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Autore: Hermione_12    07/10/2013    0 recensioni
Nicholas è il tipico ragazzo strafottente, vanitoso e modaiolo, ma al campus a cui deve partecipare gli farà conoscere nuove persone, che diverranno importanti per lui, lo faranno sorridere e piangere, soffrire e gioire, ma soprattutto gli faranno scoprire un mondo a lui sconosciuto, pieno di sorprese, sia belle che molto spiacevoli.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati due giorni da quando Nicholas aveva sentito per l’ultima volta il profumo di pesca dei capelli di Rebecca, ma ogni volta che provava ad avvicinarla, lei lo evitava. Dopo pranzo i ragazzi avevano sempre un’ora e mezza circa per fare quello che volevano mentre gli animatori pulivano, ma quel giorno l’attesa si prolungò un po’. Alla chiamata degli animatori, scesero tutti per strada, dove li aspettava Cosimo per spiegar loro l’attività, come sempre.
“Ragazzi, oggi l’attività sarà leggermente diversa. Si svolgerà nel bosco e durerà fino a domani mattina all’ora di pranzo.” Si levò un mormorio tra i ragazzi. “Elena accompagnerà il gruppo 1 al proprio punto di ritrovo, mentre io porterò il gruppo 2. Là troverete le istruzioni per svolgere l’attività. Vi servirà massima serietà e responsabilità, quindi non la prendete alla leggera. Bene, direi che possiamo andare!”
I due gruppi si divisero, e Nicholas si incamminò dietro a Cosimo. Dopo circa un quarto d’ora di cammino nel bosco, arrivarono ad una piccola capanna di legno. “Ragazzi, io vi lascio qui.” Disse Cosimo. “Luca” Si rivolse ad uno dei più grandi. “Tu sarai il capogruppo. Entra e leggi le istruzioni a tutti. Buona fortuna!” Detto questo, ci salutò con un sorriso e si diresse verso il paese.
Luca entrò nella capanna, e pochi secondi dopo ne uscì con un foglio in mano.
“Silenzio, ragazzi, ascoltatemi!
 
Questa attività prevede lavoro di squadra, ma anche una forte strategia e organizzazione.
Qui di seguito trovate una lista di oggetti che dovrete cercare e trovare prima dell’altra squadra. Quando ne avrete trovati il più possibile, dovrete trovare il modo di sistemarvi per la notte. Domani mattina dovrete tornare al dormitorio, dove vi aspetteranno gli animatori per decretare i vincitori. Influiranno sulla vittoria:
-il numero di oggetti che porterete agli animatori;
-la strategia che adotterete;
-la sistemazione che deciderete per la notte.
Ricordate che durante la notte sarà opportuno avere delle sentinelle per evitare spiacevoli sparizioni… Inoltre dovrete stare attenti a non essere catturati dai componenti dell’altra squadra; anche il numero di prigionieri influirà sulla decisione della squadra vincitrice. Un prigioniero può essere liberato in cambio di uno degli oggetti elencati, ma può anche scappare se nessuna guardia se ne preoccupa.
Buona fortuna!
 
 “Ragazzi, propongo una cosa” Disse Luca mentre piegava il foglio. “Ci dividiamo a coppie: sono 8 gli oggetti da trovare, noi siamo 16; uno per ogni coppia viene qui, pesca un foglietto e quello è l’oggetto che dovrà cercare con il compagno. Ci ritroviamo qui quando avete finito; per la notte ci organizzeremo dopo, sta bene a tutti?”
Nessuno ebbe da ridire, perciò tutti cominciarono a cercare un compagno. Nicholas pensò un attimo, poi si diresse velocemente verso Luca scansando alla meglio i compagni, afferrò un foglietto e tornò velocemente indietro sperando di essere ancora in tempo. Nel frattempo una ragazzina (secondo Nicholas la stessa che aveva l’aveva interrotto mentre era nascosto 2 giorni prima) gli andava fastidiosamente dietro. Nicholas si guardò intorno, poi con passo spedito si diresse verso Rebecca, l’afferrò per un braccio e la portò di forza dietro alla capanna. Lei era sorpresa, confusa, non fece in tempo a rendersi conto di cosa stava succedendo che si ritrovò con le spalle alle muro spinta da Nicholas. Stava per dire qualcosa, ma lui le tappò la bocca con una mano. “Lasciami parlare” Disse. Lei fece cenno di si con la testa, ma Nicholas non tolse la mano dalla sua bocca. “Perché mi eviti? Non ho detto niente a nessuno! Cosa ti ho fatto di male, eh?” Non le diede neanche il tempo di rispondere che le tolse la mano dalla bocca, la riafferrò per un braccio e la portò via di forza, da qualche parte che neanche lui sapeva. Inspiegabilmente Rebecca si lasciò trascinare silenziosamente,e dopo pochi minuti di cammino arrivarono a delle rocce, dove si sedettero uno di fronte all’altro.
“Dobbiamo cercare l’oggetto” Disse con aria superficiale Rebecca.
“È questo il tuo primo pensiero? L’oggetto da cercare?” Nicholas stava alzando la voce. “Scusa” Si affrettò a dire con più calma. “È che proprio non ti capisco. Voglio dire, almeno spiegami cosa ti ho fatto di male, perche mi eviti sempre… Non è carino… Cioè…”
“Tu mi vieni a parlare di carino? Fatti un esame di coscienza, cambia modo di fare e poi forse ne possiamo riparlare!”
“Non hai risposto alla mia domanda”
“Non vedo perché dovrei farlo!” La voce di Rebecca si faceva più irritata, ma anche impaurita.
“Perché io so come tornare alla capanna… E se non mi rispondi rimaniamo qui.”
Rebecca tacque. Nicholas si accorse che non aveva voglia di parlare, si sfilò il cellulare di tasca e fece partire una canzone, “L’Erba Cattiva” di Emis Killa.
 
Nell'ultimo anno ne ho viste troppe, sentite troppe
 faccio più incubi da sveglio che di notte
 ho tolto i sogni dal cassetto
e ci ho messo un arma
così se entrano i demoni in stanza
gli sparo in faccia
 
Nicholas mimava le parole con la bocca muovendo il piede a ritmo.
 

Riparo, non c'è mai stato
nel deserto che ho dentro


Nicholas si accorse guardando Rebecca, che lei se ne stava rannicchiata sulla roccia, con un’espressione di disprezzo; La musica si fermò all’improvviso. Rebecca si voltò verso Nicholas con un’espressione interrogativa, e lui la ricambiò con un sorriso dolce, quasi da amico, mentre faceva partire un’altra canzone, “Cercavo Amore” di Emma. Non sapeva perché, ma voleva ascoltare solo quella adesso, in compagni di Rebecca.
 
Mostrami i segni delle tue ferite
che mi sembrano guarite già da un po'
Guardati quest'attitudine ti rende meno fragile,
ma poco credibile

 
Rebecca aveva un’espressione confusa, interrogativa.
 
Mi hai detto ti amo, non mi ricordo
Cercavo amore e alla fine mi ero illusa fossi te
Cercavo amore, ma alla fine ho avuto tutto tranne
Cercavo amore e alla fine ho anche creduto fosse in te


Rebecca sorrise, e Nicholas approfittò del momento per andare a sedersi accanto a lei. La canzone si fermò.
“Perché l’hai fermata? Era carina..”
“Lo so. Ma non voglio rovinare il momento.”
“Che momento? Se pensi che ti dia un bacio beh sappi che…” Nicholas tappò di nuovo la bocca a Rebecca.
“Beh, certo non mi dispiacerebbe,ma…Volevo parlare, solo parlare.”
Rebecca tacque di nuovo.
“Beh, se non vuoi dirmi perché in dormitorio durante la notte piangi, o perché sei così disperata, o perché ti rintani nei cespugli con quello sfigato…” A quelle parole Rebecca stava per andare via, ma Nicholas la trattenne. “Ehi, scherzo, dai! Seriamente, se non hai voglia di parlare di questo, inventati qualcosa… Insomma, devo dimostrarti di saperti consolare!”
Con un sorriso sulle labbra, Rebecca disse: “Ah, se la metti così… Sono stata rapita dagli alieni!”
Nicholas non disse una parola.
“Beh? Non dici niente?”
“Sto aspettando!”
Rebecca lo guardava con aria interrogativa.
“Avanti! Raccontami tutto nei dettagli!”
Lei scoppiò in una risata, e cominciò a raccontare.
 
Stettero quasi due ore a chiacchierare e a ridere, ma non si erano resi conto del passare del tempo, fin quando non videro che il sole stava calando.
“Cavolo, abbiamo chiacchierato un bel po’! Non mi dispiacerebbe mangiare qualcosa” Disse Nicholas massaggiandosi la pancia..
“Si in effetti ci stavo pensando anche io. Però sarebbe meglio ritornare alla base: si sta facendo buio, e poi gli animatori ci avevano lasciato del cibo là!”
“Ehm…” Balbettò Nicholas “Veramente non ricordo dove sia di preciso la base…”
“Cosa?” Rebecca stava quasi urlando “E come facciamo a tornarci per la notte? Oh, cavolo, Nick, sei un idiota!”
“Lo so, prima me lo ricordavo, ma poi mi sono distratto a chiacchierare e… Non me lo ricordo più” Nicholas parlava con un’aria affranta e dispiaciuta, ma la reazione di Rebecca un po’lo divertiva.
“E dai, andiamo un po’in giro, magari troviamo qualcuno che sa la strada.”
“Si, e magari quel qualcuno è pure dell’altra squadra e veniamo catturati!”
“E che ti importa? È solo un gioco! E poi se ci catturano almeno ci portano alla loro base e ci danno da mangiare!”
“Non ci contare! Per una volta mettiti in gioco, Nick!”
“Ma Rebe! Che cosa c’è di male? Tanto hai sentito quando Luca leggeva le istruzioni, no? Possiamo scappare! Mangiamo e ce ne andiamo! Non vedo quale sia il grosso problema!”
“Nick, no… Per favore!” Rebecca sembrava implorarlo.
“C’è qualcosa che non va nell’altra squadra? Francesco ti ha dato noia? Perché se è così ci penso io a..”
“No, Nick, Francesco non c’entra niente. È qualcun altro… Si chiama Matteo, lo conosco perché viene alla mia scuola. Ha un anno più di noi, gli piaccio dall’anno scorso e… e ci ha già provato varie volte con me. Ha le mani lunghe, non so se mi spiego.”
Nicholas la guardava dolcemente, e le disse: “Non ti preoccupare, ci sono io con te! E poi staremo attenti e cercheremo di seguire le…”
Nicholas fu interrotto da uno scatto di Rebecca, che lo spinse a sdraiarsi sulla roccia, mentre lei si guardava intorno.
“Cosa c’è?” Chiese.
“Ho sentito qualcosa… Zitto!” Sussurrò Rebecca.
Nicholas obbedì e cominciò a guardarsi intorno anche lui. Rebecca si stava già rimettendo a sedere, convinta di essersi sbagliata, quando Nicholas la afferrò per un braccio e balzò giù dalla roccia, prendendola in braccio un attimo prima che lei cadesse per terra. Nicolas si acquattò delicatamente in una cavità sotto alla roccia dove erano seduti prima, tenendo sempre Rebecca in braccio.
“Che succede?” Sussurrò Rebecca, avendo capito che era meglio non farsi sentire da… Da qualunque cosa Nicholas avesse visto.
“Un ragazzo. Non lo conosco, ma non è della nostra squadra.”
Rebecca si scostò delicatamente dalle ginocchia di Nicholas, andando a mettersi in ginocchio accanto a lui. Poi, con cautela, cercò di sporgersi oltre la roccia per cercare di vedere oltre. Nicholas la guardava, pronto a riprenderla in braccio e a correre via nel caso si fosse fatta scoprire.
All’improvviso Rebecca si girò di scatto verso di lui, che con riflessi pronti l’aveva già afferrata per un braccio e si stava già alzando per correre via, quando venne ritirato giù da Rebecca, che lo fissava come per dire “Che fai idiota?”
Confuso Nicholas le chiese: “Non sei stata vista?”
“Per fortuna no…”
“E allora che c’è?”
Rebecca era impaurita, confusa. “È… E’ Matteo.”
“Cosa vuoi fare?” Le chiese Nicolas, preoccupato.
“Nick, mi serve un favore. Un grosso favore.”
Nicholas le sorrise dolcemente e, posandole un braccio attorno alle spalle e adagiandole le testa sul suo petto, le disse: “Per te, qualsiasi cosa. Amica mia.”



ciao a tutti! scusate per il ritardo, ma ecco il 4 capitolo!! spero che vi piaccia :D adesso non capte molto di quello di cui parlano Francesco e Rebecca, ma poi si spiegherà tutto ;)
recensite numerosiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!
  
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