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Autore: Astrea_Shinsengumi    04/10/2013    1 recensioni
Una ragazza ricca di 16 anni è al suo ultimo anno di liceo alla True Cross Academy. Sarà la sua ultima possibilità di smascherare il Preside.
*****
"Signorina Shinsengumi, che piacere riascoltare la sua dolce voce”
“P-Preside Pheles, c-che sorpresa…perché mai mi ha chiamata?”
“Sembri agitata, Astrea. Qualcosa non va?”
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mephisto Pheles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Entrai nell’ufficio, un po’ titubante e presi a guardarmi intorno. C’erano davvero molti libri in quella stanza.
L’interno era vuoto però. Chissà dov’era finito. Era rimasto solo il cappello e la lunga giacca bianca sulla scrivania.
Tutto era dannatamente in ordine. Mi avvicinai cautamente alla scrivania e vidi una foto, una stranissima foto che raffigurava Mephisto con un altro ragazzo a testa in giù, dalle stesse orecchie a punta ma dai capelli verdi e uno strano ciuffo a punta sulla testa.
Sfiorai i visi di entrambi ma qualcosa catturò la mia attenzione. Uno scaffale dietro la poltrona erano pieno di strani libri, vecchi forse.
Con una voglia irresistibile di poterli anche solo sfogliare mi avvicinai con cautela e sfiorai con la punta le parole incise in oro sulla copertina: 1500-0 a.C
“Ti piace quel genere?” la voce dell’uomo mi fece spaventare al tal punto che tirai un urletto e lo guardai guardinga.
“N-No. Per niente” mormorai arrossendo, colta in fragrante.
Mi sorrise sghembo e poi passò velocemente dall’altra parte della scrivania armeggiando con un mobile.
“Gradisci una tazza di tè?” mi chiese gentilmente prendendo due tazze e una teiera. Preferii non chiedere con cosa avrebbe riscaldato la teiera in quell'ufficio...
“No. Se mi ha chiamato qui solo per questo allora…mi scusi ma me ne vado. Ho cose più importanti da fare” sussurrai stanca della giornata e di tutto il resto, alzandomi dalla mia scomoda posizione, in ginocchio.
Mephisto alzò gli occhi sulla mia figura ed esitò un attimo poi allontanò le mani dalla teiera che sistemò su un ripiano dietro di se.
“Come lo sai?” mi chiese aggirando nuovamente la scrivania.
Mi paralizzai…a cosa diavolo si stava riferendo?!  “No-non so di cosa lei stia parlando” balbettai maledicendomi per non aver mantenuto la voce ferma e fiera come ero solita fare.
“Oh, non mentire.” Sospirò lui ridacchiando e avvicinandosi davanti a me.
Mi superava di ben 30 centimetri e in quella posizione risultava essere ancor più minaccioso. Ogni traccia di ribrezzo verso di lui scivolò via dal mio corpo e dalla mia mente occupandola solo con il timore. “N-non sto mentendo. Non capisco a cosa andiate a parare…” deglutì rumorosamente appena lui mi sfiorò il mento con un dito.
“Come sai che…” si abbassò fino a sfiorare la mia guancia destra con la sua, sfiorandomi l’orecchio con le labbra.
“M-mi dispiace…io-!” mi bloccai quando la sua risatina gutturale riempì le mie membra. Si alzò allontanandosi di un passo. “Stavi tremando, Shinsengumi. Volevo solo chiederti come sapevi dei tuoi impegni se sei stata tutto il giorno nella sala professori” ghignò maligno.
Una goccia di sudore scese lungo la mia tempia mentre il mio occhio destro non smetteva di picchiettare per i nervi. “C-Capisco. Sono stata avvertita dai miei genitori già due giorni fa di aver affari famigliari. Perciò…mi scusi” con riverenza mi dileguai il prima possibile.
 
“Astreaaa!!! Che cazzo significa che te ne vai per 3 giorni?”
“Proprio come ho detto. Non ci sarò per tre gioni...forse una settimana, chissà” dissi semplicemente rispondendo all’inutile domanda di Kazumi.
“Dove vai quest’anno? In Francia? Di nuovo in Italia?” chiese annoiata Mai girandosi verso di me con uno strano sorriso. “Mancherai molto al professor Faustus” arrossii di colpo alla sua frecciatina.
“Zitta. Sono affari miei dove vado e non fare simili affermazioni con me” borbottai sistemandomi la cartella sulle spalle.
“Non dire stronzate, Astrea. Lo sappiamo tutti che sei stata sospesa” intervennero Okami e Kuro insieme facendomi cadere con le gambe all’aria. Come al solito rovinavano tutto!
“Cazzo, Kuro, Okami! Siete sempre i soliti dannazione” sbuffai incrociando le braccia al petto mentre i due mi abbracciavano.
“Dai non te la prendere. Dopotutto, tutti gli anni ti fai sospendere no?!” ridacchiò Kuro stringendomi la spalla sinistra e guardandomi con un moto di compassione. “Anche se questo…sarà il nostro ultimo anno” sospirò infine guardando l’enorme cielo azzurro privo di nuvole.
“Già…ed è l’ultima possibilità che ho per prendere quelle cose” ringhiai guardando la punta del castello. Un forte vento prese a tirare e mentre le gonne delle mie compagne svolazzavano mostrando le loro mutandine e le risate di Kuro e Okami riempivano l’aria, io guardavo la finestra dell’ufficio del preside riparandomi la vista con un braccio mentre i miei capelli venivano cullati dal vento. “Ci riuscirò, Mephisto. Ti smaschererò. Sia l’ultima cosa che faccio”

°°°°°°°POV MEPHISTO°°°°°°°°°°
Dalla finestra più alta guardavo i vari studenti uscire dal cancello soffermandosi a guardare con ammirazione l’enorme statua che mi raffigurava. Ma poco mi importava di quegli inetti. Quello che preferivo guardare erano gli occhi di lei. Freddi quando si trattava di me e dannatamente scuri, pieni di curiosità.
Amavo guardarla ogni volta che si soffermava a volgere lo sguardo dalla mia parte. Ripeteva, ad ogni inizio anno, che mi avrebbe smascherato…questo sarebbe stato il suo ultimo anno…la sua ultima occasione.
“Beh…credo proprio di dover lasciar il turno a lei in questo momento” mi girai verso la scacchiera e presi il re tra le dita mettendolo al centro, proprio di fronte alla regina.
“Quindi Astrea. Chi vincerà questa partita?” ghignai guardando in basso e notando di nuovo lo sguardo risoluto di lei e i mori capelli lisci che fluttuavano nel vento.
“Ci riuscirai Astrea. Riuscirai a smascherarmi?” mormorai prima di chiudere le tende inondando la stanza di un tetro buio.

°°°°°°°°°POV Astrea°°°°°°°°°°°°
“Sei stata brava Astri-chan. Quest’anno hai azzeccato proprio bene i giorni per la tua sospensione” battè le mani mia madre coperte dalla nobile stoffa bianca.
“B-BRAVA?! Stai scherzando, cara?! Dannazione, Astrea! Perché devi farti sospendere almeno una volta ogni anno. Non ti stufi mai?! Ci ha chiamato la tua preside urlandone di tutti i colori. Che cosa ti è saltato in mente, èh?!” sbraitò mio padre gesticolando come un matto.
Accanto a me passò mio fratello che mi scompigliò i capelli. “Papà a ragione, Astri-chan. Dovresti stare più attenta a queste cose. Influirà sul tuo curriculum.” Mi rimproverò.
Ah, già. Eccolo! Il rampollo degli Shinsengumi. La persona che porta fierezza nella villa. Già, il mio fratellino di appena 13 anni ha passato un anno facendo due esami in più e passando direttamente alla classe 4° nella Classe A. Ha un quoziente intellettivo davvero grandioso per la sua età. Un bel 98.
“Tsk…sta zitto asino!”
“Ho un quoziente intellettivo maggiore della tua migliore amica che si trova al quarto anno…scegli con cura le tue parole” ghigna divertito il mio dolce fratellino.
“Non ti stai confrontando con Mai o Kazumi al momento, Takagi. Ma con me. Perciò non trovare scappatoie. Per me rimani sempre e comunque un povero asinello…o una pecora, a te la scelta” mormoro portando la tazza del tè alle labbra.
“Se non la smetti dico a mamma e papà del professor Faustus.” Sussurra facendomi sputare sul tavolo l’intera tazza di tè.
“Piccolo bastardo ricattatore…e poi chi ti ha riferito questa stronzata?!” ringhio mentre mio padre mi sbraita contro parole sconnesse tra loro.
“Stronzata, quale stronzata? Io ho solo nominato il Professor Faustus” ridacchia sventolando una mano con fare saccente e avviandosi verso la sua camera.
“Ti sgozzo, ignorante” gli grido dietro prima che possa svanire dietro l’angolo. Sospiro pesantemente e finalmente rivolgo la mia attenzione verso i miei genitori.
“Mamma, Papà…a che ora dovremmo partire domani?” chiedo speranzosa.
“Mhh, verso le 10. Perché me lo domandi, cara?” chiese mia madre con il suo solito fare calmo ma invasivo.
“Oh, ecco. Dovrei fare una tappa. Alla mia scuola. Ci rivedremo alle 10 a casa, tanto partiamo con l’elicottero, no?” domando alzandomi dalla tavolata e dirigendomi verso la biblioteca per leggere un libro. E senza aspettare una risposta, scomparii dalla loro vista.




Angolino Fossa di quella pazza dell'Autrice:
Ciao a tutti ^^ Eccomi di nuovo con un'altro capitolo :D Non so, mi sembra un po' meno articolato rispetto al primo, non trovate?! Bah...
L'ho postato alla svelta anche perchè devo scappare ad una festa e devo ancora truccarmi, vestirmi e lisciarmi la mia "criniera".
Astrea: Impara a regolarti con il tempo. Ormai hai preso l'abitudine di ritardare a scuola e lo fai anche quando devi uscire...
Autrice: T.T perchè devo farmi rimproverare da te? Uffa...
Astrea: Soffri di forte depressione, è per questo che parli con un personaggio...per lo più inventato da te u.u
Mephisto: Buongiorno
Autrice e Astrea: *Shock* Sono le 20:00 di sera!!!
Mephisto: Ah, già...beh...IO SONO IL RE DEL TEMPO E SE VOGLIO CHE SIA MATTINO ALLORA LO SARA' !!!
Autrice e Astrea: *Annuiscono* Si, certo...tutto quello che vuoi * si allontanano lentamente*
Beh...dopo questo piccolo sclero...alla prossima lettori e grazie per le recensioni (Ormai FullmetalBlue13 è diventata la mia recensitrice (?) personale per il mio miglioramento ahahah)
Ciao Ciao :D
 
  
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