mela mentre con gli occhi osservo i due cullen e l'altra che vanno a sedersi al solito tavolo.
"che spettacolo.." fa la tipa dai capelli blu accanto a me mentre si mangia letteralmente con gli occhi Edward "peccato che Emmett sia andato via.."
"il biondino era molto carino" prosegue la sua gemella con aria sognante immaginando Jasper chissà dove in quel momento.
Io rimango in silenzio,quei tipi non mi sono mai piaciuti.
"e te?" guardò leggermente perplessa Roxanne "si insomma..uno per ognuna no?"
"se quello che intendi è che io possa provare anche la minima attrazione verso Edward Cullen...ti sbagli" le dico dando una gomitata a Demetra che si stava facendo venire la bava alla bocca.
cerco inutilmente di riportare l'attenziona verso il mio pranzo ma la voce di Roxanne mi impedisce di dare un altro morso a quella succulenta mela semi acerba.
"selynde potresti dirmi che succede a jasper?magari attraverso Edward ce la fai a capirlo..."
faccio un sospiro e lancio una veloce occhiata ad edward intento a fissare la ragazza.
"non mi piace farlo in pubblico sai.." le dico mordendomi un labbra lasciandomi in bocca un sapore orribbile di rossetto.
Ma la sua aria così apprensiva nei confronti di quel tipo mi convince a tentare.
Infondo non mi chiamano 'la Strega' per niente.
E non solo per i miei capelli neri e rosa.
chiudo gli occhi e faccio un sospiro,mentre cerco di concentrarmi sull'energia emanata da Edward.
Sento una serie di voci parlare una lingua socnosciuta,come al solito,poi mi colpisce in pieno quella giusta.
Mi riprendo con un sussulto.
"sta male...ha dei problemi ai autocontrollo...ancora..." le dico tralasciando altri dettagli che non credo che quelle due vogliano sapere.
Io,so tutto su di loro,per via di questo mio...diciamo potere...
Una cosa che ho ereditato da mia madre,lei era 'la chiaroveggente'.
Una delle poche che dicevano la verità,lei parlava con gli spiriti,li avevamo di continuo in casa,anche ora,il suo fantasma girovaga per le stanza,come se ci fosse davvero.
Mio padre cerca di negare la cosa,ma è complicato quando ti vedi il suo sorriso la mattina presto,e quando i cereali si versano nella tazza da soli.
Ma piano piano ci fai l'abitudine...
Sento qualcosa che cerca di infiltrarsi nella mia mente,di nuovo lui...
Lurido Edward cerca di farla finita.
Pensò prima di alzare una barriera per non permettergli di leggere me e le mie amiche.
Che figata avere una madre chiaroveggente...
Da mio padre,ancora mi sto chiedendo cosa ho ereditato..
Ma dice che presto lo scoprirò...
chissà..
"lyàn datti una mossa...e dimmi.." ma prima che quella megera di Demetra può finire la frase,già le rispondo.
"è arrabbiato,è andato addosso ad un albero con l'auto.." le dico facendo il resoconto sul suo love-love.
e poi l'ultimo...
edward è arrabbiato con me invece....lo so che non è carino spiattellare le faccende di famiglia a persone sconosciute..ma vabbè...che ci posso fare?
"a proposito...Demetra il professore mason ti vuole interrogare...spero che tu abbia studiato.."
L'eloquente risposta che viene dalla mia compagna mi fa capire che bisognerà farsi interrogare al suo posto.
E chi meglio di Roxanne potrebbe farlo?
"roxyy...."
"si lo so ...lo so...cosa ti credi?io studio sempre"
"si cero e io sono blu elettrico naturale.."
lascio le due gemelle a litigare dietro le mie spalle mentre vado a posare il vassoio portandomi via quella mela con non sono riuscita a finire.
Mentre sento chiaramente lo sguardo di Edward su di me.
  
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