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Autore: kyu_black    25/10/2004    1 recensioni
Ciao è la mia prima fan-fic, non avevo nemmeno intenzione di pubblicarla, poi ha cominciato a piacermi dato che la storia parte tranquilla ma...
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Malfoy si sentì mancare, fortunatamente era seduto su una poltroncina nell’ingombro ufficio di Silente e ciò gli risparmiò la caduta, la Mc Granitt al suo fianco fissava Albus incredula che potesse aver escogitato una cosa del genere, stava già pensando che ‘Ernie Pompe Funebri’ se ne sarebbe potuto occupare al più presto... -Effettivamente nessuno di noi si sarebbe immaginata una cosa del genere...penso che per la sicurezza della ragazza sia meglio così, inoltre la torre serpeverde, almeno personalmente, non è per niente confortevole. Lei è un Caposcuola perciò le sto assegnando questa responsabilità...- il biondino prese fiato debolmente -Mi ritiene...adatto?- disse con un filo di voce, l’anziano mago gli sorrise e prese a fissarlo da sopra gli occhiali a mezza luna -Si, dopotutto i Malfoy sono educati a rigide regole d’etichetta fin da piccoli giusto? Sono sicuro che non sarà poi così difficile...- -Ma oltre ad essere Caposcuola e dover fare dei turni di notte e tutti gli altri impegni sono anche il capitano della squadra di Quiddich serpeverde... e poi le lezioni e i compiti, insomma non le sembra un po’ eccessivo? Forse un altro Caposcuola...- tentò di scamparla il ragazzo che si sentiva in tutto e per tutto braccato, il preside sorrise nuovamente -La signorina Almasy è stata assegnata a serpeverde però... perciò la responsabilità è sua, anche per qualsiasi cosa le dovesse inavvertitamente accadere. I componenti della sua famiglia sono abituati a svolgere incarichi importanti... mettiamola così: è un ‘favore’ che sta facendo al Ministero...dove peraltro lavora anche suo padre...- "Che peraltro non voglio vedere la sua reazione quando lo verrà a sapere..." pensò sconsolato il biondino, l’ultimo sguardo al preside per convincersi del tutto che non ci sarebbero stati né ‘se’ né ‘ma’, dopotutto non era certo lui il cocco di Silente: lo sfregiato sopravvissuto!! Di mala voglia e fulminando la ragazza con lo sguardo si alzò diretto verso l’uscita, Albus le fece cenno di seguirlo, appena fuori incontrarono Piton che bloccò loro la strada, Draco era parecchio arrabbiato e si sfogò con lui come se la ragazza nemmeno esistesse -Sa cosa mi ha imposto Silente? E’ una cosa davvero inammissibile! Babbani a Hogwarts!!! A serpeverde per giunta!!!!- Adesso ci parlo io col preside! A me sembra che stiano dando tutti di matto ultimamente, a cominciare da quel cappello...sarà il caso di farlo sparire un giorno di questi, tanto è ovvio che non funziona più come dovrebbe, dopo più di 1000 anni...- sbuffò il tenebroso insegnante che più nero che mai si preparò a fare una scenata a Silente. Seya seguì silenziosa il ragazzo fino all’inizio della scalinata che conduceva alla torre quando cominciò a guardarsi intorno curiosa e stupita da come un castello intriso di magia, così piacevolmente bello, potesse riservare angoli oscuri come quelli che si apprestavano a percorrere. -Muoviti stupida babbana! O non arriverai a domani!- ringhiò il Caposcuola senza neanche voltarsi, ma inaspettatamente si sentì rispondere a tono così si girò con fare minaccioso - A chi hai dato della stupida? Ti ricordo che sei tu quello che si è fatto incastrare a fare qualcosa che non voleva! E che sarà obbligato a sopportarmi a tempo indeterminato!-. Gli occhi gelidi di Malfoy si scontrarono con quelli verde scuro di lei -Non osare tenere quel tono con me! Sei solo una babbana che dovrebbe fare la fine che merita! Se fosse per me non saresti durata tanto, e non ti assicuro che sarà così...gli incidenti capitano, specie in questa scuola! Adesso seguimi per quanto mi faccia ribrezzo doverti accompagnare! Ricordati che qui sei meno della spazzatura! Troverò un modo per liberarmi di te!!- Seya incrociò le braccia al petto e non se lo fece ripetere due volte, irritò ancora di più il ragazzo sfoggiando un ghigno degno di un serpeverde. Entrarono in Sala Comune e i ragazzi sfilarono le bacchette, pronti a vendicarsi per il calcio sferrato alla Parkinson, che ora era seduta su una poltrona furente. -Fate pure! Tanto se mi torcete un solo capello la colpa è sua!- indicò il ragazzo biondo che si trattenne dal lanciarle una fattura per il semplice motivo che le sue parole erano la verità. -Allora Draco? Sei riuscito a far sbattere fuori di qui quella cosa indegna?- sibilò acida Pancy, Draco era visibilmente sul punto di scoppiare e le facce astiose dei suoi compagni mutarono subito preoccupandosi di cosa potesse essere successo. -Silente...non era giustamente molto convinto che la nostra Casa fosse...sicura per.....lei.... così...sarò costretto....A TENERMELA!!!!!- urlò furioso - Cos...che significa ‘a tenertela’?- chiese perplessa e schifata Milliset Bullstrot. Due lampi attraversarono le iridi ghiacciate del ragazzo -Significa che sarò obbligato a farla alloggiare nella stanza del Caposcuola serpeverde!!- sbottò. Subito Pancy si alzò andandogli incontro con aria dispiaciuta -Ma Dracuccio...e tu dove andrai?- Malfoy non le diede il tempo di raggiungerlo che si diresse verso la rampa di scale nascosta dietro l’ennesimo quadro, bisbigliò la parola d’ordine che nessuno sentì e appena si rivelò il passaggio disse adirato -Per la sua incolumità Silente mi ordina di restare al mio posto! TU MUOVITI!!!- urlò salendo e sbattendo i piedi ad ogni gradino. -Impossibile...ma...ma non si può.... e poi lei è ....una ragazza...- balbettò Pancy presa alla sprovvista come tutti gli altri. -Oh, non preoccuparti, e poi non sono una ragazza....sono spazzatura giusto? E quella più o meno sta nelle camere di tutti quindi che problema c’è? Purosangue e babbani non interagiscono in alcun senso, deve averci pensato anche Silente!- le soffiò l’altra contenta di averla fatta arrabbiare. Una volta arrivata nella stanza del Caposcuola si fermò a guardarla, era bella grande, con un letto a baldacchino da una piazza e mezza, tutto, dai tendaggi ai tappeti e alla mobilia era nei toni del verde, finemente decorato con leggeri motivi argentati, le pareti erano di nuda pietra grigia e il pavimento di marmo dello stesso colore. A un lato c’era una grande scrivania nera, al centro della stanza un tavolo con quattro sedie dello stesso colore, un divano, una poltrona e una piccola porta verde anch’essa, che dava in un elegante bagno privato, sobrio ma efficiente. C’erano dei bagagli in un angolo vuoto della camera e Draco ringhiò -Bene! E’ quello il posto che ti hanno dato? Starai lì e guai se ti muovi, parli o mi guardi in un modo che non mi piace!!!!- intanto qualcuno stava bussando al ritratto in fondo alla breve scala a chiocciola, il biondo andò ad aprire ritrovandosi faccia a faccia con Piton che senza tanti complimenti raggiunse la stanza loro assegnata. Si guardò un po’ intorno poi sbuffando disse qualche formula magica e nell’angolo vuoto comparì un lettino molto più simile a una brandina che a un letto, e una ridotta cassettiera. Il mago voltò su se’ stesso e uscì senza una parola, ancora troppo contrariato dalla decisione di Silente, decise comunque di fare delle raccomandazioni agli alunni di sotto per cui se le avessero giocato un qualsiasi brutto tiro ci avrebbe preso di mezzo anche lui senza contare i guai col Ministero. La ragazza si distese a letto mentre Draco lanciava un incantesimo sui suoi effetti sibilando - Ho appena fatto un incantesimo d’allarme, non osare toccare la mia roba!!!- e anche lui uscì sbattendosi il quadro alle spalle, sfrecciò come un fulmine alla riunione organizzata tra Caposcuola e Prefetti e una volta lì Ron (Prefetto) e Hermione (promossa a Caposcuola) pensarono di indagare... ci mancò poco che non menasse tutti e due, alla fine la storia saltò fuori e i ragazzi, invece di sbeffeggiarlo come avrebbero voluto, si recarono a riunione terminata, dritti dal preside per fare delle proteste. Silente rispose picche e spiegò che il Cappello Parlante non era pazzo, e se l’aveva messa a serpeverde c’era un motivo -...e poi... è noto che i componenti di quella casa sanno cavarsela! Seya è una ragazza in gamba!- Ron strabuzzò gli occhi -Si ma stiamo parlando di Malfoy... il peggior serpeverde che ci sia... per me a quest’ora è già imbalsamata!- Hermione lo guardò storto ma non disse nulla perché anche lei era dello stesso avviso. Tuttavia Silente non mutò la propria decisione e i ragazzi corsero ad informare gli altri grifondoro, dovevano stare tutti all’era o quella povera ragazza non sarebbe sopravvissuta un paio di giorni. Nel frattempo Draco era tornato in camera, moooolto infastidito, entrò....ma dove cavolo era finita? Guardò in bagno, niente, poi si accorse della finestra socchiusa "si!!!! Ti prego fa che si sia buttata...ti prego ti prego...". Sotto il vuoto, erano già le 11:30 di notte e non si vedeva nulla, ma il suo sguardo fu attirato da una figura appollaiata sull’angolo del cornicione, strizzò gli occhi e..."impossibile!" -Come diavolo ci sei finita lì?- ruggì (tanto perché se si spaventava e cadeva era meglio...). La ragazza si voltò a guardarlo -Ho camminato, e si che mi sembra che le gambe le abbia anche tu.- -sei fuori zona fuori orario! Adesso ci resti e peggio per te!- richiuse la finestra gongolando poi si recò in bagno. Uscì dopo qualche minuto, indossava un pigiama di seta blu scuro, pantaloni e camicia, e si stava tirando indietro i ciuffi che senza gel erano ribelli quanto quelli corvini di Potter quando rabbrividì, Draco era uno che non soffriva il freddo, ma la temperatura era decisamente scesa per optare per un sottile pigiamino di seta... "ma porc..." le finestre (3 in tutto) erano completamente spalancate, mise la testa fuori e la ragazza: ancora nella stesa posizione. Sbuffò sonoramente e richiuse tutto, da fuori non poteva certo aprirle, sarebbe congelata; con un nuovo ghigno s’infilò sotto le coperte, al calduccio. Finì per addormentarsi quando un rumore sospetto lo svegliò facendogli sbarrare gli occhi, si alzò silenzioso scostando cautamente le tende, bacchetta alla mano, la stanza fievolmente illuminata dai raggi della luna era vuota. Ci pensò un attimo poi scese dal letto circospetto e si avvicinò alla finestra, la aprì senza far rumore e guardò nello stesso punto dove ci dovrebbe essere stata quella babbana, ma non c’era. L’idea che si fosse sfracellata al suolo stava cominciando a convincerlo quando una voce divertita alle sue spalle lo fece sobbalzare -Niente frittata!- sghignazzò lei. Il biondino guardò dentro ma si rese subito conto che lei stava parlando da sopra la sua testa, alzò il viso e la vide -E adesso che cavolo ci fai sul tetto? Come ci sei arrivata?- -magia...- bisbigliò lei prima di sparire. Draco stava già pensando di richiudere le finestre con un incantesimo di sigillo quando la curiosità tipica sua prese il sopravvento, scivolò fuori, dando le spalle al vuoto, si obbligò a non guardare giù e allungò le mani poco oltre la sua testa afferrando il bordo del cornicione che delimitava il tetto. Con un leggero sforzo si sollevò incontrando il viso della ragazza che mostrava un ghigno sinistro -Dimmi un po’ sai volare? Perché se ti stacco le mani... che succede?- Draco sentì la rabbia montare ma lei non gli diede modo di rispondere e corse su per poi sparire dall’altra parte del tetto a punta di forma circolare, Malfoy si tirò su e la raggiunse sbuffando, sgranò gli occhi quando la vide prendere le distanze per fare un salto nel vuoto e raggiungere poco più in basso il muro di cinta merlato, stava per richiamarla indietro quando la ragazza spiccò un balzo. Draco corse nella sua direzione soffiando sottovoce -Ma sei pazza!?- -Perché? non è lontano! E’ solo un’impressione!- -Torna subito qui!! Subito!- -No! E non puoi costringermi con la magia, vedrebbero tutti dei lampi di luce nella notte e cosa direbbero se scoprissero che ti sei lasciato sfuggire sui tetti la ‘spazzatura’ affidatati? Hà, bell’impressione come primo giorno da Caposcuola vero?- -Smettila immediatamente e vieni qui!- -No!- Seya proseguì gattoni fin quasi a metà, a quel punto anche Draco spiccò un balzo, alle altezze lui era abituato giocando a Quiddich e anche... alle prese miracolose! E per un pelo non finì per essere lui una bella frittatina di mago. Calmò il respiro affannoso dopo lo spavento e la raggiunse in fretta maledicendo se’ stesso per averla seguita. Seya saltò sopra un altro tetto e da lì la strada sulle tegole fu facile, dall’oscurità provenne un grido strano ed entrambi si appiattirono giù. Draco spazientito riuscì ad afferrarla per un braccio, bruscamente la fece voltare - Allora sei pazza sul serio! Siamo vicinissimi alla foresta proibita razza di cretina! Quel luogo pullula di mostri! E ci sono un sacco di bestiacce volanti che...non voglio fare da bersaglio solo perché sei fuori di testa!!- Seya in risposta sorrise -Vuoi dire che quei mostri sono più pericolosi dei miei germi?- lui la lasciò subito afferrando la bacchetta nella tasca dei pantaloni. La ragazza intanto si voltò verso quella che doveva essere la sua meta -Guarda là... sono qui da qualche giorno e credo proprio che quella sia la finestra della camera del custode!- Draco, che si stava guardando intorno la fissò perplesso e spiazzato -E allora?- -Beh... mi ha ‘insegnato’ lui tutte quelle cose sui germi e la nullità dei babbani, ‘e siete una piaga qui, e siete indegni di là, e altro che frustate nelle cantine’... voglio dargli una lezione!- -E come pensi di fare?- chiese il biondino che cominciava a elettrizzarsi non poco alla pericolosa e quantomai illecita situazione. Con un ghigno perfido tirò fuori dalla tasca una boccetta -Questa...- cominciò con voce saccente - l’ho presa quando sono andata da Madama Prince per dei graffi che mi sono fatta in una delle serre...mi ha portato nello studio dell’infermeria dato che era una cosa breve ma un fantasma ha iniziato a fare casino e lei è uscita...ho visto questa tra le mensole e ne ho messa un po’ in una boccetta vuota!- -ma che roba è?- chiese spazientito il ragazzo che di come se l’era procurata non gli fregava niente -E’ un preparato lassativo!- spifferò, gli occhi le brillarono e Draco si sedette a terra - Mi dici come pensi di somministrarglielo?....senza magia?- aggiunse acido -Guarda che qui la magia non c’entra proprio niente, senza contare che col buio ci vedrebbero...pensavo che visto che è al terzo piano, lontano dalle cucine, per bere non scenderà di certo tutti i minuti giusto?...quindi immagino che tenga una brocca con qualcosa, come fa la Mc Granitt...- Draco represse una piccola smorfia divertita "a quanto pare la mia compagna di stanza non solo è una lurida babbana, ma è anche un’infida ladruncola vendicativa..." - E senza magia come entri?- -Uffa, magia di qua magia di là.. studiate tante formule complicate e non sapete fare le cose più semplici!- detto ciò tirò fuori dai jeans scuri qualcosa di metallico, che il ragazzo subito riconobbe come una piccola lama, lei sorrise -Souvenir dalle cucine...hanno certe armi improprie là dentro... c’è un’ampia scelta sui possibili modi per far fuori quella tua amica che ti chiama con quel nome assurdo!-. Fu velocissima, strisciò alla finestra della camera di Gazza e Draco avvertì appena un impercettibile ‘click’, vide la figura agile della ragazza insinuarsi all’interno della camera quando gli venne quasi un colpo "oddio! La gatta di Gazza! Se ci pescano la colpa è mia!!" si precipitò il più silenziosamente possibile al davanzale ma Seya stava già uscendo e gli fece segno di scansarsi, richiuse la finestra con un altro ‘click’. Lei fece un bel pezzo del tragitto per il ritorno sghignazzando quando si fermarono entrambi per risalire su una sezione di tetto più alta - Hey, come hai fatto per quel gattaccio rognoso che si porta sempre dietro?- di nuovo quel ghigno malefico, quell’indifesa ragazzina ghignava un po’ troppo per i suoi gusti, -Se non puoi sbarazzarti del nemico fattelo amico! Ho ruffianato quella pulce per qualche giorno e ogni volta che può è ben felice di prendere del cibo extra...come stasera, ma ops! Era sonnifero quello che ci ho aggiunto?...cavoli, e io che credevo fosse dolcificante, questo mondo magico non riesco proprio a capirlo, sono troppo disorientata!- fece sarcastica salendo un altra volta e ritrovandosi sulla torre prima del muro di cinta che separava quella ovest dalla torre serpeverde. -Hai...dato del sonnifero a Missis Poor?- balbettò il ragazzo che non sapeva cosa dire -Si, diciamo che il lassativo non è stata l’unica cosa che ho preso...ma tanto non potrei mai essere stata io, sono solo spazzatura babbana no?-. Attraversarono entrambi la mura e tornarono in stanza, Draco era confuso, non sapeva più che fare: da una parte la disprezzava in quanto babbana, odiava tutti i mezzosangue figuriamoci lei, dall’altro lato era sempre stato affascinato dalle arti oscure, ma a differenza di quello che si potrebbe pensare, non perché volesse davvero uccidere qualcuno, anche se si poteva fare una piccola eccezione per Pancy, Ronald Weasley e a volte anche Potter, ma semplicemente perché era illegale. Nella sua famiglia, dove per la verità l’illegalità era di casa, l’avevano comunque educato come un perfetto Malfoy, il che voleva dire essere mattinieri anche la domenica perché se arrivi a colazione alle 7:01 te ne torni in stanza a pancia vuota, lezioni supplementari di pozioni, scherma, piano, equitazione... ci mancava solo l’uncinetto, si diceva a volte; tralasciando naturalmente le lezioni di ‘galateo’ impartite direttamente da suo padre a suo di ceffoni. Squadrò la ragazza che ora si era seduta a gambe incrociate sul suo letto e frugava in una borsa tracolla verde, Draco tornò nel proprio e disse con fare superiore -A questo punto potrei anche fare la spia... in fondo è un mio dovere far sì che niente di illecito venga compiuto...se ti trovassero in possesso di tutta quella roba rubata...- lei lo interruppe bruscamente mentre era piegata di lato e frugava per trovare il pigiama -Sai, immaginavo mi ritenessi così stupida... credi davvero che terrei quelle cose con me? Ho ficcanasato abbastanza per aver già un paio di posti sicuri dove mettere quella roba...ma non te lo dico, non posso ancora fidarmi di te, e di questo passo e col tuo carattere non credo che succederà mai, in quanto a fare la spia... fa pure, ma non hai le prove e se le trovassi potresti sempre avercele messe tu per incastrarmi! Devo ricordartelo io che sono solo spazzatura? La spazzatura non pensa! A proposito, posso usare il bagno vero?- Malfoy era a dir poco rintronato, ogni volta che quella ragazza apriva bocca faceva dei poemi! -si, si...- rispose distrattamente immerso nei suoi pensieri. Dopo non molto uscì, adesso aveva modo di guardarla meglio: indossava una maglietta bianca con un disegno sul davanti, un paio di lunghi pantaloni grigi, girava scalza e con un cipiglio altero, i suoi capelli, lunghi fino a metà schiena erano castani e appena ondulati, ora li teneva fermi in una coda bassa. Rimase in piedi un po’ scrutando una candela sospesa a mezz’aria e poi il ragazzo sbuffando disse - E’ semplice magia, si spegne con ‘nox’- fece per prendere la bacchetta sul vicino comodino quando lei sorrise: -‘Nox’!- soffiò e fu di nuovo buio, un rumore di coperte stava ad indicare che si era infilata a letto, prima di dormire bisbigliò -‘Nox’...bello, la vostra magia funziona..- Draco fu parecchio irritato da quest’affermazione "anche io l’avrei potuta spegnere così, ma sarei dovuto scendere dal letto, i babbani sono così sempliciotti".
  
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