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Autore: Kaimy_11    31/03/2008    2 recensioni
Questa è la CONTINUAZIONE di “UNa LUCE IN PIÙ”. Nella precedente storia avevamo visto la coppia Sesshomaru-Kaimy dividersi in modo brusco,ma adesso qualcosa di molto grave spingerà Kaimy e seguire un’altra volta l’amica Kagome all’interno del pozzo mangia ossa. Cosa succederà ora che i nostri amici verranno coinvolti in una nuova avventura,dato che Naraku sembra tornato?. E cosa accadrebbe mai se,per uno scherzo del destino,Sesshomaru e Kaimy dovessero trovarsi nuovamente faccia a faccia?. Quello che era un amore profondo quando proibito,potrà tornare a spendere?.
Genere: Romantico, Malinconico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il tempio Higurashi e illuminato dal sole invernale,ed una bambina di cinque anni corre spensierata inseguendo una farfalla

 

 

Rieccomi,come promesso,con il seguito della precedente storia,in cui i due innamorati si sono divisi. Vediamo cosa succede adesso…

 

 

 

 

*

**

*

 

 

 

Il tempio Higurashi era illuminato dal sole invernale,ed una bambina di cinque anni correva spensierata inseguendo una farfalla.

Portava i capelli lunghi neri con alla punte dei leggeri boccoli,i suoi occhi erano grandi e verdi. Indossava una salopette di jeans a gonna,e sotto si vedeva una maglietta a maniche lunghe rossa.

 

Sotto l’albero millenario del tempio,sedeva sua madre,una bella donna di ventitre anni,con i capelli che le arrivano poco sotto le spalle,castani e mossi. Aveva gli occhi verdi come la figlia,e vestita con una gonna lunga sino al ginocchio marrone chiaro e svolazzante,un maglioncino leggero beige con scollo a V.

 

Mentre osservava la figlia si toccava i polsi,quando si sentì chiamare e voltò appena la testa verso l’amica che la chiamava agitando la mano.

 

“:Kaimy! Vieni!:”

 

La esortava la ragazza sulla porta della casa,e Kaimy si alzò per correre da lei.

 

La ragazza sulla porta era Kagome,ormai cresciuta,aveva infatti quasi ventt’anni,i capelli erano sempre neri e lunghi,il viso si era maggiormente aggraziato,il corpo e diventato più formoso.

Indossava una gonnellina nera e un maglione morbido bianco.

 

Le due ragazze adesso erano vicine,e si sorridevano.

 

“:sei veramente sicura di voler partire? Non ti preoccupa lasciare tua figlia?:”

 

Chiese Kagome guardando la bambina.

Kaimy sorrise un po’ malinconica.

 

“:Mi mancherà da morire,ma infondo rimarrà con la nonna!:”

 

Kagome storse il naso.

 

“:e ti fidi di lasciarla a tua madre?:”

 

Kaimy invece rise.

 

“:tranquilla! di certo non le farà del male! E poi anche tua madre ha promesso di badarle ogni tanto…:”

 

Prima di continuare avvolse il braccio attorno alle spalle di Kagome.

 

“:sai com’è,dato che tu non ti decidi a darle un nipotino,pensa a coccolarsi la mia bambina!:”

 

Kagome arrossì e scrollò le spalle.

 

“:Inuyasha è ancora un mezzo demone,e di fatto vive nel Sengoku,ti ricordo che la nostra missione non è ancora terminata!:”

 

Le due si scambiarono un’occhiata d’intesa,e Kaimy sospirò guardando la figlia che giocava.

 

Nel tempo trascorso Kagome aveva fatto la pendolare fra le due epoche,per dividersi fra la sua vita nel presente ed Inuyasha che viveva nel passato.

Avevano scoperto con sgomento,che il nemico comune Naraku,dava segno di ritornare,per questo erano tutti scattati in guardia.

 

In oltre,l’anziana Kaede si era gravemente ammalata a causa della sua vecchiaia,ed era stata chiamata una nuova sacerdotessa giovane a guardia del villaggio.

Questa sacerdotessa non piaceva a nessuno per la sua eccessiva diligenza,e durante un attacco al villaggio a causa di un demone che voleva impadronirsi della sfera,questa sacerdotessa aveva deciso come gesto estremo,di spartire ancora una volta lo Shikon in quattro parti,per guadagnare tempo.

 

Solitamente aveva pensato Inuyasha a proteggere sia la sfera che il villaggio,ma quella volta era assente perché si trovava nel presente,e Sango e Miroku non avevano potuto fare altro che tenere a bada il demone nemico,mentre la nuova sacerdotessa compiva il gesto che riteneva più adatto.

 

Avendo diviso lo Shikon,i quattro pezzi si erano sparsi ovunque,e adesso dovevano recuperarli prima che cadessero in mani sbagliate.

 

Ad aumentare tutto,c’era il presentimento che tutti avevano che Naraku stesse realmente per tornare.

C’erano varie prove a favore di tale teoria,e persino l’ultimo attacco al villaggio sembrava opera sua.

 

I demoni minori tornavano a rifugiarsi in luoghi appartati,come quando Naraku era in circolazione,e molti iniziavano a parlare di una nube di negatività che iniziava a formarsi.

 

Ovviamente Inuyasha era scattato allerta,e gia programmava di tornare alla vecchia battaglia di un tempo,seguita dalla ricerca dei pezzi della sfera.

 

Questa volta sarebbe stato diverso,dato che i frammenti erano solo quattro,e che non dovevano essersi allontanati di molto.

Tuttavia il probabile ritorno di Naraku,la sfera divisa,e la nuova sacerdotessa,messe insieme queste cose destavano l’attenzione,dando a tutti maggiore motivo per mobilitarsi.

 

In particolare,la nuova sacerdotessa,aveva richiesto esplicitamente l’intervento di Kaimy nella ricerca della sfera.

Non la conosceva,ma ne aveva sentito parlare dalla saggia Kaede e da Kagome.

 

Inuyasha era ben propenso all’idea di avere Kaimy fra i suoi alleati,e in tal modo si sarebbero dati tutti una bella smossa,ma d’altro canto nessuno riteneva giusto sconvolgere ancora una volta la vita di quella ragazza.

 

“:sei davvero sicura di voler tornare nel Sengoku? Non sei affatto obbligata,possiamo benissimo risolvere tutto noi!:”

 

Kagome le ripeteva quella frase da fin troppo tempo,e Kaimy aveva risposto sempre allo stesso modo.

 

“:tranquilla Kagome,posso farcela,e poi voglio dare una mano. Se ci dovessero essere gravi problemi nel passato,non potrei certo sentirmene al sicuro nel presente.:”

 

Kagome abbassò lo sguardo.

 

“:Kaimy,sai che rischi di incontrare…:”

 

“:ti prego non nominarlo!. Sono grande,so badare a me stessa. Incontralo non mi farebbe ne caldo ne freddo,ormai mi sono rifatta una vita di cui lui non fa più parte.

L’unica cosa che conta per me è mia figlia,e nessun altro:”

 

Kagome fece di si con la testa guardando la bambina.

 

“:sono passati cinque anni da l’ultima volta che sei stava nel passato…:”

 

“:cinque anni sono tanti,ma le cose cambiano.

Io sono cambiata molto ad esempio…:”

 

Kagome la fissò,non potendo che darle ragione.

Lei stessa era rimasta disarmata dal cambiamento dell’amica,dopo la decisione che aveva preso di non tornare nel Sengoku da… Sesshomaru.

 

Da all’ora non lo aveva più nominato,pur continuando da amarlo. Kagome aveva ritenuto folle l’idea di Kaimy,fin quando non aveva scoperto le sue motivazioni,motivazioni valide da costringerla e non tornare mai più dal suo amato.

 

Erano passati cinque anni,ma si era davvero dimenticata di lui?.

Kagome faticava a crederlo,ed era preoccupata per questo. Temeva che rivedere Sesshomaru avrebbe fatto male a Kaimy.

 

Kagome guardò sospirando la bambina,e le vennero alla mente mille ricordi e mille immagini,che forse era meglio archiviare.

 

“:allora sei decisa? Verrai con noi e lascerai qui la piccola?:”

 

“:non penserai che me la porti in quel posto!?:”

 

Kagome vide Kaimy serrare i pugni,e il suo sguardo farsi serio,e sospirò.

 

Kaimy non era più quella di un tempo,non aveva più gli occhi che esprimevano dolcezza,era cresciuta,e diventata madre troppo presto.

Aveva covato dentro di se un dolore enorme,ne aveva viste tante,ed era maturata ancor prima di crescere.

 

Kagome abbassò lo sguardo,se si parlava di sua figlia e del Sengoku insieme Kaimy reagiva sempre peggio.

E lei sapeva perché.

 

“:Miharu!:”

 

Chiamò Kaimy,e la figlia le corse in contro.

 

Kaimy si chinò per accoglierla fra le braccia.

 

Figlia e madre si abbracciarono,e la piccola le sorrise.

 

“:Mima!,devi partire per forza?:”

 

“:credo di si amore mio!:”

 

Miharu abbassò triste la testa.

 

“:ma io voglio venile con te…:”

 

“:lo vorrei anch’io,ma non è possibile:”

 

La bambina mise il broncio,ma poi si strinse al petto dalla madre,che la prese in braccio con fare materno.

 

“:La nonna ti tratterà bene,poi ogni tanto potrai andare a casa di Nahoko a giocare con tuo cugino,ed inoltre Harumi e il nonno giocheranno sempre con te:”

 

“:ma io voglio la mia mima…:”

 

Piagnucolò teneramente la bambina stringendosi alla madre,a Kagome sorrise intenerita da quella scena.

 

Tutte insieme entrarono in casa di Kagome,fino ad arrivare alla stanza di quest’ultima,dove sul letto si trovavano una bora a sacca blu e uno zaino nero.

Entrambe le cose erano piene fino all’orlo con tutto il necessario per le due amiche che si apprestavano a compiere un viaggio impegnativo nel Sengoku.

 

Kaimy si sedette sul letto dopo aver rimesso a terra la figlia,mentre Kagome sistemava le ultime cose.

 

Kaimy appariva serena,con il suo bel volto materno. Non era più la ragazzina spensierata e solare di un tempo,le cose erano cambiate.

 

La piccola Miharu si avvicinò al bordo del letto con un dito in bocca,che guardava desolata la madre.

 

“:Miharu vuole Mima!:”

 

Kaimy la guardò e sorrise,mentre le si stringeva il cuore al pensiero di dover lasciare sua figlia. Andò ad inginocchiarsi davanti a lei.

 

“:ti chiama ancora mima?:”

 

Chiese Kagome,e Kaimy le rispose.

 

“:è il suo modo per dire Mamma. Ha ancora cinque anni,non parla benissimo.:”

 

“:lo so!:”

 

Kagome sorrise,adorava quella bambina!.

 

“:ascoltami amore mio,lo sai che vorrei portarti con me,ma non posso,credimi. Ti premetto che verrò a trovarti ogni volta che posso!:”

 

La bambina si dondolava triste,ancora con il dito in bocca.

Kaimy le sorrise allargando le braccia.

 

“:mi dai un bacio adesso?:”

 

Miharu ci pensò un attimo,e poi corse a stringere la sua mamma.

 

 

Le tre presero l’occorrente e scesero le scale,ad attenderle in cucina c’era la signora Higurashi,che non sembrava minimante cambiata dal tempo.

 

“:allora state partendo mie care?:”

 

Kagome rispose di si alla madre,erano passati cinque anni,ma lei continuava ad essere legata al mondo oltre il pozzo,e sua madre non le aveva mai obbiettato nulla.

 

“:Miharu,ti va di rimanere un po’ con me?:”

 

Chiese la signora Higurashi alla bambina,che per quanto si trovasse bene in quella casa,non ne voleva sapere di staccarsi dal collo della madre.

 

Kaimy andò a sedersi un attimo sul divano con la piccola sulle ginocchia.

 

“:allora,adesso devo andare,farai la brava?:”

 

Miharu fece di si con il dito ancora in bocca.

 

Kaimy sorrise e le diede un bacio sulla fronte stringendosela al petto.

 

Negli ultimi cinque anni,quella bambina era stata la sua unica ragione di vita,l’ancora a cui si era appesa.

L’aveva cresciuta da sola,ma questo non le era mai pesato,come non le era pesato diventare madre a diciotto anni.

 

Mise in terra la figlia e con Kagome andarono alla porta,seguite dalla signora Higurashi che teneva per mano la bambina.

Quando le due ragazze furono fuori Miharu le salutò,e poi si lasciò trascinare in casa dalla signora.

 

Kaimy e Kagome corsero dentro il buio tempietto che custodiva il pozzo mangia ossa.

 

Arrivati in quel luogo,nella testa di Kaimy si affollarono migliaia di pensieri e di immagini sgradevoli che le fecero male dentro,ma ormai era passato tanto tempo,e quei ricordi rimanevano accuratamente legati ad un passato in cui non era più coinvolta.

 

Arrivate vicino al pozzo Kagome afferrò dal polso l’amica.

 

“:Kaimy sei ancora in tempo per cambiare idea,il tuo aiuto non ci è indispensabile. Ed in oltre non è giusto che tu venga coinvolta in questa storia,pensa a Miharu!:”

 

Kaimy le sorrise.

 

“:ho già preso la mia scelta,ci sono legata anch’io io a quel mondo,e se ce da risolvere un problema è giusto che intervenga anche io,tanto più se c’entra Naraku.:”

 

“:allora promettimi che se mentre sei li dovresti pentirti della tua decisone,tornerai nel presente senza pensarci due volte!:”

 

Kaimy sorrise ancora,in un modo diverso,un modo di sorridere che aveva preso in quei cinque anni.

Prima sorrideva emanando solarità da tutte la parti,ma ora il suo era un sorriso lontano,quasi forzato. Ogni volta,tranne quando era con sua figlia.

 

Kagome affilò lo sguardo non ancora soddisfatta,chiedendo:

 

“:c’è qualcosa sotto,vero? Tu non stai tornando nel passato solo per aiutarci giusto?!:”

 

Kaimy rise in modo cupo. E non guardava in faccia l’amica.

 

“:non ti sfugge niente vero Kagome? ,infondo mi conosci fin troppo bene.

Lo ammetto,c’è una ragione ancora più grande che mi spinge a ritornare,ma non pensare che riguardi…:”

 

“:Sesshomaru?:”

 

La precedette Kagome,risparmiando all’amica di pronunciare quel nome.

Kaimy la guardò seria.

 

“:esatto! Non pensare neanche per un istante che io stia tornando per lui,scordatelo!.

Non mi riguarda più lui o ciò che fa,io penso solo a me e a Miharu da ormai cinque anni!:”

 

 

Kagome capì alla perfeziona l’amica,sospirò,si scambiò un ultimo sguardo d’intesa con lei,così saltarono dentro il pozzo,dirette all’era Sengoku.

 

Ma dalla porticina del tempietto si introdusse di nascosto una bambina,che era sfuggita alla signora Higurashi.

Adesso Miharu fissava il pozzo,chiedendosi dove fosse finita la sua mamma.

 

Poi scese lenta i scalini,e si sporse un po’ troppo dal bordo del pozzo,finendoci dentro.

 

 

******

 

 

Nel fra tempo,nel Sengoku,le due ragazze erano arrivate,e si apprestavano ad uscire dal pozzo con le loro borse pesanti al seguito.

 

“:pfui! Quanto tempo che non respiravo un’aria così pulita! Vedi Kagome,in fondo mi farà bene!:”

 

Le due si ritrovarono sul prato e sospirarono.

 

“:si,forse hai ragione! Adesso andiamo!:”

 

Ma prima di mettersi a camminare,sentirono una vocina da dentro il pozzo.

 

“:Mimaaaa!:”

 

Kaimy restò di ghiaccio ad occhi sbarrati,e fissò dentro il pozzo,vedendo sua figlia.

 

“:ma cosa ci fai tu qui?!:”

 

“:Miharu vuole Mima!:”

 

Kagome si mise a ridere,ma Kaimy la fulminò con lo sguardo,andando a prendere la figlia per riportarla fuori.

 

Quando furono sul prato se la mise in braccio e guardò imbronciata per un attimo Kagome,che continuava a ridere.

 

“:ma non ti avevo detto di rimanere buona?:”

 

Si fingeva arrabbiata,ma non riusciva a rimproverare sua figlia,che gli si strinse al collo.

 

“:volevo la mia mima!:”

 

Kaimy sospirò.

 

“:Ci pensi Kaimy?,è stata in grado di oltrepassare il pozzo da sola!:”

 

Esordì Kagome.

 

“:! Di cosa ti stupisci! È più che normale considerando di chi è figlia!:”

 

“:giusto,comunque è anche lei legata a questo mondo…:”

 

Kagome non fece nemmeno in tempo a finire la frese,che Kaimy la incenerì con un’occhiataccia furiosa.

Mai parlare di Miharu legata al Sengoku.

Quella era la prima regola.

 

Kagome sospirò,e Kaimy parlò nascondendosi alla figlia che teneva in braccio.

 

“:Miharu non c’entra assolutamente nulla con questo mondo capisci Kagome? Non c’è alcun legame fra di loro,e francamente non voglio che ci sia!.

Anzi…:”

 

Scostò la testa della figlia per guardarla negli occhi dicendole:

 

“:ascoltami piccola mia,questo posto in cui ti trovi non è reale. Non legarti a nulla che si trova qui,perché non torneremo mai più da questa parte,capisci? Considerati dentro un sogno. Una volta sveglia,svanisce tutto!:”

 

La bimba acconsentì senza realmente capire.

 

“:non ti sembra di esagerare?:”

 

Disse Kagome,ma Kaimy la ignorò iniziando a camminare.

 

 

In quei cinque anni Kaimy era praticamente diventata un’altra persona.

Era cambiata totalmente a partire dai capelli,un tempo lunghi e lisci ed ora corti e mossi.

Il suo sguardo non era più quello di un tempo,e già quello bastava a capire tutto.

 

Si era legata a sua figlia in un modo morboso,ed era giusto,ma Kagome continuava a preoccuparsi non sentendosi sicura al pensiero che Kaimy fosse realmente tornata nel Sengoku,e per di più con la piccola Miharu.

 

Arrivarono presto al villaggio,che si era decisamente rinvigorito,grazia alla presenza costante di Inuyasha che lo proteggeva,del monaco Miroku e della sterminatrice Sango.

 

Le due amiche si avvicinarono lente alla capanna dell’anziana Kaede,che ora era occupata anche da un’altra persona.

Una sacerdotessa che non si era affatto fatta conoscere nel migliore dei modi.

 

La piccola Miharu camminava al centro fra la madre e Kagome,guardandosi intorno incuriosita,con la sua aria da bambina indifesa.

 

Prima di arrivare alla capanna desiderata,giunsero a quella abitata dagli sposi Sango e Miroku.

 

“:Sango!:”

 

Chiamò Kagome,e la donna uscì poco dopo.

Sango era ormai una donna,madre e moglie,si vedeva la sua maturità dal solo sguardo,che tuttavia non tradiva la sua dolcezza giovane e fresca.

 

Indossava un lungo Kimono bianco e rosso,con intrecci dorati,e si avvicinò a loro sorridente.

 

“:Kaimy,che bello rivederti!:”

 

Kaimy sorrise ad abbracciò Sango salutandola.

 

“:e tu non mi saluti?:”

 

Chiese la sterminatrice alla bambina dai capelli corvini nascosta dietro le gambe della madre.

 

Kaimy sorrise,indirizzando con fare materno la figlia verso Sango.

 

Miharu la guardava timida,cercando sempre il modo di nascondersi,ma Sango si chinò su di lei dolce e gentile,accarezzandole la testa.

 

“:Volgi farti conoscere qualcuno…:”

 

Si sollevò chiamando due bambini.

 

“:Aki, Yoriko!:”

 

Al richiamo accorsero due bambini di circa sei-sette anni.

 

Il primo era un maschio,con i capelli corti castano chiaro e spettinati,gli occhi blu e la pelle chiara. Vestiva di verde e blu.

La seconda invece era una femmina,con lunghi capelli scuri legati in sue trecce,e occhi scuri e profondi. Indossava un Kimono rosa pesca e rosa fragola.

 

I due gemelli,figli di Sango e Miroku,si avvicinarono alla madre che li aveva chiamati,il quale disse loro:

 

“:perché non portate la piccola Miharu a giocare con voi?:”

 

Yoriko,che mostrava uno sguardo fin troppo severo,si avvicinò a Miharu,porgendole la mano con un sorriso ammaliante,che rispecchiava la sua vere gentilezza.

Anche Aki seguì saltellando la sorella,pronto a spostarsi a giocare con lei e la nuova amica.

 

Miharu guardò per una attimo la madre,e quando questa le fece un sorriso dicendole di si con la testa,si lasciò guidare da Yoriko.

 

Le tre donne rimaste sole si spostarono verso la capanna della sacerdotessa a capo villaggio.

 

“:francamente spero che questa faccenda si concluda in fretta…:”

 

Esordì Sango,e Kaimy e Kagome acconsentirono in silenzio.

 

“:cosa mi dici della nuova sacerdotessa?:”

 

Chiese di punto in bianco Kaimy.

Sango,che camminava più avanti,le sorrise.

 

“:tsk! Lo vedrai da te!:”

 

Davanti a loro passò un giovane uomo con i capelli neri,vestito di viola e marrone.

 

“:dove vai?:”

 

Gli chiese Sango,e quando l’uomo si girò,Kaimy capì che era Miroku,e gli sorrise quando anche lui si accorse di lei.

 

“:che piacere rivederti,ci darai una mano anche tu?:”

 

Chiese sorridente il monaco a Kaimy,mentre si avvicinava alla moglie.

 

Kaimy fece di si con la testa.

 

“:caspita,come vola il tempo…:”

 

Concluse pensieroso il monaco,che non era cambiato molto,e le donne si allontanarono.

 

Finalmente giunsero alla capanna che cercavano.

 

Prima che riuscissero ad avvicinarvi realmente,passò davanti a loro una giovane.

Non indossava vesti sacerdotali,ma un kimono semplice e leggero bianco e azzurro.

Portava i capelli lunghi legati in una coda lenta,erano chiari,come i suoi occhi color del ghiaccio.

 

Kaimy indietreggiò,quella ragazza dimostrava all’incirca diciassette anni,ma incuteva più timore di un demone.

Era disarmante l’incrocio fra il suo aspetto di bambina e lo sguardo di pietra.

Era diritta come una statua,con le mani strette in grembo.

 

“:cercate la divina Kaede?:”

 

Chiese con una voce sottile e melodica,sembrava tanto fragile da disperdersi nell’aria ancor prima di arrivare alle loro orecchie.

 

Sango fece di si,e allungò una mano verso Kaimy.

 

“:divina Kyoko,questa è Kaimy:”

 

La sacerdotessa posò i suoi occhi gelidi su Kaimy,e questa si impose di non indietreggiare.

 

“:La vostra fama vi ha preceduto. Ho sentito molto parlare di voi e del vostro potere. Ho ritenuto giusto convocarvi,e vi ringrazio per essere venuta. Il vostro aiuto ci sarà assai utile:”

 

Kaimy riuscì solo a fare un cenno con la testa,sconvolta dalla versatilità d’animo della giovane. Era severa,ma rispecchiava anche la ragazza giovane e dolce che poteva essere.

 

Kyoko si spostò,e le tre entrarono nella capanna.

Dovettero andare in una seconda stanza per trovare distesa su un giaciglio l’anziana Kaede.

 

Era facile vedere che respirasse in modo affannato,così si avvicinarono caute.

 

La saggia sacerdotessa non appena le vide fece per sollevarsi a sedere,ma Kagome corse ad aiutarla.

 

“:non vi affaticate!:”

 

La donna sorrise a tutte e tre,ma in particolare a Kaimy che non vedeva da tanto tempo.

 

“:Come stai cara? Kagome mi parla sempre di te e della piccola Miharu,ci tiene informati in modo che anche se non ti vediamo da tempo ci sembra di averti salutato solo ieri.:”

 

Kaimy sorrise e fece un cenno con il capo,imitando poi Sango a sedersi in terra.

 

“:devi perdonarci però,perché parlando di te abbiamo incuriosito Kyoko,che ha deciso di convocarti. Sarò sincera,il tuo aiuto ci serve,ma io non mi sarai mai sognata di farti tornare qui!:”

 

Tutte e quattro sapevano a quale discorso stavano alludendo,ma Kaimy sorrise scuotendo la testa.

 

“:non dovete preoccuparvi assolutamente,a me va bene anche così!:”

 

“:come sta Miharu?,perché non la porti qui?:

 

“:ne sarei felice,sta giocando con Aki e Yoriko,ve la porterò presto!:”

 

Si sorrisero,e Kagome aiutò Kaede a distendersi sul letto,ed uscirono in silenzio.

 

Uscite fuori,dove anche se era inverno faceva caldo,videro una figura nera che saltellava di albero in albero verso di loro.

 

Kaimy sorrise,riconoscendo quella figura alta dai lunghi capelli argentati.

 

Inuyasha atterrò davanti a loro.

 

“:Kaimy,allora sei tornata! Pensavo di essermi liberato di te!:”

 

Se con gli altri si sentiva a sua aggio,Kaimy non poteva fare a meno di sentirsi come una sorella con Inuyasha.

In questi cinque anni aveva visto solo lui oltre Kagome,ogni volta che i due si recavano insieme nel presente.

 

Inuyasha giocava sempre con Miharu,ed anche lui era cambiato in modo impressionante.

 

Adesso indossava una vesta uguale a quella di prima ma nera,i capelli erano sempre lunghi,ma gli occhi si erano affilati e fatti più seri.

Era ancora un mezzo demone,ma la somiglianza con il fratello maggiore demone completo,era disarmante.

La stessa Kaimy faticava a doverlo guardare negli occhi,perché le prime volte rivedeva sempre lui… quella persona di cui non voleva pronunciare il nome.

 

Ma poi si era abituata.

Ma oltre ad essere cambiato fisicamente,Inuyasha era cambiato caratterialmente.

Prima lui e Kaimy si perdevano sempre in battibecchi come due bambini,ma poi erano cresciuti troppo velocemente,e adesso condividevano un legame ancora più forte.

 

Kaimy considerava sia Kagome che Inuyasha come fratelli,lo stesso Inuyasha si sentiva più vicino a Kaimy che al suo vero fratello.

 

Tra di loro c’era un legame potente e solido che si era creato in una specifica occasione,che tutti cercavano di archiviare.

 

“:inuuuuu!:”

 

Si sentì chiamare da una voce acuta,ed una bambina dai capelli neri con una salopette di jeans,andò ad inchiodarsi alla gamba mezzo demone.

 

“:Ma che ci fai tu qui? È possibile che sei sempre fra i miei piedi?:”

 

Si agitava Inuyasha,cercando di staccarsi di dosso la bambina.

,forse non era cambiato così tanto!.

Ma era inutile dire quanto si fosse affezionato a quella bambina,e solo in pochi conoscevano il vero motivo.

 

Inuyasha guardò serio Kaimy che gli sorrideva consapevole.

 

“:credo che io e te dobbiamo parlare!:”

 

Sentenzio il mezzo demone,e Kaimy allargò le braccia.

 

****

 

Si fece sera,tutti in quella giornata si erano salutati e ritrovati con Kaimy.

Miharu giocava con i gemelli di Sango e Miroku,ma era attirata come un calamita dal suo amato Inuyasha.

 

Che dal canto su,cercava di evitarla,ma le voleva un bene dell’anima e se poteva l’accontentava.

 

Kagome era rimasta vicina a Kaimy per tutto il tempo,solo in serata si era dedicata ad Inuyasha.

I due si amavano,ma non avrebbero mai smesso di litigare come due bambini,ma in fondo faceva parte del loro amarsi.

 

Erano tutti seduti attorno a un fuoco acceso all’esterno della capanna,sull’erba,anche la sacerdotessa Kyoko era con loro in silenzio,aveva accompagnato la saggia Kaede e si era trattenuta.

 

Kaimy sentì quasi il bisogno di allontanarsi un attimo da tutto quello,da quel mondo che un tempo era tutto ciò che avrebbe potuto desiderare,ma che poi gli era stato strappato di mano brutalmente,e in cui adesso tornava ad essere coinvolta in prima persona.

 

Ma le cose era totalmente diversa da cinque anni prima,e lei lo sapeva bene.

 

Andò a sedersi sulla radice di un albero imponente nella foresta,e osservò per un po’ il cielo,fino a quando non arrivò qualcuno.

 

“:disturbo?:”

 

“:no!:”

 

Non c’era bisogno che si voltasse,sapeva chi era.

 

“:Mi era già difficile credere che saresti tornata,ma non mi sarei mai sognato che ti portassi Miharu:”

 

“:infatti non volevo che venisse,ma mi ha seguito e non sono riuscita a trattenerla:”

 

Inuyasha avanzò nell’ombra,e si andò a sedere vicino a Kaimy,con sguardo serio.

 

“:c’è qualcosa sotto che mi nascondi?:”

 

Kaimy rise.

 

“:possibile che non riesca a nascondervi nulla a te o a Kagome?:”

 

“:non scherzare!:”

 

Kaimy sospirò. Si teneva la testa appoggiata sulle ginocchia che aveva raccolto al petto.

 

“:sai Inuyasha,mi sono sforzata con tutta me stessa ripetendomi che Miharu non avrebbe mai messo un piede nel Sengoku,ma quando ha attraversato da sola il pozzo,ho capito che non potevo nascondere il suo legame con questo mondo neanche con una magia…:”

 

Inuyasha acconsentì

 

“:non eri costretta a tornare!:”

 

“:si,e lo sai anche tu…:”

 

Per la prima volta Kaimy fissò il mezzo demone con i suoi occhi verdi ma dannatamente diversi.

 

Inuyasha fece di si e voltò lo sguardo.

 

“:Sapevo che non saresti mai tornata da questa parte senza un motivo valido.

Non avresti mai rischiato di incontrare lui,senza una valida causa.:

 

Kaimy si irrigidì,non voleva mai che si parlasse di “lui” ed Inuyasha lo sapeva.

Così continuò:

 

“:Kaimy,cinque anni fa,quando successe quel che successe,e tu fosti costretta a tornare da questa parte del pozzo,anche dopo avere annunciato che non saresti più tornata,io giurai davanti a tutti che avrei protetto te e Miharu qualsiasi cosa fosse successa.

Ci tengo a farti sapere che quella promessa è ancora valida.

Se hai bisogno di qualunque cosa chiedi a me o a Kagome…:”

 

Kaimy sorrise quasi malinconica.

 

“:grazie Inuyasha,lo so.

Ma forse hai già fatto troppo per me e mia figlia. Magari ti sei preso una colpa che non è tua…:”

 

Inuyasha serrò la mascella.

 

“:certo che era colpa mia dannazione!. Potevo proteggerti prima…:”

 

“:non dire sciocchezze. È successo,e nessuno poteva evitarlo:

 

I due rimasero per un attimo in silenzio.

 

“:qual è il vero motivo per cui sei tornata?:”

 

“:per ora non voglio dirtelo,è meglio aspettare…:”

 

Inuyasha fece di si.

 

“:hai avuto più problemi con Miharu dopo quella volta,quando non hai voluto dire niente neanche a Kagome?:”

 

Kaimy lo fissò negli occhi senza dire nulla,poi guardò il cielo e si decise a parlare.

 

“:Ti ho già detto Inuyasha,che non posso cancellare così facilmente il legame che unisce Miharu a questa epoca. E questo mi darà problemi per sempre…:”

 

Inuyasha rimase in silenzio pensieroso,fino a quando non si decise a parlare.

 

“:ti ripeto che io e Kagome saremo sempre con te…:”

 

Kaimy sorrise ed appoggiò un braccio sulla spalla del mezzo demone.

 

“:grazie infinite Inuyasha,devo davvero troppo a te e a Kagome,e sai che a volte mi sento in colpa per…:”

 

“:Non mi pento della scelta che presi cinque anni fa. L’ho fatto per aiutarti e lo rifarei:”

 

Inuyasha parlò immediatamente,togliendole la possibilità di aggiungere altro.

Kaimy sorrise ancora.

 

“:lo sai? Ti voglio proprio bene!:”

 

Il mezzo demone sorrise guardando il cielo.

 

“:anche io e Kagome te ne volgiamo. Per noi sei una sorella:”

 

Ma dopo il mezzo demone arrossì un po’. Era maturato tanto in quei cinque anni,ma parlare di sentimenti gli era ancora difficile.

 

“:Noi rimarremmo uniti qualsiasi cosa accada?:”

 

“:puoi scommetterci!:”

 

Concluse il mezzo demone.

 

I due rimasero per un altro secondo vicini poi lui si alzò.

 

“:io vado da Kagome,vieni?:”

 

“:arrivo fra un po’,va pure avanti!:”

 

Inuyasha acconsentì e corse via,Kaimy aveva bisogno di riflettere.

 

Erano trascorsi cinque anni dall’ultima volta in cui aveva messo piede nel Sengoku.

 

Era tornata un’altra volta nel passato però,dopo aver annunciato a Kagome di non voler più tornare da “lui” e dopo averle spiegato le sue motivazioni,aveva dovuto riattraversare il pozzo un’altra volta.

 

In quell’occasione era successo qualcosa di importante,che tutti ricordavano,anche se cercavano di dimenticare.

Ma lei non lo avrebbe dimenticato mai.

 

Doveva ad Inuyasha e Kagome tantissimo,gli doveva una vita intera,e avvolte si sentiva ancora in colpa per il sacrificio che loro avevano fatto per lei.

 

Si strinse in se stessa,aveva pensato per un attimo che tornare al Sengoku non le avrebbe riportato alla mente certe immagini o certi ricordi,ma sapeva che era impossibile.

 

Era giusto che riprovasse sulla sua pelle certe emozioni,ora che si trovava sotto quel cielo del passato.

 

Ma di una cosa era certa: di “lui” non le importava più.

 

Anche se si fossero incontrati non sarebbe cambiato nulla.

 

Era tornata nel Sengoku,si per aiutare i suoi amici a sconfiggere Naraku,ma anche per una questione di vitale importanza.

 

Si alzò in piedi,iniziando a camminare fra la foresta umida,cercando di non pensare,fino a quando arrivò al villaggio.

 

Da lontano vide Kagome seduta sull’erba con una bambina dai lunghi capelli neri in braccio.

Quando Miharu si accorse della madre in lontananza corse da lei.

 

Kaimy sorrise,eccola la sua unica ragione di vita,ed era proprio sua figlia.

 

Per lei avrebbe dato la vita,per proteggerla e per renderla felice.

 

Miharu non doveva essere legata al Sengoku,era umana quindi non aveva nulla a che vedere con quel mondo oltre il pozzo.

 

Ma era sua figlia in fondo,e il legame c’era per forza.

 

Miharu gli arrivò vicina e lei la prese in braccio stringendosela forte al petto.

Quella piccola bambina che aveva cresciuto dedicandole tutta se stessa,e che l’aveva seguita in quel luogo con cui non doveva stabilire nessun rapporto.

 

La guardò negli occhi,rivedendo i suoi stessi cocchi verdi e le accarezzo i capelli neri,per poi osservare il cielo.

 

Nessuno poteva realmente capire le sue sofferenze in quel tempo trascorso,ma una cosa era certa: niente gli avrebbe portato via sua figlia.

 

 

 

 

 

 

 

 

*******************

 

 

 

 

 

 

 

 

RINGRAZIAMENTI:

 

 

Kabubi: ciu,come vedi eccomi qui,ed ho impiegato poco tempo credo!! XD.

Il soprannome per Sesshomaru è bellissimo,oltre al fatto che gli sta proprio a meraviglia!!

E si!,se fa ancora il bastardo fai bene a vendicarti!! XD.

Vedi un po’ tu,fammi sapere cosa hai pensato leggendo questo nuovo cap.

Kiss.

 

 

Paperina: vita mia hai visto che ho aggiornato?!

Ora sta a te lasciarmi il commento!!.

Si,lo so come sei fatta. Che ti immedesimi nei protagonisti,e che vivi le cose in prima persona.

So anche quanto ti affezioni alla gente in genere!!!.

So che mi ucciderai leggendo il cap. non so esattamente xke ma me lo sento.

Jo non fraintendere niente e aspetta il prossimo cap.

baci tadb.

 

 

Celina:Tu sai tutto,quindi…

Cmq sei contenta? Ho aggiornato! Però mi sa che non sei felice xke non c’è Sesshomaru.

Ma tanto torna presto hihi!

Come si può stare senza di lui? Come potrei continuare la storia senza il nostro amato demone?

Ok,adesso sono sicura di essere uscita pazza,compatiscimi!!.

A presto,baci.

 

 

 

 

   
 
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