Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: didismile94    28/09/2013    3 recensioni
Sono riuscita ad evitare Tokio tutto l'anno,ma ora non posso più farlo. Mia madre si risposa,e, nonostante io la odi con tutta me stessa,devo tornare nella mia città natale per il periodo estivo,per festeggiare il suo stupido matrimonio con un pomposo ministro.
Ho vinto una borsa di studio in prima superiore,e perciò,mi sono trasferita in Europa,lontano da tutti e tutto,e li svolgo una vita tranquilla,come una normale ragazza di diciassette anni,fino ad ora...
Spero di avervi incuriositi almeno un pochino,so di avere un'altra storia in corso,ma non sono riuscita a trattenermi
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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PRIMO INCONTRO

 

 

 

 

Tokio : aeroporto internazionale di Haneda.

Ore: 16.20

 

Sedici ore di volo. Per andare dove poi? A Tokio,a casa.
Dire che sono distrutta è dire poco,in aereo non ho chiuso occhio,il vecchietto vicino a me non faceva altro che parlare,e se non parlava russava,talmente forte che nemmeno con le cuffie riuscivo a coprire il rumore del suo ronfare.
Io odio volare,odio gli aerei,e odio questo stupido aeroporto pieno di gente che viene e va.
Sarà che non ho dormito,sarà che tra poco dovrò rivedere mia madre,ma non vedo l'ora di ripartire,non vedo l'ora di che sia settembre per tornarmene alla vita di Parigi.
Quando mi è arrivata la partecipazione per il matrimonio della mia amata mamma,sono quasi svenuta. Praticamente non le parlo da tre anni,da quando ho vinto la borsa di studio e sono scappata da questa stupida città. Ogni volta che chiama non scambio con lei molte parole,solo:ciao,sto bene,si si ci sentiamo,solitamente mi faccio passare mio nonno o mio fratello Sota,con loro parlo più che volentieri.
Mentre scendo la scala mobile con la mia grossa valigia,noto un tipo non troppo alto,sui sessant'anni che tiene in mano un cartello con scritto a caratteri cubitali “ HIGURASHI” mia madre avrà sicuramente avvertito il malcapitato che ho problemi di vista,se non fosse per le lenti a contatto non ci vedrei praticamente nulla.
-Sono io Higurashi- dico avvicinandomi al vecchio signore.
-Salve Miss se vuole darmi la valigia e seguirmi,la porto alla macchina- dice strappandomi praticamente di mano la valigia.
Non dico nulla,se mia madre vuole mandare la sua nuova servitù a prendermi per me non è un problema,la sfrutterò il più possibile.
Il poveretto che ha chiesto la mano della donna che mi ha messo al mondo,un certo Inu No Taisho,è il primo ministro giapponese,appena l'ho saputo,ho subito capito perchè aveva accettato di sposarlo. Che arrampicatrice sociale sarebbe stata se non avesse detto si? Mi dispiace per lui,non sa cosa gli aspetta. Scommetto che il loro matrimonio non durerà più di due mesi,per non essere cattiva.
Con questi pensieri salgo in auto,una mercedes nera, e il vecchietto si mette alla guida. Le strade di Tokio sono esattamente come le ricordavo,caotiche,intasate dal traffico.
La villa del mio nuovo patrigno si trova poco fuori città.
Completamente immersa nel verde,attraversato il cancello,percorriamo un lungo viale circondato da alberi che si conclude davanti alla casa,dove ad aspettarmi c'è mia madre e quello che suppongo sia il suo compagno. L'autista scendo ad aprirmi la portiera e io dopo aver riportato gli occhiali da sole sul viso scendo dalla macchina.
-Kagome,cara,mi sei mancata tanto- dice lei correndomi in contro per abbracciarmi. Che stronza,quanto sei finta? Io rimango immobile,non ho intenzione di abbracciarla solo per fare bella figura davanti al suo uomo,o meglio... demone.
-Ciao mamma- rispondo quando si stacca. Lo scorrere del tempo non si nota sul viso,non una ruga,non un capello fuori posto,è composta e sorridente. Noto subito i brillanti che porta al collo e alle orecchie,sono talmente grandi che sembra un lampadario più che una donna.
-Come stai tesoro? Ti trovo in forma,forse hai messo su qualche chilo.- dice maligna,sa benissimo che non ho messo su nemmeno un chilo dall'ultima volta che ci siamo viste,anzi probabilmente sono dimagrita. Ma sparare malignità nei miei confronti è il suo hobby preferito.
-Tutto bene mamma- dico- vedo che questa volta ne hai trovato uno pieno di soldi,talmente tanti che sei riuscita a farti il lifting finalmente,però non è venuto bene,si vedono ancora le rughe- rispondo cattiva. Lei superficiale com'è si porta le mani al viso,che ha assunto una tonalità rossastra,probabilmente ho colpito il punto giusto.
-Kagome io sono Inu No Taisho,sono davvero contento di averti qui,e di fare la tua conoscenza,sai tuo fratello parla molto di te- dice il demone dietro di noi avvicinandosi,probabilmente per calmare le acque.
Non mi sorprendo quando dice che mio fratello parla molto di me,mi sarei stupita se ha farlo fosse stata la donna che difronte,non è da lei darmi attenzioni. A proposito di Sota,chissà perchè non è qui a salutarmi.
-Piacere mio signor No Taisho- rispondo educata stringendogli la mano e sorridendo. Quest'uomo è davvero bello,capelli lunghi color argento occhi magnetici color ambra e fascino magnetico,in più mi da l'aria di essere uno posto. Strano di solito gli uomini che frequenta mia madre non sono così... almeno lo sembrano il primo incontro,poi si rivelano essere dei bastardi.
-Non chiamarmi signore,e non darmi del lei per cortesia Kagome,ora siamo una famiglia.-
Mi limito ad annuire quando in realtà l'unica cosa che vorrei dire è: non credo che il vostro matrimonio durerà cosi tanto da permettermi di dare del tu a nessuno. Ma non sarebbe una cosa carina da dire nei suoi confronti.
-Perfetto,vieni,le cameriere ti mostreranno la tua camera così potrai rilassarti un po',deve essere stato un viaggio lungo.-dice indicandomi con la mano la porta di casa,in cima alla rampa di scale in marmo bianco.-Totosai,occupati delle valige di Kagome per cortesia- dice poi rivolgendosi al vecchietto che mi ha portato in questo inferno col aspetto di paradiso.
Quando entro in casa rimango a bocca aperta,se da fuori sembrava bella,dentro è magnifica. Davanti a me si apre un grande atrio con due rampe di scale che portano al piano di sopra,alla mia destra e alla mia sinistra ci sono due lunghi corridoi,mentre di fronte a me c'è un enorme porta finestra che da un enorme giardino.
I due promessi sposi si congedano e lasciano che quella che ho scoperto essere la governante,una dolce signora di nome Kaede,mi mostri la casa,qui dentro c'è di tutto,una cucina enorme e ultra fornita,sala da pranzo,due studi,una piscina interna,una esterna,la sala cinema,una sala riunioni,una stanza con un impianto per giocare a bowling,due soggiorni,un solaio e una palestra. Credo che da qualche parte qui dentro ci sia anche l'armadio per andare a Narnia,non mi stupirei per niente. Scopro inoltre che in giardino c'è anche un campo da basket e uno da tennis.
Quando Kaede mi porta in camera mia,la mia bocca si apre ancora di più se possibile,questa stanza è più grande del monolocale dove vivo a Parigi. Non che un monolocale sia grande,ma questo va oltre ogni mia immaginazione.
-La cena viene servita alle 7.30 in punto,suo fratello sarà presente e anche i signorini No Taisho,sua madre mi ha detto di pregarla di essere puntuale e di indossare un abito elegante. Spero che lei si trovi bene qui Miss,se le serve qualcosa non esiti a chiamare me o il resto del personale,siamo tutti a sua disposizione.-dice la donna per uscire dalla mia stanza.
Mi siedo sul letto a baldacchino e comincio a guardarmi intorno,le pareti della camera sono di un rosso intenso,in angolo della stanza c'è un enorme scrivania con sopra un computer ultimo modello,perfetto,ho dimenticato il mio portatile a casa,accanto c'è un enorme libreria stra carica di libri di ogni tipo. Dall'altra parte della stanza c'è una porta finestra che dal sul terrazzo.
Mi alzo dal letto e,spinta dalla curiosità,apro le due porte presenti nella stanza. La prima,mi porta in bagno,anche questo è uno spettacolo,tutto in tutto in marmo bianco,è munito di una doccia di una e vasca con idromassaggio,noto inoltre che mia madre si occupate di mettere in giro creme di ogni tipo,fin da piccola mi ha insegnato a prendermi cura del mio corpo.
Quello che vedo entrando nell'altra stanza mi fa rimanere di stucco,è un armadio!
Ci sono vestiti di tutti i tipi,lunghi corti,jeans,maglie e quantità industriali di scarpe,borse e accessori,fantastico,mai vista una cosa del genere in diciassette anni. Ma se l'avessi saputo,non sarei venuta con la valigia.
Guardo l'orologio che ho al polso e scopro che sono le diciotto,è meglio cominciare a prepararmi,decido di farmi una doccia,so già che mi immergessi nella vasca mi addormenterei.
Dopo essermi lavata,mi asciugo e entro nella cabina armadio,mi guardo intorno e decido di indossare un tubino nero e un paio di scarpe col tacco rosso vernice,giusto per dare un po' di colore.
Torno in bagno dove mi trucco leggermente,nulla di troppo pesante,un po' di fondotinta e mascara,decido anche di legare i capelli,non curandomi delle tre rondine che scendono dalla nuca e arrivano sotto al tessuto del vestito. Me le sono fatte tatuare un anno fa,da un tipo che non si è fatto problemi per il fatto di avere davanti una minorenne non accompagnata. Mi madre naturalmente non lo sa,non le sono mai piaciuti piercing e tatuaggi,forse è per questo che oltre alle rondini ho anche tre buchi per orecchio e un piercing nella parte superiore di quello destro, quale occasione migliore di una cena con la nuova famiglia per farle notare tutto cio?
Mi guardo allo specchio e dopo aver dato gli ultimi ritocchi al mio aspetto,mi decido a scendere al piano inferiore,dove tutti mi aspettano.

 

 

 

 

 

 

 

 

Tokio: Villa No Taisho

Ore:19.20

 

Che palle!
Mio padre e la sua nuova compagna hanno deciso di organizzare una bella cenetta in abiti formali per dare il ben venuta alla mia nuova sorella,appena arrivata da Parigi.
Da quello che mi ha raccontato Sota,il mio nuovo fratellino,la ragazza e la madre non vanno per nulla d'accordo,e per questo lei non si è fatta sfuggire l'opportunità di andare il più lontano dalla donna quando in prima superiore le hanno offerto una borsa di studio.
Mi trovo in soggiorno in questo momento,seduto sul grande divano in pelle,mio padre chiacchiera con mio fratello Sesshomaru,lo odio.
Il figlio perfetto,laureato in medicina,è al secondo anno di tirocinio,fidanzato da tre anni con una ragazza dolcissima di nome Rin. È sempre stato il preferito,buon carattere,bravo a scuola e negli sport,mai fatto casini,secondo mio padre,la realtà è che è un gran paraculo,non è perfetto,semplicemente ogni volta che fa qualcosa di male trova il modo per far dare la colpa a me,non che io sia un santo,ma lui non è meglio di me.
-Oh Kagome,sei arrivata finalmente- la voce della mia nuova “mamma” mi risveglia dai miei pensieri.
La ragazza che mi si presenta davanti è uno spettacolo. Capelli color petrolio,occhi da cerbiatta color nocciola,bel fisico fasciato da un tubino nere che mette in risalto le forme.
Se non fosse che stiamo per diventare fratello e sorella,potrei pensare di farmela,anzi... ci sto pensando proprio,in fondo non saremo mai fratelli di sangue.
Lei non risponde alla madre,si volta dalla parte opposta e vedo Sota saltarle praticamente addosso.
-Sorellona finalmente sei tornata,come stai? Come è andato il viaggio? Mi hai portato un regalino?-
-Sota sta calmo – dice lei guardandolo benevola- sto bene,il viaggio è andato abbastanza bene e si,ti ho portato un regalo.- continua sorridendogli.
A questo punto mio padre si fa avanti,per fare le presentazioni.
-Kagome,voglio presentarti i miei figli,Sesshomaru – dice indicando mio fratello- e Inuyasha – finisce indicando me.
I suoi occhi si fermano a guardarmi,probabilmente starà pensando: tò ma guarda in famiglia c'è uno scherzo della natura. Sono un mezzo-demone,è abbastanza normale che la gente pensi che io non dovrei esistere,in fondo sono nato dall'unione di un'umana e un demone.
Lei sorride educata,Sta per dire qualcosa ma le urla di sua madre la bloccano.
-Kagome! Cosa diavolo è questo schifo sulla schiena? E tutti questi orecchini? Una signora non dovrebbe riempirsi di ferraglia in questo modo,e nemmeno farsi tatuaggi,se sono così appariscenti poi. Chi ti ha dato il permesso di conciarti così? Quel folle di tuo padre vero?-urla la donna.
Kagome non fa una piega,anzi si volta verso di lei sorridendo.
-Mamma,sta calma o ti verrà un infarto e non potrai sposarti se schiatti. Comunque questo schifo,come lo chiami tu,sono rondini,me le sono fatte l'anno scorso,con i soldi che mi hai mandato per natale,quindi in fondo è un regalo tuo,e non mi è servito il permesso di nessuno per farlo,anche se sono certa che se avessi chiesto a papà mi avrebbe detto di si. Per quanto riguarda la ferraglia,meglio questa di tutti i gioielli che porti tu,brilli talmente tanto da sembrare un albero di Natale.-
Nella sale è sceso un silenzio glaciale. Wow,nemmeno mio fratello riesce ad essere così gelido con me,Kagome è stata fredda e distaccata nel parlare alla madre,Sota aveva ragione,tra le due non scorre buon sangue. La voce di una cameriera riporta tutti nel mondo reale.
-Signori la cena è servita- dice e poi sparisce dietro la porta della sala da pranzo,tutti la seguiamo e ci accomodiamo a tavola dove cominciano ad essere servite le pietanze.
-Allora Kagome – dice mio padre per fare un po' di sana conversazione – come te la passi a Parigi? Ti piace la scuola?-
- Si signore,mi piace molto,mi sono ambientata molto velocemente,ho molti amici,e i professori sono molto qualificati- risponde lei senza tradire nessuna emozione,io rizzo le orecchie,sono proprio curioso di conoscere la mia nuova “sorella”
- Ti ho chiesto di darmi del tu Kagome,per favore-
- Certo,scusi... ehm scusa- risponde bevendo un sorso d'acqua.
-Tua madre mi ha raccontato che quando sei partita avevi quattordici anni,cosa ti ha spinta ad andartene? Oltre alla borsa di studio naturalmente- mio padre non è mai stato un uomo curioso,deve esserci qualcosa sotto.
- Bhè... sarei stata una stupida a lasciarmi sfuggire un opportunità del genere,la Francia è un grande paese,così diverso dal Giappone,ma soprattutto molto lontano da qui.-
- Kagome,ti prego non cominciare- la rimprovera la madre.
-Cominciare cosa mamma? Non dirmi che non gli hai raccontato il motivo principale per cui me ne sono andata? - Fredda,è l'unica parola che mi viene in mente sentendola parlare con la compagna di mio padre.
Ora sono ancora più curioso di sapere qualcosa su questa ragazza,strano di solito le porto a letto senza conoscerle,non mi sono mai fatto molti problemi sulla loro vita privata. Mi bastano le lamentele continue di Kikyo,la mia ragazza,una volta la amavo,ora è solo semplice sesso.
- Non mi sembra il luogo adatto per fare questo discorso Kagome,quindi finiscila di fare la bambina e sii educata- risponde la madre stringendo forte il bicchiere di vino che ha in mano.
- Noto con piacere che non hai perso il vizio- la punzecchia ancora la ragazza seduta di fronte a me
- Kagome,ti prego,cerchiamo di cenare tranquilli – la prega il fratello,al suo fianco,stringendole la mano.
Lei si volta verso di lui sospirando,e gli rivolge un sorriso stupendo,a parer mio.
- Scusami Sota,hai ragione.-
Mio padre,che fino a quel momento è rimasto in silenzio ad ascoltare il dibattito tra le due,riprende il discorso.
- Sicuramente ti sarai chiesta come mai ti ho fatto tante domande sulla scuola,ecco vedi,io e tua madre abbiamo avuto un'idea- comincia e stringe la mano alla donna seduta vicino a lui – ecco vedi,quest'anno tuo fratello comincerà le superiori,tu andrai in quarta ed Inuyasha in quinta,ed ecco pensavamo che sarebbe una bella cosa avervi tutti qui,sotto lo stesso tetto e nello stesso istituto,potremmo vedervi tutti i giorni e tenervi più sotto controllo,non puoi immaginare quanto ci preoccupi il fatto di saperti a Parigi da sola.-
Lei non dice nulla per alcuni minuti,sembra essersi completamente bloccata,il fratello la guarda preoccupata,la madre invece sorride mentre la guarda.
- Non accadrà mai!-
Attenta bambina,a mio padre non piace che gli si dica no.
-Se non lo avessi capito Kagome,non puoi rifiutarti,ormai abbiamo preso la nostra decisione.-risponde sicuro mio padre. La vedo cominciare a tremare,con la testa china,poi si alza trascinando la testa.
-Lo hai fatto apposta vero? Ecco perchè mi hai invitata al matrimonio,sei proprio una stronza- dice guardando sua madre – non ho bisogno che voi due prendiate decisioni per me,perchè non siete nessuno della mia vita,sono tre anni che me la cavo da sola,che sto bene,e non vi permetterò di dirmi cosa devo fare! Mamma ti conviene rivedere le cose se non vuoi che renda la tua vita un'inferno e che rovini il tuo bel matrimonio del cazzo. Sai che sarei capacissima di farlo.-
Poi gira i tacchi e se ne va. Nella sala è caduto nuovamente il silenzio,nessuno fiata
-Sono sicuro che cambierà idea Mayako,e se non lo farà,è uguale,continuiamo a cenare- dice rivolgendosi alla donna che si porta l'ennesimo bicchiere di vino alla bocca.
Dopo cena,ognuno va per la sua strada,di Kagome nemmeno l'ombra,si sente solo il forte rumore della musica venire dalla sua stanza. Sota è l'unico che sia entrato per parlare con lei,e ne è uscito con una faccia che diceva tutto. Perchè questa ragazzina non vuole rimanere qui? Comportandosi così non fa altro che dimostrarsi infantile e viziata,ma in fondo non mi interessa,so solo che se vorrà rovinare le nozze io sarò dalla sua parte,non mi piace l'idea di avere gente sconosciuta per casa,certo il piccoletto è simpatico,ma non così tanto da dividerci la casa,e poi non mi piace nemmeno l'idea che quella donna voglia farmi da madre,ne ho già avuta una,ed è morta molto tempo fa.
- Stupida casa,stupida io,stupido Giappone... odio questo posto!- dice una voce nel corridoi. Sono andati tutti via,Sesshomaru dalla ragazza,Sota è fuori con gli amici e due promessi sono andati in a teatro,a casa ci sono solo io e... Kagome.
- Che stai facendo?- chiedo mentre la vedo aprire la porta dello studio di mio padre.Lei sussulta e poi si gira a guardarmi
- Cerco la cucina,ho sete.-
- Bhè non è li,vieni ti accompagno- le dico dirigendomi verso la direzione giusta.
Entro e apro il frigo tirando fuori una bottiglietta d'acqua che le porgo,lei mi sorride.
- Grazie.-
Nessuno dei due dice niente,lei guarda la cucina,i miei occhi sono incantanti dal suo .
Indossa un paio di pantaloncini decisamente corti e una canottiera che arriva fino a sopra l'ombelico,i capelli sono ancora legati.Decisamente sexy.
- La smetti di fissarmi o vuoi anche una foto da portarti in camera?!- mi chiede strafottente.
-Ma tu hai sei sempre così?- le chiedo avvicinandomi.
- Così come?-
- Acida- rispondo svelto allontanandomi di colpo,il suo profumo mi sta dando alla testa.
Lei mi si avvicina con fare sensuale e si alza sulle punte dei piedi per arrivare al mio orecchio
-Conoscendomi,scoprirai che so essere molte cose.- sussurra suadente.
Detto ciò si gira e così come e arrivata se ne va ancheggiando sensualmente.
Sarà un'estate movimentata.

 

 

 

 

 

 

Eccomi qui con il primo capitolo,ancora non si capisce molto,ma c'è un primo incontro con tutta la “famiglia”che ne dite?
Grazie mille a tutti quelli che hanno commentato e letto =) se volete lasciare un piccolo commento mi fa davvero piacere =)

 

a presto =) baci <3<3<3<3<3

  
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