Dedicato a
Kymyit che me lo ha richiesto contro il prompt: “Non
ti libererai mai di me”.
Cap.2 Si
può equivocare anche da morti
Paikuan
girò su se stesso, il vento intorno a lui
s’infuocò.
Colpì con un calcio il viso di Freezer che volò
via, rotolando nel terreno. Re
Cold corse verso il figlio, gli passò le braccia sotto le
ascelle e lo sollevò.
Lo trascinò dietro la fontana di sangue. Paikuan si
fermò e rimise entrambi i
piedi a terra, le due fasce bianche del turbante che gli arrivavano
fino alla
schiena oscillarono.
“Non
so come siete diventati corporei, ma tornerete
prigionieri” sancì. Le guance verdi erano
arrossate e gli occhi dalle iridi
nere gli brillarono. Si voltò e vide Goku raggiungere
all’addome Cell. La
cavalletta si piegò e indietreggiò tenendosi
l’addome. Alzò il capo e ghignò,
le iridi gli brillarono di rosa.
“Le
tue cellule che hanno permesso al mio cuore di battere
si sono fuse ancora una volta quando siamo esplosi insieme. Non puoi
veramente
volermi distruggere. Tu ed io siamo una realtà
unica” sussurrò. Paikuan strinse
le labbra pronunciate e un rivolo di sudore gli scese lungo la guancia.
“Ehi
tu, che cosa vuoi dire?” domandò.
Cell allargò le braccia e batté le
ali, si
voltò e si leccò le labbra.
“E’
tempo che la sfida di corpi e di forze tra me e Goku,
interrotta così bruscamente da suo figlio e da un suo attimo
di cedimento,
abbia compimento” spiegò. Paikuan
inspirò, espirò e si strinse le mani contro
la cintura nera.
“Non
qui!” gridò. Scattò e raggiunse il
cyborg con un calcio
al viso. Cell volò all’indietro, finì
dentro una cella e la porta si chiuse con
uno scatto. La creatura del dottor Gero mugolò e si
alzò in piedi. Goku si
grattò la testa.
“Urca,
per essere morti sono parecchio attivi” borbottò.
Cell strinse le
sbarre e premette il viso contro di esse.
“Goku,
non ti libererai mai di me. Ci rivedremo, la nostra
sfida non avrà termine! Lo stesso sangue scorre nelle nostre
vene, lo stesso
animo ci guida! Siamo destinati a ricontrarci!”
gridò.