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Autore: itslarrysecret    10/10/2013    2 recensioni
Harry Styles e Louis Tomlinson studiano Medicina e Chirurgia all’università Queen Mary di Londra. Apparentemente non si conoscono, ma a volte un solo tocco può scatenare mille ricordi.
Passato e presente si legheranno con il cosiddetto “nastro rosso del destino.”
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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2. Library
 
La biblioteca era affollata e Harry stava per dare di matto.
Se c’era una cosa che non sopportava era il rumore nelle biblioteche.
I continui brusii di sottofondo emessi dalle persone a lui vicino lo urtavano, anche perché si recava lì per avere del silenzio, visto che il quartiere dove abitava era molto trafficato e il rumore dei clacson rischiavano di farlo innervosire ancora di più.
Sospirò allontanando il libro da lui mentre la gente lo squadrava. Cos’avevano da guardare loro, gli stessi che fino a pochi secondi fa’ stavano disturbando la tanto amata quiete di quella biblioteca?
Il ragazzo li liquidò con uno sguardo e si rimise a leggere quella pagina, la stessa di un quarto d’ora fa’. Certamente non avrebbe potuto dire che quella fosse stata una giornata produttiva.
Tutte le volte che andava lì si attuava sempre lo stesso copione, ovvero cercare di studiare, non riuscirci a causa della confusione ed incazzarsi. Ormai ci si era quasi abituato.
Ma quel giorno si era aggiunto un altro problema. Ogni volta che leggeva una riga – o almeno ci provava – vedeva comparire il volto di Louis davanti ai suoi occhi. La sua mente lo rievocava in ogni attimo, in ogni momento ed Harry non poteva fare a meno che perdersi nei suoi pensieri. Infondo erano passati cinque anni esatti dal loro primo incontro…
Il ragazzo cercò di scacciare via quel pensiero, mentre recuperava le sue cose. Aveva finalmente capito che era inutile continuare a stare lì a perdere tempo, quindi si alzò con i suoi libri sottobraccio, recandosi verso la stanza degli armadietti. Dal numero 12 prese la sua borsa marrone e infilò il libro con i relativi appunti, visto che si era deciso a comprarsi un quaderno. Quindi la richiuse e se la mise in spalla, lasciando il suo armadietto aperto con la chiave ciondolante.
Una volta chiusa la porta dietro di sé, si avviò verso l’uscita dell’università, anche perché aveva bisogno di respirare un po’ d’aria fresca. Per il corridoio incontrò qualche compagno di corso che salutò distrattamente, poi si trovò davanti a Niall. Quel ragazzo non sarebbe mai passato inosservato: era poco più basso di lui, aveva dei capelli castani tinti quasi integralmente di biondo e degli splendidi occhi azzurri, insomma, era semplice riconoscerlo tra la folla.
-Ehi, Harry, dove vai?-
-Nialler, ehy! Sono appena uscito dalla biblioteca, c’è un casino assurdo, vado a studiare a casa.
 Tu che ci fai qui? Le lezioni sono finite da un pezzo, o no?-
-Veramente stavo andando a casa anche io, vuoi che ti aspetto alla fermata e andiamo insieme?-
-Sì, mi farebbe piacere! Dammi dieci minuti che mi sistemo e arrivo, ok?-
Il biondino gli sorrise di rimando dandogli una pacca sulla spalla e avviandosi veloce verso l’uscita.
Harry, invece, rimase spaesato per qualche minuto, facendo delle riflessioni scollegate tra loro come suo solito. Dopo pochi minuti e qualche sguardo indiscreto sul suo conto, s’incamminò per raggiungere l’amico. Mai avrebbe immaginato di trovarsi in un paradiso del genere, una volta uscito dall’università. Appoggiato con la schiena al portone d’ingresso, c’era Louis. Tra le dita teneva stretta una sigaretta che portò con grazia alle sue labbra, aspirandola.
Harry rimase immobile a quella vista, cercando di cogliere più dettagli possibili. Si era soffermato sui capelli castani del ragazzo, mossi acutamente dal vento, poi si perse nei suoi occhi blu oceano.
La scorsa volta non aveva avuto l’occasione di ammirarlo a suo dovere, perciò tentava di recuperare il tempo perso. In quel momento Louis soffiò fuori dalla bocca il fumo della sigaretta mentre si alzava. Recuperò la sua borsa e si voltò verso sinistra, dove vide Harry, ancora incredulo.
-Tu.. tu fumi? Sai, al liceo ancora non avevi cominciato..- cominciò perplesso il riccio.
-Non avevo motivi per essere stressato al liceo, facevo ciò che volevo.-
-E ora..?-
-Ora è diverso, Haz, sono cambiate molte cose… Comunque, come mai sei qui?-
La tensione caricò il silenzio del momento, interrotta solo dalle parole del riccio.
-Ero in biblioteca, tornavo a casa. Tu invece?-
-Devo ancora iniziare, infatti ora vado, ci si vede in giro.- Concluse freddamente Louis.
Harry rimase in piedi davanti all’entrata dell’università, con in spalla la borsa e in testa tutti i pensieri che gli urlavano quanto fosse coglione ad aver abbandonato Louis in quel modo.
Cercò di scacciarli via inutilmente e prese a camminare, avviandosi verso la fermata della metro.
Pochi minuti dopo intravide la chioma del biondino tra la folla e gli si avvicinò con un timido ciao.
L’altro ragazzo non ci prestò neanche attenzione, dal momento che Harry era fatto così. Un momento felice ed espansivo, l’altro triste e timido. Un po’ bipolare, ecco. Come Louis, del resto.
O almeno questo era quello che Harry aveva raccontato a Niall quando, una volta trasferitosi a Liverpool nel primo liceo, diventarono amici. Al terzo anno parlava sempre di Louis, di quanto volesse tornare indietro a chiedergli scusa, a dargli delle spiegazioni, ma non poteva, non se la sentiva, i sensi di colpa ancora lo tormentavano. E Niall era sempre lì per lui, a sopportare i suoi repentini sbalzi d’umore, a tranquillizzarlo e a dirgli che sarebbe andato tutto per il verso giusto.
Ma il destino aveva volle che Harry e Louis s’incontrassero, ancora una volta. E Niall doveva esserne al corrente. Perciò, una volta arrivati a casa sua, a Dalston, Harry chiese al biondino di sedersi al tavolo con lui e cominciò a spiegargli la situazione.
-Era destino, Haz. Lo era. Tu non hai avuto il coraggio di tornare da lui e lui non ha avuto la forza di cercarti. Ma ora, cinque anni dopo, frequentate entrambi la facoltà di Medicina alla stessa università, più che una coincidenza, direi. Siete legati. Il destino ha voluto che vi incontraste di nuovo, vi ha dato un’altra possibilità. Ma potrebbe essere l’ultima. Sfruttala al meglio, Haz.-
Al termine di quella che era stata una discussione costruttiva, una delle poche, Niall rincasò, lasciando Harry con solo i suoi pensieri a fargli compagnia, nella sua grande casa a Dalston.
Decise di farsi del tè, per rilassarsi un po’ prima di proseguire con lo studio. Scelse quello ai frutti rossi, il suo preferito. Fece scivolare la bustina nella tazza e guardò l’acqua colorarsi e passare da un rosa chiaro ad un rosso intenso, accompagnato da due cucchiaini di zucchero e un po’ di latte.
Si lasciò andare sul divano, riflettendo che prima, a Niall, aveva detto che era rimasto indietro in biologia a causa di alcuni impegni. Se gli “impegni” per Harry Styles erano stati quelli di ascoltare a ripetizione i The Script pensando a Louis, allora sì, era stato davvero impegnato.
Fece un sospiro e sorseggiò il tè.
Dopo qualche minuto il ragazzo cominciò a sentire un piccolo rumore insistente, si guardò intorno e vide che fuori aveva cominciato a piovere. Si alzò cauto dal divano, appoggiando la tazza ancora piena sul tavolo e avvicinandosi alla finestra.
Harry ha sempre amato la pioggia. Gli piaceva sentire il rumore che le gocce d’acqua emettevano abbattendosi incessantemente sulla sua finestra durante l’inverno e bearsi del profumo che la vegetazione lasciava dopo che era stata bagnata dalla pioggia.
Quella semplice visione gli riportò alla mente un momento speciale che aveva passato con Louis.
Una notte di qualche anno prima, il ragazzo dagli occhi blu si era fermato a dormire a casa del riccio, che possedeva un letto matrimoniale. Quando iniziò a piovere, Louis si strinse nelle sue spalle perchè aveva paura dei temporali, mentre Haz amava che i tuoni lo cullassero per farlo addormentare. Il riccio se ne accorse; prese la sua mano e poi lo strinse a sé. Prese poi le cuffiette e ne mise una all’altro ragazzo, facendogli ascoltare November Rain, una canzone dei Guns n’ Roses che Louis amava. Quest’ultimo riuscì ad escludere il rumore dei tuoni fuori dalla casa del più giovane e ad addormentarsi, accompagnato invece dal suono della voce di Harry, che canticchiava dolcemente il ritornello al suo orecchio.
Harry riaffiorò dai suoi pensieri e si ritrovò a dover fare i conti con le lacrime, come ogni sera da quando aveva rincontrato Louis. Ma gli andava bene così, fortunatamente era già cosciente dell’influenza che quel ragazzo aveva su di lui.
Sebbene fossero ancora le 18 il riccio decise di avviarsi verso il suo letto, ripromettendosi di studiare – e continuare a pensare a Louis – un altro giorno.

 
 

“So if you want to love me then darlin' don't refrain or I'll just end up walkin' in the cold November rain…”
 






Note autrice:
Okay, sì, lo so che sono passati quasi quattro mesi dalla pubblicazione del primo capitolo e mi dispiace tantissimo ma è riniziata la scuola e beh, è un casino, ma tanto lo sapete anche voi, no? Ecco.
Volevo fare giusto qualche appunto.
In questa fan fiction noterete, anche solo da questo capitolo, che Niall ha un ruolo abbastanza determinante nello svolgimento della storia; è un ragazzo deciso a far capire al suo migliore amico cos’è più giusto per lui – e vi assicuro che lo sa - quindi niente, tenetelo d’occhio (?).
Da questo capitolo si inizia a capire che il rapporto che avevano Louis ed Harry era molto più di un amicizia, ma poi vedremo meglio avanti.
Avrete notato che questo capitolo è più corto del precedente, ma dal prossimo in poi dovrei riprendere la lunghezza del primo, diciamo che questo era solo un capitolo introspettivo e di passaggio, che mi serviva per farvi capire alcune cose.
Non mi guardate male per il latte messo nel tè, è una tradizione inglese, giuro!
Vi consiglio vivamente di ascoltare la canzone sopracitata (November Rain – Guns n’ Roses), se già non la conoscete, perché merita davvero tanto.
Ora mi dileguo, sentitevi liberissimi di commentare dicendo cosa ne pensate, se c’è qualcosa che non vi va a genio o qualsiasi altra cosa, davvero, mi fa molto piacere sapere i vostri pensieri e vi prometto che proverò a non pubblicare tra molto tempo il terzo capitolo!
Inoltre vi voglio ringraziare tantissimo per le recensioni che mi avete lasciato e per tutti quelli che hanno aggiunto questa storia ai preferiti o alle seguite, grazie davvero!
 
 
Lays.
   
 
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