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Autore: Natsu_Fire    04/10/2013    3 recensioni
Quando però un meraviglioso cavallo bianco le fu di lato fu costretta a fermarsi.
-Hey.. ti vedo di fretta, se vuoi ti do un passaggio..tanto vedo che dobbiamo fare la stessa strada..-. Hinata si girò e, sicuramente più bello del cavallo era il suo padrone.
So che non è granché come intro ma la storia a me piace :) vi consiglio di leggerla, e se volete di commentare.. oltre alla NaruHina ci saranno altre, come la SasuSaku, ShikaIno,NejiTen, e altre! Leggete e scoprirete! :D
Sì lo so sono fusa .-. a presto ^///^
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Naruto voleva tornare da Hinata, aveva un brutto presentimento, e invece si ritrovava chiuso in quel bar di pazzi a servire gente pazza sotto l'ordine del suo capo completamente..pazzo.

Dopo un po' entrarono Sasuke, Neji e Shikamaru, sedendosi al bancone.

-Che seccatura.. perché ci hai portato qui? È noioso- iniziò Shikamaru.

-Già Sasuke, il solito bar è decisamente più grande e..- continuò Neji.

-Fornito, sì sì, lo so già- concluse seccato Sasuke. Non gli andava di discutere ancora. Li aveva portati allo Sharingan perché era il bar del suo migliore amico e non voleva obiezioni. Sì è vero, il bar di Suigetsu e di sua moglie Karin era un tantino..molto..meglio, ma era sempre troppo pieno di gente, confusionale..insomma, niente a che fare con un bar che tirava quanto gli serviva per farlo andare avanti e pagare quel che bastava i dipendenti. E poi lì lavorava Naruto, ora che faceva parte del suo gruppo non poteva di certo andare in altri bar. Che figura ci avrebbe fatto?

-Ehi ragazzi! Come mai da queste parti?-

-Naruto?!- ripeterono all'unisono Neji e Shikamaru, sorpresi.

-Che ci fai qui?- si riprese Shika.

-Ci lavoro- rispose il biondo come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Neji era perso nei suoi pensieri. “Cioè.. il fidanzato di mia cugina lavora in uno stupidissimo bar? Non guadagna niente, come pretende di mantenerla?!? No, così finirà che Hinata lo dovrà aiutare economicamente... e se Naruto la vorrà usare?...” si faceva pensieri stupidi, eppure li continuò a fare fino a quando Sasuke non lo interruppe leggendo nei suoi occhi anche i suoi pensieri.

-Si è mantenuto da solo fino ad ora, non ha bisogno dei soldi di tua cugina- gli sussurrò, e non servì continuare perché Neji capì subito, e se Sasuke, freddo e indifferente con tutti, si fidava di quel ragazzo, beh lui avrebbe fatto altrettanto. Ma ripensandoci.. che voleva dire che si era mantenuto DA SOLO? Boh, sorvolò e iniziò a seguire la conversazione che si era creata tra Naruto e Shikamaru. Non era una vera e propria conversazione. Naruto gli elencava gli alcolici e l'altro gli rispondeva sempre con un cenno negativo della testa.

-Allora mi spieghi cosa cavolo vuoi?!?- si spazientì Naruto.

-Tre birre- rispose, al posto di Shikamaru, Sasuke. Naruto lo guardò grato per averlo salvato da quel tizio perennemente seccato. Mentre il biondo le preparava, Sasuke pensava che il suo “piano” inutile era fallito. Doveva portarli in quel bar, di pomeriggio, perché sapeva che Naruto lavorava di mattina, per dirgli che era quello il lavoro del biondo e per raccontargli qualcosa della sua vita, tanto per fargli capire come era fatto, e invece se lo era ritrovato là. Non poté fare a meno di pensare alla telefonata della sera prima per tutto il giorno, gli aveva negato la sua compagnia, e non era stato da vero amico. In effetti era da un paio di anni che lo trascurava parecchio. Sì, certo, si incontravano quando lui non era a casa o con Sakura, ma poi? Sapeva che quando tornava a casa dal lavoro Naruto si sentiva solo, e a volte lo chiamava apposta, ma lui, cercando di convincersi sempre del contrario, lo insultava un po', come erano soliti fare, e un “dobe” di qua e un “teme” di là, finiva che chiudevano la chiamata. In fondo Rasen non poteva fare quanto fa un uomo, così aveva deciso di cambiare. Non esisteva solo Sakura, la sua fidanzata lunatica e dolce, ma anche quel migliore amico che non lo aveva mai lasciato, che non si era mai lamentato nonostante avesse dovuto farlo.

-Eccovi le birre- Naruto tornò con i tre bicchieri pieni fino all'orlo.

-Porta un altra- il tono freddo inconfondibile di Sasuke. Naruto lo guardò scettico.

-Perché?-

-Non si domanda ad un cliente il perchè sceglie una determinata cosa. Portagli immediatamente la birra, senza fiatare. Salve Sasuke, ragazzi.- si intromise un uomo con una maschera che gli copriva il volto, salutando Sasuke e gli altri. Sembrava parecchio incazzato.

-K-Kakashi..- a Naruto aveva sempre fatto paura quell'uomo, con i suoi sbalzi d'umore. E ora che non c'era Yamato poteva immaginare come fosse, poteva dichiararsi o morto o licenziato. Prese la birra e la porse a Sasuke cercando di mantenersi allegro.

-Avanti bevi- ordinò Sasuke. Naruto sgranò gli occhi. “Ma è pazzo o cosa?!”. Ma sotto lo sguardo duro dell'amico bevve in silenzio e velocemente, cercando di non farsi vedere dal proprietario, mentre gli altri parlavano del più e del meno.

-Allora Naruto, dove vivi?- domandò a un tratto Shikamaru.

-A via Kyubi, in una casa in periferia..-

-Via Kyubi eh? Una volta ci sono venuto, al maneggio Kurama..- si intromise Neji. Naruto per poco non si strozzò con il sorso di birra. -Sai dov'è? Credo che l'abbiano chiuso per un qualche incidente ai proprietari, non ricordo molto..- continuò Neji.

-Già..- rispose vago Naruto, poi venne chiamato da un cliente e non poté sottrarsi, il lavoro era lavoro, e già era troppo bere con dei clienti.

-Non prendere questo discorso Neji..- disse Sasuke passandosi una mano sulla fronte. Non voleva nemmeno immaginare come si potesse sentire Naruto, e gli dispiaceva. Dopo un po' il biondo tornò da loro, e Sasuke gli stava pagando le birre.

-No tranquillo, offro io- disse a tutti loro sorridendo. Riusciva a sorprenderlo sempre. Sapeva che poi i soldi li avrebbe dovuti mettere lui in un modo o nell'altro. In fondo non era lui il gestore.

-Prendili e tieniti il resto, dobe..ah, stasera passo a prenderti-

-Non mi servono i tuoi soldi, tanto meno il tuo resto! Temeeee- replicò l'altro alterato, era solo stato gentile e lui iniziava sempre ad insultarlo, ma Sasuke se ne stava già andando.

“Tieniti pronto dobe, stasera non sarai solo”

 

 

-Davvero posso stare qua?!-

-Tutto il tempo che vuoi!-

-Sei la migliore Dolce Luna!- l'altra rise.

-Sai che per questo strano nomignolo con cui mi chiami Naruto pensava fossimo fidanzati?- neanche Kiba si trattenne alla rivelazione e scoppiò a ridere.

-Quando mi sono lasciato con Yugito non hai idea di quanto ha insistito per non farmi bere!-

Hinata lo guardò interrogativa, e l'altro lo capì perché continuò immediatamente.

-Avevamo la stessa età eppure lui era il barista e io il cliente, diceva “Smettila! Si vede che non hai 18 anni! Non devi ubriacarti così!” ahahahahah non sai quanto ha insistito, ma poi è arrivato un uomo strano che lo ha sgridato. Gli aveva detto che non si danno ordini né consigli ai clienti! Dovevi vedere la faccia dispiaciuta che aveva Naruto! Ma dal giorno dopo sono andato sempre da lui, un po' per prenderlo in giro, un po' per bere un altro po'.. e siamo diventati amici.. poi gli ho raccontato di Tema.. era felice per entrambi..- concluse con un sorriso amaro. Hinata restò un attimo a riflettere sulle parole di Kiba e quelle di Naruto e..sì, combaciavano perfettamente. Sorrise, pensando che già allora lui lavorava, e per di più cercava di non far ubriacare Kiba! Le scappò un risolino, al che Kiba la guardò con un sopracciglio alzato. -Mi devi dire qualcosa?- intuì malizioso.

-Beh, io e N-Naruto...- arrossì

-Sì..- la invogliò.

“Ce l'ho fatta con Sakura e le altre, ce la farò anche con Kiba no?!” prese un respiro -Stiamo insieme!!-

Kiba iniziò ad abbracciarla, e contemporaneamente cercava una soluzione per Temari. Adesso che sapeva di Hinata e Naruto non voleva darle molto fastidio. L'avrebbe riconquistata, in qualche modo!

 

 

-Uffa Shikaaa! Ma l'hai vista?! Mi ha bellamente ignorata! Come si permette una ragazzina a..-

-Ino, quella ragazzina ha la tua stessa età..-

-Non mi importa!- Ino si strinse di più nella maglia di Shikamaru, col viso sul suo petto, seduti sul divano di casa Nara.

-Guarda che se sei gelosa è solo una seccatura in più-

-Quella Temari non smetteva di fissarti! E poi ti rispondeva male! Ma come si permette?-

-Non fai che parlare di questo inutile fatto da..precisamente due lunghissimi giorni.. piantala-

-No che non la smetto! Ma ti rendi conto che mi ha complet-

-Completamente ignorata? Sì sì l'ho capito, non fai che ripeterlo-

-Sei un insensibile Nara.- Shikamaru la guardò negli occhi. Quegli occhi acquamarina che gli piacevano tanto, come quelli di Temari all'apparenza, ma molto molto meglio a suo parere. Gli piaceva farla arrabbiare, ma adesso la cosa che gli andava di più era farla sua. La baciò delicatamente sulle labbra, sussurrandole un “ti amo” quasi impercettibile. Ino lo guardò estasiata. Cavolo quanto le piaceva quando faceva così! Lo tirò per la maglia trasportandolo in un appassionante bacio, dicendogli sulle labbra -Si capiva che ero gelosa?-

-Sì, ma non c'è da preoccuparsi, davvero- replicò lui con voce roca.

-Andiamo di sopra- e si può immaginare il resto.

 

 

 

 

Temari era ormai da due giorni che non usciva, ma adesso si stava cambiando, togliendosi il pigiama. La sua giovane cognatina Matsuri cercava di starle accanto, e quel giorno l'aveva invitata, o meglio costretta, ad uscire insieme. Per svago. Per dimenticare. Per distrarsi da quella situazione. Ma si può mai essere innamorata di due uomini contemporaneamente? A quanto pare sì. Pochi minuti prima però aveva ricevuto un regalo anonimo, una maglia. La più bella che avesse mai visto. Immaginò il mittente, e sorrise amaramente, ma contenta che ancora anche lui la amava, nonostante tutto. Quella maglia voleva comprarla il mese prima, quando ancora erano a Suna, ma Kiba continuava a dirle che era troppo scollata, e tutti le avrebbero messo gli occhi addosso. Quel gesto era come dire: non mi importa quanti occhi ti guarderanno, che facciano pure! Loro non potranno nemmeno sfiorarti, perché tu sei mia.

-Sono pronta- disse seccata alla castana uscendo dalla stanza. Quel tono le fece ricordare immediatamente Shikamaru, con i suoi modi di fare sempre seccati e noiosi.

-Anch'io! Sbrigati, voglio portarti a fare shopping!- a Temari brillarono gli occhi per alcuni secondi. Shopping? Era una vita che non ci andava, e l'idea la rendeva felice. Né Shika né Kiba erano disposti ad accompagnarla.. anzi, pensandoci.. Shikamaru non l'aveva mai portata a fare shopping, ma Kiba, sì Kiba sì.. anche se controvoglia aveva sempre fatto di tutto per vederla sorridere. Le mancava. Le mancavano i suoi sorrisi, le sue battute, i suoi scherzi, i litigi, i suoi baci, le carezze, tutto, le mancava tutto di lui. E di Shikamaru? Che le mancava di lui? Niente, alla fine. Il suo corpo? No.. Kiba era decisamente migliore, in tutto. Solo troppo esuberante, ma le piaceva quella sua parte. Sorrise alla conclusione di amare ancora Kiba, ma per dimenticare Shikamaru non sapeva ancora come fare.

L'intento di distrarre Temari stava funzionando, era incantata alla vista di un vestitino in vetrina: viola scuro, con sfumature rosa e argentate, che arrivava sopra del ginocchio e che lasciava la schiena scoperta. Poi una voce squillante di qualcuno di lato la portò a guardare chi fosse quella gallina che interrompeva la sua contemplazione.

-AHHHHHHH Shika Shikaaaa guarda! Ma non è stupendo?!?- sembrava una ragazzina in preda agli ormoni..per un vestito. Quella Ino era proprio strana. Si girò guardando il nuovo arrivato e sgranò gli occhi alla vista di Shikamaru, arrossendo della vicinanza. Poi formulò un pensiero che rispondeva alla realtà: Shikamaru Nara ha portato Ino Iamanaka, la sua ragazza, a fare shopping?! ma..è impazzito o cosa!? Tutte le volte che gliel'ho chiesto io e mi ha sempre detto di no..

Si infuriò alla realizzazione di quello che era diventato Shikamaru. Ma pensandoci, la doveva amare davvero tanto quella Ino, per portarla a fare compere. Sorrise. Il primo sorriso sincero dopo quei giorni infernali. Ora capiva, aveva provato invidia, all'inizio, verso la Iamanaka. Ma adesso era solo felice di vederli insieme, perché si amavano, e Shikamaru la amava al tal punto da portarla a fare shopping, come faceva Kiba con lei. Il sorriso svanì, lasciando spazio ad un espressione di totale determinazione: lei amava Kiba, e quindi sarebbero tornati insieme. Guardò un'ultima volta il vestitino, sorrise a Ino. -Prendilo, ti starebbe bene- e dopo averle fatto l'occhiolino uscì di corsa, cercando nella borsa il cellulare e seguita da una Matsuri sempre più confusa.

Ino guardò Shikamaru incredula. Cioè, non la odiava più allora? Sorrise di rimando, decisa a farle un regalo a quella Temari. Non sapeva perché, ma sentiva che erano simili, e che sarebbero andate d'accordo.

 

 

 

Naruto tornò a casa dopo un'estenuante giornata di lavoro. Stette un po' insieme a Rasen. Non vedeva l'ora di mettere qualcosa sotto i denti. Il giorno seguente, dopo il lavoro, aveva intenzione di andare da Hinata, per controllare che tutto andasse per il meglio e per vedere come stava Kiba. Ma adesso, ripensandoci, avrebbe dovuto lavarsi e vestirsi. Sì, perché Sasuke aveva trovato l'unico giorno in cui voleva dormire per uscire. Ma era felice che finalmente potessero stare di nuovo insieme. Al diavolo il lavoro, tanto si sarebbe svegliato ugualmente stanco! Con una nuova energia andò a farsi la doccia, mangiò qualcosa e cercò di ordinare la casa. Purtroppo gli spettavano anche questi doveri. Poi guardò la sua “cassaforte”. Un “portamonete” di dimensioni enormi a forma di ranocchio. Dentro c'erano tutti i suoi risparmi di quei 7 lunghissimi anni di lavoro. Ma non bastavano ancora. Lo ripose sentendo il rumore di una macchina provenire da fuori. “è già arrivato”. Suonarono al campanello e andò ad aprire, ma con sua grande sorpresa l'uomo che si ritrovò davanti non era Sasuke, bensì un uomo alto, con i capelli argento tirati all'indietro con una bottiglia di gel e gli occhi di un insolito rosa, illuminati da un non si sa che di malvagio. Si ricompose.

-Emh.. chi sei?-

-Piacere Hidan, il tuo incubo peggiore- sorrise malefico l'altro porgendogli la mano.

 

 

*AnGoLiNo AuTrIcE*

Ecco il nuovo capitolo! Siamo arrivati a dieci eh! :')

Che ve ne pare? È stata una bella fatica scriverlo, i cambi continui di personaggi, di luoghi, di situazioni.. ma alla fine ce l'ho fatta!

Sono curiosa di sapere cosa ne pensate. Sto notando con molto dispiacere che le recensioni si fermano a massimo 3-4 a capitolo :( non che non sia contenta! Sia mai! Ma mi fareste felice se le farete aumentare! E spero siate molti! ;)

La KibaTema si sta aggiustando a quanto pare, Sasuke finalmente si è reso conto di aver trascurato il (mio amato) biondino e.. proprio Naruto si sta trovando in...come dire.. difficoltà?! XD e ci credo! Vedremo che accadrà nel prossimo capitolo *-*

un grazie a tutti voi che leggete, recensite, preferite e seguite la storia :D

fatevi sentire ssssuu :>

a prestissimo allora ^^

Mary 

  
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