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Autore: Alfred il sanguinario    29/09/2013    2 recensioni
'Tutti mi credono un bambinetto moccioso di 10/12 anni, in realtà ne ho 16: soffro di nanismo da carenze affettive, sindrome di Peter Pan e crisi isteriche. Non male, vero? ' è il diario di Alfred Bornwood, un ragazzo di sedici anni, che vive in un manicomio antico, dove i pazienti erano ancora trattati come un oggetto, non come persone.
Genere: Horror, Thriller, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Probabilmente sono passati 2/10 dall’ora in cui dovevo andare a dormire. DOVEVO, ho detto proprio bene. perché io non dormo mica quando spengono le luci e gridano: “Dormi!” e chiudono la pesante porta d’acciaio. Quando dico ‘Loro’ o parlo alla terza persona plurale, mi riferisco a quelli che non sono io, o qualcuno di rilevante. E in un mondo del genere, per me, penso di essere l’unica persona rilevante in una stanza dove non c’è nessun altro.
Mi fanno ancora un po’ male le braccia: circa 6/10 di dolore, perché l’infermiera stupida e baffuta mi ha stretto la camicia stamattina, nonostante le avessi urlato che era troppo stretta, quella, per tutta risposta, mi ha detto che avevo tirato una testata sul muro e ha sbattuto la porta. Ma è chiaro: possono inventarsi tutto su di me, pur di punirmi, tanto chi li controlla!
La giornata di oggi non è stata molto faticosa: mi hanno fatto uscire dalla stanza, minacciandomi di tenermi la camicia tutta notte se avessi osato rompere le pedine qua e là. Visto che il moccioso ci teneva particolarmente a parlare con me, nell’ora di disegno, e in quella di preghiera, mi hanno legato ad una sedia, accanto a lui, che parlava a raffica, mentre dipingeva, mentre stava a mani giunte. La mia noia è stata pari a più di 10/10 se possibile. Anzi, no. Quello è il numero massimo, guai.
Le altre persone hanno due o tre ore in cui: dipingono, pregano e leggono (o almeno fingono). Io ho a disposizione solo 2 ore alla settimana per uscire dalla cella, ma, sai una cosa, preferirei non averle a disposizione. Preferisco star qui, a tenermi la mia camicia, a scrivere di notte, e a pensare cose, che variano. La mia giornata poi è stata facile quando son tornato in cella. Non mi piace pregare, perché quando avevo 6 anni, per farmi star bravo, quando spaccavo tutto, mamma/zia mi metteva la testa su un tavolo su cui era appoggiato un crocifisso e ordinava: “Prega! Chiedi che un tuo desiderio si esaudisca!”. Ad esser sincero non ho mai capito A CHI dovevo chiedere, ma in ogni caso, non si è mai avverato niente. 0/10 (sottozero si va solo quando una cosa è terribile, zero è il nulla). Beh vado a dormire, domani dovrò prendere la medicina…. Che noia! Buonanotte.
 
angolo dell'autore: Buondì, lettori. Innanzitutto voglio dirvi che sto un po' lasciando che la storia scorra, come un fiume, nella mia testa, specie mentre scrivo XD E che ho elaborato solo il minimo essenziale già prima di scrivere. Non pensiate che non troverete sorprese nei prossimi capitoli, perchè ce ne saranno molte. ^^ 

 
  
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