Rieccomi,come promesso,con il seguito della
precedente storia,in cui i due innamorati si sono divisi. Vediamo cosa succede
adesso…
*
**
*
Il tempio Higurashi era
illuminato dal sole invernale,ed una bambina di cinque anni correva spensierata
inseguendo una farfalla.
Portava i capelli lunghi
neri con alla punte dei leggeri boccoli,i suoi occhi erano grandi e verdi.
Indossava una salopette di jeans a gonna,e sotto si vedeva una maglietta a
maniche lunghe rossa.
Sotto l’albero millenario
del tempio,sedeva sua madre,una bella donna di ventitre anni,con i capelli che
le arrivano poco sotto le spalle,castani e mossi. Aveva gli occhi verdi come la
figlia,e vestita con una gonna lunga sino al ginocchio marrone chiaro e
svolazzante,un maglioncino leggero beige con scollo a V.
Mentre osservava la figlia
si toccava i polsi,quando si sentì chiamare e voltò appena la testa verso
l’amica che la chiamava agitando la mano.
“:Kaimy! Vieni!:”
La esortava la ragazza
sulla porta della casa,e Kaimy si alzò per correre da lei.
La ragazza sulla porta era
Kagome,ormai cresciuta,aveva infatti quasi ventt’anni,i
capelli erano sempre neri e lunghi,il viso si era maggiormente aggraziato,il
corpo e diventato più formoso.
Indossava una gonnellina
nera e un maglione morbido bianco.
Le due ragazze adesso erano
vicine,e si sorridevano.
“:sei veramente sicura di voler partire? Non
ti preoccupa lasciare tua figlia?:”
Chiese Kagome guardando la
bambina.
Kaimy sorrise un po’
malinconica.
“:Mi mancherà da morire,ma infondo rimarrà
con la nonna!:”
Kagome storse il naso.
“:e ti fidi di lasciarla a tua madre?:”
Kaimy invece rise.
“:tranquilla! di certo non le farà del male!
E poi anche tua madre ha promesso di badarle ogni tanto…:”
Prima di continuare avvolse
il braccio attorno alle spalle di Kagome.
“:sai com’è,dato che tu non ti decidi a darle
un nipotino,pensa a coccolarsi la mia bambina!:”
Kagome arrossì e scrollò
le spalle.
“:Inuyasha è ancora un mezzo demone,e di
fatto vive nel Sengoku,ti ricordo che la nostra missione non è ancora
terminata!:”
Le due si scambiarono un’occhiata
d’intesa,e Kaimy sospirò guardando la figlia che giocava.
Nel tempo trascorso Kagome
aveva fatto la pendolare fra le due epoche,per dividersi fra la sua vita nel
presente ed Inuyasha che viveva nel passato.
Avevano scoperto con
sgomento,che il nemico comune Naraku,dava segno di ritornare,per questo erano
tutti scattati in guardia.
In oltre,l’anziana Kaede
si era gravemente ammalata a causa della sua vecchiaia,ed era stata chiamata
una nuova sacerdotessa giovane a guardia del villaggio.
Questa sacerdotessa non
piaceva a nessuno per la sua eccessiva diligenza,e durante un attacco al
villaggio a causa di un demone che voleva impadronirsi della sfera,questa
sacerdotessa aveva deciso come gesto estremo,di spartire ancora una volta lo
Shikon in quattro parti,per guadagnare tempo.
Solitamente aveva pensato
Inuyasha a proteggere sia la sfera che il villaggio,ma quella volta era assente
perché si trovava nel presente,e Sango e Miroku non avevano potuto fare altro
che tenere a bada il demone nemico,mentre la nuova sacerdotessa compiva il
gesto che riteneva più adatto.
Avendo diviso lo Shikon,i
quattro pezzi si erano sparsi ovunque,e adesso dovevano recuperarli prima che
cadessero in mani sbagliate.
Ad aumentare tutto,c’era
il presentimento che tutti avevano che Naraku stesse realmente per tornare.
C’erano varie prove a
favore di tale teoria,e persino l’ultimo attacco al villaggio sembrava opera
sua.
I demoni minori tornavano
a rifugiarsi in luoghi appartati,come quando Naraku era in circolazione,e molti
iniziavano a parlare di una nube di negatività che iniziava a formarsi.
Ovviamente Inuyasha era
scattato allerta,e gia programmava di tornare alla vecchia battaglia di un tempo,seguita
dalla ricerca dei pezzi della sfera.
Questa volta sarebbe stato
diverso,dato che i frammenti erano solo quattro,e che non dovevano essersi
allontanati di molto.
Tuttavia il probabile
ritorno di Naraku,la sfera divisa,e la nuova sacerdotessa,messe insieme queste
cose destavano l’attenzione,dando a tutti maggiore motivo per mobilitarsi.
In particolare,la nuova
sacerdotessa,aveva richiesto esplicitamente l’intervento di Kaimy nella ricerca
della sfera.
Non la conosceva,ma ne
aveva sentito parlare dalla saggia Kaede e da Kagome.
Inuyasha era ben propenso
all’idea di avere Kaimy fra i suoi alleati,e in tal modo si sarebbero dati
tutti una bella smossa,ma d’altro canto nessuno riteneva giusto sconvolgere
ancora una volta la vita di quella ragazza.
“:sei davvero sicura di voler tornare nel
Sengoku? Non sei affatto obbligata,possiamo benissimo risolvere tutto noi!:”
Kagome le ripeteva quella
frase da fin troppo tempo,e Kaimy aveva risposto sempre allo stesso modo.
“:tranquilla Kagome,posso farcela,e poi
voglio dare una mano. Se ci dovessero essere gravi problemi nel passato,non
potrei certo sentirmene al sicuro nel presente.:”
Kagome abbassò lo sguardo.
“:Kaimy,sai che rischi di incontrare…:”
“:ti prego non nominarlo!. Sono grande,so
badare a me stessa. Incontralo non mi farebbe ne caldo ne freddo,ormai mi sono
rifatta una vita di cui lui non fa più parte.
L’unica cosa che
conta per me è mia figlia,e nessun altro:”
Kagome fece di si con la
testa guardando la bambina.
“:sono passati cinque anni da l’ultima volta
che sei stava nel passato…:”
“:cinque anni sono tanti,ma le cose cambiano.
Io sono cambiata
molto ad esempio…:”
Kagome la fissò,non
potendo che darle ragione.
Lei stessa era rimasta
disarmata dal cambiamento dell’amica,dopo la decisione che aveva preso di non
tornare nel Sengoku da… Sesshomaru.
Da all’ora non lo aveva
più nominato,pur continuando da amarlo. Kagome aveva ritenuto folle l’idea di
Kaimy,fin quando non aveva scoperto le sue motivazioni,motivazioni valide da
costringerla e non tornare mai più dal suo amato.
Erano passati cinque
anni,ma si era davvero dimenticata di lui?.
Kagome faticava a
crederlo,ed era preoccupata per questo. Temeva che rivedere Sesshomaru avrebbe
fatto male a Kaimy.
Kagome guardò sospirando
la bambina,e le vennero alla mente mille ricordi e mille immagini,che forse era
meglio archiviare.
“:allora sei decisa? Verrai con noi e
lascerai qui la piccola?:”
“:non penserai che me la porti in quel posto!?:”
Kagome vide Kaimy serrare
i pugni,e il suo sguardo farsi serio,e sospirò.
Kaimy non era più quella
di un tempo,non aveva più gli occhi che esprimevano dolcezza,era cresciuta,e
diventata madre troppo presto.
Aveva covato dentro di se
un dolore enorme,ne aveva viste tante,ed era maturata ancor prima di crescere.
Kagome abbassò lo
sguardo,se si parlava di sua figlia e del Sengoku insieme Kaimy reagiva sempre
peggio.
E lei sapeva perché.
“:Miharu!:”
Chiamò Kaimy,e la figlia
le corse in contro.
Kaimy si chinò per
accoglierla fra le braccia.
Figlia e madre si
abbracciarono,e la piccola le sorrise.
“:Mima!,devi partire per forza?:”
“:credo di si amore mio!:”
Miharu abbassò triste la
testa.
“:ma io voglio venile con te…:”
“:lo vorrei anch’io,ma non è possibile:”
La bambina mise il
broncio,ma poi si strinse al petto dalla madre,che la prese in braccio con fare
materno.
“:La nonna ti tratterà bene,poi ogni tanto
potrai andare a casa di Nahoko a giocare con tuo cugino,ed inoltre Harumi e il
nonno giocheranno sempre con te:”
“:ma io voglio la mia mima…:”
Piagnucolò teneramente la
bambina stringendosi alla madre,a Kagome sorrise intenerita da quella scena.
Tutte insieme entrarono in
casa di Kagome,fino ad arrivare alla stanza di quest’ultima,dove
sul letto si trovavano una bora a sacca blu e uno zaino nero.
Entrambe le cose erano
piene fino all’orlo con tutto il necessario per le due amiche che si
apprestavano a compiere un viaggio impegnativo nel Sengoku.
Kaimy si sedette sul letto
dopo aver rimesso a terra la figlia,mentre Kagome sistemava le ultime cose.
Kaimy appariva serena,con
il suo bel volto materno. Non era più la ragazzina spensierata e solare di un
tempo,le cose erano cambiate.
La piccola Miharu si
avvicinò al bordo del letto con un dito in bocca,che guardava desolata la
madre.
“:Miharu vuole Mima!:”
Kaimy la guardò e
sorrise,mentre le si stringeva il cuore al pensiero di dover lasciare sua
figlia. Andò ad inginocchiarsi davanti a lei.
“:ti chiama ancora mima?:”
Chiese Kagome,e Kaimy le
rispose.
“:è il suo modo per dire Mamma. Ha ancora
cinque anni,non parla benissimo.:”
“:lo so!:”
Kagome sorrise,adorava
quella bambina!.
“:ascoltami amore mio,lo sai che vorrei
portarti con me,ma non posso,credimi. Ti premetto che verrò a trovarti ogni
volta che posso!:”
La bambina si dondolava
triste,ancora con il dito in bocca.
Kaimy le sorrise
allargando le braccia.
“:mi dai un bacio adesso?:”
Miharu ci pensò un
attimo,e poi corse a stringere la sua mamma.
Le tre presero
l’occorrente e scesero le scale,ad attenderle in cucina c’era la signora
Higurashi,che non sembrava minimante cambiata dal tempo.
“:allora state partendo mie care?:”
Kagome rispose di si alla
madre,erano passati cinque anni,ma lei continuava ad essere legata al mondo
oltre il pozzo,e sua madre non le aveva mai obbiettato nulla.
“:Miharu,ti va di rimanere un po’ con me?:”
Chiese la signora
Higurashi alla bambina,che per quanto si trovasse bene in quella casa,non ne
voleva sapere di staccarsi dal collo della madre.
Kaimy andò a sedersi un attimo
sul divano con la piccola sulle ginocchia.
“:allora,adesso devo andare,farai la brava?:”
Miharu fece di si con il
dito ancora in bocca.
Kaimy sorrise e le diede
un bacio sulla fronte stringendosela al petto.
Negli ultimi cinque
anni,quella bambina era stata la sua unica ragione di vita,l’ancora a cui si
era appesa.
L’aveva cresciuta da sola,ma
questo non le era mai pesato,come non le era pesato diventare madre a diciotto
anni.
Mise in terra la figlia e
con Kagome andarono alla porta,seguite dalla signora Higurashi che teneva per
mano la bambina.
Quando le due ragazze
furono fuori Miharu le salutò,e poi si lasciò trascinare in casa dalla signora.
Kaimy e Kagome corsero
dentro il buio tempietto che custodiva il pozzo mangia ossa.
Arrivati in quel
luogo,nella testa di Kaimy si affollarono migliaia di pensieri e di immagini
sgradevoli che le fecero male dentro,ma ormai era passato tanto tempo,e quei
ricordi rimanevano accuratamente legati ad un passato in cui non era più coinvolta.
Arrivate vicino al pozzo
Kagome afferrò dal polso l’amica.
“:Kaimy sei ancora in tempo per cambiare
idea,il tuo aiuto non ci è indispensabile. Ed in oltre non è giusto che tu
venga coinvolta in questa storia,pensa a Miharu!:”
Kaimy le sorrise.
“:ho già preso la mia scelta,ci sono legata
anch’io io a quel mondo,e se ce da risolvere un problema è giusto che
intervenga anche io,tanto più se c’entra Naraku.:”
“:allora promettimi che se mentre sei li
dovresti pentirti della tua decisone,tornerai nel presente senza pensarci due
volte!:”
Kaimy sorrise ancora,in un
modo diverso,un modo di sorridere che aveva preso in quei cinque anni.
Prima sorrideva emanando
solarità da tutte la parti,ma ora il suo era un sorriso lontano,quasi forzato.
Ogni volta,tranne quando era con sua figlia.
Kagome affilò lo sguardo
non ancora soddisfatta,chiedendo:
“:c’è qualcosa sotto,vero? Tu non stai
tornando nel passato solo per aiutarci giusto?!:”
Kaimy rise in modo cupo. E
non guardava in faccia l’amica.
“:non ti sfugge niente vero Kagome? Bè,infondo mi conosci fin troppo bene.
Lo ammetto,c’è una
ragione ancora più grande che mi spinge a ritornare,ma non pensare che
riguardi…:”
“:Sesshomaru?:”
La precedette
Kagome,risparmiando all’amica di pronunciare quel nome.
Kaimy la guardò seria.
“:esatto! Non pensare neanche per un istante
che io stia tornando per lui,scordatelo!.
Non mi riguarda
più lui o ciò che fa,io penso solo a me e a Miharu da ormai cinque anni!:”
Kagome capì alla
perfeziona l’amica,sospirò,si scambiò un ultimo sguardo d’intesa con lei,così saltarono
dentro il pozzo,dirette all’era Sengoku.
Ma dalla porticina del
tempietto si introdusse di nascosto una bambina,che era sfuggita alla signora
Higurashi.
Adesso Miharu fissava il
pozzo,chiedendosi dove fosse finita la sua mamma.
Poi scese lenta i
scalini,e si sporse un po’ troppo dal bordo del pozzo,finendoci dentro.
******
Nel fra tempo,nel
Sengoku,le due ragazze erano arrivate,e si apprestavano ad uscire dal pozzo con
le loro borse pesanti al seguito.
“:pfui! Quanto tempo che non respiravo
un’aria così pulita! Vedi Kagome,in fondo mi farà bene!:”
Le due si ritrovarono sul
prato e sospirarono.
“:si,forse hai ragione! Adesso andiamo!:”
Ma prima di mettersi a
camminare,sentirono una vocina da dentro il pozzo.
“:Mimaaaa!:”
Kaimy restò di ghiaccio ad
occhi sbarrati,e fissò dentro il pozzo,vedendo sua figlia.
“:ma cosa ci fai tu qui?!:”
“:Miharu vuole Mima!:”
Kagome si mise a ridere,ma
Kaimy la fulminò con lo sguardo,andando a prendere la figlia per riportarla
fuori.
Quando furono sul prato se
la mise in braccio e guardò imbronciata per un attimo Kagome,che continuava a
ridere.
“:ma non ti avevo detto di rimanere buona?:”
Si fingeva arrabbiata,ma
non riusciva a rimproverare sua figlia,che gli si strinse al collo.
“:volevo la mia mima!:”
Kaimy sospirò.
“:Ci pensi Kaimy?,è stata in grado di
oltrepassare il pozzo da sola!:”
Esordì Kagome.
“:bè! Di cosa ti stupisci! È più che normale
considerando di chi è figlia!:”
“:giusto,comunque è anche lei legata a questo
mondo…:”
Kagome non fece nemmeno in
tempo a finire la frese,che Kaimy la incenerì con un’occhiataccia furiosa.
Mai parlare di Miharu
legata al Sengoku.
Quella era la prima
regola.
Kagome sospirò,e Kaimy
parlò nascondendosi alla figlia che teneva in braccio.
“:Miharu non c’entra assolutamente nulla con
questo mondo capisci Kagome? Non c’è alcun legame fra di loro,e francamente non
voglio che ci sia!.
Anzi…:”
Scostò la testa della
figlia per guardarla negli occhi dicendole:
“:ascoltami piccola mia,questo posto in cui
ti trovi non è reale. Non legarti a nulla che si trova qui,perché non torneremo
mai più da questa parte,capisci? Considerati dentro un sogno. Una volta
sveglia,svanisce tutto!:”
La bimba acconsentì senza
realmente capire.
“:non ti sembra di esagerare?:”
Disse Kagome,ma Kaimy la
ignorò iniziando a camminare.
In quei cinque anni Kaimy
era praticamente diventata un’altra persona.
Era cambiata totalmente a
partire dai capelli,un tempo lunghi e lisci ed ora corti e mossi.
Il suo sguardo non era più
quello di un tempo,e già quello bastava a capire tutto.
Si era legata a sua figlia
in un modo morboso,ed era giusto,ma Kagome continuava a preoccuparsi non
sentendosi sicura al pensiero che Kaimy fosse realmente tornata nel Sengoku,e
per di più con la piccola Miharu.
Arrivarono presto al
villaggio,che si era decisamente rinvigorito,grazia alla presenza costante di
Inuyasha che lo proteggeva,del monaco Miroku e della sterminatrice Sango.
Le due amiche si
avvicinarono lente alla capanna dell’anziana Kaede,che ora era occupata anche
da un’altra persona.
Una sacerdotessa che non
si era affatto fatta conoscere nel migliore dei modi.
La piccola Miharu
camminava al centro fra la madre e Kagome,guardandosi intorno incuriosita,con
la sua aria da bambina indifesa.
Prima di arrivare alla
capanna desiderata,giunsero a quella abitata dagli sposi Sango e Miroku.
“:Sango!:”
Chiamò Kagome,e la donna
uscì poco dopo.
Sango era ormai una
donna,madre e moglie,si vedeva la sua maturità dal solo sguardo,che tuttavia
non tradiva la sua dolcezza giovane e fresca.
Indossava un lungo Kimono
bianco e rosso,con intrecci dorati,e si avvicinò a loro sorridente.
“:Kaimy,che bello rivederti!:”
Kaimy sorrise ad abbracciò
Sango salutandola.
“:e tu non mi saluti?:”
Chiese la sterminatrice
alla bambina dai capelli corvini nascosta dietro le gambe della madre.
Kaimy sorrise,indirizzando
con fare materno la figlia verso Sango.
Miharu la guardava
timida,cercando sempre il modo di nascondersi,ma Sango si chinò su di lei dolce
e gentile,accarezzandole la testa.
“:Volgi farti conoscere qualcuno…:”
Si sollevò chiamando due bambini.
“:Aki, Yoriko!:”
Al richiamo accorsero due
bambini di circa sei-sette anni.
Il primo era un
maschio,con i capelli corti castano chiaro e spettinati,gli occhi blu e la
pelle chiara. Vestiva di verde e blu.
La seconda invece era una
femmina,con lunghi capelli scuri legati in sue trecce,e occhi scuri e profondi.
Indossava un Kimono rosa pesca e rosa fragola.
I due gemelli,figli di
Sango e Miroku,si avvicinarono alla madre che li aveva chiamati,il quale disse
loro:
“:perché non portate la piccola Miharu a
giocare con voi?:”
Yoriko,che mostrava uno
sguardo fin troppo severo,si avvicinò a Miharu,porgendole la mano con un
sorriso ammaliante,che rispecchiava la sua vere gentilezza.
Anche Aki seguì
saltellando la sorella,pronto a spostarsi a giocare con lei e la nuova amica.
Miharu guardò per una
attimo la madre,e quando questa le fece un sorriso dicendole di si con la
testa,si lasciò guidare da Yoriko.
Le tre donne rimaste sole
si spostarono verso la capanna della sacerdotessa a capo villaggio.
“:francamente spero che questa faccenda si
concluda in fretta…:”
Esordì Sango,e Kaimy e
Kagome acconsentirono in silenzio.
“:cosa mi dici della nuova sacerdotessa?:”
Chiese di punto in bianco
Kaimy.
Sango,che camminava più
avanti,le sorrise.
“:tsk! Lo vedrai da te!:”
Davanti a loro passò un
giovane uomo con i capelli neri,vestito di viola e marrone.
“:dove vai?:”
Gli chiese Sango,e quando
l’uomo si girò,Kaimy capì che era Miroku,e gli sorrise quando anche lui si
accorse di lei.
“:che piacere rivederti,ci darai una mano
anche tu?:”
Chiese sorridente il
monaco a Kaimy,mentre si avvicinava alla moglie.
Kaimy fece di si con la
testa.
“:caspita,come vola il tempo…:”
Concluse pensieroso il
monaco,che non era cambiato molto,e le donne si allontanarono.
Finalmente giunsero alla
capanna che cercavano.
Prima che riuscissero ad
avvicinarvi realmente,passò davanti a loro una giovane.
Non indossava vesti
sacerdotali,ma un kimono semplice e leggero bianco e azzurro.
Portava i capelli lunghi
legati in una coda lenta,erano chiari,come i suoi occhi color del ghiaccio.
Kaimy indietreggiò,quella
ragazza dimostrava all’incirca diciassette anni,ma incuteva più timore di un
demone.
Era disarmante l’incrocio
fra il suo aspetto di bambina e lo sguardo di pietra.
Era diritta come una
statua,con le mani strette in grembo.
“:cercate la divina Kaede?:”
Chiese con una voce
sottile e melodica,sembrava tanto fragile da disperdersi nell’aria ancor prima
di arrivare alle loro orecchie.
Sango fece di si,e allungò
una mano verso Kaimy.
“:divina Kyoko,questa è Kaimy:”
La sacerdotessa posò i
suoi occhi gelidi su Kaimy,e questa si impose di non indietreggiare.
“:La vostra fama vi ha preceduto. Ho sentito
molto parlare di voi e del vostro potere. Ho ritenuto giusto convocarvi,e vi ringrazio
per essere venuta. Il vostro aiuto ci sarà assai utile:”
Kaimy riuscì solo a fare
un cenno con la testa,sconvolta dalla versatilità d’animo della giovane. Era
severa,ma rispecchiava anche la ragazza giovane e dolce che poteva essere.
Kyoko si spostò,e le tre
entrarono nella capanna.
Dovettero andare in una
seconda stanza per trovare distesa su un giaciglio l’anziana Kaede.
Era facile vedere che
respirasse in modo affannato,così si avvicinarono caute.
La saggia sacerdotessa non
appena le vide fece per sollevarsi a sedere,ma Kagome corse ad aiutarla.
“:non vi affaticate!:”
La donna sorrise a tutte e
tre,ma in particolare a Kaimy che non vedeva da tanto tempo.
“:Come stai cara? Kagome mi parla sempre di
te e della piccola Miharu,ci tiene informati in modo che anche se non ti
vediamo da tempo ci sembra di averti salutato solo ieri.:”
Kaimy sorrise e fece un
cenno con il capo,imitando poi Sango a sedersi in terra.
“:devi perdonarci però,perché parlando di te
abbiamo incuriosito Kyoko,che ha deciso di convocarti. Sarò sincera,il tuo
aiuto ci serve,ma io non mi sarai mai sognata di farti tornare qui!:”
Tutte e quattro sapevano a
quale discorso stavano alludendo,ma Kaimy sorrise scuotendo la testa.
“:non dovete preoccuparvi assolutamente,a me
va bene anche così!:”
“:come sta Miharu?,perché non la porti qui?:”
“:ne sarei felice,sta giocando con Aki e
Yoriko,ve la porterò presto!:”
Si sorrisero,e Kagome
aiutò Kaede a distendersi sul letto,ed uscirono in silenzio.
Uscite fuori,dove anche se
era inverno faceva caldo,videro una figura nera che saltellava di albero in
albero verso di loro.
Kaimy sorrise,riconoscendo
quella figura alta dai lunghi capelli argentati.
Inuyasha atterrò davanti a
loro.
“:Kaimy,allora sei tornata! Pensavo di
essermi liberato di te!:”
Se con gli altri si
sentiva a sua aggio,Kaimy non poteva fare a meno di sentirsi come una sorella
con Inuyasha.
In questi cinque anni
aveva visto solo lui oltre Kagome,ogni volta che i due si recavano insieme nel
presente.
Inuyasha giocava sempre
con Miharu,ed anche lui era cambiato in modo impressionante.
Adesso indossava una vesta
uguale a quella di prima ma nera,i capelli erano sempre lunghi,ma gli occhi si
erano affilati e fatti più seri.
Era ancora un mezzo
demone,ma la somiglianza con il fratello maggiore demone completo,era
disarmante.
La stessa Kaimy faticava a
doverlo guardare negli occhi,perché le prime volte rivedeva sempre lui… quella
persona di cui non voleva pronunciare il nome.
Ma poi si era abituata.
Ma oltre ad essere
cambiato fisicamente,Inuyasha era cambiato caratterialmente.
Prima lui e Kaimy si
perdevano sempre in battibecchi come due bambini,ma poi erano cresciuti troppo
velocemente,e adesso condividevano un legame ancora più forte.
Kaimy considerava sia
Kagome che Inuyasha come fratelli,lo stesso Inuyasha si sentiva più vicino a
Kaimy che al suo vero fratello.
Tra di loro c’era un
legame potente e solido che si era creato in una specifica occasione,che tutti
cercavano di archiviare.
“:inuuuuu!:”
Si sentì chiamare da una
voce acuta,ed una bambina dai capelli neri con una salopette di jeans,andò ad
inchiodarsi alla gamba mezzo demone.
“:Ma che ci fai tu qui? È possibile che sei
sempre fra i miei piedi?:”
Si agitava
Inuyasha,cercando di staccarsi di dosso la bambina.
Bè,forse non era cambiato così tanto!.
Ma era inutile dire quanto
si fosse affezionato a quella bambina,e solo in pochi conoscevano il vero
motivo.
Inuyasha guardò serio
Kaimy che gli sorrideva consapevole.
“:credo che io e te dobbiamo parlare!:”
Sentenzio il mezzo
demone,e Kaimy allargò le braccia.
****
Si fece sera,tutti in
quella giornata si erano salutati e ritrovati con Kaimy.
Miharu giocava con i
gemelli di Sango e Miroku,ma era attirata come un calamita dal suo amato
Inuyasha.
Che dal canto su,cercava
di evitarla,ma le voleva un bene dell’anima e se poteva l’accontentava.
Kagome era rimasta vicina
a Kaimy per tutto il tempo,solo in serata si era dedicata ad Inuyasha.
I due si amavano,ma non
avrebbero mai smesso di litigare come due bambini,ma in fondo faceva parte del
loro amarsi.
Erano tutti seduti attorno
a un fuoco acceso all’esterno della capanna,sull’erba,anche la sacerdotessa Kyoko
era con loro in silenzio,aveva accompagnato la saggia Kaede e si era
trattenuta.
Kaimy sentì quasi il
bisogno di allontanarsi un attimo da tutto quello,da quel mondo che un tempo
era tutto ciò che avrebbe potuto desiderare,ma che poi gli era stato strappato
di mano brutalmente,e in cui adesso tornava ad essere coinvolta in prima
persona.
Ma le cose era totalmente
diversa da cinque anni prima,e lei lo sapeva bene.
Andò a sedersi sulla
radice di un albero imponente nella foresta,e osservò per un po’ il cielo,fino
a quando non arrivò qualcuno.
“:disturbo?:”
“:no!:”
Non c’era bisogno che si
voltasse,sapeva chi era.
“:Mi era già difficile credere che saresti
tornata,ma non mi sarei mai sognato che ti portassi Miharu:”
“:infatti non volevo che venisse,ma mi ha
seguito e non sono riuscita a trattenerla:”
Inuyasha avanzò
nell’ombra,e si andò a sedere vicino a Kaimy,con sguardo serio.
“:c’è qualcosa sotto che mi nascondi?:”
Kaimy rise.
“:possibile che non riesca a nascondervi
nulla a te o a Kagome?:”
“:non scherzare!:”
Kaimy sospirò. Si teneva
la testa appoggiata sulle ginocchia che aveva raccolto al petto.
“:sai Inuyasha,mi sono sforzata con tutta me
stessa ripetendomi che Miharu non avrebbe mai messo un piede nel Sengoku,ma
quando ha attraversato da sola il pozzo,ho capito che non potevo nascondere il
suo legame con questo mondo neanche con una magia…:”
Inuyasha acconsentì
“:non eri costretta a tornare!:”
“:si,e lo sai anche tu…:”
Per la prima volta Kaimy
fissò il mezzo demone con i suoi occhi verdi ma dannatamente diversi.
Inuyasha fece di si e
voltò lo sguardo.
“:Sapevo che non saresti mai tornata da questa
parte senza un motivo valido.
Non avresti mai
rischiato di incontrare lui,senza una valida causa.:”
Kaimy si irrigidì,non
voleva mai che si parlasse di “lui” ed Inuyasha lo sapeva.
Così continuò:
“:Kaimy,cinque anni fa,quando successe quel
che successe,e tu fosti costretta a tornare da questa parte del pozzo,anche
dopo avere annunciato che non saresti più tornata,io giurai davanti a tutti che
avrei protetto te e Miharu qualsiasi cosa fosse successa.
Ci tengo a farti
sapere che quella promessa è ancora valida.
Se hai bisogno di
qualunque cosa chiedi a me o a Kagome…:”
Kaimy sorrise quasi
malinconica.
“:grazie Inuyasha,lo so.
Ma forse hai già
fatto troppo per me e mia figlia. Magari ti sei preso una colpa che non è tua…:”
Inuyasha serrò la
mascella.
“:certo che era colpa mia dannazione!. Potevo
proteggerti prima…:”
“:non dire sciocchezze. È successo,e nessuno
poteva evitarlo:”
I due rimasero per un
attimo in silenzio.
“:qual è il vero motivo per cui sei tornata?:”
“:per ora non voglio dirtelo,è meglio
aspettare…:”
Inuyasha fece di si.
“:hai avuto più problemi con Miharu dopo
quella volta,quando non hai voluto dire niente neanche a Kagome?:”
Kaimy lo fissò negli occhi
senza dire nulla,poi guardò il cielo e si decise a parlare.
“:Ti ho già detto Inuyasha,che non posso
cancellare così facilmente il legame che unisce Miharu a questa epoca. E questo
mi darà problemi per sempre…:”
Inuyasha rimase in
silenzio pensieroso,fino a quando non si decise a parlare.
“:ti ripeto che io e Kagome saremo sempre con
te…:”
Kaimy sorrise ed appoggiò
un braccio sulla spalla del mezzo demone.
“:grazie infinite Inuyasha,devo davvero
troppo a te e a Kagome,e sai che a volte mi sento in colpa per…:”
“:Non mi pento della scelta che presi cinque
anni fa. L’ho fatto per aiutarti e lo rifarei:”
Inuyasha parlò
immediatamente,togliendole la possibilità di aggiungere altro.
Kaimy sorrise ancora.
“:lo sai? Ti voglio proprio bene!:”
Il mezzo demone sorrise
guardando il cielo.
“:anche io e Kagome te ne volgiamo. Per noi
sei una sorella:”
Ma dopo il mezzo demone
arrossì un po’. Era maturato tanto in quei cinque anni,ma parlare di sentimenti
gli era ancora difficile.
“:Noi rimarremmo uniti qualsiasi cosa accada?:”
“:puoi scommetterci!:”
Concluse il mezzo demone.
I due rimasero per un altro
secondo vicini poi lui si alzò.
“:io vado da Kagome,vieni?:”
“:arrivo fra un po’,va pure avanti!:”
Inuyasha acconsentì e
corse via,Kaimy aveva bisogno di riflettere.
Erano trascorsi cinque
anni dall’ultima volta in cui aveva messo piede nel Sengoku.
Era tornata un’altra volta
nel passato però,dopo aver annunciato a Kagome di non voler più tornare da
“lui” e dopo averle spiegato le sue motivazioni,aveva dovuto riattraversare il
pozzo un’altra volta.
In quell’occasione era
successo qualcosa di importante,che tutti ricordavano,anche se cercavano di
dimenticare.
Ma lei non lo avrebbe
dimenticato mai.
Doveva ad Inuyasha e
Kagome tantissimo,gli doveva una vita intera,e avvolte si sentiva ancora in
colpa per il sacrificio che loro avevano fatto per lei.
Si strinse in se stessa,aveva
pensato per un attimo che tornare al Sengoku non le avrebbe riportato alla
mente certe immagini o certi ricordi,ma sapeva che era impossibile.
Era giusto che riprovasse
sulla sua pelle certe emozioni,ora che si trovava sotto quel cielo del passato.
Ma di una cosa era certa:
di “lui” non le importava più.
Anche se si fossero
incontrati non sarebbe cambiato nulla.
Era tornata nel Sengoku,si
per aiutare i suoi amici a sconfiggere Naraku,ma anche per una questione di
vitale importanza.
Si alzò in piedi,iniziando
a camminare fra la foresta umida,cercando di non pensare,fino a quando arrivò
al villaggio.
Da lontano vide Kagome
seduta sull’erba con una bambina dai lunghi capelli neri in braccio.
Quando Miharu si accorse
della madre in lontananza corse da lei.
Kaimy sorrise,eccola la
sua unica ragione di vita,ed era proprio sua figlia.
Per lei avrebbe dato la
vita,per proteggerla e per renderla felice.
Miharu non doveva essere
legata al Sengoku,era umana quindi non aveva nulla a che vedere con quel mondo
oltre il pozzo.
Ma era sua figlia in
fondo,e il legame c’era per forza.
Miharu gli arrivò vicina e
lei la prese in braccio stringendosela forte al petto.
Quella piccola bambina che
aveva cresciuto dedicandole tutta se stessa,e che l’aveva seguita in quel luogo
con cui non doveva stabilire nessun rapporto.
La guardò negli
occhi,rivedendo i suoi stessi cocchi verdi e le accarezzo i capelli neri,per
poi osservare il cielo.
Nessuno poteva realmente
capire le sue sofferenze in quel tempo trascorso,ma una cosa era certa: niente
gli avrebbe portato via sua figlia.
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RINGRAZIAMENTI:
Kabubi: ciu,come vedi eccomi qui,ed ho impiegato poco tempo credo!! XD.
Il soprannome per Sesshomaru è bellissimo,oltre al fatto che gli sta proprio a meraviglia!!
E si!,se fa ancora il bastardo fai bene a vendicarti!! XD.
Vedi un po’ tu,fammi sapere cosa hai pensato leggendo questo nuovo cap.
Kiss.
Paperina: vita mia hai visto che ho aggiornato?!
Ora sta a te lasciarmi il commento!!.
Si,lo so come sei fatta. Che ti immedesimi nei protagonisti,e che vivi le cose in prima persona.
So anche quanto ti affezioni alla gente in genere!!!.
So che mi ucciderai leggendo il cap. non so esattamente xke ma me lo sento.
Jo non fraintendere niente e aspetta il prossimo cap.
baci tadb.
Celina:Tu sai tutto,quindi…
Cmq sei contenta? Ho aggiornato! Però mi sa che non sei felice xke non c’è Sesshomaru.
Ma tanto torna presto hihi!
Come si può stare senza di lui? Come potrei continuare la storia senza il nostro amato demone?
Ok,adesso sono sicura di essere uscita pazza,compatiscimi!!.
A presto,baci.